In fondo gli hikikomori li capisco...

@LilMatt05 mi sono emozionato molto nella lettura del tuo trasparente e profondo messaggio 😊, anche perché meglio comprendo di non sentirmi “solo” e di come tale agorà virtuale possa essere una finestra per poter tranquillamente per esprimere le proprie emozioni laddove la società esterna è a tratti miope e sorda.

Un consiglio che potrei darti è iniziare a praticare attività fisica : non necessariamente la palestra, anche uno sport che col tempo possa darti maggior autostima come karatè, pugilato, kick boxing , judo, taewkondoo, etc… .
Allenarsi è importante perché in primis troveresti un canale dove sublimare le tue comprensibili umane sofferenze, in secondo luogo acquisteresti maggior fiducia in te stesso nel tempo confrontandoti con i tuoi compagni d sport e di palestra.
Io ad esempio sono molto emotivo e sensibile, la palestra mi aiuta a scaricare e certe tensioni di troppo trovando piacere.
Un secondo consiglio è quello di studiare, non per un corso di laurea o per far contenti gli altri, ma semplicemente per allontanare certi pensieri trovandoti un fine. Potresti ad esempio svolgere esercizi di matematica, di fisica, di grammatica italiana ed inglese… giusto per occupare il tempo se ciò ti appassiona.

😀 Sono molto contento che hai esternato alcune tue umane difficoltà interiori: 💪🏻 continua a lottare, e non dimentichiamoci che simili problemi stanno aumentando in tutt’Italia siccome dopo il Covid c’è un peggioramento umano, sperando un dì che ci sarà maggiore empatia e sportelli d’ascolto per chi è più sensibile. 💪🏻
Ti ringrazio molto, è vero questo spazio è utile per esternare le proprie difficoltà e confrontarsi.

Ti ringrazio per il consiglio, però ammetto che gli sport di combattimento non mi sono mai interessati. Sì, in prima media ho provato per curiosità il kick boxing però non è un esperienza che mi è piaciuta tanto. Se oggi dovessi fare un attività sportiva, mi piacerebbe praticare il ping pong. Non so se l'avevo già scritto, però è uno dei pochi sport che riesco a praticare discretamente e devo cercare qualche posto in cui giocarci. Ricordo che a scuola mi divertivo sempre e mi capitava di vincere delle volte.
Riguardo allo studiare, negli ultimi tempi sto ampliando il mio interesse verso la geografia o comunque geostoria. Oltre ad aver letto un po' la situazione attuale nei paesi del mondo su siti di informazione indipendente, mi sto interessando a leggere la nascita e costituzione dei paesi di tutto il mondo quindi le origini, periodi storici, ecc in ordine alfabetico. Adesso mi rimangono tutti i paesi dalla P in giù. Non conosco troppe cose, diverse le dimentico perché è pieno di nomi complicati e difficili da memorizzare però alcune cose mi sono rimaste in testa e sono contento di averle imparate. Per le altre materie, in seguito potrei dare uno sguardo. Apprezzo il tuo consiglio, ricordo che anche Ingegnere Agato mi aveva consigliato lo stesso e ho apprezzato.

Assolutamente, almeno provo quest'esperienza con la speranza che vada tutto bene. Speriamo che in futuro, come dici tu, ci sia maggiore ascolto ed empatia🙂. Grazie del sostegno 💪🏻.
 
Io capisco più chi se ne va nel bosco o si cerca un angolo di mondo più compatibile al suo stile di vita.
1) nessuno ci ha insegnato a farlo. In natura i genitori lo insegnano ai figli.

2) non è legale, vedi i guai che sta passando la famiglia nel bosco, oppure le limitazioni alla caccia

3) andando in un bosco saremmo soli poichè oggi tutti vivono nelle città, quindi la nostra vita dal punto di vista relazionale sicuramente non migliorerebbe, e inoltre poichè soli saremmo esposti ai pericoli senza la protezione di vivere in una città.
 
