ricordiamoci che il 25 aprile, più che una liberazione, è stato il passaggio da una dittatura ad un'altra, più soft e sfumata e con aura di democrazia...Oggi è il giorno della liberazione...e l'ho celebrato a modo mio...LIBERANDOMI con una mega cagata nel cesso
Concordo pienamente.25 aprile, il giorno in cui i vili si travestirono da eroi.
Fallo leggere alla tua troiaLiberarsi da queste donne è la vera liberazione
Ma io infatti non sono fascista (regime che aveva una marea di lati negativi) ma tutta questa propaganda di sinistra per il 25 aprile è semplicemente ridicola.Il fascismo era un regime sopraffattore e prevaricatore, poi che certe politiche abbiano dato lustro e migliorato le condizioni di vita di molti è indiscutibile ma molte delle migliorie e dei principi rivoluzionari inclusi nel manifesto di Sansepolcro sono stati disattesi. I poveri sono rimasti poveri, o forse un pelo meno, i borghesi ed i detentori dei mezzi di produzione spadroneggiavano tramite i sistemi corporativi ed i latifondisti, soprattutto al sud, hanno mantenuto privilegi e rendite delle epoche precedenti. In tutto ciò Mussolini, prese l'esiziale decisione di entrare in guerra nonostante l'apparato militare e logistico non fosse minimamente pronto e lui ne era largamente consapevole.
Consiglio la lettura del libro di Ignazio Silone, scrittore contemporaneo al al fascismo, "Fontanamara" che narra le vicissitudini di una famiglia di villani e della comunità agricola in cui vivevano in un piccolo villaggio in Abruzzo. Storie di sopraffazione e mero opportunismo, in fin dei conti il fascismo non sostituì ma semplicemente si adattò alle condizioni preesistenti ed ai vizi e capricci cinici degli italiani.
Vero, retorica insopportabile.Ma io infatti non sono fascista (regime che aveva una marea di lati negativi) ma tutta questa propaganda di sinistra per il 25 aprile è semplicemente ridicola.
Durante il Ventennio molto fu fatto, tanto è vero che molte cose furono fatte allora come le 8 ore giornaliere di lavoro, la settimana di 40 ore, i contratti collettivi di lavoro, le pensioni, la cassa integrazione, la sicurezza sul lavoro, l' IRI ecc. Però è vero che molto restò da fare: il regime si instaurò con tutta una serie di compromessi per cui non si riuscì a demolire l' edificio. Diciamo che tra la fine degli anni trenta e i primi anni 40 ci fu un' accelerazione rivoluzionaria, vedi l' assalto al latifondo, attraverso cui alcuni latifondi non lavorati vennero espropriati per darli ad aspiranti contadini, venne abolito il "lei", fu reintrodotta la figura del commissario di fabbrica che doveva raccogliere in privato le confidenze degli operai riguardo i problemi in azienda ecc. Con la Repubblica Sociale Italiana ci fu il tentativo di realizzare uno stato socialista, con collettivizzazioni in alcuni settori, però era troppo tardi.Il fascismo era un regime sopraffattore e prevaricatore, poi che certe politiche abbiano dato lustro e migliorato le condizioni di vita di molti è indiscutibile ma molte delle migliorie e dei principi rivoluzionari inclusi nel manifesto di Sansepolcro sono stati disattesi. I poveri sono rimasti poveri, o forse un pelo meno, i borghesi ed i detentori dei mezzi di produzione spadroneggiavano tramite i sistemi corporativi ed i latifondisti, soprattutto al sud, hanno mantenuto privilegi e rendite delle epoche precedenti. In tutto ciò Mussolini, prese l'esiziale decisione di entrare in guerra nonostante l'apparato militare e logistico non fosse minimamente pronto e lui ne era largamente consapevole.
Consiglio la lettura del libro di Ignazio Silone, scrittore contemporaneo al al fascismo, "Fontanamara" che narra le vicissitudini di una famiglia di villani e della comunità agricola in cui vivevano in un piccolo villaggio in Abruzzo. Storie di sopraffazione e mero opportunismo, in fin dei conti il fascismo non sostituì ma semplicemente si adattò alle condizioni preesistenti ed ai vizi e capricci cinici degli italiani.