Ma perché i miei genitori mi prendono per il culo?

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SanTan

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Visto che si parla spesso di stipendio ultimamente volevo mettere questa mia esperienza.

Mio padre ha un buon lavoro e guadagna bene. Ma quando dovevo scegliere se fare l'università mi aveva raccontato cose che non stavano né in cielo né in terra. Perché?
Mi aveva detto che non c'è lavoro e di andarmene, che non avrei fatto niente con il suo lavoro. Tutte cazzate.

Ho chiesto a mia madre e mi ha detto che l'hanno fatto perché mi vedevano motivato per l'università.
Praticamente mi hanno raccontato cazzate per motivarmi. Ma perché? Che senso ha prendermi per il culo così?

Ma perché il sogno di vedere il figlio con il pezzo di carta da sbattere in faccia all'amichetta/o è più forte del raccontare la verità?

Adesso mi ritrovo a laurearmi e a lavorare da mio padre anche se non c'entra niente con quello che ho studiato perché prendo di più.
Come faccio a non odiarli?

Edit. Probabilmente potrei prendere ancora di più, ma dovrei trasferirmi.
 
Hanno sbagliato in buona fede pensando che fosse per il tuo bene. Un figlio va assecondato nelle sue aspirazioni, non indirizzato a comando. Molti genitori (non so i tuoi) proiettano su i figli la paura dell'insuccesso a causa dei loro insuccessi, facendo prendere loro una strada magari non voluta. Vale per la laurea, i successi nello sport e nello spettacolo ecc. I figli sono visti come il mezzo per realizzare quello che non si è stati capaci di realizzare da giovani, ma non è così che funziona.
 
I nostri genitori sono cresciuti con la mentalità che l' università fosse strumento di emancipazione sociale ed individuale, forse allora poteva essere così, in parte. Oggi spesso non lo è, non soltanto perchè la laurea non è garanzia di avere un' occupazione, ma se pure lavori spesso fai la vita da schiavo qualificato.
Ciò in aggiunta a quanto ha illustrato ottimamente albaserenadv.
 
È una mentalità diffusa, comunque la laurea ha ancora (per poco) a che fare con lo status, in particolare per le generazioni precedenti. Se poi ci metti che magari loro la volevano e non l'hanno avuto e/o voglio fare ste robe da competizione tra genitori ("mio figlio è laureato il tuo no"), si spiega tutto.
 
È una mentalità diffusa, comunque la laurea ha ancora (per poco) a che fare con lo status, in particolare per le generazioni precedenti. Se poi ci metti che magari loro la volevano e non l'hanno avuto e/o voglio fare ste robe da competizione tra genitori ("mio figlio è laureato il tuo no"), si spiega tutto.
Si, la competizione tra l'altro con uno che ha fatto la mia stessa uni e adesso vive all'estero solo senza fidanzata. Non lo invidio per niente
 
Io penso che fare i genitori sia difficile.
Mi sembra che ti abbiano consigliato in buona fede, poi la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno.
 
Io penso che fare i genitori sia difficile.
Mi sembra che ti abbiano consigliato in buona fede, poi la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno.
Si, però buon fede o meno. Dimmi le cose come stanno realmente. Non prendermi per il culo.
 
Mentalità obsoleta in contrasto con la cruda realtà odierna.
Prima: Pezzo di carta -> Sistemazione a vita -> Mutuo -> Pensione assicurata.
Oggi: Pezzo di carta -> Diverse occupazioni -> Privazioni -> Forse la pensione non la vedrai mai.

La scusa "lo dico per il tuo bene" o "buonafede" è una imposizione di principio mascherata e BASTA. Quando sei adolescente li vedi tornare a casa sempre incazzati come bestie perchè infelici dei loro insucessi. Poi quando diventi tu l'adulto, vogliono a tutti costi che tu faccia il loro medesimo percorso. Percorso che da 18 anni hai visto che li ha resi delle persone frustrate.
Se sono incazzati non puoi fare nulla per cambiarli. Puoi solo allontarti e procedere con quello che ritieni tu giusto per la tua vita.
 