Ti ringrazio per l'analisi lucida su questo tema e stile di vita, hai centrato il punto della situazione. Per quanto mi riguarda, questa mia condizione sì è sviluppata progressivamente dopo la fine delle superiori però io non mi ero arreso sin da subito, anzi, ho provato in tutti i modi di svolgere delle attività per instaurare conoscenze ed inserirmi nella società. Sicuramente sono abbastanza goffo ed introverso, ho abbastanza problemi di fobia sociale perché col passare degli anni mi sono disabituato sempre più ad interagire con gli estranei e adesso faccio più fatica rispetto a prima. Tutto inizia dalla mia scelta di non continuare gli studi dopo aver vissuto dei momenti umilianti e delusioni personali ed essere considerato ormai l'ultima ruota del carro. Ho sempre pensato di non essere in grado di svolgere l'università, e l'accascio accumulato da anni di solitudine ed esclusione non mi avrebbe dato voglia di andarci, neanche di svegliarmi la mattina per andarci e i problemi di concentrazione sviluppati alle superiori avrebbero fatto la parte restante. Non so come avrei potuto fare a studiare interi libri per un esame, oppure a parlare in maniera fluida senza interruzioni ed errori continui.
Così, dopo l'estate 2024 che ovviamente ho trascorso in quasi totale solitudine, ho deciso di partecipare a gruppi sociali perché non riuscivo ad accettare il mio destino di emarginato nella società, non potevo credere che avrei rischiato di vivere un intera vita in questa maniera. Così a Settembre/Ottobre ho deciso di entrare nel gruppo del coro della chiesa del mio quartiere (l'attività giovanile organizzata più vicina dalle mie parti e praticamente l'unica) e in parallelo mi sono iscritto ad una cooperativa di cui avevo accennato lo scorso anno nel mio primo thread sul forum, perché come ho raccontato io ho il disturbo dello spettro autistico. Purtroppo non è andata affatto bene, mi è capitato molte volte di percepire disprezzo, freddezza, talvolta pure accanimenti nei miei confronti e non intendo per forza verbali ma anche e soprattutto di disparità di trattamento, oltre a dover provare sentimenti di esclusione abbastanza frequenti. Talvolta mi è capitato di ricevere estrema condiscendenza ed essere esaltato senza motivo per il semplice fatto che gli altri credevano che io non potessi fare di meglio. Io sono il primo che cerca di validarsi un po' e avere buona considerazione di me stesso, però riconosco i miei evidenti limiti e vorrei semplicemente un trattamento equo a quello degli altri ovvero non essere considerato incapace a prescindere senza avermi dato una minima possibilità, e allo stesso tempo non essere esaltato e definito il più bravo per ogni minima cosa quando la realtà è addirittura capovolta. Sono le stesse identiche cose che mi accadevano a scuola e mi hanno causato dei traumi personali. Sembra un racconto strano il mio, però vi assicuro che non sto scherzando e queste situazioni succedevano principalmente con me. Quello che mi ha fatto più male è l'essere considerato un "poveretto da compatire", per cui provare pena e pietà. Questa situazione è stata umiliante, essere circondato da persone che purtroppo non credevano davvero in me oppure pensavano che io avessi un "ritardo cognitivo" perché non erano informate sul reale significato di Asperger mi ha un po' segnato emotivamente. In parte li capisco pure perché io ero completamente negato per molte attività, purtroppo. Ci tengo a precisare che io sono credente per davvero, non ho mai finto di esserlo però sono sempre stato non praticante e mi ero ritrovato in un mondo completamente "nuovo" dove non sono riuscito ad adattarmi né a rendermi utile. Stessa cosa per la cucina, non faceva per me. Infatti ho deciso di abbandonare entrambi i progetti, la chiesa a Gennaio e la cooperativa ad Aprile. Non avevo più voglia di andarci. Ed è così che mi sono chiuso dentro casa ed emarginato progressivamente dalla società, mi sono allontanato dai social dove per ingenuità e mancanza di consapevolezza venivo sfruttato dalle persone e io non capivo fino in fondo perché non avevo interiorizzato la redpill/blackpill. In altri casi ho subito prese in giro quando ho provato a socializzare, cercavo di trovare la speranza conoscendo persone online e alla fine mi sono arreso pure lì perché era pieno di superficialità e bullismo, impossibile instaurare legami genuini e di rispetto reciproco. Purtroppo ho sbagliato perché non ero consapevole e non capivo molto bene le intenzioni degli altri, mi rendo conto. Ho agito anche per disperazione, perché non riuscivo appunto ad accettare di non poter avere una vita normale e volevo trovare una soluzione per