MarioGiordano
Well-known member
Accennai a questo in passato e mi fu detto che sembrava una crudezza interessante e quindi sono qui a raccontarla.
Da settembre frequento questa psicologa molto brava di 35 anni e per giunta anche carina, 6+/6,5 massimo. Comunque, tornando a noi, io ho sempre percepito da parte sua, in quanto donna giovane e carina, un certo giudizio sessuale quasi oggettificante, nel senso che troppe volte ha avuto dei microcomportamenti che mi hanno fatto capire che mi percepisce come totalmente inutile dal punto di vista L. Esempio: io ho avuto lei compresa, 4 psicologi fra qui 2 maschi adulti, una donna 60enne e lei. Con tutti oltre quella attuale ho parlato apertamente del mio aspetto fisico ed ho notato una costante preoccupante: gli uomini hanno sempre negato la mia bruttezza in maniera molto spontanea, ed è ovvio perché, in quanto LTM non hanno l'ego boostato; la 60enne non mi ha mai dato input né positivi né negativi quindi non so; ma lil soggetto di questo thread, pur io non avendone mai parlato con lei per paura, mi ha palesemente fatto capire che faccio cagare. Durante l'ultima seduta le stavo parlando di come avessi ricevuto due approcci palesemente finalizzati ad un ipotetica relazione da parte di due np. Mi si avvicinarono e mi iniziano a chiedere domande particolarmente specifiche come, in ordine: hai la patente?, cosa studi?, lavori?. Insomma era palese stessero cercando di capire il mio profilo socioeconomico. Però raccontando questo alla psicologa lei non arrivò alla palese conclusione che ci stessero provando, cosa che io essendo l'unico presente in quei casi potevo sapere, sembrava proprio non le passasse per la testa questa ipotesi. Quando io avanzati questa possibilità però lei accennò una risata, si girò dall'altra parte evidentemente perché se non lo avesse fatto avrebbe riso di più, e timidamente mi diede ragione. Ora, qui non si parla di discriminazioni sull'aspetto esplicite, ma di microcomportamenti che tutti noi notiamo da parte delle np che ci fanno capire come per loro non abbiamo valore. In questo caso quindi è ovvio che lei, reputandomi un mostro, escludeva completamente dalle possibilità che delle ragazze potessero essere interessate a me, e successivamente ha trovato ridicolo che io potessi anche solo pensarlo. Questa è forse la crudezza peggiore che mi sia capitata, perché aldilà dell'adolescenza oramai sono un adulto e lei una professionista, quindi l'autorità di questa derisione è assoluta. Io inoltre vorrei parlare dei miei problemi sull'aspetto finisco, ma con questi presupposti preferirei uccidermi.
Ora chiedo a voi che ne pensate, ma non limitatevi ad insultarla, cercate di costruire dei commenti logici.
Da settembre frequento questa psicologa molto brava di 35 anni e per giunta anche carina, 6+/6,5 massimo. Comunque, tornando a noi, io ho sempre percepito da parte sua, in quanto donna giovane e carina, un certo giudizio sessuale quasi oggettificante, nel senso che troppe volte ha avuto dei microcomportamenti che mi hanno fatto capire che mi percepisce come totalmente inutile dal punto di vista L. Esempio: io ho avuto lei compresa, 4 psicologi fra qui 2 maschi adulti, una donna 60enne e lei. Con tutti oltre quella attuale ho parlato apertamente del mio aspetto fisico ed ho notato una costante preoccupante: gli uomini hanno sempre negato la mia bruttezza in maniera molto spontanea, ed è ovvio perché, in quanto LTM non hanno l'ego boostato; la 60enne non mi ha mai dato input né positivi né negativi quindi non so; ma lil soggetto di questo thread, pur io non avendone mai parlato con lei per paura, mi ha palesemente fatto capire che faccio cagare. Durante l'ultima seduta le stavo parlando di come avessi ricevuto due approcci palesemente finalizzati ad un ipotetica relazione da parte di due np. Mi si avvicinarono e mi iniziano a chiedere domande particolarmente specifiche come, in ordine: hai la patente?, cosa studi?, lavori?. Insomma era palese stessero cercando di capire il mio profilo socioeconomico. Però raccontando questo alla psicologa lei non arrivò alla palese conclusione che ci stessero provando, cosa che io essendo l'unico presente in quei casi potevo sapere, sembrava proprio non le passasse per la testa questa ipotesi. Quando io avanzati questa possibilità però lei accennò una risata, si girò dall'altra parte evidentemente perché se non lo avesse fatto avrebbe riso di più, e timidamente mi diede ragione. Ora, qui non si parla di discriminazioni sull'aspetto esplicite, ma di microcomportamenti che tutti noi notiamo da parte delle np che ci fanno capire come per loro non abbiamo valore. In questo caso quindi è ovvio che lei, reputandomi un mostro, escludeva completamente dalle possibilità che delle ragazze potessero essere interessate a me, e successivamente ha trovato ridicolo che io potessi anche solo pensarlo. Questa è forse la crudezza peggiore che mi sia capitata, perché aldilà dell'adolescenza oramai sono un adulto e lei una professionista, quindi l'autorità di questa derisione è assoluta. Io inoltre vorrei parlare dei miei problemi sull'aspetto finisco, ma con questi presupposti preferirei uccidermi.
Ora chiedo a voi che ne pensate, ma non limitatevi ad insultarla, cercate di costruire dei commenti logici.