Ipergamia femminile: condizionamento sociale o condotta naturale?

È una condotta naturale: lo dice la scienza.
Compito della società dovrebbe essere quello di limitarla riducendo sostanzialmente la libertà e l'autonomia della donna, come in effetti è stato fatto per millenni (tutto accade per un motivo), o come ancora accade in alcune culture.
Il sistema attuale non può reggere perché fa crollare la natalità e crea forti tensioni sociali. Estromettere dal mercato del sesso un'alta percentuale di maschi produrrà solo enormi disastri, perché non siamo più scimmie che vivono in gruppi capeggiati da un maschio alpha (dove cmq anche gli altri scimmioni scopavano altrimenti si sarebbero mangiati il maschio alpha a colazione...).
Sulla base anche degli esempi che ho scritto nel messaggio di apertura, esempi di famiglia e di vita quotidiana, mi pare che le limitazioni alla libertà femminile abbiano frenato l' ipergamia per bellezza, ma abbiano tuttavia imposto l' ipergamia sulle altre cose, tipo soldi, status sociale ed anche carattere.
Rispondo così anche ad ufo (credo l' ex luccaillucca che aveva chiesto di cambiarli nome utente).
 
Penso che le ragazze siano “piscione” nel loro DNA, quindi una componente soggettiva resterà sempre.

Mediamente le ragazze negli anni ‘90 erano più esibizioniste (ombelico da fuori, addome scoperto, etc…) rispetto agli anni ‘60


Con i social si è toccato l’impossibile: le ragazze si sbattono della propria bellezza, pubblicano loro foto sexy sui social, se la tirano, vogliono il maschio forte.
Anche l’aumento di iscritti in palestra, quasi tutto fondato sull’apparire

A me sta società fa venire il vomito
secondo me non è una questione di esibizionismo, è cambiata la società e sono cambiate le mode. Non puoi paragonare la società degli anni Novanta con quella degli anni Sessanta, così come non si può paragonare quella degli anni Sessanta, quando hanno iniziato ad affermarsi le mini gonne, con quella degli anni Venti o Dieci, dove le donne non potevano mostrare nemmeno le caviglie. Si tratta di una questione culturale
 
È una condotta naturale: lo dice la scienza.
Compito della società dovrebbe essere quello di limitarla riducendo sostanzialmente la libertà e l'autonomia della donna, come in effetti è stato fatto per millenni (tutto accade per un motivo), o come ancora accade in alcune culture.
Il sistema attuale non può reggere perché fa crollare la natalità e crea forti tensioni sociali. Estromettere dal mercato del sesso un'alta percentuale di maschi produrrà solo enormi disastri, perché non siamo più scimmie che vivono in gruppi capeggiati da un maschio alpha (dove cmq anche gli altri scimmioni scopavano altrimenti si sarebbero mangiati il maschio alpha a colazione...).
Pensi che sia possibile? Credi che in una società così strutturata tu riusciresti ad avere una vita sessuale soddisfacente? Se sì, in che modo? Come te la immagini?
 
Pensi che sia possibile? Credi che in una società così strutturata tu riusciresti ad avere una vita sessuale soddisfacente? Se sì, in che modo? Come te la immagini
Penso che per la maggior parte degli utenti di questo forum, sarebbe persino peggio, sia per le maggiori difficoltà a socializzare, visto che si aggiungerebbero pure i moventi pseudo-morali e religiosi, sia perché comunque l' ipergamia resterebbe, soprattutto per M, S e anche C.
 
Last edited:
Pensi che sia possibile? Credi che in una società così strutturata tu riusciresti ad avere una vita sessuale soddisfacente? Se sì, in che modo? Come te la immagini?
Tra il nulla e qualcosa è sempre meglio il qualcosa.
L'amore in effetti è solo un impiccio: troppo mutevole. I matrimoni combinati, i buoni accordi, possono durare una vita. I sovrani di un tempo lo sapevano bene ed infatti non si sposavano mica per amore, bensì per stringere alleanze e accrescere il loro potere.
Solo i babbei credono nell'amore.
 
Penso che per la maggior parte degli utenti di questo forum, sarebbe persino peggio, sia per le maggiori difficoltà a socializzare, visto che si aggiungerebbero pure i moventi pseudo-morali e religiosi, sia perché comunque l' ipergamia resterebbe comunque, soprattutto per M, S e anche C.
In un modo o nell'altro un uomo se è scarso esteticamente oppure neurodivergente con difficoltà a socializzare lo prende in quel posto!!
 
