Il Forum dei Brutti Red Pill

Ipergamia galoppante, analisi storica, un ritorno a società poliginiche?

Franz Joseph

Well-known member
Disclaimer: Queste sono considerazioni a livello statistico e storico. Non vogliono in alcun modo giudicare le scelte individuali di nessuno, né indicare come dovrebbero andare le cose. È solo una lettura fredda e razionale di dinamiche che sembrano ripresentarsi ciclicamente, sia a livello biologico che sociale.


Durante un approfondimento sull’ipergamia, ho trovato un dato che fa riflettere, il cromosoma Y, trasmesso solo dai padri, è molto meno vario rispetto al DNA mitocondriale, che si eredita solo dalla madre. Questo suggerisce che, nel corso della storia dell’Homo sapiens, molte più donne rispetto agli uomini hanno lasciato discendenti.

Le stime si aggirano intorno ad una media in cui il 40% degli uomini ha trasmesso i propri geni, contro l’80% delle donne. È una media ovviamente, ci sono stati periodi storici in cui la sproporzione era ancora più estrema. Uno dei casi più evidenti risale a circa 8.000 anni fa, dove si stima che per ogni 17 donne che si riproducevano, c’era solo 1 uomo. Questo non perché gli uomini morivano prima, ma perché solo pochi (status, genetica, risorse, ecc) avevano accesso alla riproduzione. Tutti gli altri venivano semplicemente esclusi, il modello in cui ci siamo evoluti era quello della poliginia, con una selezione sessuale durissima per gli uomini.

È probabile che proprio per riequilibrare questa situazione, in molte società sia stata imposta la monogamia, molto probabilmente dovuta a rivolte interne da parte degli uomini esclusi. Per garantire un minimo di stabilità sociale, dare anche agli uomini “non selezionati” accesso a una partner e ridurre il rischio di disordini o rivolte interne, oltre alla formazione di grandi centri abitati e strutture sociali sempre più complesse. Questo è avvenuto in un periodo di transizione che avvenne durante l'età del bronzo (3000-1000 a.C.).

Attualmente, con il mercato sessuale totalmente libero, senza più religione o pressione sociale a fare da filtro, è plausibile che ci stiamo muovendo di nuovo verso una struttura biologicamente più consona per la nostra specie, molto simile a quella antica.
La biologia prende di nuovo il sopravvento, e quando viene meno la regolazione culturale, si torna spontaneamente alla configurazione che ha dominato per tutta l’evoluzione umana.


Personalmente, credo che da qui ai prossimi decenni ci ritroveremo in una situazione simile:
- Circa il 20% degli uomini starà in relazioni poliginiche (un uomo con più donne).
- Un 30-40% avrà una relazione monogama, ma spesso con partner che si saranno accontentate o non accettano di stare in relazioni poliginiche.
- Il restante 40-50% verrà tagliato fuori, o entrerà nel mercato con fatica, spesso senza mai costruire nulla di duraturo.

Questo trend si riflette anche nei consumi, il mercato della prostituzione è in crescita, così come quello della pornografia, dei sex toys maschili, delle bambole e della realtà virtuale erotica. Segnali evidenti di una domanda sempre maggiore da parte di uomini che non trovano una compagna nel mercato relazionale classico.

Come dice Ray Dalio, che studia i cicli storici: "La natura umana non cambia, cambiano i contesti, ma i comportamenti si ripetono ciclicamente."
E infatti, liberato da vincoli culturali e religiosi, il comportamento umano sembra tornare esattamente là dove si è formato, in una struttura di coppia asimmetrica, dove pochi uomini si accoppiano con molte donne e molti restano esclusi.
 
Non so quanto etico possa essere...ma ci pensavo pure io...ogni donna penso che dovrà "soddisfare" 1000 uomini al giorno (come minimo) in sincrono mondiale altrimenti ci sarà una grossissima fetta di persone che non farà mai sesso.
 
