L'essere sensibili nella nostra società.

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Pezzottato

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Due indispensabili premesse:

1) Una persona sensibile magari sarà molto buona d'animo, ma non perfetta: anch'ella può sbagliare, inciampare, commettere qualche errore per malizia; tutto aiuta nella propria edificazione personale!

2) Essere sensibili si traduce col percepire, assorbire molto profondamente una vasta gamma di emozioni. Magari ci saranno anche delle sensazioni su cui sorvola o rimane piu' facilmente indifferente, tuttavia una persona sensibile "sente" molto piu' della media ciò che lo circonda!


Fin dall'asilo ci hanno inculcato che occorre essere buoni e genuini verso il prossimo, ed in fondo è sempre un bell'atteggiamento mostrare un'etica positiva; tuttavia crescendo ci rendiamo conto su quanto la nostra società premi le persone infide, subdole, malvagie, opportuniste. Una società dove spesso la "sensibilità" e l' "educazione" vengono ignorantemente marchiate come debolezza.
In verità sono grosse Virtu', riflesso di una bontà d'animo, di una profondità spirituale senza eguali; che però si scontrano con una realtà arida di sentimenti, con non pochi attriti che dissipano la nostra energia.
Per non parlare delle ragazze, attratte appunto dal maschio forte ( e talvolta cattivo) , privando l'affetto ai ragazzi da loro deputati come degli inetti!

Non so voi , ma a me questa società su grandi linee mi fa proprio venire il vomito!
Sarebbe cosa buona e giusta diventare degli eremiti, dei monachos (= colui che vive da solo) , per una persona sensibile adeguarsi alla società è sorgente di grandi sofferenze!
 
belle le tue citazioni, hai fatto il classico?

Condivido al 100% quello che scrivi e anch'io sono sempre stato sensibile.

Sul foglietto lo psichiatra scrisse che avevo il disturbo borderline. Per chi non lo sapesse è caratterizzato dal percepire in maniera molto forte le emozioni, spesso in bianco e nero. Quindi quando mi facevano un gesto gentile mi sentivo al settimo cielo, quando una persona magari non poteva incontrarmi pensavo che mi odiasse. Ora lo controllo e quindi, nelle relazioni non c'è problema. Questa cosa ha anche comportato in me la nascita di un forte senso di giustizia e dal disgusto della criminalità. Inoltre se un giorno dovessi finalmente copulare con una femmina di homo sapiens come me probabilmente le emozioni che sentirei sarebbero decuplicate proprio "grazie" a questo disturbo; vediamo il lato positivo.

I sensibili sono visti come schifo purtroppo
Graziee 😊 per l’apprezzamento ai miei threads 😀, mi piace esprimermi qui. 🙂

Ho frequentato il liceo scientifico, e ho continuato con una bellissima facoltà scientifica conseguendo la laurea triennale. 📜
Dal post laurea - e non scherzo - attraversai un lungo periodo di ipoattivitá cognitiva misto a bulimia, mangiavo molto e non riuscivo in nessun modo a mettere penna sul foglio e a memorizzare i concetti. Anche per quel motivo mi iscrissi in palestra, per riprendermi mentalmente oltre che per migliorare la mia autostima, allenamento che tutt’oggi continuo con grande passione!
Da settembre 2024, siccome cognitivamente mi sento meglio, mi sono iscritto alla magistrale; non nascondo che è un percorso di studi molto più impegnativo rispetto alla triennale, tuttavia mi appassiona. 😀
 
belle le tue citazioni, hai fatto il classico?

Condivido al 100% quello che scrivi e anch'io sono sempre stato sensibile.

Sul foglietto lo psichiatra scrisse che avevo il disturbo borderline. Per chi non lo sapesse è caratterizzato dal percepire in maniera molto forte le emozioni, spesso in bianco e nero. Quindi quando mi facevano un gesto gentile mi sentivo al settimo cielo, quando una persona magari non poteva incontrarmi pensavo che mi odiasse. Ora lo controllo e quindi, nelle relazioni non c'è problema. Questa cosa ha anche comportato in me la nascita di un forte senso di giustizia e dal disgusto della criminalità. Inoltre se un giorno dovessi finalmente copulare con una femmina di homo sapiens come me probabilmente le emozioni che sentirei sarebbero decuplicate proprio "grazie" a questo disturbo; vediamo il lato positivo.

I sensibili sono visti come schifo purtroppo

Negli ultimi anni mi affascinano molto le discipline umanistiche come la filosofia, tuttavia come appena scritto 😀 ho ripreso in mano la facoltà scientifica continuando con la magistrale. 🙂
A scuola ricordo che ero abbastanza eclettico, spaziavo quasi su tutte le materie.

