Oggi è il giorno della liberazione

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Oggi è il giorno della liberazione...e l'ho celebrato a modo mio...LIBERANDOMI con una mega cagata nel cesso😍😍🤣🤣
ricordiamoci che il 25 aprile, più che una liberazione, è stato il passaggio da una dittatura ad un'altra, più soft e sfumata e con aura di democrazia...

cioè ci è stata venduta l'idea che quel giorno è nata un'Italia democratica e libera ma, in verità, nasceva una forma diversa di oppressione ed asservimento, agli USA, alla NATO (che sarebbe nata a pochi anni di distanza sulla base di quelle premesse), al potere politico ed economico delle lobby americane legate alla massoneria ecc. ecc.

cioè ci hanno venduto questa che viviamo per "libertà" ma , di fatto, cosa sei libero di fare ? lavorare, consumare, pagare le tasse e poco altro...

un uomo, nel 2024 in Italia, non è libero di avere una fidanzata, per esempio, se è basso LMS, non scopa free ecc. e perché ?
perché siamo comandati dalle lobby, dalle femministe ecc. che sono una diretta emanazione dell'influenza USA...

nel 1924, in pieno fascismo, nel mezzo di una dittatura feroce, gli uomini scopavano quasi tutti, erano sposati e figliavano quasi tutti, il patriarcato faceva progredire l'Italia... era un paese moderno e che correva

vogliamo davvero credere che siamo stati liberati il 25 aprile del 1945 ?
dai su...

è solo retorica: quel giorno iniziava il declino morale dell'Italia che continua ancora oggi, ed il "benessere" ecc. è stata l'illusione che è stata venduta per sdoganare certe politiche distruttive negli anni '70 che paghiamo anche noi oggi
 
@Vomitorio con me sfondi una porta aperta: sono consapevole da anni che il giorno della liberazione non sia nient'altro che un cambio di padrone. Siamo passati dall'essere gli scendiletto dei nazisti ad essere gli scendiletto degli U.S.A. Ma questo lo sanno tutti, tranne chi ha il cervello imbottito di propaganda, come i sinistri...a quelli se osi criticare il giorno della liberazione subito partito con "fAsSisTa, nAziStaAaA 11!!11" ecc...ma poi in generale: mi sa che l'Italia è l'unico paese al mondo che festeggia una guerra persa😅🤣
 
Per me è un giorno come tanti, nulla di speciale...
Comunque concordo con Vomitorio e Spirito, siamo solamente passati da una dittatura all'altra
 
Non e' che ci fossero molte alternative. Pragmaticamente le potenze cha hanno vinto si sono divise la torta e quanto si conta poco non c'e' molto da scegliere. Forse qualcuno sperava di far parte dell'altra meta' della torta che finiva in Jugoslavia. A me francamente non sembra che in questi 80 anni se le siano passata molto meglio di noi, anzi. Visto che i partigiani alla fine sono trovati dalla parte che ha vinto, si sono fatti la costituzione e lo Stato con la "supervisione" di vincitori. Mi sembra anche comprensibile che festeggino. Erano anche altro tipo di uomini rispetto ai politici attuali.
 
Io non riesco a non pensare alla tizia che ha scritto "ho la libido alta". Chissà quanto cazzo ha scopato e come si è goduta gli anni universitari.
Spero muoia male.
 
Il fascismo era un regime sopraffattore e prevaricatore, poi che certe politiche abbiano dato lustro e migliorato le condizioni di vita di molti è indiscutibile ma molte delle migliorie e dei principi rivoluzionari inclusi nel manifesto di Sansepolcro sono stati disattesi. I poveri sono rimasti poveri, o forse un pelo meno, i borghesi ed i detentori dei mezzi di produzione spadroneggiavano tramite i sistemi corporativi ed i latifondisti, soprattutto al sud, hanno mantenuto privilegi e rendite delle epoche precedenti. In tutto ciò Mussolini, prese l'esiziale decisione di entrare in guerra nonostante l'apparato militare e logistico non fosse minimamente pronto e lui ne era largamente consapevole.
Consiglio la lettura del libro di Ignazio Silone, scrittore contemporaneo al al fascismo, "Fontanamara" che narra le vicissitudini di una famiglia di villani e della comunità agricola in cui vivevano in un piccolo villaggio in Abruzzo. Storie di sopraffazione e mero opportunismo, in fin dei conti il fascismo non sostituì ma semplicemente si adattò alle condizioni preesistenti ed ai vizi e capricci cinici degli italiani.
 