Non so quanto etico possa essere...ma ci pensavo pure io...ogni donna penso che dovrà "soddisfare" 1000 uomini al giorno (come minimo) in sincrono mondiale altrimenti ci sarà una grossissima fetta di persone che non farà mai sesso.
Difficile prevedere come andrà, speculando penso che la richiesta sarà sempre più elevata, diventerà una pratica comune oltre che è probabile che le sexdoll migliorino sempre di più soppiantando la prostituzione di basso livello. Per il contatto umano invece penso che diventeremo come il giappone, in cui si affitta una ragazza solo per tenerle la mano e fare un finto appuntamento
 
Personalmente, credo che da qui ai prossimi decenni ci ritroveremo in una situazione simile:
- Circa il 20% degli uomini starà in relazioni poliginiche (un uomo con più donne).
- Un 30-40% avrà una relazione monogama, ma spesso con partner che si saranno accontentate o non accettano di stare in relazioni poliginiche.
- Il restante 40-50% verrà tagliato fuori, o entrerà nel mercato con fatica, spesso senza mai costruire nulla di duraturo.
Credo proprio sia già così.
 
Finalmente si torna alle leggi di natura. Ottimo!
Io guardo al lato positivo:le probabilità di avere una rompicoglioni a vita da foraggiare in casa diminuiranno sensibilmente.Non è affatto vero che dobbiamo stare in una relazione per essere realizzati. La cosa paradossale è che quegli stessi amici e conoscenti che invidiavo perchè si sposavano e facevano figli, oggi sono loro a invidiarmi per la mia libertà e si lamentano giornaliermente per la presenza della strega in casa e figli ingrati. Benvengano i Chad che scopano tutte e si accollano la prole, io vado di mgtow e puttane.
 
Finalmente si torna alle leggi di natura. Ottimo!
Io guardo al lato positivo:le probabilità di avere una rompicoglioni a vita da foraggiare nella tua casa diminuiranno sensibilmente.Non è affatto vero che dobbiamo stare in una relazione per essere realizzati. La cosa paradossale è che quegli stessi amici e conoscenti che invidiavo perchè si sposavano e facevano figli, oggi sono loro a invidiarmi per la mia libertà e si lamentano giornaliermente per la presenza della strega in casa e figli ingrati. Benvengano i Chad che scopano tutte e si accollano la prole, io vado di mgtow e puttane.
E secondo te chi le manterrà più queste donne? Pensi che andranno a lavorare e daranno anche la patata a sbafo a tutti?
 
Su come fossero le cose nell' antichità remota si dibatte ancora, ma la poliginia si è capito che era bidirezionale, nel senso che analogamente la donna aveva più partner. Nelle popolazioni indigene primitive tuttora esistenti sembra che quasi tutti gli uomini chiavino o abbiano una vita sentimentale.
Per cui io propendo per la tesi secondo cui il progresso porta all' esclusione sociale e sessuale, creando ruoli di genere oltre a quelli naturali e rendendo l' ipergamia una necessità o persino una imposizione sociale. Nei secoli scorsi, nelle società patriarcali musulmane e cinesi, c'era il triste spettacolo degli harem dei signorotti, con centinaia di concubine, schiave, per uomo potente, e gli eunuchi, uomini evirati per fare da guardiani agli harem. Invece nelle società agricole dell' Himalaya, una donna può sposare più uomini, certo, una situazione per cui qui non si è "aperti", ma sempre meglio di ridursi a seghe e "pay".
 
In ogni caso, ci terrei a sapere l'opinione di @Vespera su questo 3d

Mah, non saprei, non ho mai pensato a questo argomento. Non ho però capito se i dati che riferisci sono stime tue o se derivano da ricerche scientifiche e se l’interpretazione è tua o se è frutto di studi e ricerche. Cioè ad esempio tu dici che 8000 anni fa per ogni uomo che si riproduceva c'erano diciassette donne, e dici anche che ciò non era giustificato da scarsezza di uomini, ma perché solo pochi avevano accesso alla riproduzione. Come fai a dirlo? Non potrebbe essere un problema dovuto a mancanza di uomini per ragioni di conflitti tra diverse popolazioni?

