(Racconto surreale ispirato a Prince of Persia: Sprito Guerriero)
Dopo che io e mia moglie Mitsuri abbiamo ballato il lento nel salotto al termine dello scorso racconto, ce ne andiamo nella nostra stanza da letto per dormire l'uno accanto all'altro stringendoci forte dandoci il bacio della buonanotte. È notte e mentre sto dormendo inizio ad agitarmi e sudare copiosamente, sembra proprio che stia per fare un sogno particolarmente movimentato
Siamo a Babilonia e il sole è appena sorto, rapidamente l'inquadratura passa dal mostrare la mitica torre di Babele fino a mostrare me indossare un copriabito con cappuccio correre a perdifiato tra i vicoli stretti della città e sentendo dei versi mostruosi dietro di me sento un senso di ansia, angoscia e terrore crescere dentro, mentre continuo la corsa viro per un altro vicolo e riprendo a correre guardando dietro di me, mi fermo tutto d'un tratto quando m'imbatto in un cane rabbioso, agitando le braccia dico "Va' via cane di merda! Togliti dai coglioni!", mi guardo rapidamente intorno e facendogli un elastico(finta spettacolare del calcio) lo supero di netto e il cane mi guarda ringhiando e abbaia, poco dopo il cane viene sbalzato via, riprendo la corsa e con dei balzi m'arrampico su delle travi di legno fermandomi un attimo sia per riprendere fiato che per vedere se ho seminato il mio inseguitore.
Sentendo altre travi di legno spezzarsi dietro di me capisco che lui è vicino e senza perdere tempo riprendo a scappare saltando da altre travi fino ad atterrare sulla terraferma, mentre continuo a correre con un balzo evito dei vasi di terracotta che se li avessi colpiti, mi avrebbero sicuramente ostacolato e rallentato nella corsa, correndo lungo il vicolo per cercare di sfuggirgli, sento il rumore dei vasi che mi ero lasciato dietro rompersi, cambio un'altra volta vicolo e vedendo una porta allungo le braccia per aprirla ma è chiusa a chiave, provo a buttarla giù con un paio di spallate ma niente da fare, sento la disperazione crescere a dismisura e voltandomi nuovamente vedo il mio mostruoso inseguitore, è alto più di 2 metri, ha delle lunghe corna che raffigurano l'infinito, la sua pelle è nero pece e i suoi occhi bianchi senza iridi, quando si avvicina verso di me, la terra trema sotto i suoi passi e i colori con cui vedo l'ambiente circondarmi cambiano drasticamente aquisendo una tonalità seppia, consapevole di non avere più vie di fuga, estraggo le spade e attendo il suo attacco e mentre mi carica, l'inquadratura passa dal mettere in primo piano il mio occhio riflettere il mostro attaccarmi a mostrare una nave navigare in mezzo ad una tempesta.
In un flashback, prima del rocambolesco inseguimento, a notte fonda, mi ero recato dal mio vecchio mentore agato il quale mi disse che, a causa delle mie azioni sconsiderate ai danni delle femministe, queste evocarono un entità mostruosa apparentemente invulnerabile con lo scopo di uccidermi e indebolire la Redpill fino a sconfiggerla definitivamente. Inoltre mi raccontò dell'esistenza di un isola misteriosa in cui è possibile esprimere un qualunque desiderio e grazie a dei portali, pure viaggiare nel passato. Decisi così di far sparire le femministe prima che queste mi mandarono il mostro a braccarmi per scassarmi la minchia.
Nel frattempo, svegliai inconsapevolmente Mitsuri con una manata per via del mio dimenarmi dovuto al sogno e lei si mette a cavalcioni su di me per immobilizzarmi chiamandomi per nome, prima apparentemente mi calmo sentendo la sua voce dolce e gentile, poi ricomincio ad agitarmi e facendole perdere l'equilibrio sbalzò dal letto, ma lei non si arrese e rimettendosi sopra di me cercò di svegliarmi dandomi un pizzicotto sulla guancia, ma niente da fare, non davo segni di risveglio e passando una mano sulla mia fronte sentì che non avevo febbre e questa la calmò anche se di poco, ma ciò nonostante era in pensiero per me.
