Una felice giornata a tutti

Rettile

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Vorrei iniziare con una premessa: non sono Incel. Sono ben conscio di non essere Incel, e probabilmente non rientro nei numeri a rischio nella scala di bellezza. Ho letto il regolamento e spero che questo non mi faccia ostracizzare dal forum, credo che il motivo per cui sia qui oltre alla proverbiale ricerca di un confronto si possa trovare nella mia storia. In questo momento ho 20 anni e pur avendo una relazione sentimentale per un tempo relativamente lungo (5 anni delle superiori) non ho avuto amici, ovvero non ho avuto persone con cui potessi intrattenere una lunga conversazione (sempre in un contesto irl), persone con cui uscire e trovarsi fuori dal contesto scolastico. Ho fatto poche uscite e in quelle mi aggregavo sempre ad un gruppo di conoscenti con cui la maggior parte del tempo non aprivo bocca. Non so esattamente il motivo di ciò, probabilmente sono stato sfortunato a non trovarmi vicino in classe persone a me affini e quindi poter realmente socializzare con qualcuno, però da molto tempo ho realizzato che più intrattengo un dialogo con qualcuno più mi sento solo, forse l'unico piacere sta nel momento in cui trovo persone che mi stanno a sentire nel momento in cui parlo qualcosa di cui sono abbastanza erudito, allora mi piace avere il loro sguardo su di me che sembra attento, forse è una sorta di narcisimo, fatto sta che questa emozione sparisce dopo poco. Credo di essere affine al concetto del "mentalcel" seppur, ripeto, io non sia celibe. Nel momento in cui mi vengono affidate responsabilità più o meno grandi con conseguenti cose da fare vado spesso in crisi. La mia consolazione sono spesso film nonché manga e anime, dove spesso posso empatizzare con il protagonista. Seppur abbia una filosofia a cuore con il sociale finisco per avere una formulazione finale misantropa, mi viene spesso il dubbio se io sia nazista (che in questo caso si può tradurre come l'elemento patologico) e gli altri siano normali oppure se il mondo sia nazista e io sia l'unica persona con la testa a posto. Per tanto spesso mi riconosco come solidale con i c.d. "pazzi" come ad esempio Qualcuno volò sul nido del cuculo, per poi sentirmi fortemente in imbarazzo di fianco a loro come se la mia lontananza tra me e la persona si aggravasse per via del loro linguaggio. Probabilmente ho problemi emotivi di cui non sono a conoscenza e il mio desiderio nel cassetto è andare a vivere in montagna completamente da solo senza nessuno sperando di non dar fastidio a niente e sperando che niente dia fastidio a me, senza troppa fatica. Prima ho detto di essere misantropo ma la realtà è che non odio solo gli umani ma odio qualsiasi cosa in questo universo è come se fossi mispanico. (unione tra "mis" e "pan", vocabolo da me inventato)
Scusate se sono stato tedioso.
 
Benvenuto e complimenti per il nick, credo che la tua condizione di disagio sia figlia di questi tempi iperveloci e soprattutto del contesto sociale italiano che ha visto sempre i più introversi come autentici disabili perlopiù. Ho quasi il doppio dei tuoi anni ed essendo introverso e preferendo piuttosto ascoltare gli altri nel profondo piuttosto che parlare del futile si viene additati come noiosi e/o che non sanno godersi la vita (che cosa sia questo godimento devo ancora capirlo, ma tant'è), è comunque una condizione che con il passare del tempo si accetta anche piuttosto facilmente se si è predisposti a stare da soli con sé stessi. Attualmente a livello comunicativo risulta ancora più difficile con il progressivo abbassamento della soglia di attenzione dovuta ai social ed al bagliore degli smartphone. Comunque, visto che sei ancora giovanissimo se vuoi puoi migliorare la tua posizione, di tempo per capire te stesso ne hai, soltanto non sprecarlo nel fare cose che non ti piacciono o per le quali non sei portato. Non si è nati sbagliati ma soltanto nell'ambiente sbagliato che non ci valorizza al meglio.
 
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