Fatti frate, poi vai a vivere in un bel monastero dove puoi dedicarti a contemplazione, opere di carità , spirito comunitario e contatto con la terra. Da sempre i monasteri rappresentano piccole e coese comunità, più o meno autonome, votate all'auto sussistenza ed alla povertà, coltivavano e mangiavano i frutti della terra, allevavano piccoli animali, producevano miele, ricavavano estratti e liquori, con proprietà balsamiche e terapeutiche, e medicine dalle spezie (prima dell'avvento della farmacologia moderna i farmacisti erano per l'appunto chiamati speziali). Anche a me ha sempre affascinato questo mondo, come anche quello degli anacoreti anche se quest'ultimo è davvero estremo e radicale, ma sarei refrattario a rimanere sotto il cappello della chiesa cattolica che ritengo alla stregue dei farisei che Gesù tanto criticava. Nei secoli pregressi periodicamente nascevano gruppi che reinterpretavano in maniera più genuina il messaggio cristiano e la sua conseguente applicazione , mi vengono in mente i catari, o altri ancora chensi aggregavano in nome dell'egualitarismo o semplicemente perche refrattari al corrotto potere ecclesiastico vigente (per es gli adepti di Segarelli in Emilia o i dolciniani nel nordovest )