Sondaggio elezioni USA

Chi vorreste vincesse le elezioni americane di oggi?

  • Kamala Harris (Partito Democratico)

    Votes: 7 26.9%
  • Donald Trump (Partito Repubblicano)

    Votes: 19 73.1%

  • Total voters
    26
  • Poll closed .
Spero prevalga l' astensionismo, entrambi fanno parte del sistema.
Al limite la vittoria di Kamala Harris avrebbe un effetto tattico: uno schiaffo a tutto quel caravanserraglio di pseudo-dissidenti che stravedono per Donald Trump, sarebbe meglio che tale gente si prendesse una sberla e la smettesse di intossicare il dissenso e di ostacolare il risveglio delle coscienze con le finte alternative. Donald Trump ha avuto questo risalto mediatico per confondere, illudere, dividere, far da spunto per tutta una serie di narrative stupide e fantasiose che tengono il fronte del dissenso diviso e confuso. Almeno in quell' aspetto, è un puppazzo.
Scritto ciò, fossi americano mi asterrei perché entrambi sono antipatici, sono troppo distanti da me.
 
Ho ascoltato un discorso di Kamala Harris ed era una supercazzola dall'inizio alla fine, demagogia pura, ma dato che l'americano medio ha un qi di 92, di sicuro vincerà lei
 
Col naso turato, credo Trump preferisco leggermente Trump. Maggiore virilità in un momento in cui serve più che mai, ha già fatto il presidente con discreti risultati (tolto il Covid in cui è andato nel pallone) regge meglio il ruolo. Se svergogna un pò noi europei sono anche un pò contento.
 
Vero ma almeno ha "un rapporto" con Putin e Ciccio Kim, e non si è fatto scrupolo di dare botte secche all'Iran.
Trump? Assolutamente sì, e se eletto potrebbe voler cercare un dialogo diretto anche col Presidente venezuelano socialista e rivoluzionario Nicolas Maduro.
 
Con Trump finirà questa farsa dell'Ucraina e ci potremo godere la parata dell'Armata Rossa a Kiev, alla faccia del comico questuante
 
a me quello che fa un po' ridere di questo forum è che vedete complotti ovunque (nasoni, alieni ecc) quando il vero complotto è davanti ai vs occhi e non ve ne accorgete

Ecco un riassunto dei punti principali e dei rischi maggiori del "Project 2025":
  • Decapitazione della burocrazia: piano per sostituire fino a 50.000 dirigenti federali con personale selezionato per fedeltà al presidente e impegno nell’agenda conservatrice, applicando un nuovo spoil system per rimpiazzare posizioni amministrative protette dalla legge.
  • Controllo sulla giustizia: la giustizia e l'FBI verrebbero posti sotto il diretto controllo della Casa Bianca, eliminando l’autonomia attualmente garantita.
  • Uso dell’esercito per l’immigrazione: impiego delle forze armate per identificare e deportare milioni di immigrati clandestini già presenti nel Paese, oltre alla costruzione di nuovi campi di detenzione per famiglie e bambini.
  • Soppressione delle politiche ambientali: cancellazione delle azioni di contrasto al cambiamento climatico e chiusura della NOAA, considerata da alcuni sostenitori del piano come "strumento di allarmismo ambientale".
  • Schedule F: reintroduzione dell’ordine esecutivo che consente il licenziamento di migliaia di dirigenti federali con funzioni politiche, eliminando il principio di neutralità della burocrazia pubblica.
  • Culture wars: promozione del nazionalismo cristiano e della famiglia tradizionale, con una riduzione dei diritti per la comunità LGBTQ, restrizioni sulla sanità, e l’eliminazione del Ministero della Pubblica Istruzione.
  • Limitazioni alla libertà di scelta: introduzione di normative più restrittive sui diritti riproduttivi, vietando la distribuzione di pillole abortive.
Rischi principali:
  • Concentrazione di potere: rischio di perdita dell’equilibrio dei poteri, poiché si prevede una maggiore centralizzazione e controllo del potere esecutivo su istituzioni tradizionalmente autonome.
  • Attacco alla democrazia: la sostituzione di funzionari con fedelissimi del presidente potrebbe trasformare l’amministrazione in uno strumento politico, minando i principi democratici di neutralità e imparzialità.
  • Rottura sociale: un approccio radicale e l’uso dell’esercito per questioni di immigrazione rischiano di accrescere le tensioni interne e dividere ulteriormente la società americana.
Il piano rappresenta un manifesto per una “seconda rivoluzione” conservatrice e, se attuato, potrebbe produrre cambiamenti duraturi e profondi nell’assetto istituzionale americano.
 