stare meglio. Ritornando al dunque, è dal mese di Aprile che ho ridotto drasticamente le mie uscite che si limitavano ad andare dalla dentista e dal barbiere, adesso solamente quest'ultimo. In seguito mi si è presentata qualche possibilità di uscire ad Agosto/Ottobre 2025 grazie a mia madre che ha organizzato dei pranzi al centro commerciale assieme alle sue amiche e i rispettivi figli. Inutile dire che mi sono trovato male, ho subito frecciatine e "attacchi" costanti quando mi hanno chiesto cosa faccio nella vita e io ho risposto di essere neet e uscire pochissimo di casa. Cercavano di darmi consigli motivazioni senza capire i miei problemi di fondo, venivo bersagliato più volte durante quelle due/tre ore d'uscita e ho capito che era meglio lasciare perdere queste uscite perché avrebbero continuato ad oltranza senza provare a capire le mie difficoltà e i miei traumi irrisolti. Tra l'altro, a prescindere dal fatto che io non volevo andarci più, non ci hanno più chiamati da allora. Né me né mia madre nonostante fosse un amica storica. Ho capito che probabilmente non mi volevano in mezzo ai piedi e di conseguenza hanno "escluso" mia madre per non vedermi più. È proprio durante l'estate che ho interiorizzato la blackpill, negli ultimi mesi sono passato progressivamente alla whitepill perché ho accettato la mia condizione con più serenità e ho trovato il mio equilibrio dentro casa con i miei hobby, interessi e mente libera da responsabilità, ansie e preoccupazioni. Ogni tanto mia madre mi ha consigliato di farmi delle passeggiate nel quartiere, purtroppo è una cosa che non riesco a fare perché non provo soddisfazione nel fare una passeggiata in solitudine senza una meta precisa. Certo, la natura non manca qui però mi demoralizza un po' fare solamente queste uscite, senza avere qualcuno con cui parlare. È da anni che passo momenti così, adesso vorrei cambiare se devo essere sincero.
Tuttavia, non ne ho ancora parlato qui però si sta aprendo uno spiraglio per me e forse potrei uscire dalla condizione di hikikomori. Non mi voglio illudere, ho il timore di non trovarmi a mio agio nemmeno qui e di essere emarginato o compatito per l'ennesima volta. Ormai sono improntato ad aspettarmi sempre il peggio perché tutta la mia vita è andata spesso così. Un mese fa ho letto qui dentro qualcosa sui centri di aggregazione giovanile, ricordo che l'utente era Rhett. Ho cercato se nella mia regione (Sicilia) fossero finanziati questi luoghi e da quello che ho capito non è proprio così però si riesce a trovare qualcosa qui a Palermo. Ho trovato questo posto, un centro culturale dove si organizzano laboratori musicali e artistici (io vorrei fare questi due laboratori), corsi di lingue straniere e talvolta serate a tema musicale o visione di film. Nelle prossime settimane avevo pensato di andare ad informarmi, ed in seguito cominciare a frequentare il posto. Questa volta voglio impegnarmi ancora di più per fare una buona impressione ed essere considerato come tutti gli altri. Non lo dico per colpevolizzarmi, ci mancherebbe, però dovrò dare il massimo per parlare in maniera discorsiva e fluida. Allo stesso tempo devo imparare a non presentarmi trasandato, mi rendo conto che in passato questo abbia influito nella considerazione che gli altri avevano di me però ovviamente non mi sento di giustificare certi trattamenti assurdi che ho ricevuto dalla scuola ai tempi recenti che non dovrebbero centrare con l'aspetto ma invece hanno influito. La verità è che questa, salvo nuove occasioni future, è la mia ultima possibilità di inserirmi nella società. Devo prepararmi psicologicamente e cogliere l'opportunità al balzo, poi se andrà male pure lì me ne farò una ragione come ho sempre fatto. Vorrà dire che continuerò con la mia vita attuale, perché poi non mi rimane nulla che possa interessarmi. Vi ringrazio per aver letto il mio messaggio.
se sei un Asperger come me è finita prima ancora di cominciare. ti consiglio seriamente di lasciare perdere le relazioni sentimentali perché semplicemente non sono roba per noi. per quanto tu possa frequentare circoli sociali che condividono più o meno i tuoi interessi o pensare di trovare persone dotate di un minimo di sensibilità su queste tematiche, è pura illusione, quelli come noi emanano un aura negativa per il solo fatto di esserci, per quanto si sforzino di mascherare la cosa. le probabilità di trovare qualcuno che seriamente ci capisca e ci accetti per come siamo sono nell'ordine di una su non so quanti milioni. se hai bisogno di sfogare i tuoi impulsi sessuali vai a pay, senza pensarci due volte. alimentare aspettative e speranze è la prima radice della nostra sofferenza.
 
