la mia storia non può nemmeno essere raccontata. come lo racconti a una persona normale che sei stato hikikomori sin da 14 anni, che hai pressoché zero esperienze di vita sia sociali che lavorative, che non sei mai stato a una festa, che non hai mai festeggiato halloween e capodanno in vita tua, che il tuo numero massimo di amici è stato 4, che fino in terza superiore non sapevi nemmeno che cosa significasse la parola "aperitivo"? non puoi. questa è la metà della storia della mia vita, eppure non posso raccontarla alla gente normale, mi tocca nascondere la mia identità e il mio passato. tanto cosa cazzo penserebbe? che sono un lebbroso con zero status da evitare. tanto che cazzo direbbero? niente, non avrebbero niente da dire, perché per loro è qualcosa di incomprensibile e fuori dall'ordinario.
tanto anche se fossi stato a contatto con tante realtà sociali e mia madre non fosse stata una reclusa a sua volta, non sarebbe cambiato un cazzo. conoscevo una tizia brutta che ha subito al peggior bullismo di cui abbia mai sentito parlare anche se faceva sport o andava al grest, anche se i suoi genitori erano socievili e interagivano con tutti quelli del paese, non cambiava un cazzo, la perseguitavano ugualmente. ora sta bene ma ha comunque una cerchia sociale molto ristretta. se sei cesso il giro sociale in adolescenza non te lo crei, se non hai genitori competenti sei destinato ad arrivare ai 19 senza amici praticamente, quindi sempre. ecco perché mi gira il cazzo quando i normie dicono che devi concentrarti su quello. se sei cesso non puoi farlo, punto.
ti puoi salvare solo al liceo, e io suggerirei ai ragazzini bullizzati di andare al liceo se vogliono ricrearsi una rete sociale e, se proprio vogliono fare l'itis, faranno 2 anni di its dopo o qualche corso professionalizzante. non vale la pena fare 5 anni di itis in mezzo a gentaglia che ti distruggerà psicologicamente. per il liceo è una ruota della fortuna, perché potranno capitare sempre classi in cui c'è il chad o la stacy puttana bulli che rovineranno l'intera atmosfera della classe, in particolare al linguistico. in tal caso cambierei classe fino a beccarne una decente, ma tra tutti i licei consiglierei agli emarginati di andare assolutamente allo scientifico, per le basse probabilità di bullismo e con le più alte probabilità di incontrare gente intelligente, civilizzata e più nerd.
mai, e dico MAI, andare a un tecnico o a un professionale se si è brutti, strani o intelligenti. vi rovinate la vita. io ho fatto l'itis e ho subito cambiato alla fine del primo anno. crearsi una rete sociale è più importante di un lavoro manuale del cazzo, manderei mio figlio brutto al liceo solo per creargli la rete sociale, a un liceo lontano dal 90% dai vecchi bulli o dalla gente del suo paese. al lavoro si pensa dopo. perché se permetti al tuo figlio cesso di restare isolato, diventerà un disadattato e il lavoro non se lo troverà comunque. la priorità è riabilitarsi socialmente, e il liceo è il miglior ambiente riabilitativo per un cesso bullizzato.
io non mi capacito di come i genitori dei figli bullizzati non arrivino alla stessa semplice conclusione, ma poi mi ricordo che a procreare sono solo i normie quindi che cazzo volete che ne capiscano di come si deve crescere ed educare un brutto o un diverso.