Tornando al racconto, quando venne mostrata la nave, guidavo una spedizione verso quest'isola misteriosa accompagnato da un piccolo gruppo di uomini, durante la traversata, veniamo attaccati da un vascello con a bordo delle strane creature umanoidi eunuche comandate da Shadee, una np servitrice della leggendaria 'imperatrice delle femministe', dopo un feroce combattimento tra me e lei in cui mi procurai una vistosa cicatrice sul volto, venni disarmato, sconfitto e finì in mare, perdendo nave ed equipaggio.
Naufragato per mia fortuna proprio su quell'isola, inizio a vagare per l'isola, disarmato, ma non trovo altro che una fortezza ormai in rovina, su cui la vegetazione ha preso il sopravvento. Qui incontro nuovamente la np che mi tese un agguato assieme ai suoi sottoposti, sputando in faccia ad uno di loro, gli fotto la spada e ammazzo i sottoposti, costringendo la np alla fuga. Durante l'inseguimento m'imbatto in uno dei portali di cui mi aveva parlato il vecchio e, tornando nel Passato e ritrovandomi nella fortezza tornata al suo splendore dissi stupito "Minchia, allora è vero, il vecchio agato aveva ragione, porca puttana!".
Continuai ad inseguire la np dentro la fortezza, fino a quando non la trovo intenta ad attaccare una misteriosa donna coi capelli e corpo nascosti da un copriabito e dissi alla np "Ehi tu zoccola femminista dai capelli corti!, io e te abbiamo un conto in sospeso!", dopo un lungo combattimento riuscì a sconfiggerla uccidendola, a questo punto chiesi alla donna di vedere l'Imperatrice, ma lei mi consiglia solamente di andarmene per evitare che la sua padrona mi scopra e mi uccida, dopodiché trovando un altro portale torno nel Presente e noto che il mostro cornuto è sulle mie tracce, dopo avermi sgamato riesco a sfuggirgli per un pelo tornando nel Passato con un altro portale, notai che il cornuto era vulnerabile all'acqua e pensai "Ma come, grande e grosso, cagacazzo come pochi ed è debole contro l'acqua? Ma che stronzata!"
Girovagando nella fortezza nel Passato, incontro nuovamente questa misteriosa donna tutta coperta da un cappotto che non mi rivela il suo nome ma si comportava in modo gentile nei miei confronti, mi disse che se intendo parlare con l'Imperatrice dovrò prima sbloccare l'immenso portone bloccato dai meccanismi dagli ingranaggi situati nelle due torri che si trovano ai lati opposti della fortezza, alternandomi tra Passato e Presente mentre attivo i meccanismi delle torri per sbloccare il portone m'imbatto nuovamente nel mostro cornuto che continuava a scassarmi la minchia inseguendomi senza sosta ovunque andassi, tornato nel Passato finalmente il portone si è sbloccato e posso parlare con l'Imperatrice, ma mentre vado per raggiungere il portone, appare il mostro cornuto che in qualche modo ha imparato a rompermi i coglioni anche nel Passato, tirai un bestemmione e dietro di me apparve un misterioso individuo mascherato color sciorda che spesso mi teneva d'occhio da lontano mentre vagavo nella fortezza, per qualche motivo, il cornuto se la prese col tizio mascherato catturandolo coi suoi tentacoli e uccidendolo, infine si gira per andarsene e gli dico "Ehi tu, coglione negro con corna grandi quanto la torre di Babele, per quanto tempo intendi continuare a rompermi la minchia? Vuoi che ti butti in acqua bastardo? Vieni a prendermi allora!" il cornuto allora si gira nuovamente e avvicinandosi mi risponde con voce distorta al contrario "!kraD erettof itraf a'aV" e inizia ad inseguirmi triggerato, durante l'inseguimento lo conduco ad un precipizio fuori dalla fortezza dove al di sotto di esso c'è il mare, lo aspetto a braccia conserte e quando s'avvicina ulteriormente prova a catturarmi allungando le braccia ma lanciandomi nel precipizio battendo le mani scambiandoci di posto, lo feci precipitare in mare, dove l'acqua fece il suo compito, ovvero ucciderlo facendolo dissolvere in mare.