E, cosa più importante, è vero studiare mi affascina molto, ma non mi reputo un grande secchione: mi piace anche svagarmi.
L’assenza di figa ed un mondo alquanto crudele mi portano, non sempre, ad isolarmi, a rifugiarmi nei libri. Poi certe sofferenze mi inducono a riflettere molto, quindi le esterno qui! 😀
 
Graziee 😊 per l’apprezzamento ai miei threads 😀, mi piace esprimermi qui. 🙂

Ho frequentato il liceo scientifico, e ho continuato con una bellissima facoltà scientifica conseguendo la laurea triennale. 📜
Dal post laurea - e non scherzo - attraversai un lungo periodo di ipoattivitá cognitiva misto a bulimia, mangiavo molto e non riuscivo in nessun modo a mettere penna sul foglio e a memorizzare i concetti. Anche per quel motivo mi iscrissi in palestra, per riprendermi mentalmente oltre che per migliorare la mia autostima, allenamento che tutt’oggi continuo con grande passione!
Da settembre 2024, siccome cognitivamente mi sento meglio, mi sono iscritto alla magistrale; non nascondo che è un percorso di studi molto più impegnativo rispetto alla triennale, tuttavia mi appassiona. 😀
Sul liceo scientifico non avevo dubbi, riguardo l' università credevo fosse stata di tipo umanistico e ti immaginavo aver concluso la triennale.
Comunque anche nelle facoltà scientifiche pure tipo scienze naturali, biologia, geologia ci sono molte ragazze, dovresti riavere modo di ri-socializzare.
 
Mi ritengo una persona sensibile…infatti vengo quasi sempre deriso o non capito.
Oggigiorno è inutile provare dei sentimenti giusti…l’importante è essere belli non educati o sensibili e cazzate varie.
 
Due indispensabili premesse:

1) Una persona sensibile magari sarà molto buona d'animo, ma non perfetta: anch'ella può sbagliare, inciampare, commettere qualche errore per malizia; tutto aiuta nella propria edificazione personale!

2) Essere sensibili si traduce col percepire, assorbire molto profondamente una vasta gamma di emozioni. Magari ci saranno anche delle sensazioni su cui sorvola o rimane piu' facilmente indifferente, tuttavia una persona sensibile "sente" molto piu' della media ciò che lo circonda!


Fin dall'asilo ci hanno inculcato che occorre essere buoni e genuini verso il prossimo, ed in fondo è sempre un bell'atteggiamento mostrare un'etica positiva; tuttavia crescendo ci rendiamo conto su quanto la nostra società premi le persone infide, subdole, malvagie, opportuniste. Una società dove spesso la "sensibilità" e l' "educazione" vengono ignorantemente marchiate come debolezza.
In verità sono grosse Virtu', riflesso di una bontà d'animo, di una profondità spirituale senza eguali; che però si scontrano con una realtà arida di sentimenti, con non pochi attriti che dissipano la nostra energia.
Per non parlare delle ragazze, attratte appunto dal maschio forte ( e talvolta cattivo) , privando l'affetto ai ragazzi da loro deputati come degli inetti!

Non so voi , ma a me questa società su grandi linee mi fa proprio venire il vomito!
Sarebbe cosa buona e giusta diventare degli eremiti, dei monachos (= colui che vive da solo) , per una persona sensibile adeguarsi alla società è sorgente di grandi sofferenze!
Essere sensibili è l'elelemento che ci rende umani. Non è una debolezza bensi la capacità peculiare di una persona nel saper distillare sottilmente degli atteggiamenti, emozioni.
 
Per le donne se sei gentile e sensibile, anche solo inconsciamente, sei qualcuno da sfruttare e da usare come orbiter.
Dicono sempre di volere qualcuno di sensibile, ma penso che in realtà non lo dicano per se stesse, ma come se lo dicessero in generale, un po' come quando si dice, bisogna avere uno stile di vita sano e bilanciato e poi nella vita facciamo tutt'altro, lo diciamo più in generale che per noi stessi.
Praticamente quando dicono così è come se dicessero "Una ragazza per avere una relazione tranquilla e bilanciata dovrebbe avere un ragazzo sensibile e gentile, ma io non sono perfetta e quindi perseguo il malessere che me la fa bagnare perchè potrebbe massacrarmi di botte da un giorno all'altro".
E' un po' come dire "so che dovrei mangiare sano e bilanciato, ma io non sono perfetto ed andare al McDonald mi piace di più", tutti omettiamo l'ultima parte
 
Nella società di oggi è essere sensibili è probabilmente paragonabile ad un handicap e lo dico ovviamente per esperienza personale, l'essere molto sensibile non porta nulla di buono né nel vivere quotidiano, ne con le donne che spesso e volentieri si approfittano per scopi materiali delle persone più sensibili e buone.

Ovviamente non porta nulla di buono neanche dal lato sessuale, è abbastanza risaputo che alle donne i tipi troppo sensibili, educati e buoni non le fanno eccitare
 
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