Nuovo lavoro elogi e zero NP

Un'altro thread autistico e inutile sul lavoro
Amico, non capisci che quelli inutili sono quelli sul cranio. La maggior parte degli utenti si ferma all'aspetto biologico, ma non si interessa di quello che succede a livello di vita.
Cioè quali sono i vantaggi di essere donna? Nessuna responsabilità nella vita a differenza mia e abbondanza economica infinita
 
Vedi cambia nulla le mettono solo per immagine e guadagno forzato non perché sono capaci e produttive di testa loro.
Non è una colpa ogni lavoro è utile e porta esperienza e guadagno dico che tu passi dai settori più disparati come niente oggi inteso in questi tempi attuali da venticinque anni per lavorare in banca e fare l'insegnante bisogna avere per forza i titoli universitari specifici e l'esperienza non prendono uno che faceva il commesso o che ha la formazione di docente in storia questo poteva succedere fino agli anni 70, sembra che racconti palle.
 
Sta sempre a vantarsi su lavoro, lauree, conto corrente, stipendi. Non ha ancora capito che in Italia è pieno di gente raccomandata, con appena un diploma con 60, che guadagna il quadruplo di lui e lavora un terzo di lui.
 
Sta sempre a vantarsi su lavoro, lauree, conto corrente, stipendi. Non ha ancora capito che in Italia è pieno di gente raccomandata, con appena un diploma con 60, che guadagna il quadruplo di lui e lavoro un terzo di lui.
Pure io potrei "vantarmi" del mio lavoro, lauree, conto corrente, ecc... eppure sono il primo a dire che il sistema è marcio, e sto valutando seriamente di uscirne fuori in qualche modo.

E comunque, i raccomandati e i mangiapane a tradimento non stanno solo in Italia...
 
Pure io potrei "vantarmi" del mio lavoro, lauree, conto corrente, ecc... eppure sono il primo a dire che il sistema è marcio, e sto valutando seriamente di uscirne fuori in qualche modo.
Anche io due lauree, due master, stipendio piu che discreto, posto fisso ecc ma sono anche consapevole, come ho gia detto, che in Italia è pieno di raccomandati analfabeti che mi moggano. Io ho ottenuto il minimo del minimo, ma c'è molta gente che sta peggio di me, anche con 4 lauree, quasi neet.
Accontentiamoci
 
Anche io due lauree, due master, stipendio piu che discreto, posto fisso ecc ma sono anche consapevole, come ho gia detto, che in Italia è pieno di raccomandati analfabeti che mi moggano. Io ho ottenuto il minimo del minimo, ma c'è molta gente che sta peggio di me, anche con 4 lauree, quasi neet.
Accontentiamoci
Che poi si sta vantando di prendere 40k di RAL, che è quanto prendo io, lavorando però in Sud Italia, e manco mi stanno col fiato sul collo (i miei capi stanno in Germania).

Se si fa un giro sui subreddit di personal finance, mi sa che inizierebbe a valutare il ropemaxxing.
 
Pure io potrei "vantarmi" del mio lavoro, lauree, conto corrente, ecc... eppure sono il primo a dire che il sistema è marcio, e sto valutando seriamente di uscirne fuori in qualche modo.

E comunque, i raccomandati e i mangiapane a tradimento non stanno solo in Italia...
Secondo me all'estero c'è molta piu meritocrazia. Qui c'è gente semi analfabeta, che senza neanche superare un concorso, si ritrova catapultato ai piani alti dello Stato
 
Secondo me all'estero c'è molta piu meritocrazia. Qui c'è gente semi analfabeta, che senza neanche superare un concorso, si ritrova catapultato ai piani alti dello Stato
Io ormai lavoro con i tedeschi da 5 anni, e tutta questa meritocrazia non l'ho per niente vista, e ci stanno casi di nepotismo pure là.

Delusione totale i tedeschi come popolo, gli unici vantaggi di lavorare con loro è il rispetto del bilanciamento tra vita privata e lavoro + pagano meglio della media.
 
Io ormai lavoro con i tedeschi da 5 anni, e tutta questa meritocrazia non l'ho per niente vista, e ci stanno casi di nepotismo pure là.