Dopo che io e mia moglie Mitsuri abbiamo ballato il lento nel salotto al termine dello scorso racconto, ce ne andiamo nella nostra stanza da letto per dormire l'uno accanto all'altro stringendoci forte dandoci il bacio della buonanotte. È notte e mentre sto dormendo inizio ad agitarmi e sudare copiosamente, sembra proprio che stia per fare un sogno particolarmente movimentato
Siamo a Babilonia e il sole è appena sorto, rapidamente l'inquadratura passa dal mostrare la mitica torre di Babele fino a mostrare me indossare un copriabito con cappuccio correre a perdifiato tra i vicoli stretti della città e sentendo dei versi mostruosi dietro di me sento un senso di ansia, angoscia e terrore crescere dentro, mentre continuo la corsa viro per un altro vicolo e riprendo a correre guardando dietro di me, mi fermo tutto d'un tratto quando m'imbatto in un cane rabbioso, agitando le braccia dico "Va' via cane di merda! Togliti dai coglioni!", mi guardo rapidamente intorno e facendogli un elastico(finta spettacolare del calcio) lo supero di netto e il cane mi guarda ringhiando e abbaia, poco dopo il cane viene sbalzato via, riprendo la corsa e con dei balzi m'arrampico su delle travi di legno fermandomi un attimo sia per riprendere fiato che per vedere se ho seminato il mio inseguitore.
Sentendo altre travi di legno spezzarsi dietro di me capisco che lui è vicino e senza perdere tempo riprendo a scappare saltando da altre travi fino ad atterrare sulla terraferma, mentre continuo a correre con un balzo evito dei vasi di terracotta che se li avessi colpiti, mi avrebbero sicuramente ostacolato e rallentato nella corsa, correndo lungo il vicolo per cercare di sfuggirgli, sento il rumore dei vasi che mi ero lasciato dietro rompersi, cambio un'altra volta vicolo e vedendo una porta allungo le braccia per aprirla ma è chiusa a chiave, provo a buttarla giù con un paio di spallate ma niente da fare, sento la disperazione crescere a dismisura e voltandomi nuovamente vedo il mio mostruoso inseguitore, è alto più di 2 metri, ha delle lunghe corna che raffigurano l'infinito, la sua pelle è nero pece e i suoi occhi bianchi senza iridi, quando si avvicina verso di me, la terra trema sotto i suoi passi e i colori con cui vedo l'ambiente circondarmi cambiano drasticamente aquisendo una tonalità seppia, consapevole di non avere più vie di fuga, estraggo le spade e attendo il suo attacco e mentre mi carica, l'inquadratura passa dal mettere in primo piano il mio occhio riflettere il mostro attaccarmi a mostrare una nave navigare in mezzo ad una tempesta.
In un flashback, prima del rocambolesco inseguimento, a notte fonda, mi ero recato dal mio vecchio mentore agato il quale mi disse che, a causa delle mie azioni sconsiderate ai danni delle femministe, queste evocarono un entità mostruosa apparentemente invulnerabile con lo scopo di uccidermi e indebolire la Redpill fino a sconfiggerla definitivamente. Inoltre mi raccontò dell'esistenza di un isola misteriosa in cui è possibile esprimere un qualunque desiderio e grazie a dei portali, pure viaggiare nel passato. Decisi così di far sparire le femministe prima che queste mi mandarono il mostro a braccarmi per scassarmi la minchia.
Nel frattempo, svegliai inconsapevolmente Mitsuri con una manata per via del mio dimenarmi dovuto al sogno e lei si mette a cavalcioni su di me per immobilizzarmi chiamandomi per nome, prima apparentemente mi calmo sentendo la sua voce dolce e gentile, poi ricomincio ad agitarmi e facendole perdere l'equilibrio sbalzò dal letto, ma lei non si arrese e rimettendosi sopra di me cercò di svegliarmi dandomi un pizzicotto sulla guancia, ma niente da fare, non davo segni di risveglio e passando una mano sulla mia fronte sentì che non avevo febbre e questa la calmò anche se di poco, ma ciò nonostante era in pensiero per me.