Il fascismo era un regime sopraffattore e prevaricatore, poi che certe politiche abbiano dato lustro e migliorato le condizioni di vita di molti è indiscutibile ma molte delle migliorie e dei principi rivoluzionari inclusi nel manifesto di Sansepolcro sono stati disattesi. I poveri sono rimasti poveri, o forse un pelo meno, i borghesi ed i detentori dei mezzi di produzione spadroneggiavano tramite i sistemi corporativi ed i latifondisti, soprattutto al sud, hanno mantenuto privilegi e rendite delle epoche precedenti. In tutto ciò Mussolini, prese l'esiziale decisione di entrare in guerra nonostante l'apparato militare e logistico non fosse minimamente pronto e lui ne era largamente consapevole.
Consiglio la lettura del libro di Ignazio Silone, scrittore contemporaneo al al fascismo, "Fontanamara" che narra le vicissitudini di una famiglia di villani e della comunità agricola in cui vivevano in un piccolo villaggio in Abruzzo. Storie di sopraffazione e mero opportunismo, in fin dei conti il fascismo non sostituì ma semplicemente si adattò alle condizioni preesistenti ed ai vizi e capricci cinici degli italiani.
Ma io infatti non sono fascista (regime che aveva una marea di lati negativi) ma tutta questa propaganda di sinistra per il 25 aprile è semplicemente ridicola.
 
Il fascismo era un regime sopraffattore e prevaricatore, poi che certe politiche abbiano dato lustro e migliorato le condizioni di vita di molti è indiscutibile ma molte delle migliorie e dei principi rivoluzionari inclusi nel manifesto di Sansepolcro sono stati disattesi. I poveri sono rimasti poveri, o forse un pelo meno, i borghesi ed i detentori dei mezzi di produzione spadroneggiavano tramite i sistemi corporativi ed i latifondisti, soprattutto al sud, hanno mantenuto privilegi e rendite delle epoche precedenti. In tutto ciò Mussolini, prese l'esiziale decisione di entrare in guerra nonostante l'apparato militare e logistico non fosse minimamente pronto e lui ne era largamente consapevole.
Consiglio la lettura del libro di Ignazio Silone, scrittore contemporaneo al al fascismo, "Fontanamara" che narra le vicissitudini di una famiglia di villani e della comunità agricola in cui vivevano in un piccolo villaggio in Abruzzo. Storie di sopraffazione e mero opportunismo, in fin dei conti il fascismo non sostituì ma semplicemente si adattò alle condizioni preesistenti ed ai vizi e capricci cinici degli italiani.
Durante il Ventennio molto fu fatto, tanto è vero che molte cose furono fatte allora come le 8 ore giornaliere di lavoro, la settimana di 40 ore, i contratti collettivi di lavoro, le pensioni, la cassa integrazione, la sicurezza sul lavoro, l' IRI ecc. Però è vero che molto restò da fare: il regime si instaurò con tutta una serie di compromessi per cui non si riuscì a demolire l' edificio. Diciamo che tra la fine degli anni trenta e i primi anni 40 ci fu un' accelerazione rivoluzionaria, vedi l' assalto al latifondo, attraverso cui alcuni latifondi non lavorati vennero espropriati per darli ad aspiranti contadini, venne abolito il "lei", fu reintrodotta la figura del commissario di fabbrica che doveva raccogliere in privato le confidenze degli operai riguardo i problemi in azienda ecc. Con la Repubblica Sociale Italiana ci fu il tentativo di realizzare uno stato socialista, con collettivizzazioni in alcuni settori, però era troppo tardi.
Così come il fascismo dovette fare numerosi compromessi, col rischio di annacquarsi, lo stesso vale per i comunisti dopo la guerra, dovettero accettare la cancellazione della socializzazione delle aziende.
 
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