Ultima modifica:
se sei un Asperger come me è finita prima ancora di cominciare. ti consiglio seriamente di lasciare perdere le relazioni sentimentali perché semplicemente non sono roba per noi. per quanto tu possa frequentare circoli sociali che condividono più o meno i tuoi interessi o pensare di trovare persone dotate di un minimo di sensibilità su queste tematiche, è pura illusione, quelli come noi emanano un aura negativa per il solo fatto di esserci, per quanto si sforzino di mascherare la cosa. le probabilità di trovare qualcuno che seriamente ci capisca e ci accetti per come siamo sono nell'ordine di una su non so quanti milioni. se hai bisogno di sfogare i tuoi impulsi sessuali vai a pay, senza pensarci due volte. alimentare aspettative e speranze è la prima radice della nostra sofferenza.
Si, anche io sono asperger. Comprendo il significato del tuo messaggio, sono consapevole che è molto complicato per uno come me poter avere relazioni sentimentali infatti mi capita spesso di pensare che io non ho possibilità e lo accetto con serenità. Tempo fa non l'avrei vissuta bene, adesso ho una mentalità abbastanza MGTOW seppur non possa nascondere che non mi dispiacerebbe affatto provare e ricevere sentimenti ma è normale in fin dei conti per molti di noi. Tuttavia, il motivo per cui vorrei provare quest'ultimo circolo sociale non riguarda necessariamente le ragazze. Se ci fosse la minima possibilità, ben venga, ma non è il mio obiettivo primario. Non sono mai stato abituato ad uscire con gli amici, avere amicizie vere e sincere, avere persone della mia età con cui condividere interessi e trascorrere momenti in compagnia. Nel mio caso non c'entra solo la sfera sentimentale che è abbastanza compromessa, ma anche quella delle amicizie. Come ho già detto, io non la sto vivendo più male questa situazione come mesi fa e ormai ho trovato la quadra, però ho trovato questa possibilità di conoscere ragazzi miei coetanei e vorrei fare almeno un tentativo. Anche io però sono abbastanza preoccupato, sono d'accordo quando dici che spesso emaniamo aura negativa perché purtroppo mi è successo lo stesso tante volte però, almeno per questa volta, vorrei coltivare una speranza e sapere di averci provato. Anche io ho ammesso che potrebbe andarmi male e sono già preparato, però non conosco queste persone quindi non posso sapere già da adesso chi andrò ad incontrare.
 