Mentalità obsoleta in contrasto con la cruda realtà odierna.
Prima: Pezzo di carta -> Sistemazione a vita -> Mutuo -> Pensione assicurata.
Oggi: Pezzo di carta -> Diverse occupazioni -> Privazioni -> Forse la pensione non la vedrai mai.

La scusa "lo dico per il tuo bene" o "buonafede" è una imposizione di principio mascherata e BASTA. Quando sei adolescente li vedi tornare a casa sempre incazzati come bestie perchè infelici dei loro insucessi. Poi quando diventi tu l'adulto, vogliono a tutti costi che tu faccia il loro medesimo percorso. Percorso che da 18 anni hai visto che li ha resi delle persone frustrate.
Se sono incazzati non puoi fare nulla per cambiarli. Puoi solo allontarti e procedere con quello che ritieni tu giusto per la tua vita.
Comunque i miei genitori sono entrambi laureati
 
Si, però buon fede o meno. Dimmi le cose come stanno realmente. Non prendermi per il culo.
E loro che ne sanno, come puoi avere la certezza di cosa sia meglio. I consigli li dai per il meglio ma la verità in tasca non ce lega nessuno
 
Visto che si parla spesso di stipendio ultimamente volevo mettere questa mia esperienza.

Mio padre ha un buon lavoro e guadagna bene. Ma quando dovevo scegliere se fare l'università mi aveva raccontato cose che non stavano né in cielo né in terra. Perché?
Mi aveva detto che non c'è lavoro e di andarmene, che non avrei fatto niente con il suo lavoro. Tutte cazzate.

Ho chiesto a mia madre e mi ha detto che l'hanno fatto perché mi vedevano motivato per l'università.
Praticamente mi hanno raccontato cazzate per motivarmi. Ma perché? Che senso ha prendermi per il culo così?

Ma perché il sogno di vedere il figlio con il pezzo di carta da sbattere in faccia all'amichetta/o è più forte del raccontare la verità?

Adesso mi ritrovo a laurearmi e a lavorare da mio padre anche se non c'entra niente con quello che ho studiato perché prendo di più.
Come faccio a non odiarli?

Edit. Probabilmente potrei prendere ancora di più, ma dovrei trasferirmi.
Ma sbattere in faccia cosa guarda che studi in Italia mica in America o Inghilterra vale meno di 0 l'Italia e la sua istruzione stai sereno. I figli dei ricchi e quello della TV vanno in America o Inghilterra già dalle elementari mica sono scemi. Quando sarai come Sinner o solo giochi in serie C ne riparliamo ma università e una cosa che fanno miliardi di miliardi di persone e quindi vale uno 0 soprattutto in Italia. PS: contento di essere estero e stare all' estero e non essere nato falso e traditore italiano.
 
I miei sono entrambi laureati ma non in Italia ma in England ma non è la stessa cosa di dire i miei sono attori o sono campioni olimpici quello cambia i connotati mica dire i miei sono laureati state tranquilli
 
I genitori non devi contarli nemmeno, una volta che diventi maggiorenni, non potranno più fare niente, ne trovarti un lavoro ne motivarti ad andare avanti, è proprio qui che si vede se un genitore ha fallito oppure no, ma la maggior parte falliscono credendo di aver tirato su brave persone, ma alla fine hanno cresciuto soltanto palle al piede dove l'unico modo per mandarli fuori dai coglioni è mandarli all'università (perché ovviamente fa status e verranno etichettati sempre come genitori modello, che sganciano soldi per far studiare i figli).
Ormai è tutto un circo, anzi mi viene da ridere quando vedo gente di 20 anni perdere tempo all'università senza migliorarsi ne fisicamente ne economicamente, perché tanto hanno sempre il culo parato dai genitori (ovviamente il discorso vale anche per me, i miei non mi hanno insegnato un cazzo, se non paure infondate e povertà).
 
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