Tornando al racconto, quando venne mostrata la nave, guidavo una spedizione verso quest'isola misteriosa accompagnato da un piccolo gruppo di uomini, durante la traversata, veniamo attaccati da un vascello con a bordo delle strane creature umanoidi eunuche comandate da Shadee, una np servitrice della leggendaria 'imperatrice delle femministe', dopo un feroce combattimento tra me e lei in cui mi procurai una vistosa cicatrice sul volto, venni disarmato, sconfitto e finì in mare, perdendo nave ed equipaggio.
Naufragato per mia fortuna proprio su quell'isola, inizio a vagare per l'isola, disarmato, ma non trovo altro che una fortezza ormai in rovina, su cui la vegetazione ha preso il sopravvento. Qui incontro nuovamente la np che mi tese un agguato assieme ai suoi sottoposti, sputando in faccia ad uno di loro, gli fotto la spada e ammazzo i sottoposti, costringendo la np alla fuga. Durante l'inseguimento m'imbatto in uno dei portali di cui mi aveva parlato il vecchio e, tornando nel Passato e ritrovandomi nella fortezza tornata al suo splendore dissi stupito "Minchia, allora è vero, il vecchio agato aveva ragione, porca puttana!".
Continuai ad inseguire la np dentro la fortezza, fino a quando non la trovo intenta ad attaccare una misteriosa donna coi capelli e corpo nascosti da un copriabito e dissi alla np "Ehi tu zoccola femminista dai capelli corti!, io e te abbiamo un conto in sospeso!", dopo un lungo combattimento riuscì a sconfiggerla uccidendola, a questo punto chiesi alla donna di vedere l'Imperatrice, ma lei mi consiglia solamente di andarmene per evitare che la sua padrona mi scopra e mi uccida, dopodiché trovando un altro portale torno nel Presente e noto che il mostro cornuto è sulle mie tracce, dopo avermi sgamato riesco a sfuggirgli per un pelo tornando nel Passato con un altro portale, notai che il cornuto era vulnerabile all'acqua e pensai "Ma come, grande e grosso, cagacazzo come pochi ed è debole contro l'acqua? Ma che stronzata!"
Girovagando nella fortezza nel Passato, incontro nuovamente questa misteriosa donna tutta coperta da un cappotto che non mi rivela il suo nome ma si comportava in modo gentile nei miei confronti, mi disse che se intendo parlare con l'Imperatrice dovrò prima sbloccare l'immenso portone bloccato dai meccanismi dagli ingranaggi situati nelle due torri che si trovano ai lati opposti della fortezza, alternandomi tra Passato e Presente mentre attivo i meccanismi delle torri per sbloccare il portone m'imbatto nuovamente nel mostro cornuto che continuava a scassarmi la minchia inseguendomi senza sosta ovunque andassi, tornato nel Passato finalmente il portone si è sbloccato e posso parlare con l'Imperatrice, ma mentre vado per raggiungere il portone, appare il mostro cornuto che in qualche modo ha imparato a rompermi i coglioni anche nel Passato, tirai un bestemmione e dietro di me apparve un misterioso individuo mascherato color sciorda che spesso mi teneva d'occhio da lontano mentre vagavo nella fortezza, per qualche motivo, il cornuto se la prese col tizio mascherato catturandolo coi suoi tentacoli e uccidendolo, infine si gira per andarsene e gli dico "Ehi tu, coglione negro con corna grandi quanto la torre di Babele, per quanto tempo intendi continuare a rompermi la minchia? Vuoi che ti butti in acqua bastardo? Vieni a prendermi allora!" il cornuto allora si gira nuovamente e avvicinandosi mi risponde con voce distorta al contrario "!kraD erettof itraf a'aV" e inizia ad inseguirmi triggerato, durante l'inseguimento lo conduco ad un precipizio fuori dalla fortezza dove al di sotto di esso c'è il mare, lo aspetto a braccia conserte e quando s'avvicina ulteriormente prova a catturarmi allungando le braccia ma lanciandomi nel precipizio battendo le mani scambiandoci di posto, lo feci precipitare in mare, dove l'acqua fece il suo compito, ovvero ucciderlo facendolo dissolvere in mare.