pallammosciata
Well-known member
Ho voluto ricominciare delle sedute con una mia vecchia conoscenza, praticamente per lo stesso motivo per il quale ci andavo prima.
Solo che prima ero un ragazzino sulla 20ina, ero un sognatore, anche se ripetevo a me stesso fosse impossibile trovare una ragazza, degli amici, e vivere la vita al di fuori della semplice sopravvivenza frustrata.
Ora però non ho più 20 anni, quando mi guardo attorno sono tutti in procinto di sposarsi, o quantomeno andare a convivere con la compagna dividendo le spese e andare via di casa dei propri genitori.
L'essere fidanzati ed avere compagnia non significa solo avere la scopata garantita, dare e ricevere affetto, dare e ricevere supporto morale, significa anche realizzare progetti di vita assieme, sperimentare mettendo su una base economica che da solo non puoi raggiungere. Oltre l'umiliazione dell'essere stato solo soletto Senza aver mai sfiorato una donna, mi devo sorbire anche l'umiliazione che a quest'età sono costretto a vivere ancora con mammina e papino perché non ho una compagna con la quale dividere delle spese come per un fitto.
Inutile dire che la psicoterapeuta ha giocato sempre la carta del patriarcato, dell'estetica che è anche più pesante in una donna che in un uomo perché "la donna Senza tette e culo è praticamente invisibile". Mi sono sentito preso in giro abbastanza, ma è terminata la seduta quindi tutti a casa.
Alla prossima seduta quindi, metterò in chiaro il mio obbiettivo per il quale vado lì. Voglio trovare un'alternativa a non diventare un tossico, o un alcolizzato, e se pure dovessi diventare un clochard voglio imparare a stare bene con me stesso.
Il mio obbiettivo di vita è raggiungere la serenità, da solo, non la felicità e tantomeno con una persona al mio fianco che mi dia supporto o che ci sia per me intimamente.
Vorrei sapere quanti qui, abbiano superato i 30 e vivono bene con se stessi, da soli, senza una compagna, senza un vero gruppo di amici e non altri scarti genetici per uscire assieme a prendersi una birra o un caffè al bar come un 80enne in procinto di morire
Solo che prima ero un ragazzino sulla 20ina, ero un sognatore, anche se ripetevo a me stesso fosse impossibile trovare una ragazza, degli amici, e vivere la vita al di fuori della semplice sopravvivenza frustrata.
Ora però non ho più 20 anni, quando mi guardo attorno sono tutti in procinto di sposarsi, o quantomeno andare a convivere con la compagna dividendo le spese e andare via di casa dei propri genitori.
L'essere fidanzati ed avere compagnia non significa solo avere la scopata garantita, dare e ricevere affetto, dare e ricevere supporto morale, significa anche realizzare progetti di vita assieme, sperimentare mettendo su una base economica che da solo non puoi raggiungere. Oltre l'umiliazione dell'essere stato solo soletto Senza aver mai sfiorato una donna, mi devo sorbire anche l'umiliazione che a quest'età sono costretto a vivere ancora con mammina e papino perché non ho una compagna con la quale dividere delle spese come per un fitto.
Inutile dire che la psicoterapeuta ha giocato sempre la carta del patriarcato, dell'estetica che è anche più pesante in una donna che in un uomo perché "la donna Senza tette e culo è praticamente invisibile". Mi sono sentito preso in giro abbastanza, ma è terminata la seduta quindi tutti a casa.
Alla prossima seduta quindi, metterò in chiaro il mio obbiettivo per il quale vado lì. Voglio trovare un'alternativa a non diventare un tossico, o un alcolizzato, e se pure dovessi diventare un clochard voglio imparare a stare bene con me stesso.
Il mio obbiettivo di vita è raggiungere la serenità, da solo, non la felicità e tantomeno con una persona al mio fianco che mi dia supporto o che ci sia per me intimamente.
Vorrei sapere quanti qui, abbiano superato i 30 e vivono bene con se stessi, da soli, senza una compagna, senza un vero gruppo di amici e non altri scarti genetici per uscire assieme a prendersi una birra o un caffè al bar come un 80enne in procinto di morire