Ti potrei fare un esempio: ho ascoltato un bel podcast su Socrate di Luciano Canfora, in cui raccontava delle due mogli di Socrate. Una era cittadina ateniese, Santippe, l’altra straniera (mi pare si chiamasse Mirto, ma non ci giurerei). Ebbene non sappiamo quale fosse la prima o la seconda moglie, ma un antico storico, Diogene Laerzio, dice che le sposò contemporaneamente, perché gli ateniesi in quel periodo volevano incrementare la popolazione della città per sopperire alla mancanza di uomini, un problema sempre presente nella città, poiché le guerre continue decimavano la popolazione e non era facile rimpiazzare i morti in questi continui conflitti. Per incrementare la popolazione, quindi, ad Atene decretarono che gli uomini sposassero una donna che fosse cittadina ateniese, e però procreasse figli anche da un’altra donna, in maniera che l’incremento di popolazione fosse comunque assicurato. E quindi Socrate si sarebbe comportato secondo questa norma. Così dice Canfora.

Se vuoi darmi le tue fonti mi piacerebbe approfondire
 
Mah, non saprei, non ho mai pensato a questo argomento. Non ho però capito se i dati che riferisci sono stime tue o se derivano da ricerche scientifiche e se l’interpretazione è tua o se è frutto di studi e ricerche. Cioè ad esempio tu dici che 8000 anni per ogni uomo che si riproduceva c'erano diciassette donne, e dici anche che ciò non era giustificato da scarsezza di uomini, ma perché solo pochi avevano accesso alla riproduzione. Come fai a dirlo? Non potrebbe essere un problema dovuto a mancanza di uomini per ragioni di conflitti tra diverse popolazioni?

Ti potrei fare un esempio: ho ascoltato un bel podcast su Socrate di Luciano Canfora, in cui raccontava delle due mogli di Socrate. Una era cittadina ateniese, Santippe, l’altra straniera (mi pare si chiamasse Mirto, ma non ci giurerei). Ebbene non sappiamo quale fosse la prima o la seconda moglie, ma un antico storico, Diogene Laerzio, dice che le sposò contemporaneamente, perché gli ateniesi in quel periodo volevano incrementare la popolazione della città per sopperire alla mancanza di uomini, un problema sempre presente nella città, poiché le guerre continue decimavano la popolazione e non era facile rimpiazzare i morti in questi continui conflitti. Per incrementare la popolazione, quindi, ad Atene decretarono che gli uomini sposassero una donna che fosse cittadina ateniese, e però procreasse figli anche da un’altra donna, in maniera che l’incremento di popolazione fosse comunque assicurato. E quindi Socrate si sarebbe comportato secondo questa norma. Così dice Canfora.

Se vuoi darmi le tue fonti mi piacerebbe approfondire
Vabbè, ma che le puoi dire ad una che ascolta i podcast di Luciano Canfora, ingiocabile
 
Vabbè, ma che le puoi dire ad una che ascolta i podcast di Luciano Canfora, ingiocabile
Veramente un podcast di altissimo livello, mi sono anche fatta tutta la trascrizione perché io da ignorante di storia antica ho finalmente capito grazie a lui i motivi politici sottendenti alla condanna a morte di Socrate (per me inconcepibile studiando la faccenda solo dal punto di vista filosofico)
 
Veramente un podcast di altissimo livello, mi sono anche fatta tutta la trascrizione perché io da ignorante di storia antica ho finalmente capito grazie a lui i motivi politici sottendenti alla condanna a morte di Socrate (per me inconcepibile studiando la faccenda solo dal punto di vista filosofico)
Da ascoltare è più leggero che da leggere se non si è addetti ai lavori, sebbene egualmente appassionante. Scrisse un libro sull'argomento, "Filosofi nell'antica grecia, un mestiere pericoloso" o un titolo simile
 
Da ascoltare è più leggero che da leggere se non si è addetti ai lavori, sebbene egualmente appassionante. Scrisse un libro sull'argomento, "Filosofi nell'antica grecia, un mestiere pericoloso" o un titolo simile
oh grazie, vado a cercare, non ho mai letto nulla di canfora e questo mi pare molto interessante

edit: l'ho trovato, vedo che parla anche qui dell'argomento di quel podcast, se lo avessi saputo mi sarei risparmiata la fatica della trascrizione 😝 Lo metto in lista d'acquisto
 
Thread a dir poco eccellente,nonostante si stia tornando ad uno stato naturale dei rapporti uomo-donna credo che tutto ciò subirà una battuta d'arresto perchè quando si formerà un gruppo sufficientemente ampio ed omogeneo negli intenti di uomini insoddisfatti di queste dinamiche verrà giù l'intera società e si ripartirà di nuovo con la monogamia diffusa tra i vari ceti sociali, anche questo è ciclico.
 
