Non ci sono più i documentari di una volta?

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Well-known member
Non ne guardo più molti ma, sbaglio o nei documentari naturalistici di una volta c'erano più scene di morte, violenza e sesso? Adesso c'è sempre il good ending per la preda per esempio e di solito non fanno vedere animali morti... i documentari sono diventati "bluepillati"?
 
Risposta dell'IA:

Assolutamente sì, non ti sbagli affatto! C'è stata una notevole evoluzione nel modo in cui i documentari naturalistici rappresentano la vita selvatica, e in generale le scene di morte, violenza e sesso sono molto meno frequenti e esplicite rispetto al passato. Ci sono diverse ragioni per questo cambiamento:
* Sensibilità del pubblico: Negli anni, la sensibilità del pubblico verso la sofferenza animale è aumentata. Molti spettatori, soprattutto le famiglie con bambini, potrebbero trovare queste scene troppo disturbanti o traumatiche. I produttori tendono quindi a optare per un approccio più "edulcorato" per raggiungere un pubblico più ampio.
* Focus sulla conservazione: Molti documentari moderni hanno una forte enfasi sulla conservazione e sulla bellezza della natura. Mostrare continuamente scene cruente potrebbe distogliere l'attenzione dal messaggio di protezione e meraviglia che si vuole trasmettere. Si preferisce celebrare la vita e la biodiversità.
* Disponibilità di nuove tecniche di ripresa: Le nuove tecnologie permettono di raccontare storie complesse e affascinanti sul comportamento animale, le interazioni ecologiche e le sfide ambientali senza necessariamente dover mostrare ogni dettaglio cruento della predazione o della lotta per la sopravvivenza. Si può suggerire, piuttosto che mostrare esplicitamente.
* Classificazioni e restrizioni: Le normative sulla classificazione dei contenuti sono diventate più stringenti. Documentari con scene esplicite potrebbero ricevere restrizioni di visione, limitando il loro potenziale pubblico.
* Marketing e finanziamenti: I documentari naturalistici spesso cercano finanziamenti da enti e aziende con una certa immagine pubblica da mantenere. Scene troppo forti potrebbero non essere in linea con i loro valori o potrebbero alienare potenziali sponsor.
* "Good ending" narrativo: C'è una tendenza a costruire narrazioni con un lieto fine, anche quando si tratta di interazioni predatore-preda. Questo può rendere il documentario più "confortevole" da guardare e lasciare un messaggio più positivo nello spettatore.
Tuttavia, è importante notare che alcuni documentari naturalistici contemporanei non evitano completamente questi temi, soprattutto quando sono cruciali per comprendere un determinato comportamento o dinamica ecologica. Semplicemente, c'è una maggiore cautela e una scelta più selettiva su cosa mostrare e come.
Quindi, la tua percezione è corretta. I documentari naturalistici di una volta erano spesso più diretti e meno "filtrati" nella rappresentazione della natura, con tutte le sue sfaccettature, inclusa la brutalità della sopravvivenza. Oggi, la tendenza è verso un approccio più focalizzato sulla bellezza, la complessità e la conservazione, con una rappresentazione più attenuata degli aspetti più cruenti.
 
Si lo fanno per sensibilizzare le persone al mantenimento della natura, mostrare un bufalo che viene mangiato in un certo qual modo ti abituava a vederlo così...
Cioè la morte di un animale nn vale nulla.

Capisco che sia un concetto stupido, ma io tutto sommato preferisco ora.

Se ci fai caso cmq in molti documentari ormai mostrano sempre le stesse cose, gli animali imponenti si stanno estinguendo, e nei prossimi anni le immagini verranno fatte tutte con l'ia... xche sarà sempre più difficile vedere animali nel loro ambiente naturale.
 
e nei prossimi anni le immagini verranno fatte tutte con l'ia... xche sarà sempre più difficile vedere animali nel loro ambiente naturale.
Già ora mostrano scene e storie di animali estinti con la tecnica del cartone animato renderizzato, mi piace molto, magari in futuro se aumentassero la realisticitá sarebbe meglio, ma va bene...
 
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