Devi parlare, reagire (anche con la violenza e le armi, se serve), ma devi comunque reagire.
Non ascoltare chi ti dice di ignorare le persone che ti vessano/bullizzano che così si stancheranno di te: sono tutte palle. Te ne parla uno che ha subito vessazioni sin dall'asilo e, tra l'altro, continua a subirle anche quando esce fuori casa (molti dei miei ex bulli vivono vicino a me, e non sono rare le frecciatine ogni volta che li incontro).
Non ti sai difendere? Iscriviti a corsi di boxe/karate/arti marziali ecc, oppure attaccali in altri modi.
Attento a non picchiare però le donne (anche se sono cesse di merda) che altrimenti ti trovi le femministe sotto casa con torce e forconi. Con le donne bastano benissimo le parole (anche gli insulti), poi è ovvio che se interviene il fidanzato (o anche loro) a quel punto ti difendi.
Io non mi sono ribellato (nel periodo scolastico) perchè avevo paura di prenderle di santa ragione (conoscevo i miei aguzzini e sapevo che mi avrebbero steso pure con uno schiaffo di poca debolezza), e neanche immagini come facevo sogni continui su ciò che avrei voluto fargli nella vita reale.
Ringraziamo tuttora che l'Italia ha infatti posto SERIE LEGGI riguardo l'uso/compravendita delle armi, perchè se fossimo negli USA sarebbe letteralmente il far west e tutti gli INCEL/Futuri ER/bullizati ecc avrebbero scatenato una carneficina (io compreso, tra l'altro). TI dico solo che, per colpa loro, avevo iniziato ad avere pensieri riguardo atti violenti dall'inizio delle medie. Per fortuna erano solo fantasie e sogni, perchè se fossi stato un cittadino americano non so veramente cosa sarebbe successo. I miei genitori a quest'ora starebbero ancora pagando i danni alle famiglie delle vittime, mentre io invece a fare lo scopino/portavitto in qualche istituto psichiatrico o casa di reclusione.
Lo so, è brutto da dire, ma non sto bene per niente.
