Noi uomini usciam di casa sin da ragazzini con la speranza di farci fare una sega sul motorino all'ombra di un grosso albero in una piazzetta vicino la spiaggia. La nostra innata attitudine proattiva ci spinge ad avventurarci nel mondo esterno con lo scopo, evidente e palese, di cercare e trovare figa per accoppiarci. Nessun uomo va in discoteca a spender soldi per cocktail sovrapprezzati ed annacquati perché è bello ballare Gustavo Lima remix, fosse per noi usciremmo di casa e ci dirigeremmo direttamente nelle isole delle femmine sessualmente disponibili e senza passare per il centro storico a sfoggiare le scarpe nuove, perché non ce ne frega un cazzo di farci vedere dagli altri esseri umani.
Però quando esco di casa per adempiere a tale scopo, come sto facendo in queste vacanze seppur piuttosto inutilmente (stranamente) mi tocca ammettere, non posso non notare strade e locali pieni di ragazze, donne che esibiscono outfit studiati, gonne corte nonostante il freddo, pellicciotti di merda tamarri, cappottini costosi e tacchi alti. E hanno tutte, sempre, quella espressione del cazzo annoiata, mista di superiorità e antipatia che più che ispirare l'avvicinamento hanno lo stesso effetto degli aculei irti dell'istrice minacciato dalle volpi selvatiche.
Però devono uscire sempre, con le amiche o col fidanzato, devono stare sempre in giro, devono fare cose, andare al ristorante, farsi la passeggiatina al corso, la gita fuori porta e comprare il souvenir e postarla sui social...Come se la condizione di mondanità fosse la cosa più importante per l'espressione della loro persona, e non lo facciano particolarmente per conoscere qualcuno, dato che gli approcci a freddo sono praticamente solo pali di cringiume inutile e fuori luogo.
Io esco per andare a trovare amici, ma lo faccio andando a casa loro o a tu per tu, non ce ne frega nulla di farci vedere insieme nel bar fighetto; evito anche di uscir da solo orario aperitivo perché poi bevo e litigo con la gente, che è un comportamento socialmente deviante, pare, quindi preferisco limitarlo.
Quindi perché tutta questa ossessione femminile per le uscite? Ha un qualche tipo di valore sociale che mi sfugge, forse?
Però quando esco di casa per adempiere a tale scopo, come sto facendo in queste vacanze seppur piuttosto inutilmente (stranamente) mi tocca ammettere, non posso non notare strade e locali pieni di ragazze, donne che esibiscono outfit studiati, gonne corte nonostante il freddo, pellicciotti di merda tamarri, cappottini costosi e tacchi alti. E hanno tutte, sempre, quella espressione del cazzo annoiata, mista di superiorità e antipatia che più che ispirare l'avvicinamento hanno lo stesso effetto degli aculei irti dell'istrice minacciato dalle volpi selvatiche.
Però devono uscire sempre, con le amiche o col fidanzato, devono stare sempre in giro, devono fare cose, andare al ristorante, farsi la passeggiatina al corso, la gita fuori porta e comprare il souvenir e postarla sui social...Come se la condizione di mondanità fosse la cosa più importante per l'espressione della loro persona, e non lo facciano particolarmente per conoscere qualcuno, dato che gli approcci a freddo sono praticamente solo pali di cringiume inutile e fuori luogo.
Io esco per andare a trovare amici, ma lo faccio andando a casa loro o a tu per tu, non ce ne frega nulla di farci vedere insieme nel bar fighetto; evito anche di uscir da solo orario aperitivo perché poi bevo e litigo con la gente, che è un comportamento socialmente deviante, pare, quindi preferisco limitarlo.
Quindi perché tutta questa ossessione femminile per le uscite? Ha un qualche tipo di valore sociale che mi sfugge, forse?