Ciao LilMatt05.
Leggere la tua storia dettagliatamente mi ha molto impressionato e spaventato; la lessi dopo le 3 del pomeriggio, per poi pensarci molto in oltre 2 ore di camminata in montagna. Sono di quelle situazioni che se non le viviamo in prima persona, cioè su noi stessi o su familiari conviventi, non le possiamo mai capire appieno.
Hai la maledizione di cui è vittima Pezzottato elevata al cubo, poiché Pezzottato è trattato malissimo dalla ragazze ma bene dai ragazzi e dalle persone adulte, tu praticamente da tutti, senza che tu sia cleptomane (patologia che consiste nel rubare) o violento o attaccabrighe o maleducato, premesso che non so concretamente che disturbi dia l' Asperger con le altre persone, non ti ci vedo scocciare, avere atteggiamenti prevaricatori, rubare, avere atteggiamenti viscidi con le donne o dire parolacce di fronte alle persone adulte (le persone con cui era fastidioso stare erano in genere persone così); quando uno si comporta onestamente è triste che venga trattato male come è successo a te. E quando si è ingiustamente trattati male l' ansia sociale non può che aumentare e cristallizzarsi.
Un tempo, quando io ero ragazzino, non c'erano tutte queste diagnosi, e quanti c'è ne saranno stati di iperattivi, Asperger ecc. non censiti, forse questa ultra-medicalizzazione non è un bene perché scheda troppe persone inquadrandole in un certo modo e quindi rendendole soggette ad una sorta di marchio di infamia, facendone una sottoclasse. Sono sicuro che varie persone che ho frequentato da ragazzino, forse oggi avrebbero avuto l' insegnante di sostegno, sarebbe stato peggio per il loro futuro.
Vediamo cosa sono questi centri di aggregazione giovanile, vai e vediamo come ti trovi. Uscire a fare una passeggiata da solo in campagna o in vicinato devi farlo perché stare sempre al chiuso ti fa male, ti muovi e poi ti può capitare di incontrare per caso qualche ex compagno di scuola, così scambi un pò di parole per 5 minuti, dicete scemenze sulle donne nude e cosi via, magari incontri qualche ex compagna di scuola. Non stare sempre dentro casa.
Fossi vicino Palermo ti inviterei per cazzeggiare in strada, per il resto ti auguro di iniziare a socializzare con le ragazze, certo anche con i ragazzi, ma le ragazze sono più importanti.
 
se sei un Asperger come me è finita prima ancora di cominciare. ti consiglio seriamente di lasciare perdere le relazioni sentimentali perché semplicemente non sono roba per noi. per quanto tu possa frequentare circoli sociali che condividono più o meno i tuoi interessi o pensare di trovare persone dotate di un minimo di sensibilità su queste tematiche, è pura illusione, quelli come noi emanano un aura negativa per il solo fatto di esserci, per quanto si sforzino di mascherare la cosa. le probabilità di trovare qualcuno che seriamente ci capisca e ci accetti per come siamo sono nell'ordine di una su non so quanti milioni. se hai bisogno di sfogare i tuoi impulsi sessuali vai a pay, senza pensarci due volte. alimentare aspettative e speranze è la prima radice della nostra sofferenza.
darkhrelientszm, però tu lavori, addiruttura mi sembra che in questi mesi hai cambiato posto di lavoro. Se questo Asperger ti permette di avere un impiego, sapendo che il mondo del lavoro moderno è un contesto di rigida socialità forzata, non capisco come ti precluda dallo stare con una ragazza, dall' avere una relazione romantica.
Cioè puoi fare il dovere ma non il piacere ... sarebbe davvero il colmo!
 