Trump? Assolutamente sì, e se eletto potrebbe voler cercare un dialogo diretto anche col Presidente venezuelano socialista e rivoluzionario Nicolas Maduro.
Per quanto riguarda l' America Latina Donald Trump fu peggio di Biden e di Obama. Ricordati i tentativi di rovesciamento del governo venezuelano prima del 2020. Ricordati la destabilizzazione della Bolivia. E a fianco di Donald Trump c'è quel sinistro personaggio, il miliardario transumanista Elon Musk, da sempre promotore dei colpi di stato in America Latina.
 
Tra tutti e due, non so chi è peggio..
Questa la dice lunga, su l'unica cosa seria che dovrebbe (ma non sarà mai fatta), essere fatta, rimandare tutta la merda che viene da quel continente indietro, dal consismo sfrenato, a vivere di prestiti, a non risparmiare, al femminismo ecc...
Io penso per me, nessuno può influenzare, le mie certezze granitiche, dal consumare l'indispensabile e tagliare il superfluo, per avere tempo libero, e non avere bisogno di fare lo schiavo per nessuno....
 
a me quello che fa un po' ridere di questo forum è che vedete complotti ovunque (nasoni, alieni ecc) quando il vero complotto è davanti ai vs occhi e non ve ne accorgete

Ecco un riassunto dei punti principali e dei rischi maggiori del "Project 2025":
  • Decapitazione della burocrazia: piano per sostituire fino a 50.000 dirigenti federali con personale selezionato per fedeltà al presidente e impegno nell’agenda conservatrice, applicando un nuovo spoil system per rimpiazzare posizioni amministrative protette dalla legge.
  • Controllo sulla giustizia: la giustizia e l'FBI verrebbero posti sotto il diretto controllo della Casa Bianca, eliminando l’autonomia attualmente garantita.
  • Uso dell’esercito per l’immigrazione: impiego delle forze armate per identificare e deportare milioni di immigrati clandestini già presenti nel Paese, oltre alla costruzione di nuovi campi di detenzione per famiglie e bambini.
  • Soppressione delle politiche ambientali: cancellazione delle azioni di contrasto al cambiamento climatico e chiusura della NOAA, considerata da alcuni sostenitori del piano come "strumento di allarmismo ambientale".
  • Schedule F: reintroduzione dell’ordine esecutivo che consente il licenziamento di migliaia di dirigenti federali con funzioni politiche, eliminando il principio di neutralità della burocrazia pubblica.
  • Culture wars: promozione del nazionalismo cristiano e della famiglia tradizionale, con una riduzione dei diritti per la comunità LGBTQ, restrizioni sulla sanità, e l’eliminazione del Ministero della Pubblica Istruzione.
  • Limitazioni alla libertà di scelta: introduzione di normative più restrittive sui diritti riproduttivi, vietando la distribuzione di pillole abortive.
Rischi principali:
  • Concentrazione di potere: rischio di perdita dell’equilibrio dei poteri, poiché si prevede una maggiore centralizzazione e controllo del potere esecutivo su istituzioni tradizionalmente autonome.
  • Attacco alla democrazia: la sostituzione di funzionari con fedelissimi del presidente potrebbe trasformare l’amministrazione in uno strumento politico, minando i principi democratici di neutralità e imparzialità.
  • Rottura sociale: un approccio radicale e l’uso dell’esercito per questioni di immigrazione rischiano di accrescere le tensioni interne e dividere ulteriormente la società americana.
Il piano rappresenta un manifesto per una “seconda rivoluzione” conservatrice e, se attuato, potrebbe produrre cambiamenti duraturi e profondi nell’assetto istituzionale americano.

Il mondo perfetto.
 
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