Quel momento...

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Ruiner

Well-known member
La sera spesso e volentieri vado a letto tardi, perchè ripenso in modo molto generico a come è andata la mia vita fino ad oggi. Contando esperienze fatte, dispiaceri presi, piccolissimi momenti di "gioia" e vari intoppi che mi si sono presentati davanti. Anche se non ho avuto un infanzia facile i ricordi migliori sono lì, mi manca la spensieratezza di quegli anni, dove ancora non avevo assaporato del tutto la crudezza umana e le difficoltà della vita. Quel bambino che ero sperava tanto che le cose in futuro cambiassero ma così non è stato. Avevo una visione futuristica positiva (bel lavoro, una bella ragazza e una casa tutta mia) totalmente distorta rispetto a quello che è la realtà. In qualche modo dentro di me speravo che dopo tutto quello che avevo passato la vita mi avrebbe dato tregua, un dono quasi meritato. Anche lì mi sbagliavo di grosso. Ho cercato nella mia vita di aggiustare molte cose e rattoppare diverse ferite, ma non facevo in tempo a sistemarle che ne spuntavano altre. Oggi mi ritrovo con la versione peggiore di me che non mi sarei aspettato e cioè un fallito. Sento di aver deluso molto il bambino che ero, quelle aspettative non sono mai arrivate. Ad oggi vivo costantemente nel rimorso e penso che ho buttato nel cesso i miei migliori anni e non posso incolpare nessuno tranne che me stesso. Ancora ad oggi a quasi 30 anni non riesco a divertirmi in quei pochi attimi dove mi è concesso, forse non l'ho mai fatto. Si perchè la felicità a me non si addice, in fondo ciò che ho sempre provato è stato l'opposto.
Un piccolo consiglio a quelli più giovani di questo forum, fate esperienze, cercate di divertirvi per quel che potete e concedetevi momenti di svago, che la mente ne ha bisogno. La vita per quanto difficile va vissuta...
 
La sera spesso e volentieri vado a letto tardi, perchè ripenso in modo molto generico a come è andata la mia vita fino ad oggi. Contando esperienze fatte, dispiaceri presi, piccolissimi momenti di "gioia" e vari intoppi che mi si sono presentati davanti. Anche se non ho avuto un infanzia facile i ricordi migliori sono lì, mi manca la spensieratezza di quegli anni, dove ancora non avevo assaporato del tutto la crudezza umana e le difficoltà della vita. Quel bambino che ero sperava tanto che le cose in futuro cambiassero ma così non è stato. Avevo una visione futuristica positiva (bel lavoro, una bella ragazza e una casa tutta mia) totalmente distorta rispetto a quello che è la realtà. In qualche modo dentro di me speravo che dopo tutto quello che avevo passato la vita mi avrebbe dato tregua, un dono quasi meritato. Anche lì mi sbagliavo di grosso. Ho cercato nella mia vita di aggiustare molte cose e rattoppare diverse ferite, ma non facevo in tempo a sistemarle che ne spuntavano altre. Oggi mi ritrovo con la versione peggiore di me che non mi sarei aspettato e cioè un fallito. Sento di aver deluso molto il bambino che ero, quelle aspettative non sono mai arrivate. Ad oggi vivo costantemente nel rimorso e penso che ho buttato nel cesso i miei migliori anni e non posso incolpare nessuno tranne che me stesso. Ancora ad oggi a quasi 30 anni non riesco a divertirmi in quei pochi attimi dove mi è concesso, forse non l'ho mai fatto. Si perchè la felicità a me non si addice, in fondo ciò che ho sempre provato è stato l'opposto.
Un piccolo consiglio a quelli più giovani di questo forum, fate esperienze, cercate di divertirvi per quel che potete e concedetevi momenti di svago, che la mente ne ha bisogno. La vita per quanto difficile va vissuta...
Potrei averlo scritto tranquillamente io questo post...quanto mi mancano gli anni 2000😭😭
 