Tra il nulla e qualcosa è sempre meglio il qualcosa.
L'amore in effetti è solo un impiccio: troppo mutevole. I matrimoni combinati, i buoni accordi, possono durare una vita. I sovrani di un tempo lo sapevano bene ed infatti non si sposavano mica per amore, bensì per stringere alleanze e accrescere il loro potere.
Solo i babbei credono nell'amore.
Come diceva quello stronzo dell'avvocato Agnelli : "l'amore è per i poveracci".
 
@Avanguardia è un discorso molto interessante e complesso. In questo caso la biologia non ci aiuta molto perché i primati hanno strutture sociali molto diverse tra loro per cui non è dato sapere con certezza come si comportassero i nostri antenati. Secondo me comunque il fatto che sia le donne che gli uomini hanno una tendenza innata ad apprezzare e ricoprire di attenzioni chi è bello e dominante indica che in un passato non troppo lontano la struttura sociale privilegiata fosse un harem policentrico in cui vari individui gravitavano intorno ad un capo che aveva dei privilegi riproduttivi e sessuali, e questi capi erano quelli geneticamente più privilegiati (o al massimo erano i più abili). Forse il vero "matriarcato" consiste nel fatto che i capi potessero essere anche donne (come del resto succede nei primato), e non in una società strutturata attorno alle donne. Nel momento in cui questa struttura relativamente semplice lascia posto ad agglomerati più estesi, si inventano convenzioni e strutture che spingono per una relazione uomo-donna biunivoca, ma questa struttura per cui c'è una ragione sociale evidentemente non è abbastanza forte perché in molti aspetti della vita chi mostra attrazione o attenzioni verso un individuo più brutto viene deriso o considerato strano (a meno che non stiamo facendo propaganda buonista progressita woke di ultra-sinistra, allora lì è normalissimo). In un certo senso questo tratto biologico non è mai stato perso. In tempi recenti in cui si parla di "poliamore", "relazioni aperte" ecc io sospetto che si stia tornando ad un modello relazionale più simile a quello antico, in cui chi gode dei privilegi sessuali (uomo o donna che sia) è fondamentalmente più importante e avvantaggiato degli altri.
Questa è solo la mia opinione, ma credo abbia senso.
 
Si, al sud sono più razzisti, da sempre!! Qui al nord il contrario, sono tutte femministe woke pro immigrazione
Si ma la Sardegna non c'entra nulla con il sud, non bestemmiare lol comunque la maggior parte delle donne da nord a sud è contro l'immigrazione sopratutto di questi tempi che si sentono notizie di un sacco di stupri e molestie fatti proprio da arabi e africani
 
Tra il nulla e qualcosa è sempre meglio il qualcosa.
L'amore in effetti è solo un impiccio: troppo mutevole. I matrimoni combinati, i buoni accordi, possono durare una vita. I sovrani di un tempo lo sapevano bene ed infatti non si sposavano mica per amore, bensì per stringere alleanze e accrescere il loro potere.
Solo i babbei credono nell'amore.
giustissimo! quindi suppongo tu saresti un ottimo partito per un bel matrimonio combinato, da ciò che scrivi deduco tu abbia ottimi livelli M e S
 
Io sono fermamente convinta che l’ipergamia sia un fenomeno intrinseco nella società. Ovviamente non va presa come regola universale perché come per ogni cosa c’è sempre la percentuale che si discosta dal fenomeno in sé. C’è da dire che è un aspetto che caratterizza la società da secoli e secoli, talmente tanto radicata che si potrebbe definire quasi la normalità in certe culture o anche religioni se vogliamo. Basta vedere le culture arabe che ancora ricorrono al matrimonio combinato, dove l’uomo deve essere performante con un bel lavoro e una bella casa. O banalmente ancora in alcuni paesi orientali l’uomo deve essere prestante prima di poter assicurarsi una donna al proprio fianco.
Personalmente anche nel mio caso ho assistito a una madre che si ha lavorato ma non quanto mio padre, capo famiglia che deve assicurarsi il pane a casa o un tetto sopra la testa.
C’è da dire che è un fenomeno abbastanza complesso, sempre in evoluzione e costantemente influenzato da aspetti economici, sociali e culturali… si può osservare di più in determinati posti mentre in altri è un fenomeno quasi sdoganato mi verrebbe da dire. Ripeto che non è una legge universale.
Per farla breve, rispondendo alla
manda: si l’ipergamia è un condizionamento sociale. La natura in questo caso secondo me fa ben poco, forse può esserci un minimo collegamento ma sicuramente non sta alle fondamenta del fenomeno.
 
Back
Top