Giovanni.Cassarino
Well-known member
le soluzioni ci sono, sono state già proposte qui
1) ritorno al patriarcato spinto in Italia e messa al bando del femminismo
2) tutti i clandestini vanno catturati, con le buone o con le cattive e messi in un megacarcere da almeno 1 milione di posti a Linosa, da costruire apposta
3) come ne arrivano dall'africa ecc. subito a Linosa a marcire li finché non si decidono per il rimpatrio chiedendolo loro al loro paese o crepano li, senza mai vedere la terraferma
in questo modo si risolve tutto ma tutto, tutto, tutto perché
1) la denatalità si risolve in pochi anni, si creano coppie stabili, si figlia alla grande
2) si risparmia sulla gestione diretta ed indiretta dell'immigrazione clandestina... es. sicurezza, sanità ecc.
3) si risolvono gran parte dei problemi di sicurezza interna / criminalità comune
4) si crea un ordine sociale , in cui poi anche l'economia prospera
5) si risolvono i problemi pensionistici , di sanità e welfare ecc. perché viene creata una nuova generazione di italiani produttivi
6) si è più resilienti in caso di conflitti ecc. perché non mancheranno i soldati
7) si conta di più in ambito europeo ed internazionale, perché anche il numero di cittadini di una nazione conta
8) si mantiene il proprio assetto culturale bloccando l'invasione islamica
ecc. ecc.
la verità è che quei 3 punti risolvono i problemi dell'Italia, forse non tutti, qualcuno dirà, ma il 90% si, sicuramente, ed è scontato, per cui una classe politica non ottusa e non servile verso le lobby ecc. americane avrebbe già adottato quello schema invece di baggianate inutili
la Cina ha reso illegale il femminismo, le ingabbia, e sta tornando al patriarcato spinto... ed ovviamente non tollera fenomeni di immigrazione clandestina: i paesi occidentali dovrebbero copiare quello che fanno i cinesi che, non a caso, sono diventati la superpotenza economica (e fra poco pure militare) mondiale...
Tutto giusto ma non hai considerato il fattore tempo. Fermo restando che in questo modo gli italiani ricomincino a figliare più del tasso di sostituzione per ottenere risultati concreti ci vorranno circa 20-25 anni. Nel frattempo il già marcescente sistema italiano rischia di implodere perché la popolazione occupata attiva è inferiore rispetto all'esercito composto da pensionati, rentier, disoccupati, inattivi, inabili al lavoro, sussidiati di vario tipo ed infine i dipendenti pubblici, categoria quest'ultima che per quanto sia in certi casi essenziale non può produrre valore aggiunto. Ormai non ci sono più soluzioni vincenti ma al massimo palliativi che possano accompagnare fallitalia ad una morte dolce come si farebbe con un malato terminale a cui si somministrano dose elevatissime di morfina.