Giovanni.Cassarino
Well-known member
Nella Germania post prima guerra mondiale alle donne che avevano copulato e partorito bimbi meticci con militari di colore, o se preferite necri, appartenenti agli eserciti delle potenze coloniali veniva eseguito un trattamento che le qualificasse e le identificasse per il disonore arrecato al proprio popolo. Venivano rasate a zero ed isolate dalla cosiddetta società civile e tacciate con grande stigma. Questo è solo un esempio, brutale ed estremo, di come la reputazione sociale, che ovviamente è un effetto e non una causa dei valori precostituiti di una comunità ( i sacri paletti!!! ), possa servire da condotta morale. Questo tipo di codice non riguarda le sole femmine ma siccome siamo sul FdB sarebbe interessante approfondire quanto abbia influito ed influisca sui rapporti tra i sessi. L'onorabilità di una donna passa anche da quanto le pressioni sociali sono impattanti sulla sua condotta e ricordo che, psicologicamente parlando, la più grande paura di una donna è/era essere associata al concetto di meretrice. Negli ultimi decenni, con un'accelerazione esponenziale negli ultimi anni, una certa vulgata, che possiamo definire banalmente filofemminista, ha revisionato tutti quei concetti di buona reputazione costituiti nell'arco di secoli e affrancato le femmine da tutta una serie di attribuzioni che le rendeva socialmente appetibili. Se oggi abbiamo donne con BC in doppia cifra in giovanissima età, 14enni che competono con serenità in gare di pompini, 40enni che conducono vite promiscue vantandosene pubblicamente è ANCHE il risultato dell'assenza o della destrutturazione del concetto di reputazione sociale. Questo genere di cose era in maniera clandestina praticato anche nei tempi passati ma la differenza di catartica importanza era come veniva percepita dalla società e vissuta da chi la praticava. Oggi siamo passati all'apologia PUBBLICA di queste condotte. Ecco questo è stato un danno enorme cari miei.