Anche a me una violenza con l'accendino, prima superiore, supplente in classe che leggeva il giornale, il bulletto chaddino fisicato che già scopava a 14 anni mi aveva dato fuoco ai capelli da dietro. Mi venì una crisi di panico, il supplente muto, scappai dalla classe in cerca di qualche professore e per caso una cordinatrice notò che ero in stato confusionale. Ma il peggio doveva ancora venire, questa non era l'unica ingiustizia. Nei giorni successivi tutta la classe mi aveva etichettato come sbirro, anche gli stessi professori, di cui una mi umiliò davanti a tutti i compagni perchè io mi ero spaventato per nulla, e che il chad non si meritasse 3 giorni di sospensione. I miei genitori non sepperò mai nulla di questo accaduto. Uno perchè mia madre non l'avevo in quegli anni, in giro per l'italia a troieggiare e mio padre per paura di essere umiliato anche da lui (lo avrebbe di certo fatto) non mi osavo dire nulla.
Finì in una situazione ancora più ambigua dove durante una riunione genitori la madre del chaddino si mise a piangere. Mio padre invece si mise a ridacchiare e far battute su questa puttanella facendosi vedere, perchè pensava che il motivo erano i voti. La voce si sparse, padre e figlio cattivi e senza cuore. Da vittima a carnefice.
In quell'anno ho rischiato una coltellata di sicuro. O essere pestato malissimo. Questo tipo aveva brutti giri e faceva le punizioni punitive su chi voleva provarci con la sua fidanzata. Inoltre era anche campione regionale di una disciplina di arti marziali.