Off Topic Lavori di merda

Contenuti random, rant esistenziali e post senza Dio né scopo

UberVoid

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Per chi è stato introdotto nel mondo del lavoro, qual è il lavoro peggiore che avete mai fatto? Io feci un periodo di prova per una ditta multimilonaria, fatturato da centinaia di milioni di euro l'anno. Ero felice quando mi diedero questa possibilità perché credevo di aver vinto alla lotteria della vita, feci un casino per passare il colloquio che avvenne tutto in inglese e con prove di problem solving, mi dissero pure che ero in vantaggio rispetto agli altri candidati. Mi feci alcune settimane in cui mi stritolarono l'anima e i coglioni in continuazione, nemmeno il tempo di levarmi il giubbotto che mi chiamavano per sbrigare robe da fare, mi buttarono pure a fare mansioni che non avrei dovuto, mi dicevano che un mio singolo errore avrebbe causato migliaia di euro di danni. C'era anche un livello di lecchinaggio allucinante, una mia collega si stupì del fatto che non provavo timore reverenziale verso il mega direttore galattico quando scendeva ai piani bassi. Poi si scoprì che avevano già assunto un altro ed io ero la ruota di scorta, mi mandarono a casa senza aver neppure le palle di comunicarmelo loro, delegarono l'ufficio di collocamento. Lavorai in nero e non uscirono neppure un euro, ripeto, una ditta che fattura centinaia di milioni di euro, non dico il nome perché non voglio passare cazzi. A voi che lavoro di merda è capitato?
 
io ho sempre fatto il commesso di supermercato (scaffalista e cassiere), a parte qualche esperienza troppo circoscritta nel tempo per essere considerata realmente significativa. è un lavoro semplice in sè ma che ti espone a un sacco di stress dal punto di vista sopratutto mentale, lavorando a contatto col pubblico. fisicamente non è nulla di insostenibile anche se c'è da movimentare bancali, caricare talvolta pesi, ecc. (comunque esiste il transpallet elettrico). ma la maleducazione, l'impazienza, le richieste assurde e la mancanza di rispetto da parte di troppi clienti sono davvero uno degli inconvenienti maggiori, specie considerando che non puoi permetterti in alcun modo di rispondere loro indietro e devi sempre mostrarti disponibile ad andargli incontro. il settore poi negli anni è diventato estremamente competitivo, i ritmi con cui devi caricare la merce e battere la spesa alle casse sono sempre più contratti e hai spessissimo il fiato sul collo da parte dei tuoi diretti superiori, direttori e capiarea che siano, il tutto ripeto senza mai dover perdere la tua gentilezza e disponibilità. alla fine sommando tutto ci stai bene per un tot di anni ma poi secondo me subentra la voglia di cambiare, fare ancora un lavoro del genere a 45-50 anni e più diventa una condanna a tutti gli effetti.
 
Per chi è stato introdotto nel mondo del lavoro, qual è il lavoro peggiore che avete mai fatto? Io feci un periodo di prova per una ditta multimilonaria, fatturato da centinaia di milioni di euro l'anno. Ero felice quando mi diedero questa possibilità perché credevo di aver vinto alla lotteria della vita, feci un casino per passare il colloquio che avvenne tutto in inglese e con prove di problem solving, mi dissero pure che ero in vantaggio rispetto agli altri candidati. Mi feci alcune settimane in cui mi stritolarono l'anima e i coglioni in continuazione, nemmeno il tempo di levarmi il giubbotto che mi chiamavano per sbrigare robe da fare, mi buttarono pure a fare mansioni che non avrei dovuto, mi dicevano che un mio singolo errore avrebbe causato migliaia di euro di danni. C'era anche un livello di lecchinaggio allucinante, una mia collega si stupì del fatto che non provavo timore reverenziale verso il mega direttore galattico quando scendeva ai piani bassi. Poi si scoprì che avevano già assunto un altro ed io ero la ruota di scorta, mi mandarono a casa senza aver neppure le palle di comunicarmelo loro, delegarono l'ufficio di collocamento. Lavorai in nero e non uscirono neppure un euro, ripeto, una ditta che fattura centinaia di milioni di euro, non dico il nome perché non voglio passare cazzi. A voi che lavoro di merda è capitato?
quanto odio i rapporti gerarchici tra dipendenti e direttori, non riescono a capire che esiste un rapporto simbiotico, senza dipendenti l'azienda non esisterebbe invece molti di loro, si credono il padre eterno per darti due spicci di fame. Il loro narcisismo a volte non ha limiti, ma per me fai bene a fregartene, come dissi al mio ex capo, potrei vivere anche di elemosina non me ne fregherebbe nulla l'importante è avere dignita
 
