Oggi, sfruttando la bella giornata, sono uscito per recarmi in centro a visitare l'unico luogo che, in mezzo al grigiore del cemento della città, riesce a recarmi beneficio: la libreria.
Nel tragitto ho avuto modo di osservare gli npc che mi circondavano. La condizione umana è un lento sgretolarsi verso il nulla. Bot bipedi che seguono la propria routine in maniera prestabilita: *spendere*, aperitivo, giro in centro, centro commerciale, *spendere* tutti con il cazzo di cellulare (da 800€) in mano. Gruppi di ragazzi al tavolino del bar, a consumare drink scadenti a 15€, tanto vicini ma comunque tanto lontani.
Libreria vuota, parchetto vuoto, nessun bambino con un pallone (sono anni che non vedo più un cazzo di bambino che gioca con un pallone per strada).
Perché?
Perché nell'era nel trionfo capitalistico, i sentimenti e le emozioni, così come le poche cose rimaste gratuite vanno eliminati o monetizzati.
Perché passare un sabato sera a casa con amici, quando potete andare nel locale e cacciare 30€ a testa + parcheggio e guardaroba?
Perché passare una domenica a fare un picnic nella riserva naturale, quando puoi andare al centro commerciale a fare shopping e spendere 100€ al ristorante?
La condizione di totale degrado, di cui la solitudine maschile è solo la punta dell'iceberg, è il tentativo ultimo della società moderna di distruggere quel poco di natura umana che ci è rimasta. Il capitalismo dei sentimenti è la fine per l'essere umano, tutto diventa un bilancio di costi/benefici, asettico, inumano, vuoto. Conta solo la performance, il rendimento, solo il traguardo e mai il percorso.
I sentimenti autentici sono gratis e quindi inutili in questa società. Sono sempre più convinto che il silenzio eterno che ci attende sia l’unica verità sincera.
Nel tragitto ho avuto modo di osservare gli npc che mi circondavano. La condizione umana è un lento sgretolarsi verso il nulla. Bot bipedi che seguono la propria routine in maniera prestabilita: *spendere*, aperitivo, giro in centro, centro commerciale, *spendere* tutti con il cazzo di cellulare (da 800€) in mano. Gruppi di ragazzi al tavolino del bar, a consumare drink scadenti a 15€, tanto vicini ma comunque tanto lontani.
Libreria vuota, parchetto vuoto, nessun bambino con un pallone (sono anni che non vedo più un cazzo di bambino che gioca con un pallone per strada).
Perché?
Perché nell'era nel trionfo capitalistico, i sentimenti e le emozioni, così come le poche cose rimaste gratuite vanno eliminati o monetizzati.
Perché passare un sabato sera a casa con amici, quando potete andare nel locale e cacciare 30€ a testa + parcheggio e guardaroba?
Perché passare una domenica a fare un picnic nella riserva naturale, quando puoi andare al centro commerciale a fare shopping e spendere 100€ al ristorante?
La condizione di totale degrado, di cui la solitudine maschile è solo la punta dell'iceberg, è il tentativo ultimo della società moderna di distruggere quel poco di natura umana che ci è rimasta. Il capitalismo dei sentimenti è la fine per l'essere umano, tutto diventa un bilancio di costi/benefici, asettico, inumano, vuoto. Conta solo la performance, il rendimento, solo il traguardo e mai il percorso.
I sentimenti autentici sono gratis e quindi inutili in questa società. Sono sempre più convinto che il silenzio eterno che ci attende sia l’unica verità sincera.