Rillinpass
New member
ieri mio nonno mi ha distrutto. E non con urla o insulti. Mi ha proprio moggato a secco, col corpo. Stavo da lui, cucina, solita scena: lui fa il sugo, io lì in piedi a non fare niente, telefono in mano. A un certo punto mi guarda. Ma proprio mi guarda. Occhi fermi, silenzio. Poi fa: «Tieni su la testa un attimo.»
Io: «Che?»
Lui: «Tirala su. Voglio vedere una cosa.». Alzo il mento, tipo boh, ok. Lui annuisce piano, poi scuote la testa. Lentissimo. Fa:
«Niente. Proprio niente. Tutto piatto. Molle. La mascella non si capisce dov’è. Pare un budino in piedi.»
Io ridacchio un po’, tipo “eh ok dai, sarà il doppio mento”. E lui mi guarda serio, fa:
<Non sto scherzando. È preoccupante.»
Poi, e qui viene la parte umiliante: si mette di profilo. Così, dal nulla. In canottiera, mestolo in mano. Tira in dentro la pancia, petto in fuori, mascella in fuori. Serissimo. Sta lì, muto.
Io lo guardo. Lui rimane così almeno dieci secondi, come un cartellone pubblicitario umano. Poi, sempre senza guardarmi, dice:
«Sta roba non te la danno le proteine. Te la fai. A masticare. A stare dritto. A non guardare il telefono come un morto.»
Io provo a rispondere qualcosa tipo: «Ma dai nonno…»
Lui mi zittisce col mestolo. Letteralmente lo alza piano, come a dire “fermo”.
Poi aggiunge:
«Quando cammini, la gente dovrebbe vedere l’osso. Non la pelle che galleggia.»
Poi si gira, torna al sugo. Non dice più niente.
Io sono rimasto fermo lì. A fissare il suo profilo. Non il sugo. Il profilo.
Non parlavo. Cercavo di sentire se la mia mascella stava crescendo per la vergogna.
( in tutto questo è alto 1.88credo forse un po’ meno)
Io: «Che?»
Lui: «Tirala su. Voglio vedere una cosa.». Alzo il mento, tipo boh, ok. Lui annuisce piano, poi scuote la testa. Lentissimo. Fa:
«Niente. Proprio niente. Tutto piatto. Molle. La mascella non si capisce dov’è. Pare un budino in piedi.»
Io ridacchio un po’, tipo “eh ok dai, sarà il doppio mento”. E lui mi guarda serio, fa:
<Non sto scherzando. È preoccupante.»
Poi, e qui viene la parte umiliante: si mette di profilo. Così, dal nulla. In canottiera, mestolo in mano. Tira in dentro la pancia, petto in fuori, mascella in fuori. Serissimo. Sta lì, muto.
Io lo guardo. Lui rimane così almeno dieci secondi, come un cartellone pubblicitario umano. Poi, sempre senza guardarmi, dice:
«Sta roba non te la danno le proteine. Te la fai. A masticare. A stare dritto. A non guardare il telefono come un morto.»
Io provo a rispondere qualcosa tipo: «Ma dai nonno…»
Lui mi zittisce col mestolo. Letteralmente lo alza piano, come a dire “fermo”.
Poi aggiunge:
«Quando cammini, la gente dovrebbe vedere l’osso. Non la pelle che galleggia.»
Poi si gira, torna al sugo. Non dice più niente.
Io sono rimasto fermo lì. A fissare il suo profilo. Non il sugo. Il profilo.
Non parlavo. Cercavo di sentire se la mia mascella stava crescendo per la vergogna.
( in tutto questo è alto 1.88credo forse un po’ meno)