Si, si, conosco bene il conformismo femminile!Tranquillo che se andranno di moda i canguri staranno tutte col canguro
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Si, si, conosco bene il conformismo femminile!Tranquillo che se andranno di moda i canguri staranno tutte col canguro
l'antinatalismo è la sola vera filosofia degna di essere presa in considerazione.La vita è una sconfitta
io ho sempre avuto gatti e di cuore ne ho a tonnellate... ora sono tutti morti i miei gatti, ma li ho amati e ancora li amo con tutto me stesso, anche xche erano gli unici che mi cercavano anche solo per dormire con mea me sembra che invece le donne e gli incel siano più fissati con i gatti
per amare i cani devi avere un minimo di cuore
per la razza umana ovvio, ma per l'universo no, non siamo nientema se ci estinguessimo, sarebbe davvero un fatto negativo?
perché ovvio? se non ci fossimo più, che importanza avrebbe per noi il non essere?per la razza umana ovvio, ma per l'universo no, non siamo niente
Ma infatti, chi se ne frega se ci estinguiamo che tra l'altro anche avvenisse io sarei morto da secoli ma sticazzi ahahma se ci estinguessimo, sarebbe davvero un fatto negativo?
Intendo solo dire che sarebbe molto spiacevole per gli ultimi esseri umani rimasti rendersi conto che la loro razza si estingue.perché ovvio? se non ci fossimo più, che importanza avrebbe per noi il non essere?
è proprio questo che mi chiedo: perché la consapevolezza della nostra estinzione dovrebbe necessariamente essere interpretata come un fatto spiacevole? Cosa ci spinge a pensare che la prosecuzione della nostra specie sia un fatto positivo? Non potremmo registrarla come un dato di fatto, senza dare un giudizio di valore?Intendo solo dire che sarebbe molto spiacevole per gli ultimi esseri umani rimasti rendersi conto che la loro razza si estingue.
io credo che non esistendo più non avremmo alcun pensiero, sensazione, emozione, niente potrebbe più arrecarci doloreQuello che domandi è strano: non esistendo più non potremmo sapere se ci dispiacerebbe.
Se nn ci fossimo noi nessuno potrebbe vedere le meraviglie che l'universo crea, a meno che nn ci siano migliaia di civiltà a quel punto allora sarebbe differente...è proprio questo che mi chiedo: perché la consapevolezza della nostra estinzione dovrebbe necessariamente essere interpretata come un fatto spiacevole? Cosa ci spinge a pensare che la prosecuzione della nostra specie sia un fatto positivo? Non potremmo registrarla come un dato di fatto, senza dare un giudizio di valore?
è una domanda che mi sono sempre posta, ma per il momento non sono riuscita a trovare risposte per me soddisfacenti
io credo che non esistendo più non avremmo alcun pensiero, sensazione, emozione, niente potrebbe più arrecarci dolore
e ciò sarebbe un male? se non ci fossimo noi nessuno potrebbe rammaricarsi di non vedere le meraviglie che l'universo crea, quindi non sarebbe indifferente che ci fossimo o no? perché dovrebbe essere un fatto negativo?Se nn ci fossimo noi nessuno potrebbe vedere le meraviglie che l'universo crea, a meno che nn ci siano migliaia di civiltà a quel punto allora sarebbe differente...
é un discorso filosofico di uno spreco enorme, noi siamo vivi e sappiamo che lo sarebbe, se moriamo tutti dopo chi se ne frega nn esiste più la coscienza e fine.e ciò sarebbe un male? se non ci fossimo noi nessuno potrebbe rammaricarsi di non vedere le meraviglie che l'universo crea, quindi non sarebbe indifferente che ci fossimo o no? perché dovrebbe essere un fatto negativo?
è proprio questa convinzione che a me manca. Però hai ragione, sono discorsi filosofici che forse non vale la pena approfondire troppoé un discorso filosofico di uno spreco enorme, noi siamo vivi e sappiamo che lo sarebbe, se moriamo tutti dopo chi se ne frega nn esiste più la coscienza e fine.
Dal mio punto di visto sarebbe una grande vergogna estinguerci ma temo sia inevitabile
è palese che ci estingueremo, se non altro perchè la terra verrà prima o poi disintegrata.Dal mio punto di visto sarebbe una grande vergogna estinguerci ma temo sia inevitabile
Si come era volare per l'essere umano dell'antica roma, e come erano impossibile immaginare che esistesse l'atomo per una persona degli anni 20 e così via...è palese che ci estingueremo, se non altro perchè la terra verrà prima o poi disintegrata.
A meno che non ci spostiamo su altri pianeti, il chè è, per l'essere umano di oggi, semplicemente inconcepibile.
ci sono ho la risposta. Personalissima, eh Lol.Cosa ci spinge a pensare che la prosecuzione della nostra specie sia un fatto positivo? Non potremmo registrarla come un dato di fatto, senza dare un giudizio di valore?
è una domanda che mi sono sempre posta, ma per il momento non sono riuscita a trovare risposte per me soddisfacenti
è palese che ci estingueremo, se non altro perchè la terra verrà prima o poi disintegrata.
A meno che non ci spostiamo su altri pianeti, il chè è, per l'essere umano di oggi, semplicemente inconcepibile
Se si trova un modo di spostarsi senza considerare il tempo (per esempio in tunnel temporali) allora ti posso dar ragione, ma ho paura che ci vorranno migliaia di anniSi come era volare per l'essere umano dell'antica roma, e come erano impossibile immaginare che esistesse l'atomo per una persona degli anni 20 e così via...
Noi ci sposteremo via dalla terra se nn ci saranno catastrofi o guerre a fermarci
grazie per la tua personalissima risposta. La coscienza, l'auto-coscienza e l'autoconsapevolezza come esseri umani nel nostro complesso è sicuramente un elemento che merita di essere approfondito. Io però resto nel dubbio, come sempreci sono ho la risposta. Personalissima, eh Lol.
Secondo me quello che spinge l'essere umano (inteso come individuo appartenente alla specie umana) a considerare positiva (e non un male) la prosecuzione della nostra specie è la nostra coscienza. La coscienza degli esseri umani, intesa come massa unica di coscienze, sa che finirà nell'oblio, è praticamente certo. Ma sta cercando di trovare una soluzione.
D'altro canto bisogna valutare come questa coscienza si può comportare NEI CONFRONTI della natura. Di cui facciamo parte.
Ma questo va un po' oltre le mie conoscienze filosofiche, che sono nulle.
La scienza ha rallentato molto nell'ambito dell'esplorazione e comprensione dell'universo, purtroppo abbiamo dei limiti molto concreti, ci basti pensare che stiamo dovendo rivedere tutte le cose che si davano per assodate 20 anni fa, oggi sta cambiando tutto, e per molti scienziati significa aver quasi gettato la loro vita nel cesso.Se si trova un modo di spostarsi senza considerare il tempo (per esempio in tunnel temporali) allora ti posso dar ragione, ma ho paura che ci vorranno migliaia di anni