lucaillucca
Well-known member
Mi ricordo che riuscii a parlare con una pisciona rispondendo a questa domanda fatta come storia acchiappachad su insta e le risposi che la vita ruota intorno al desiderio, dolore e noia in accordo con Schopenhauer e leopardi. Vi lascio immaginare la sua risposta descrivendo a voi lei come ragazza blupillata, solare e illusa.
Questo ricordo è stato innescato da un servizio televisivo in cui molti degli intervistati hanno dipinto la vita come un quadro bellissimo anche se imperfetto; vita bella accompagnata da qualche momento triste.
Ora mi è sorta questa domanda, come quella sorta a checco zalone nel bel mezzo di un pranzo con una pisciona che aveva sfornato creature da vari uomini: non è che lo strano sono io?
Non è che effettivamente la vita è bella e quello infelice e triste sono io, leopardi, Schopenhauer, compagnia bella e voi?
Probabilmente ora voi risponderete che il chad che insemina tutti quei fiorellini è felice ma davvero è così? È felicità o è solo un desiderio insaziabile che porta tormento perché sempre innapagato completamente? Vive meglio un chad con i suoi desideri o un Monaco, un asceta, che ha rinnegato il prorpio io, la volontà di vivere, quel desiderio perfido della natura che porta tanto tormento a noi incel?
Io credo che esistono piccoli momenti di "felicità" (o forse di appagamento più che di felicità), io d altronde nella mia infanzia ho fatto esperienza di questi momenti ma adesso mi è impossibile, sono ormai sul filo della depressione.
Faccio a voi la stessa domanda della storia acchiappachad della pisciona, esiste la felicità?
Questo ricordo è stato innescato da un servizio televisivo in cui molti degli intervistati hanno dipinto la vita come un quadro bellissimo anche se imperfetto; vita bella accompagnata da qualche momento triste.
Ora mi è sorta questa domanda, come quella sorta a checco zalone nel bel mezzo di un pranzo con una pisciona che aveva sfornato creature da vari uomini: non è che lo strano sono io?
Non è che effettivamente la vita è bella e quello infelice e triste sono io, leopardi, Schopenhauer, compagnia bella e voi?
Probabilmente ora voi risponderete che il chad che insemina tutti quei fiorellini è felice ma davvero è così? È felicità o è solo un desiderio insaziabile che porta tormento perché sempre innapagato completamente? Vive meglio un chad con i suoi desideri o un Monaco, un asceta, che ha rinnegato il prorpio io, la volontà di vivere, quel desiderio perfido della natura che porta tanto tormento a noi incel?
Io credo che esistono piccoli momenti di "felicità" (o forse di appagamento più che di felicità), io d altronde nella mia infanzia ho fatto esperienza di questi momenti ma adesso mi è impossibile, sono ormai sul filo della depressione.
Faccio a voi la stessa domanda della storia acchiappachad della pisciona, esiste la felicità?