Prima volta che mi sono fatto un pranzo/cena al ristorante dai tempi in cui uscivo con i miei amici, una/due estati fa
Io non ho cacciato un euro, perché hanno pagato le ragazze, che no non sono "np", sono delle ragazze di 30 anni che come aspetto e come carattere sono sopra la media.
A metà pranzo mi sono quasi addormentato, perché era un ristorante e continuavano a portarci piattoni di pasta al forno che mi hanno cotto e fatto venire l'abbiocco.
Il secondo, carne a costine tipo quei secondi di 4 ristoranti di Borghese, l'ho passato a un mio conoscente che è stato in guerra e trita tutto quando è ora di mangiare.
Tre delle ragazze mi sono venute a salutare (eravamo in 30, ci sta che ognuno parlava per i fatti suoi) ma io non ero "preparato", perché oltre alla noia sono due giorni che non riesco ad avere un orgasmo ed è strano perché sono stato sotto beta bloccanti e ho curato un trauma cranico e allora sì, grazie al cazzo che all'epoca funzionavo a intermittenza, ma in questo momento non ha senso. Quindi o mi son preso uno schifo chissà come oppure in questi giorni stanno sbagliando qualcosa con le terapie che assumo (no, non sono prettamente psichiatriche, la mia situazione è diversa/migliore).
Fatto sta che dubito che qualcuna mi sarebbe venuta mai a chiedere di fare after, ma almeno la soddisfazione di chiaccherare con delle donne cui vuoi relativamente bene sapendo che volendo potresti, mentre invece - boom -, due/tre giorni che non riesco manco a venire.
Per quanto riguarda il pranzo e il locale in sé io ho sentito gente parlare di 300 euro a testa. È improbabile, ma comunque era una di quelle trattorie da 70/80 euro a testa circa e in generale mi sono sentito di nuovo parte del mondo esterno.
Lo rifarei?
No. La mia necessità al momento è riprendere con la mia normale attività sessuale, e poi uscire in solitaria con una ragazza che non può essere una di quelle che c'erano oggi a pranzo, per motivi che so io.
Dovessi definire la giornata, non userei né brutale né finita né uno dei nostri termini, direi piuttosto un lieve accenno di sfiga da parte mia.
E questo è quanto, signori miei.
Io non ho cacciato un euro, perché hanno pagato le ragazze, che no non sono "np", sono delle ragazze di 30 anni che come aspetto e come carattere sono sopra la media.
A metà pranzo mi sono quasi addormentato, perché era un ristorante e continuavano a portarci piattoni di pasta al forno che mi hanno cotto e fatto venire l'abbiocco.
Il secondo, carne a costine tipo quei secondi di 4 ristoranti di Borghese, l'ho passato a un mio conoscente che è stato in guerra e trita tutto quando è ora di mangiare.
Tre delle ragazze mi sono venute a salutare (eravamo in 30, ci sta che ognuno parlava per i fatti suoi) ma io non ero "preparato", perché oltre alla noia sono due giorni che non riesco ad avere un orgasmo ed è strano perché sono stato sotto beta bloccanti e ho curato un trauma cranico e allora sì, grazie al cazzo che all'epoca funzionavo a intermittenza, ma in questo momento non ha senso. Quindi o mi son preso uno schifo chissà come oppure in questi giorni stanno sbagliando qualcosa con le terapie che assumo (no, non sono prettamente psichiatriche, la mia situazione è diversa/migliore).
Fatto sta che dubito che qualcuna mi sarebbe venuta mai a chiedere di fare after, ma almeno la soddisfazione di chiaccherare con delle donne cui vuoi relativamente bene sapendo che volendo potresti, mentre invece - boom -, due/tre giorni che non riesco manco a venire.
Per quanto riguarda il pranzo e il locale in sé io ho sentito gente parlare di 300 euro a testa. È improbabile, ma comunque era una di quelle trattorie da 70/80 euro a testa circa e in generale mi sono sentito di nuovo parte del mondo esterno.
Lo rifarei?
No. La mia necessità al momento è riprendere con la mia normale attività sessuale, e poi uscire in solitaria con una ragazza che non può essere una di quelle che c'erano oggi a pranzo, per motivi che so io.
Dovessi definire la giornata, non userei né brutale né finita né uno dei nostri termini, direi piuttosto un lieve accenno di sfiga da parte mia.
E questo è quanto, signori miei.
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