Per chi è stato introdotto nel mondo del lavoro, qual è il lavoro peggiore che avete mai fatto? Io feci un periodo di prova per una ditta multimilonaria, fatturato da centinaia di milioni di euro l'anno. Ero felice quando mi diedero questa possibilità perché credevo di aver vinto alla lotteria della vita, feci un casino per passare il colloquio che avvenne tutto in inglese e con prove di problem solving, mi dissero pure che ero in vantaggio rispetto agli altri candidati. Mi feci alcune settimane in cui mi stritolarono l'anima e i coglioni in continuazione, nemmeno il tempo di levarmi il giubbotto che mi chiamavano per sbrigare robe da fare, mi buttarono pure a fare mansioni che non avrei dovuto, mi dicevano che un mio singolo errore avrebbe causato migliaia di euro di danni. C'era anche un livello di lecchinaggio allucinante, una mia collega si stupì del fatto che non provavo timore reverenziale verso il mega direttore galattico quando scendeva ai piani bassi. Poi si scoprì che avevano già assunto un altro ed io ero la ruota di scorta, mi mandarono a casa senza aver neppure le palle di comunicarmelo loro, delegarono l'ufficio di collocamento. Lavorai in nero e non uscirono neppure un euro, ripeto, una ditta che fattura centinaia di milioni di euro, non dico il nome perché non voglio passare cazzi. A voi che lavoro di merda è capitato?
Talvolta il guadagno facile ed elevato è un marker di puzza di fraudolenza.

È un marketing per reclutare facilmente chi riesce a farsi abbindolare, salvo poi per scaricarlo.
 
quanto odio i rapporti gerarchici tra dipendenti e direttori, non riescono a capire che esiste un rapporto simbiotico, senza dipendenti l'azienda non esisterebbe invece molti di loro, si credono il padre eterno per darti due spicci di fare. Il loro narcisismo a volte non ha limiti, ma per me fai bene a fregartene, come dissi al mio ex capo, potrei vivere anche di elemosinare non me ne fregherebbe nulla l'importante è avere dignita
Il ceto imprenditoriale italiano, arroccato nei suoi privilegi generazionali, sta rovinando il nostro paese, altro che borghesia della Destra Storica di fine 800'
 
io ho sempre fatto il commesso di supermercato (scaffalista e cassiere), a parte qualche esperienza troppo circoscritta nel tempo per essere considerata realmente significativa. è un lavoro semplice in sè ma che ti espone a un sacco di stress dal punto di vista sopratutto mentale, lavorando a contatto col pubblico. fisicamente non è nulla di insostenibile anche se c'è da movimentare bancali, caricare talvolta pesi, ecc. (comunque esiste il transpallet elettrico). ma la maleducazione, l'impazienza, le richieste assurde e la mancanza di rispetto da parte di troppi clienti sono davvero uno degli inconvenienti maggiori, specie considerando che non puoi permetterti in alcun modo di rispondere loro indietro e devi sempre mostrarti disponibile ad andargli incontro. il settore poi negli anni è diventato estremamente competitivo, i ritmi con cui devi caricare la merce e battere la spesa alle casse sono sempre più contratti e hai spessissimo il fiato sul collo da parte dei tuoi diretti superiori, direttori e capiarea che siano, il tutto ripeto senza mai dover perdere la tua gentilezza e disponibilità. alla fine sommando tutto ci stai bene per un tot di anni ma poi secondo me subentra la voglia di cambiare, fare ancora un lavoro del genere a 45-50 anni e più diventa una condanna a tutti gli effetti.
Esattamente in quanto introverso e sensibile non digerisco minimamente la gentaglia maleducata ed insensibile.
Mentre in contesti tranquilli e pacifici, ovviamente, riesco a dare il meglio di se.

A volte mi chiedo come mai certi aborti non abbiano un’ anima, un cuore
 
quanto odio i rapporti gerarchici tra dipendenti e direttori, non riescono a capire che esiste un rapporto simbiotico, senza dipendenti l'azienda non esisterebbe invece molti di loro, si credono il padre eterno per darti due spicci di fame. Il loro narcisismo a volte non ha limiti, ma per me fai bene a fregartene, come dissi al mio ex capo, potrei vivere anche di elemosina non me ne fregherebbe nulla l'importante è avere dignita
“Lo schiavo ed il padrone. In verità l’unico schiavo è il padrone che non riesce a far a meno del primo” [Hegel]
 
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