Se poteste tornare indietro, rifareste lo stesso percorso?

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SimplyNotEnough

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Blackpillato
Io me lo sto chiedendo spesso ultimamente e, sebbene il percorso che ho scelto di fare rappresentasse uno dei miei più grandi sogni nel cassetto, se avessi 20 anni adesso non credo che lo rifarei.
Potessi tornare indietro, mi metterei a studiare automotive design, puntando a uno stile di vita più "normale" e, soprattutto, coltivando il sogno che all'epoca accantonai per inseguire quello che invece, oltre a piacermi quasi allo stesso modo, reputavo più fattibile e redditizio, ma che però, dopo averlo "provato" sulla mia stessa pelle, si è rivelato molto meno appagante rispetto a come appariva agli occhi del bambino e dell'adolescente che ero.
Avessi 20 anni ora COL CAZZO che mi metterei a lavorare sulle navi, è una roba da reietti veri; si è intrappolati per mesi insieme a gente esaurita e neanche tanto raccomandabile, lavorando tutti i giorni e dovendosi abbassare a standard di vita ridicoli, tutto per guadagnare (almeno, all'apparenza) due spicci in più rispetto alla controparte di terra.
E voi? siete soddisfatti di quello che è stato finora il vostro percorso di vita? (Mi riferisco solo alla parte lavorativa, accantonando la parte relativa alle viscide NP)
 
Se il percorso di studio che avevi scelto di fare prevedeva le tue inclinazioni, aspettative e mentre lo stavi portando a termine ti piaceva farlo non vedo motivazioni per rimpianti, hai fatto ciò che umanamente era richiesto. Purtroppo è il mondo del lavoro che è profondamente da rimodulare affinché non ci si perda in salute mentale e si continui con la meschina guerra tra poveri, la popolazione lavorativa si sta fortemente abbassando ed è composta perlopiù da over 55. Per quanto mi riguarda, avrei voluto fare altro a partire dalla scelta degli studi superiori che mi sono stati propagandati subdolamente come quelli "migliori" proprio per un futuro lavorativo ma ad una certa età non si hanno le basi emotive per poter prendere determinate decisioni e si subisce passivamente su certezze labili. Comunque, finché le forze e le capacità mentali tengono uno cerca di migliorare il possibile, almeno per preservare la salute considerando che se parti da una certa situazione economica difficilmente la migliori con i tempi attuali del feudalesimo sociale.
 
Quello di studio l avrei cambiato volentieri con l alberghiero,dei torni e del controllo numerico non me ne fregava un cazzo ed infatti non faccio quel lavoro.
 
Quanti anni hai?
Per rispondere alla domanda per me è un ni, non ho un brutto lavoro però è troppo faticoso mentalmente e fisicamente
Conoscendo il mio carattere sarebbe stato meglio lavorare da sola in un posto tranquillo, il mio sogno è sempre stato fare l'illustratrice di libri/ fumetti
 
Per molte cose sono soddisfatto del mio percorso. Però non avrei iniziato a fumare da molto giovane, mi sarei allenato e avrei curato meglio il sonno. Perlomeno facendo così sarei stato più alto
 
Non mi ha mai appassionato niente (o perlomeno niente di tramutabile in una professione), rifarei lo stesso percorso di lavori generici e inutili perché non me ne frega nulla
 
No, proprio per niente.
Il casino è che mi fu imposto dai genitori, qui hanno fatto, con tutto il disagio che provo a criticarli, una grossa cavolata. Vollero spingermi per una formazione atta a lavori tecnico-intelletuali o lavoro creativo come si dice edulcorando, ma non vi ero portato, per difficoltà di concentrazione, fobia sociale ed infine necessità mia fisiologica di stare all' aria aperta. Solo dopo una laurea presa a calci nel sedere, tardi e mediocremente, svolsi una formazione professionale più incline alle mie aspirazioni, ma senza sbocco lavorativo.
Il liceo scientifico mi piacerebbe ripeterlo perché da una preparazione culturale completa, olistica, ma tornando indietro non farei neanche quello perché per dopo il diploma non ti rende spendibile sul mercato del lavoro.
Quindi, tornando indietro: scuola superiore in istituto tecnico o professionale, e poi subito a cercare lavoro, un lavoro tipo normale, senza sbattermi all' università di merda.
 