Ti ringrazio per l'analisi lucida su questo tema e stile di vita, hai centrato il punto della situazione. Per quanto mi riguarda, questa mia condizione sì è sviluppata progressivamente dopo la fine delle superiori però io non mi ero arreso sin da subito, anzi, ho provato in tutti i modi di svolgere delle attività per instaurare conoscenze ed inserirmi nella società. Sicuramente sono abbastanza goffo ed introverso, ho abbastanza problemi di fobia sociale perché col passare degli anni mi sono disabituato sempre più ad interagire con gli estranei e adesso faccio più fatica rispetto a prima. Tutto inizia dalla mia scelta di non continuare gli studi dopo aver vissuto dei momenti umilianti e delusioni personali ed essere considerato ormai l'ultima ruota del carro. Ho sempre pensato di non essere in grado di svolgere l'università, e l'accascio accumulato da anni di solitudine ed esclusione non mi avrebbe dato voglia di andarci, neanche di svegliarmi la mattina per andarci e i problemi di concentrazione sviluppati alle superiori avrebbero fatto la parte restante. Non so come avrei potuto fare a studiare interi libri per un esame, oppure a parlare in maniera fluida senza interruzioni ed errori continui.
Così, dopo l'estate 2024 che ovviamente ho trascorso in quasi totale solitudine, ho deciso di partecipare a gruppi sociali perché non riuscivo ad accettare il mio destino di emarginato nella società, non potevo credere che avrei rischiato di vivere un intera vita in questa maniera. Così a Settembre/Ottobre ho deciso di entrare nel gruppo del coro della chiesa del mio quartiere (l'attività giovanile organizzata più vicina dalle mie parti e praticamente l'unica) e in parallelo mi sono iscritto ad una cooperativa di cui avevo accennato lo scorso anno nel mio primo thread sul forum, perché come ho raccontato io ho il disturbo dello spettro autistico. Purtroppo non è andata affatto bene, mi è capitato molte volte di percepire disprezzo, freddezza, talvolta pure accanimenti nei miei confronti e non intendo per forza verbali ma anche e soprattutto di disparità di trattamento, oltre a dover provare sentimenti di esclusione abbastanza frequenti. Talvolta mi è capitato di ricevere estrema condiscendenza ed essere esaltato senza motivo per il semplice fatto che gli altri credevano che io non potessi fare di meglio. Io sono il primo che cerca di validarsi un po' e avere buona considerazione di me stesso, però riconosco i miei evidenti limiti e vorrei semplicemente un trattamento equo a quello degli altri ovvero non essere considerato incapace a prescindere senza avermi dato una minima possibilità, e allo stesso tempo non essere esaltato e definito il più bravo per ogni minima cosa quando la realtà è addirittura capovolta. Sono le stesse identiche cose che mi accadevano a scuola e mi hanno causato dei traumi personali. Sembra un racconto strano il mio, però vi assicuro che non sto scherzando e queste situazioni succedevano principalmente con me. Quello che mi ha fatto più male è l'essere considerato un "poveretto da compatire", per cui provare pena e pietà. Questa situazione è stata umiliante, essere circondato da persone che purtroppo non credevano davvero in me oppure pensavano che io avessi un "ritardo cognitivo" perché non erano informate sul reale significato di Asperger mi ha un po' segnato emotivamente. In parte li capisco pure perché io ero completamente negato per molte attività, purtroppo. Ci tengo a precisare che io sono credente per davvero, non ho mai finto di esserlo però sono sempre stato non praticante e mi ero ritrovato in un mondo completamente "nuovo" dove non sono riuscito ad adattarmi né a rendermi utile. Stessa cosa per la cucina, non faceva per me. Infatti ho deciso di abbandonare entrambi i progetti, la chiesa a Gennaio e la cooperativa ad Aprile. Non avevo più voglia di andarci. Ed è così che mi sono chiuso dentro casa ed emarginato progressivamente dalla società, mi sono allontanato dai social dove per ingenuità e mancanza di consapevolezza venivo sfruttato dalle persone e io non capivo fino in fondo perché non avevo interiorizzato la redpill/blackpill. In altri casi ho subito prese in giro quando ho provato a socializzare, cercavo di trovare la speranza conoscendo persone online e alla fine mi sono arreso pure lì perché era pieno di superficialità e bullismo, impossibile instaurare legami genuini e di rispetto reciproco. Purtroppo ho sbagliato perché non ero consapevole e non capivo molto bene le intenzioni degli altri, mi rendo conto. Ho agito anche per disperazione, perché non riuscivo appunto ad accettare di non poter avere una vita normale e volevo trovare una soluzione per stare meglio. Ritornando al dunque, è dal mese di Aprile che ho ridotto drasticamente le mie uscite che si limitavano ad andare dalla dentista e dal barbiere, adesso solamente quest'ultimo. In seguito mi si è presentata qualche possibilità di uscire ad Agosto/Ottobre 2025 grazie a mia madre che ha organizzato dei pranzi al centro commerciale assieme alle sue amiche e i rispettivi figli. Inutile dire che mi sono trovato male, ho subito frecciatine e "attacchi" costanti quando mi hanno chiesto cosa faccio nella vita e io ho risposto di essere neet e uscire pochissimo di casa. Cercavano di darmi consigli motivazioni senza capire i miei problemi di fondo, venivo bersagliato più volte durante quelle due/tre ore d'uscita e ho capito che era meglio lasciare perdere queste uscite perché avrebbero continuato ad oltranza senza provare a capire le mie difficoltà e i miei traumi irrisolti. Tra l'altro, a prescindere dal fatto che io non volevo andarci più, non ci hanno più chiamati da allora. Né me né mia madre nonostante fosse un amica storica. Ho capito che probabilmente non mi volevano in mezzo ai piedi e di conseguenza hanno "escluso" mia madre per non vedermi più. È proprio durante l'estate che ho interiorizzato la blackpill, negli ultimi mesi sono passato progressivamente alla whitepill perché ho accettato la mia condizione con più serenità e ho trovato il mio equilibrio dentro casa con i miei hobby, interessi e mente libera da responsabilità, ansie e preoccupazioni. Ogni tanto mia madre mi ha consigliato di farmi delle passeggiate nel quartiere, purtroppo è una cosa che non riesco a fare perché non provo soddisfazione nel fare una passeggiata in solitudine senza una meta precisa. Certo, la natura non manca qui però mi demoralizza un po' fare solamente queste uscite, senza avere qualcuno con cui parlare. È da anni che passo momenti così, adesso vorrei cambiare se devo essere sincero.
Tuttavia, non ne ho ancora parlato qui però si sta aprendo uno spiraglio per me e forse potrei uscire dalla condizione di hikikomori. Non mi voglio illudere, ho il timore di non trovarmi a mio agio nemmeno qui e di essere emarginato o compatito per l'ennesima volta. Ormai sono improntato ad aspettarmi sempre il peggio perché tutta la mia vita è andata spesso così. Un mese fa ho letto qui dentro qualcosa sui centri di aggregazione giovanile, ricordo che l'utente era Rhett. Ho cercato se nella mia regione (Sicilia) fossero finanziati questi luoghi e da quello che ho capito non è proprio così però si riesce a trovare qualcosa qui a Palermo. Ho trovato questo posto, un centro culturale dove si organizzano laboratori musicali e artistici (io vorrei fare questi due laboratori), corsi di lingue straniere e talvolta serate a tema musicale o visione di film. Nelle prossime settimane avevo pensato di andare ad informarmi, ed in seguito cominciare a frequentare il posto. Questa volta voglio impegnarmi ancora di più per fare una buona impressione ed essere considerato come tutti gli altri. Non lo dico per colpevolizzarmi, ci mancherebbe, però dovrò dare il massimo per parlare in maniera discorsiva e fluida. Allo stesso tempo devo imparare a non presentarmi trasandato, mi rendo conto che in passato questo abbia influito nella considerazione che gli altri avevano di me però ovviamente non mi sento di giustificare certi trattamenti assurdi che ho ricevuto dalla scuola ai tempi recenti che non dovrebbero centrare con l'aspetto ma invece hanno influito. La verità è che questa, salvo nuove occasioni future, è la mia ultima possibilità di inserirmi nella società. Devo prepararmi psicologicamente e cogliere l'opportunità al balzo, poi se andrà male pure lì me ne farò una ragione come ho sempre fatto. Vorrà dire che continuerò con la mia vita attuale, perché poi non mi rimane nulla che possa interessarmi. Vi ringrazio per aver letto il mio messaggio.
Mamma mia che tristezza mi dispiace, crudissima anche la parte delle amiche di tua mamma, comunque dovresti scrivere di più sul forum e vai tranquillo che qua almeno non verrai emarginato o giudicato
 