La sera spesso e volentieri vado a letto tardi, perché ripenso in modo molto generico a come è andata la mia vita fino ad oggi. Contando esperienze fatte, dispiaceri presi, piccolissimi momenti di "gioia" e vari intoppi che mi si sono presentati davanti. Anche se non ho avuto un'infanzia facile i ricordi migliori sono lì, mi manca la spensieratezza di quegli anni, dove ancora non avevo assaporato del tutto la crudezza umana e le difficoltà della vita. Quel bambino che ero sperava tanto che le cose in futuro cambiassero ma così non è stato. Avevo una visione futuristica positiva (bel lavoro, una bella ragazza e una casa tutta mia) totalmente distorta rispetto a quello che è la realtà. In qualche modo dentro di me speravo che dopo tutto quello che aveva passato la vita mi avrebbe dato tregua, un dono quasi meritato. Anche lì mi sbagliavo di grosso. Ho cercato nella mia vita di aggiustare molte cose e rattoppare diverse ferite, ma non facevo in tempo a sistemarle che ne spuntavano altre. Oggi mi ritrovo con la versione peggiore di me che non mi sarei aspettato e cioè un fallito. Sento di aver deluso molto il bambino che ero, quelle aspettative non sono mai arrivate. Ad oggi vivo costantemente nel rimorso e penso che ho buttato nel cesso i miei migliori anni e non posso incolpare nessuno tranne che me stesso. Ancora ad oggi a quasi 30 anni non riesco a divertirmi in quei pochi attimi dove mi è concesso, forse non l'ho mai fatto. Si perché la felicità a me non si addice, in fondo ciò che ho sempre provato è stato l'opposto.
Un piccolo consiglio a quelli più giovani di questo forum, fate esperienze, cercate di divertirvi per quel che potete e concedetevi momenti di svago, che la mente ne ha bisogno. La vita per quanto difficile va vissuta...

D'accordo su tutto tranne che sulla parola “fallito” , la quale non si addice a te, come a nessun altro Utente del forum!

Se determinati fiori non riescono a sbocciare è colpa del suolo inaridito (cinismo, egoismo,) e tossico (fraudolenza, cattiveria, prepotenza) su cui viviamo, ragion per cui non devi (dobbiamo) sentirti(ci) minimamente in colpa!
 
La felicità non esiste in realtà, al massimo potresti trovare serenità nella tua vita.
La felicità la troveresti nell'assenza di ambizione alla felicità. Razionalmente l'unico modo per essere felici sarebbe non essere mai nati e dunque messi in condizione di non poter ambire alla felicità, traguardo irraggiungibile.
Un po' come il film wargame :" l'unico modo per vincere la partita è non giocare"
 
La felicità non esiste in realtà, al massimo potresti trovare serenità nella tua vita.
La felicità la troveresti nell'assenza di ambizione alla felicità. Razionalmente l'unico modo per essere felici sarebbe non essere mai nati e dunque messi in condizione di non poter ambire alla felicità, traguardo irraggiungibile.
Un po' come il film wargame :" l'unico modo per vincere la partita è non giocare"

La vita è anche sofferenza, ma non può e NON deve essere unicamente tale!

Sono molte le cose che non funzionano quando provo ad affacciarmi al mondo relazionale esterno, educazione e volontà che non vengono ripagate!
 
io non mi sento un fallito, non ho colpe direi, sono solo un po' illuso e triste delle difficoltà interiori

Io più che delle difficoltà interiori (premetto comunque di non avere un'autostima elevata) sono molto disgustato dalle persone in generale. Da come si comportano e si sono comportate con me: relazionarsi col prossimo è molto snervante visto come si rapportano nei miei riguardi! Viene a mancare la fiducia, il rispetto… non ci si sente compresi ed amati!
 
Io più che delle difficoltà interiori (premetto comunque di non avere un'autostima elevata) sono molto disgustato dalle persone in generale. Da come si comportano e si sono comportate con me: relazionarsi col prossimo è molto snervante visto come si rapportano nei miei riguardi! Viene a mancare la fiducia, il rispetto… non ci si sente compresi ed amati!
io da diverse persone vengo trattato come un diverso ed evitato.. e si che non ho mai fatto nulla di male
 
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