Ultima modifica:
Disclaimer: Queste sono considerazioni a livello statistico e storico. Non vogliono in alcun modo giudicare le scelte individuali di nessuno, né indicare come dovrebbero andare le cose. È solo una lettura fredda e razionale di dinamiche che sembrano ripresentarsi ciclicamente, sia a livello biologico che sociale.


Durante un approfondimento sull’ipergamia, ho trovato un dato che fa riflettere, il cromosoma Y, trasmesso solo dai padri, è molto meno vario rispetto al DNA mitocondriale, che si eredita solo dalla madre. Questo suggerisce che, nel corso della storia dell’Homo sapiens, molte più donne rispetto agli uomini hanno lasciato discendenti.

Le stime si aggirano intorno ad una media in cui il 40% degli uomini ha trasmesso i propri geni, contro l’80% delle donne. È una media ovviamente, ci sono stati periodi storici in cui la sproporzione era ancora più estrema. Uno dei casi più evidenti risale a circa 8.000 anni fa, dove si stima che per ogni 17 donne che si riproducevano, c’era solo 1 uomo. Questo non perché gli uomini morivano prima, ma perché solo pochi (status, genetica, risorse, ecc) avevano accesso alla riproduzione. Tutti gli altri venivano semplicemente esclusi, il modello in cui ci siamo evoluti era quello della poliginia, con una selezione sessuale durissima per gli uomini.

È probabile che proprio per riequilibrare questa situazione, in molte società sia stata imposta la monogamia, molto probabilmente dovuta a rivolte interne da parte degli uomini esclusi. Per garantire un minimo di stabilità sociale, dare anche agli uomini “non selezionati” accesso a una partner e ridurre il rischio di disordini o rivolte interne, oltre alla formazione di grandi centri abitati e strutture sociali sempre più complesse. Questo è avvenuto in un periodo di transizione che avvenne durante l'età del bronzo (3000-1000 a.C.).

Attualmente, con il mercato sessuale totalmente libero, senza più religione o pressione sociale a fare da filtro, è plausibile che ci stiamo muovendo di nuovo verso una struttura biologicamente più consona per la nostra specie, molto simile a quella antica.
La biologia prende di nuovo il sopravvento, e quando viene meno la regolazione culturale, si torna spontaneamente alla configurazione che ha dominato per tutta l’evoluzione umana.


Personalmente, credo che da qui ai prossimi decenni ci ritroveremo in una situazione simile:
- Circa il 20% degli uomini starà in relazioni poliginiche (un uomo con più donne).
- Un 30-40% avrà una relazione monogama, ma spesso con partner che si saranno accontentate o non accettano di stare in relazioni poliginiche.
- Il restante 40-50% verrà tagliato fuori, o entrerà nel mercato con fatica, spesso senza mai costruire nulla di duraturo.

Questo trend si riflette anche nei consumi, il mercato della prostituzione è in crescita, così come quello della pornografia, dei sex toys maschili, delle bambole e della realtà virtuale erotica. Segnali evidenti di una domanda sempre maggiore da parte di uomini che non trovano una compagna nel mercato relazionale classico.

Come dice Ray Dalio, che studia i cicli storici: "La natura umana non cambia, cambiano i contesti, ma i comportamenti si ripetono ciclicamente."
E infatti, liberato da vincoli culturali e religiosi, il comportamento umano sembra tornare esattamente là dove si è formato, in una struttura di coppia asimmetrica, dove pochi uomini si accoppiano con molte donne e molti restano esclusi.
lo stampo e mi tiro un raspone!!
 
Se vuoi darmi le tue fonti mi piacerebbe approfondire
Volentieri, effettivamente avrei dovuto aggiungerle al thread fin dall'inizio.
Per onestà intellettuale, ti segnalo che sono arrivato a queste conclusioni confrontandomi con ChatGPT. Ho posto domande, cercato contraddittori e chiesto chiarimenti per capire se certi dati e interpretazioni su dinamiche evolutive e sociali fossero effettivamente supportati dalla letteratura scientifica. Riporto qui una sintesi di quel confronto, con le fonti emerse.