Mamma mia che tristezza mi dispiace, crudissima anche la parte delle amiche di tua mamma, comunque dovresti scrivere di più sul forum e vai tranquillo che qua almeno non verrai emarginato o giudicato
Ciao, ti ringrazio tantissimo per le belle parole. Hai ragione, dovrei scrivere di più qui dentro. Proverò a fare come mi hai consigliato 🙂. Per quanto riguarda ciò che ho raccontato, eh sì purtroppo è tutto così assurdo ma ormai sono consapevole. Non mi stupisco più di nulla rispetto a prima.
 
darkhrelientszm, però tu lavori, addiruttura mi sembra che in questi mesi hai cambiato posto di lavoro. Se questo Asperger ti permette di avere un impiego, sapendo che il mondo del lavoro moderno è un contesto di rigida socialità forzata, non capisco come ti precluda dallo stare con una ragazza, dall' avere una relazione romantica.
Cioè puoi fare il dovere ma non il piacere ... sarebbe davvero il colmo!
una cosa non comporta automaticamente l'altra. un Asperger può seppur con fatica riuscire a lavorare (e non credere appunto che per me la cosa risulti così naturale a livello delle mansioni che ricopro) ma il campo delle relazioni in senso lato è e rimane esattamente la sua più grande lacuna. se è per questo sono pure laureato e ho sempre lavorato dopo qualche anno e parentesi di disoccupazione ma in ambito relazionale e sentimentale sono sempre stato un disastro in piena regola. su una scala da 0 a 10, laddove 10 costituisce la soglia per poter essere definiti autistici ad alto funzionamento, io ho fatto registrare un 18, quindi trai da solo le ovvie conclusioni. ho perso letteralmente 20 anni di vita a causa della mia incapacità di cogliere i segnali di interesse e di capire come funzionano le dinamiche dei rapporti tra uomo e donna, continuando a riproporre schemi di comportamento fallimentari sin dall'adolescenza che hanno finito per affossare completamente la mia autostima.
 
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Beh solo una fogna come il Giappone poteva creare un fenomeno di quel tipo...

Che disagiati che stanno di là...

Dell' Asia si salvano solo Cina (ma anche lì ho i miei dubbi) Corea del Nord, Mongolia e qualche ex Repubblica sovietica dove sono con gli occhi a mandorla...

Gli altri sono feccia
 
Beh solo una fogna come il Giappone poteva creare un fenomeno di quel tipo...

Che disagiati che stanno di là...

Dell' Asia si salvano solo Cina (ma anche lì ho i miei dubbi) Corea del Nord, Mongolia e qualche ex Repubblica sovietica dove sono con gli occhi a mandorla...

Gli altri sono feccia
In Cina si è messi male.
 