No, proprio per niente.
Il casino è che mi fu imposto dai genitori, qui hanno fatto, con tutto il disagio che provo a criticarli, una grossa cavolata. Vollero spingermi per una formazione atta a lavori tecnico-intelletuali o lavoro creativo come si dice edulcorando, ma non vi ero portato, per difficoltà di concentrazione, fobia sociale ed infine necessità mia fisiologica di stare all' aria aperta. Solo dopo una laurea presa a calci nel sedere, tardi e mediocremente, svolsi una formazione professionale più incline alle mie aspirazioni, ma senza sbocco lavorativo.
Il liceo scientifico mi piacerebbe ripeterlo perché da una preparazione culturale completa, olistica, ma tornando indietro non farei neanche quello perché per dopo il diploma non ti rende spendibile sul mercato del lavoro.
Quindi, tornando indietro: scuola superiore in istituto tecnico o professionale, e poi subito a cercare lavoro, un lavoro tipo normale, senza sbattermi all' università di merda.
Compra vendita di immobili in qualche paese in espansione, altro che vegetare su un banco in formica di un inutile professionale italiota.
 
No, proprio per niente.
Il casino è che mi fu imposto dai genitori, qui hanno fatto, con tutto il disagio che provo a criticarli, una grossa cavolata. Vollero spingermi per una formazione atta a lavori tecnico-intelletuali o lavoro creativo come si dice edulcorando, ma non vi ero portato, per difficoltà di concentrazione, fobia sociale ed infine necessità mia fisiologica di stare all' aria aperta. Solo dopo una laurea presa a calci nel sedere, tardi e mediocremente, svolsi una formazione professionale più incline alle mie aspirazioni, ma senza sbocco lavorativo.
Il liceo scientifico mi piacerebbe ripeterlo perché da una preparazione culturale completa, olistica, ma tornando indietro non farei neanche quello perché per dopo il diploma non ti rende spendibile sul mercato del lavoro.
Quindi, tornando indietro: scuola superiore in istituto tecnico o professionale, e poi subito a cercare lavoro, un lavoro tipo normale, senza sbattermi all' università di merda.
Cavolo, mi spiace leggere tutto ciò, credo di capire pure la sensazione visto che in parte mi ci rivedo. A me (fortunatamente) non hanno imposto il percorso formativo da intraprendere, tuttavia mi hanno tarpato le ali e deciso per me su molti altri aspetti, specialmente in adolescenza, rendendomi il mezzo adulto insicuro e privo di amor proprio che sono diventato adesso (poi, ovviamente, i vari insuccessi amorosi e le varie crudezze sono stati la ciliegina sulla torta.)
Io invece la scuola non la ripeterei proprio, ma per un fattore mio personale: oltre a non essermi mai trovato a mio agio col sistema scolastico italiano in sé per com'è strutturato, ho sempre anche odiato quegli ambienti tossici che imperano in tutte le scuole di ogni ordine e grado, nei quali però si è costretti a passare una buona parte delle nostre giornate e un nostro pezzo di vita. Prendere il diploma l'ho vista come la mia più grande vittoria e liberazione, nonostante il voto finale lasciasse un po' a desiderare.
Tornassi indietro però cercherei di godermi di più questo quinquennio che va dai 20 ai 25 (che purtroppo per me terminerà quest'estate), che invece ho sprecato tra stress, palate di merda, nonnismo, spostamenti continui e impossibilità di crearmi una routine e dei rapporti stabili e duraturi. Il tutto sperando di arrivare a guadagnare due spicci in più e prima rispetto ai miei coetanei (cosa in cui ho comunque fallito.)
Vorrei poter "riprovare", prendendendomela un po' più con calma, facendomi l'università e aspirando a qualcosa di più classico ma appagante allo stesso tempo, anziché come un rifiuto umano confinato in una lattina in Atlantico...
 
Compra vendita di immobili in qualche paese in espansione, altro che vegetare su un banco in formica di un inutile professionale italiota.
Io e mio padre pensavamo, se e appena potremo, di fare a metà per comprarci una casa ad Isla Margarita in Venezuela: è il loro porto franco, la guerra civile (per il momento) non l'ha ancora coinvolta e diversi imprenditori e investitori, anche stranieri, ci stanno portando ed investendo fior di quattrini. Ammesso che, essendo il loro distretto capitalistico, non venga mai colpita dai vari casini che stanno succedendo nel continente, sono certo che nei prossimi anni l'economia locale crescerà esponenzialmente. Per il momento case e fondi commerciali sono praticamente tirati dietro, ma dubito che la situazione rimarrà così tanto a lungo.
 