Delusione totale i tedeschi come popolo, gli unici vantaggi di lavorare con loro è il rispetto del bilanciamento tra vita privata e lavoro + pagano meglio della media.
Infatti da quello che ho saputo all'estero stando in tutta Europa anche al Nord, nei paesi anglofoni d'oltreoceano, nei paesi asiatici e praticamente in tutto il mondo essere parenti di, essere messi a lavorare da qualcuno che ti conosce che noi chiamiamo raccomandazione invece la è considerato normalissimo, la prova che sei importante è vali perché sei stato scelto da qualcuno che ti conosce bene e conferma che sei affidabile e/o provieni da una famiglia con una forte e solida reputazione.
I crucchi e tanti altri popoli che per la massa sono il modello non valgono proprio nulla o pochissimo infatti loro e gli altri giustamente pensano a garantirsi e tutelarsi il lavoro e la propria persona ma per il resto valgono meno dello zero sono totalmente privi di umanità, empatia, rispetto, simpatia, civiltà morale ed etica e la normalità generale loro e i nordeuropei hanno gravissime disfunzioni a relazionarsi normalmente e facilmente con le persone che sembra che hanno un gravissimo handicap mentale li scambi per autistici veri, ti fanno sconcerto e cadere le palle al suolo, un aspetto così ovvio e naturale per tutti gli altri popoli arretrati per loro è difficilissimo da attuare ogni giorno. Altra caratteristica dei popolo crucco come quello americano è che hanno la follia estrema insita lo si capisce vedendo la faccia che hanno da totali malati mentali gravi e pericolosi.
I crucchi sono tra i peggiori come capi.
 
La realtà del lavoro oggi è molto più complessa: ci sono persone con competenze valide che fanno fatica a trovare un impiego per mille motivi: mercato saturo, precarietà, contratti a tempo, zone dove non ci sono opportunità, età, discriminazioni, o semplicemente sfortuna.

Tu stesso dici che questa occasione ti è “piovuta addosso”: questo dimostra che a volte le cose dipendono anche dal caso, dai contatti o dal momento giusto, non solo da quanto uno “vuole lavorare”. Ridurre tutto a “sfaticati con ansie” rischia di ignorare quante persone si sbattono, mandano curricula, si formano, ma vengono rifiutate o sottopagate. Poi sì, esistono anche persone che non hanno voglia di impegnarsi ma generalizzare su tutti i disoccupati non aiuta nessuno, anzi: alimenta solo un modo tossico di parlare del lavoro, come se chi non ce la fa fosse sempre colpevole.

Capisco che tu parli per reazione, magari vedendo qualcuno che si lamenta senza muovere un dito, ma la verità è che il contesto lavorativo in Italia (e non solo) è molto diseguale: chi ha avuto fortuna o buone occasioni dovrebbe riconoscerlo, non colpevolizzare chi non ne ha avute.
 
La realtà del lavoro oggi è molto più complessa: ci sono persone con competenze valide che fanno fatica a trovare un impiego per mille motivi: mercato saturo, precarietà, contratti a tempo, zone dove non ci sono opportunità, età, discriminazioni, o semplicemente sfortuna.

Tu stesso dici che questa occasione ti è “piovuta addosso”: questo dimostra che a volte le cose dipendono anche dal caso, dai contatti o dal momento giusto, non solo da quanto uno “vuole lavorare”. Ridurre tutto a “sfaticati con ansie” rischia di ignorare quante persone si sbattono, mandano curricula, si formano, ma vengono rifiutate o sottopagate. Poi sì, esistono anche persone che non hanno voglia di impegnarsi ma generalizzare su tutti i disoccupati non aiuta nessuno, anzi: alimenta solo un modo tossico di parlare del lavoro, come se chi non ce la fa fosse sempre colpevole.

Capisco che tu parli per reazione, magari vedendo qualcuno che si lamenta senza muovere un dito, ma la verità è che il contesto lavorativo in Italia (e non solo) è molto diseguale: chi ha avuto fortuna o buone occasioni dovrebbe riconoscerlo, non colpevolizzare chi non ne ha avute.
Ma figurati, sembra un discorso da NP. Mai visto una persona valida in qualsiasi settore che rimane a casa più di un mese.
Può capitare che sotto paghino, ma sono tutti pronti ad assumere e quindi lucrare sopra i poveri pezzenti competenti.
 
Può capitare che sotto paghino, ma sono tutti pronti ad assumere e quindi lucrare sopra i poveri pezzenti competenti.
Ecco, dì niente; secondo te a me converrebbe dopo un mese di disoccupazione ricominciare a lavorare, che ne so, a 1300 euro al mese? Peccato che è quanto prendere di disoccupazione per almeno 12 mesi, standomene a grattarmi i coglioni (vabbè, cercherei lavoro, però pagato quanto prima) sul divano.

Purtroppo in parecchi lavori la paga è talmente bassa, che manco vale la pena alzarsi dal letto per andare a lavorare.
 
Ecco, dì niente; secondo te a me converrebbe dopo un mese di disoccupazione ricominciare a lavorare, che ne so, a 1300 euro al mese? Peccato che è quanto prendere di disoccupazione per almeno 12 mesi, standomene a grattarmi i coglioni (vabbè, cercherei lavoro, però pagato quanto prima) sul divano.