Uno dei dati più solidi negli studi di genetica evolutiva è che, lungo la storia dell’Homo sapiens, circa l’80% delle donne ha lasciato discendenti fertili, contro circa il 40% degli uomini. Questo si spiega con la maggiore varietà del DNA mitocondriale (ereditato dalla madre) rispetto alla scarsa variabilità del cromosoma Y (ereditato dal padre), a indicare che molte più donne rispetto agli uomini hanno trasmesso i propri geni alle generazioni successive.

Fonti:
– Hawks et al., Recent acceleration of human adaptive evolution, PNAS, 2007
– Karmin et al., High-resolution human Y chromosome phylogenetic tree, Science, 2015


Circa 8.000 anni fa si osserva un crollo drastico nella diversità del cromosoma Y, noto come “male-specific bottleneck”. Si stima che per ogni uomo riproduttivo ve ne fossero circa 17 donne. Il DNA mitocondriale, però, non mostra un calo simile, la sua varietà resta costante e coerente con i periodi precedenti e successivi. Questo indica che non ci fu un evento demografico catastrofico, ma un’esclusione selettiva degli uomini dalla riproduzione.
L’ipotesi che le guerre abbiano causato questo collasso genetico è stata presa in considerazione, ma risulta debole, un evento bellico su larga scala avrebbe ridotto la diversità genetica anche nella linea materna, cosa che i dati non mostrano.

Fonti:
– Zeng et al., A recent bottleneck of Y chromosome diversity coincides with a global change in culture, Genome Research, 2018
– Karmin et al., Science, 2015 (citato sopra)


Anche il contesto storico rafforza questa lettura: parliamo di un’epoca pre-statale, senza eserciti organizzati o potere centralizzato. Le società erano tribali, e il potere riproduttivo si concentrava nei pochi uomini che detenevano status, prestigio o influenza rituale. Non era necessario imporre la poliginia con la forza: bastavano le dinamiche sociali interne.
La struttura risultante era una poliginia stabile, in cui pochi uomini avevano molte partner e molti altri restavano esclusi. Con l’aumento della complessità sociale, questo sistema ha iniziato a produrre tensioni. In molte culture, la monogamia fu introdotta come norma istituzionale per ridurre i conflitti, redistribuire l’accesso alla riproduzione e mantenere la stabilità.

Fonte:
– Joseph Henrich, The Weirdest People in the World, 2020


In sintesi, i dati genetici indicano una forte selezione sessuale maschile, con un accesso riproduttivo storicamente ristretto e competitivo. Il crollo della diversità del cromosoma Y non è spiegabile con guerre o catastrofi, ma con strutture sociali in cui pochi uomini si riproducevano e gli altri no. La monogamia, in questo senso, è una risposta culturale a quella disuguaglianza di fondo.
Il dibattito sul bottleneck è ancora aperto, ma oggi la letteratura scientifica tende a privilegiare l’ipotesi socioculturale. Esistono anche studi più generali che confermano come la trasmissione genetica maschile sia stata, in tutte le epoche, più selettiva e soggetta a colli di bottiglia rispetto a quella femminile. Questi lavori rafforzano l’idea che il fenomeno osservato 8.000 anni fa sia solo il caso più estremo di una dinamica ricorrente nella storia evolutiva umana.

Fonti:
– Wilson Sayres et al., Genetic evidence for unequal reproductive success in human history, Nature Reviews Genetics, 2014
– Lippold et al., Human paternal and maternal demographic histories, Nature Communications, 2014
 
Thread a dir poco eccellente,nonostante si stia tornando ad uno stato naturale dei rapporti uomo-donna credo che tutto ciò subirà una battuta d'arresto perchè quando si formerà un gruppo sufficientemente ampio ed omogeneo negli intenti di uomini insoddisfatti di queste dinamiche verrà giù l'intera società e si ripartirà di nuovo con la monogamia diffusa tra i vari ceti sociali, anche questo è ciclico.
Bhe direi che anche la gif di obito è a dir poco eccellete, necessita però del cambio di nickname: "ObitoèilmioDio"
 
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