Ciao LilMatt05.
Leggere la tua storia dettagliatamente mi ha molto impressionato e spaventato; la lessi dopo le 3 del pomeriggio, per poi pensarci molto in oltre 2 ore di camminata in montagna. Sono di quelle situazioni che se non le viviamo in prima persona, cioè su noi stessi o su familiari conviventi, non le possiamo mai capire appieno.
Hai la maledizione di cui è vittima Pezzottato elevata al cubo, poiché Pezzottato è trattato malissimo dalla ragazze ma bene dai ragazzi e dalle persone adulte, tu praticamente da tutti, senza che tu sia cleptomane (patologia che consiste nel rubare) o violento o attaccabrighe o maleducato, premesso che non so concretamente che disturbi dia l' Asperger con le altre persone, non ti ci vedo scocciare, avere atteggiamenti prevaricatori, rubare, avere atteggiamenti viscidi con le donne o dire parolacce di fronte alle persone adulte (le persone con cui era fastidioso stare erano in genere persone così); quando uno si comporta onestamente è triste che venga trattato male come è successo a te. E quando si è ingiustamente trattati male l' ansia sociale non può che aumentare e cristallizzarsi.
Un tempo, quando io ero ragazzino, non c'erano tutte queste diagnosi, e quanti c'è ne saranno stati di iperattivi, Asperger ecc. non censiti, forse questa ultra-medicalizzazione non è un bene perché scheda troppe persone inquadrandole in un certo modo e quindi rendendole soggette ad una sorta di marchio di infamia, facendone una sottoclasse. Sono sicuro che varie persone che ho frequentato da ragazzino, forse oggi avrebbero avuto l' insegnante di sostegno, sarebbe stato peggio per il loro futuro.
Vediamo cosa sono questi centri di aggregazione giovanile, vai e vediamo come ti trovi. Uscire a fare una passeggiata da solo in campagna o in vicinato devi farlo perché stare sempre al chiuso ti fa male, ti muovi e poi ti può capitare di incontrare per caso qualche ex compagno di scuola, così scambi un pò di parole per 5 minuti, dicete scemenze sulle donne nude e cosi via, magari incontri qualche ex compagna di scuola. Non stare sempre dentro casa.
Fossi vicino Palermo ti inviterei per cazzeggiare in strada, per il resto ti auguro di iniziare a socializzare con le ragazze, certo anche con i ragazzi, ma le ragazze sono più importanti.
Ciao Avanguardia scusami se non ti ho risposto prima, purtroppo non mi è arrivata la notifica e non mi ero accorto del tuo messaggio. Ti rispondo adesso:
Si, la mia storia può sembrare così surreale da non sembrare vera in certi casi. A volte ci penso ma non ci faccio neanche così tanto caso seppur sembri preoccupante, per me è come se fosse tutto così normale. Si è vero, mi è capitato di scriverlo ad altre persone e non capivano molto bene. All'epoca mi hanno detto che ero io a dovermi impegnare invece di lamentarmi, però io ci ho sempre provato. Certo, magari l'ho fatto male data la mia goffaggine ed introversione marcata però non sono stato fermo.
Esatto, la mia situazione è questa. Faccio davvero fatica a farmi apprezzare genuinamente dalle persone, leggermente meno dagli adulti ma soprattutto dai miei coetanei. Personalmente, l'Asperger mi causa forte introversione e negli ultimi anni sono peggiorato nell'interagire con gli estranei. Inoltre aggiungo i problemi di concentrazione iniziati in quarta superiore, che mi hanno rovinato gli ultimi due anni di scuola e gli esami di maturità. Prima riuscivo a parlare in maniera più rilassata e fluida, adesso ho perso un po' l'abitudine e la gente talvolta si fa dei pensieri su di me, credendo che io abbia qualche problematica cognitiva. Fortunatamente questo no.
Vero, io personalmente non dò fastidio a nessuno. Cerco sempre di dare una buona immagine di me, non riuscirei mai a fare il prepotente o l'attaccabrighe nemmeno se volessi. Io credo nel pacifismo come stile di vita, e cerco sempre di dimostrarlo. Poi si può sempre sbagliare, può capitare, però cerco di essere coerente nei miei ideali. Al massimo molti anni fa facevo le monellerie ed era diventato il mio meccanismo di svago dell'epoca però non ho mai avuto l'abitudine di offendere o aggredire le persone. Infatti anche queste cose hanno contribuito ad aumentare la mia fobia sociale, adesso ho il timore di cose che da ragazzino facevo normalmente e senza pensieri perché mi sono successi episodi.
Sono d'accordissimo con te, inconsciamente queste persone vengono "schedate" e di conseguenza le persone si fanno un idea distorta perché non hanno piena consapevolezza su cosa significhi essere Asperger e lo scambiano per altro. Per mia esperienza, in classe non ero l'unico con la diagnosi di questo o di quell'altro tipo ma allo stesso tempo ero l'unico che riceveva trattamenti umilianti che mi hanno minato la psiche.
Si, io non vedo l'ora di andare ad informarmi in questo centro d'aggregazione e voglio pensare in maniera positiva per una volta. Ci andrò prossimamente e spero di iniziare il prima possibile così sto in mezzo alle persone e potrà farmi bene. Se devo essere sincero, non sono sicuro al momento di voler fare questa passeggiata. Non so se cambierò idea però non me la sento in questo periodo, pur consapevole che potrebbe giovarmi. Nel mio caso, non mi interesserebbe incontrare i miei compagni delle superiori perché non ho bei ricordi con loro. Qui dalle mie parti non abita più nessuno dei miei ex compagni, c'era il mio unico amico (che alla fine si è voluto allontanare da me) che l'anno scorso si è trasferito fuori città e se non fosse successo questo avrei potuto uscire con lui. In ogni caso, abitano tutti lontano dalla mia zona e dal mio quartiere quindi non li vedrei mai nemmeno di passaggio. Io abito nell'estrema periferia ovest, la maggior parte dal lato opposto della città.
Si, mi piacerebbe questo ipotetico incontro. Qui nella periferia popolare ci si diverte in maniera più libera e spassosa rispetto, ad esempio vedo tantissimi ragazzi che girano in gruppo sullo scooter e li vedo molto contenti e spensierati. Anni fa c'erano ragazzi che giocavano a pallone nelle piazze, purtroppo si è persa questa abitudine.
Ti ringrazio molto, spero di socializzare sia con le ragazze e sia con i ragazzi. Non mi faccio problemi per questo, se dovesse mai capitare qualcosa in più oltre la semplice amicizia mi farebbe davvero piacere. Chissà, io cerco di essere realista però vorrei sperare in maniera positiva.
 
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