Pezzottato
Well-known member
Fenomeno nato nel Sol Levante, si sta progressivamente diffondendo in Occidente.
Lo psichiatra, rivolgendosi a Zeno Cosini, disse che non era lui il malato bensí la società di inizio ‘900 ove viveva. (La coscienza di Zeno - Italo Svevo)
Fuori ci sono troppe pressioni sociali, talvolta si viene identificati più in dei “numeri” piuttosto che nel nostro vero “valore umano”.
Es: bisogna prendere alti voti all’università, bisogna raggiungere traguardi notevoli, fare certi lavori, avere un bel look, essere fisicati, essere simpatici estroversi.
Se ti mostri - non per tua colpa - debole, beh allora la moltitudo (soprattutto le ragazze) cominceranno ad ignorarti ed eventualmente farsi beffe di te.
La nostra è una società iperindividualista fondata sulla supercompetitivà, sul materialismo sfrenato, e sull’ossessione dell’estetica e dell’apparire: se affanni, se non riesci ad adeguarti al prossimo… finisci per essere emarginato!
Il mio non vuole essere un panegirico all’eremitaggio e all’anacoretismo, ma ho constatato nella mia vita che un uomo solo non mi ha mai fatto paura. Mentre una società di molti uomini mi ha sempre fatto pura ( Elogio alla solitudine - Fabrizio De Andre).
Ritornando al fenomeno degli Hikikomori è naturale che quando un ragazzo ha sete di amore femminile e quando non è accettato nella sua spontaneità, anzi sminuito in quanto debole, tenda a chiudersi a riccio.
Un mondo fuori con tutti i problemi del neoliberalismo, con tanta gente cattiva e molte pressioni sociali ove se non raggiungi la sufficienza sei fuori… è chiaro che ci si isoli.
Il primo passo per affrontare il fenomeno hikikomori sarebbe quello di rendere la società un posto più ospitale per tutti, partendo per diffondere la RedPill alle ragazze affinché possano prendere coscienza e diventare più umili e meno piscione!
Lo psichiatra, rivolgendosi a Zeno Cosini, disse che non era lui il malato bensí la società di inizio ‘900 ove viveva. (La coscienza di Zeno - Italo Svevo)
Fuori ci sono troppe pressioni sociali, talvolta si viene identificati più in dei “numeri” piuttosto che nel nostro vero “valore umano”.
Es: bisogna prendere alti voti all’università, bisogna raggiungere traguardi notevoli, fare certi lavori, avere un bel look, essere fisicati, essere simpatici estroversi.
Se ti mostri - non per tua colpa - debole, beh allora la moltitudo (soprattutto le ragazze) cominceranno ad ignorarti ed eventualmente farsi beffe di te.
La nostra è una società iperindividualista fondata sulla supercompetitivà, sul materialismo sfrenato, e sull’ossessione dell’estetica e dell’apparire: se affanni, se non riesci ad adeguarti al prossimo… finisci per essere emarginato!
Il mio non vuole essere un panegirico all’eremitaggio e all’anacoretismo, ma ho constatato nella mia vita che un uomo solo non mi ha mai fatto paura. Mentre una società di molti uomini mi ha sempre fatto pura ( Elogio alla solitudine - Fabrizio De Andre).
Ritornando al fenomeno degli Hikikomori è naturale che quando un ragazzo ha sete di amore femminile e quando non è accettato nella sua spontaneità, anzi sminuito in quanto debole, tenda a chiudersi a riccio.
Un mondo fuori con tutti i problemi del neoliberalismo, con tanta gente cattiva e molte pressioni sociali ove se non raggiungi la sufficienza sei fuori… è chiaro che ci si isoli.
Il primo passo per affrontare il fenomeno hikikomori sarebbe quello di rendere la società un posto più ospitale per tutti, partendo per diffondere la RedPill alle ragazze affinché possano prendere coscienza e diventare più umili e meno piscione!