per quanto riguarda il percorso formativo sono abbastanza soddisfatta: ho fatto lo scientifico, mi ha dato una preparazione di base abbastanza completa, ma l'ho sofferto parecchio. Tornassi indietro proverei il classico o eventualmente le magistrali (all'epoca esistevano ancora). Ho studiato ciò che mi piaceva all'università ma mi sono laureata in tarda età perché ho iniziato presto a lavorare come operaia (cosa orribile che non rifarei). Ora sto prendendo una seconda laurea, ho fatto un paio di percorsi di specializzazione post laurea per l'insegnamento e per fortuna ho cambiato lavoro. Il lavoro che faccio ora mi piace molto e posso dire di essere finalmente pienamente soddisfatta anche in ambito lavorativo, ma è stato un percorso molto lungo
 
Io me lo sto chiedendo spesso ultimamente e, sebbene il percorso che ho scelto di fare rappresentasse uno dei miei più grandi sogni nel cassetto, se avessi 20 anni adesso non credo che lo rifarei.
Potessi tornare indietro, mi metterei a studiare automotive design, puntando a uno stile di vita più "normale" e, soprattutto, coltivando il sogno che all'epoca accantonai per inseguire quello che invece, oltre a piacermi quasi allo stesso modo, reputavo più fattibile e redditizio, ma che però, dopo averlo "provato" sulla mia stessa pelle, si è rivelato molto meno appagante rispetto a come appariva agli occhi del bambino e dell'adolescente che ero.
Avessi 20 anni ora COL CAZZO che mi metterei a lavorare sulle navi, è una roba da reietti veri; si è intrappolati per mesi insieme a gente esaurita e neanche tanto raccomandabile, lavorando tutti i giorni e dovendosi abbassare a standard di vita ridicoli, tutto per guadagnare (almeno, all'apparenza) due spicci in più rispetto alla controparte di terra.
E voi? siete soddisfatti di quello che è stato finora il vostro percorso di vita? (Mi riferisco solo alla parte lavorativa, accantonando la parte relativa alle viscide NP)
Al 99% non sarebbe cambiato nulla: brutto, low iq e povero sarei in ogni caso. Forse cambierebbe proprio qualcosina.
 
Ma sei giovane, perchè non cambi lavoro? Sei ancora ampiamente in tempo per fare qualsiasi cosa
Dovrei farmi minimo tre anni di università da fuorisede, iniziassi adesso finirei quasi a 30 anni (in ritardo di una vita rispetto alla media) e non sarebbe neanche detto che riesca a sistemarmi in quell'ambito una volta finita. Nel frattempo poi mi scadrebbero i titoli per navigare, quindi non potrei manco tenermelo come contingency plan e tornare a fare quello se le cose dovessero andare male. Insomma, non sarebbe proprio una passeggiata...
 
Non c'erano tante strade da seguire, se tornassi indietro cambierei il mio comportamento cercando di essere più estroverso e avrei fatto magari un scientifico o linguistico giusto per aver a che fare con gente normale invece di essermi subito 5 anni di professionale al limite della galera, ma pensandoci mi avrebbero bocciato pure li perché non ho mai avuto voglia di impegnarmi ne di studiare, quindi alla fine tornerei sempre nello stesso punto
 
Io me lo sto chiedendo spesso ultimamente e, sebbene il percorso che ho scelto di fare rappresentasse uno dei miei più grandi sogni nel cassetto, se avessi 20 anni adesso non credo che lo rifarei.
Potessi tornare indietro, mi metterei a studiare automotive design, puntando a uno stile di vita più "normale" e, soprattutto, coltivando il sogno che all'epoca accantonai per inseguire quello che invece, oltre a piacermi quasi allo stesso modo, reputavo più fattibile e redditizio, ma che però, dopo averlo "provato" sulla mia stessa pelle, si è rivelato molto meno appagante rispetto a come appariva agli occhi del bambino e dell'adolescente che ero.
Avessi 20 anni ora COL CAZZO che mi metterei a lavorare sulle navi, è una roba da reietti veri; si è intrappolati per mesi insieme a gente esaurita e neanche tanto raccomandabile, lavorando tutti i giorni e dovendosi abbassare a standard di vita ridicoli, tutto per guadagnare (almeno, all'apparenza) due spicci in più rispetto alla controparte di terra.
E voi? siete soddisfatti di quello che è stato finora il vostro percorso di vita? (Mi riferisco solo alla parte lavorativa, accantonando la parte relativa alle viscide NP)
Sicuramente farei un corso di laurea diverso e poi non andrei ad abitare in un determinato luogo in cui mi sono trovato molto male
 
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