Purtroppo in parecchi lavori la paga è talmente bassa, che manco vale la pena alzarsi dal letto per andare a lavorare.
Hai la mentalità da povero proprio e non riesco a guardare oltre al presente. Secondo te il danno di rimanere in NASPI è solo quello dei 100 euro in meno al mese?

Il danno vero è il gap contributivo, perché quelli della naspi sono solo figurativi;
Il fatto che la Naspi abbia una scadenza e il rischio di avere momenti proprio di assenza di reddito;
Il danno nel CV, perché chi rimane lunghi periodi in Naspi non giustificati da formazione aumenta la probabilità di rimanere disoccupato o trovare lavoro da 1300.

Se una persona ha studiato cose giuste non guadagna quanto una Naspi. Se io fossi un disoccupato qualsiasi 25 enne/30 enne senza titoli di studio come prima cosa mi chiedere come cavolo ho fatto e come seconda aggredirei tutti i concorsi pubblici da diplomato mentre cerco i lavori nel privato per sistemarmi.
 
Hai la mentalità da povero proprio e non riesco a guardare oltre al presente. Secondo te il danno di rimanere in NASPI è solo quello dei 100 euro in meno al mese?

Il danno vero è il gap contributivo, perché quelli della naspi sono solo figurativi;
Il fatto che la Naspi abbia una scadenza e il rischio di avere momenti proprio di assenza di reddito;
Il danno nel CV, perché chi rimane lunghi periodi in Naspi non giustificati da formazione aumenta la probabilità di rimanere disoccupato o trovare lavoro da 1300.

Se una persona ha studiato cose giuste non guadagna quanto una Naspi. Se io fossi un disoccupato qualsiasi 25 enne/30 enne senza titoli di studio come prima cosa mi chiedere come cavolo ho fatto e come seconda aggredirei tutti i concorsi pubblici da diplomato mentre cerco i lavori nel privato per sistemarmi.
Del gap contributivo me ne sbatto i coglioni, specialmente che non sapremo manco se prenderemo la pensione, o, se la prenderemo, corrisponderà alla quota contributiva (spoiler: già è così per chi sta in regime contributivo).

Io avrò pure la mentalità da povero (non ti sei chiesto che ragiono così perchè magari mi sono rotto i coglioni di fare un certo tipo di lavoro?), ma tu pure non scherzi con questa mentalità da wagecuck, come se lo stare senza lavoro ti renda una persona di merda.

E comunque non esiste solo il lavoro dipendente, se sai fare qualcosa e non riesci a colmare il vuoto del CV (che poi a parecchia gente capita di rimanere disoccupata), provi a metteti in proprio (ovviamente devi procacciarti clienti e sfruttare le conoscenze di persone acquisite durante il periodo da dipendente).

In extremis si impara qualche lavoro manuale, o si emigra in lidi migliori rispetto all'Italia.
 
Hai la mentalità da povero proprio e non riesco a guardare oltre al presente. Secondo te il danno di rimanere in NASPI è solo quello dei 100 euro in meno al mese?

Il danno vero è il gap contributivo, perché quelli della naspi sono solo figurativi;
Il fatto che la Naspi abbia una scadenza e il rischio di avere momenti proprio di assenza di reddito;
Il danno nel CV, perché chi rimane lunghi periodi in Naspi non giustificati da formazione aumenta la probabilità di rimanere disoccupato o trovare lavoro da 1300.

Se una persona ha studiato cose giuste non guadagna quanto una Naspi. Se io fossi un disoccupato qualsiasi 25 enne/30 enne senza titoli di studio come prima cosa mi chiedere come cavolo ho fatto e come seconda aggredirei tutti i concorsi pubblici da diplomato mentre cerco i lavori nel privato per sistemarmi.
I contributi figurativi entrano nel calcolo dell'anzianitá contributivo. Non c'è nessun gap
 
I contributi figurativi entrano nel calcolo dell'anzianitá contributivo. Non c'è nessun gap
Esattamente, i contributi figurativi vengono regolarmente considerati nel calcolo dell’anzianità contributiva e, di conseguenza, ai fini della pensione di anzianità.
 
Io nel momento peggiore della mia vita, non pensavo al denaro, pensavo a salvare la pelle, il rischio se non agivo da subito e con raziocinio (ma è stata durissima i primi anni, 10 anni in bicicletta tanto x gradire) era di fare una fine infame, tra lavori di merda e sempre in bilico x arrivare a fine mese.
Se un ragazzo giovane pensa al denaro, risparmia e reinveste, fa un qualcosa per sé stesso, che poi tornerà utile un domani....
Io ci sono passato prima di voi, è un consiglio da amico che vi dò, divertitevi(io sono stato costretto a fare sacrifici da ragazzo) ma pensate anche al domani, anche perché oltre i 30 man mano che si sale il fattore M mette la freccia sul fattore L...
E' cosi' ma...speriamo non TOTALMENTE cosi'
 
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