Ogni tanto, quando ancora leggevo e guardavo films - cosa che forse dovrei tornare a fare - avevo dei momenti di "ispirazione", termine con cui non intendo ispirazione a fare qualcosa - o meglio, anche quello - ma momenti di consapevolezza/sentimento di fare parte di una realtà talmente grande che FORSE a volte c'è da essere grati della vita, che per quanto a volte sia cruda c'è da meravigliarsene. Mi riferisco alla senszione che si prova quando si guarda un film come Interstellar, o si guarda una bella edit motivazionale su Hitler, oppure qualcuna delle scene del film su OppenheimER, tipo quella in cui gli chiedono com'era la sua vita da studente e ha il flashback di quando era depresso.
Certo, potrei continuare a usare prodotti di questo tipo e ogni tanto sentire questa bellissima sensazione, ma questa sensazione credo si dovrebbe poterla vivere ogni tanto anche nella vita reale. Ma essendo oggi un'epoca in cui la persona media non conta niente, specialmente il mashio medio, nè a livello economico che culturale che politico, non può mai avere sensazioni del genere. Al massimo lo si può fare in ristrette circostanze di unione politica, che un sociologo chiamava "effervescenza collettiva", tipo quando i nazisti nella notte de lunghi coltelli andarano a spaccare tutti i negozi ebrei; ma non è questo il periodo, perlomeno per ora.
Quindi non solo è un'epoca intellettualmente morta - migliaia di universita e professori e (((Scienziati))), ma che non fanno un grande pensatore e scrittore del passato - ma è un'epoca in cui è anche difficile avere qualcosa di fronte a cui meravigliarsi, sia quando si fa un giro in città e si guardano palazzi orrendi invece che grandi chiese, sia quando si legge un libro e si deve cercare l'oro tra lo slop femminista, sia in ogni ambito della vita. ORmai, provo la sensazione di meraviglia solo quando guardo qualche edit che mi gasa su twitter sulla guerra e mi viene voglia di leggere un libro di storia, di "capire", anche se poi la voglia mi passa dato che non sono cose comunicabile
Certo, potrei continuare a usare prodotti di questo tipo e ogni tanto sentire questa bellissima sensazione, ma questa sensazione credo si dovrebbe poterla vivere ogni tanto anche nella vita reale. Ma essendo oggi un'epoca in cui la persona media non conta niente, specialmente il mashio medio, nè a livello economico che culturale che politico, non può mai avere sensazioni del genere. Al massimo lo si può fare in ristrette circostanze di unione politica, che un sociologo chiamava "effervescenza collettiva", tipo quando i nazisti nella notte de lunghi coltelli andarano a spaccare tutti i negozi ebrei; ma non è questo il periodo, perlomeno per ora.
Quindi non solo è un'epoca intellettualmente morta - migliaia di universita e professori e (((Scienziati))), ma che non fanno un grande pensatore e scrittore del passato - ma è un'epoca in cui è anche difficile avere qualcosa di fronte a cui meravigliarsi, sia quando si fa un giro in città e si guardano palazzi orrendi invece che grandi chiese, sia quando si legge un libro e si deve cercare l'oro tra lo slop femminista, sia in ogni ambito della vita. ORmai, provo la sensazione di meraviglia solo quando guardo qualche edit che mi gasa su twitter sulla guerra e mi viene voglia di leggere un libro di storia, di "capire", anche se poi la voglia mi passa dato che non sono cose comunicabile