Luomodelbuontempo
Well-known member
Studio all'estero e vi posso assicurare che nella mia città trovare non dico un appartamento, MA ADDIRITTURA UNA STANZA, è un'impresa titanica. Non se ne trovano e tanti, per non finire sotto i ponti quando perdono la casa o la stanza per vari motivi, se ne tornano nel loro paese d'origine.
Fatta questa premessa io ho il mio bell'appartamentino con una stanza in più che potrei subaffittare a un'altra persona. La cosa mi converrebbe perchè pagherei la metà di ciò che pago ora. Qualche giorno fa vado a trovare un amico studente anche lui che lavora part time in gelateria e assieme a lui c'era una nuova collega. La saluto e lei fa la classica faccia schifata senza nemmeno rispondermi. Guardo il mio amico mentre lei esce a fumare e gli dico "minchia, simpaticissima, classico sguardo di disprezzo". Il mio amico risponde che è un po' sulle sue. Ormai sono abituato e non ci faccio nemmeno più tanto caso, ma comunque lo noto e non fa piacere.
Parlo un pò con lui e resto lì per circa un paio d'ore. In tutto ciò lei non ha mai interagito con me, ha sempre mantenuto un'espressione sostenuta, insomma la classica che conoscete benissimo che sembra quasi tu sia un errore del sistema che va eliminato, in fondo respiriamo la loro stessa aria che dovrebbe essere a uso esclusivo delle loro narici e polmoni da VIP.
Saluto e auguro buon lavoro a entrambi, niente, sguardo di nuovo schifato, gira la testa dall'altra parte senza salutare tipo "sei ancora qui?"
Poi oggi la svolta: ricevo una chiamata da questo mio amico che mi chiede se ho ancora la stanza libera. Gli dico di sì e indovinate un po'?
L'avrete già capito. A chi serviva una stanza? Esatto, alla tipa "ce l'ho solo io". Lui aveva su il vivavoce e lei tutta dolce, gentile ed entusiasta: "Ciao Mattia!!"
Cazzo che cambiamento! Quanta giovialità.
E allora lì gli dico: "Guarda, amico mio, se mi avesse trattato come una persona normale non avrei avuto problemi, ma non mi ha salutato, mi ha guardato con il classico sguardo schifato e lo hai notato pure tu, sinceramente non voglio uno sguardo così anche in casa, oltre al fatto che...fottiti, salutami con educazione".
Segue silenzio imbarazzante mentre io, invece, mi godo il mio piccolo momento di gloria, quella piccola vittoria dove per una volta sono io che decido se devi godere o morire dentro. VAFFANCULO, adesso vattene sotto i ponti, magari t'impari l'educazione.
Vorrei dire, a conclusione, che non sono una persona vendicativa, cerco sempre di comprendere cosa abbiamo dall'altra parte. L'altra persona potrebbe avere un momento no, potrebbe avere qualsiasi motivo per non interagire o semplicemente potrebbe essere una persona timida e/o riservata, ma il saluto no. Quella è educazione e comunque so riconoscere molto bene determinate dinamiche e questa era una di quelle dove io, un cesso, mi sono permesso di salutarla. Semplicemente quello.
Fatta questa premessa io ho il mio bell'appartamentino con una stanza in più che potrei subaffittare a un'altra persona. La cosa mi converrebbe perchè pagherei la metà di ciò che pago ora. Qualche giorno fa vado a trovare un amico studente anche lui che lavora part time in gelateria e assieme a lui c'era una nuova collega. La saluto e lei fa la classica faccia schifata senza nemmeno rispondermi. Guardo il mio amico mentre lei esce a fumare e gli dico "minchia, simpaticissima, classico sguardo di disprezzo". Il mio amico risponde che è un po' sulle sue. Ormai sono abituato e non ci faccio nemmeno più tanto caso, ma comunque lo noto e non fa piacere.
Parlo un pò con lui e resto lì per circa un paio d'ore. In tutto ciò lei non ha mai interagito con me, ha sempre mantenuto un'espressione sostenuta, insomma la classica che conoscete benissimo che sembra quasi tu sia un errore del sistema che va eliminato, in fondo respiriamo la loro stessa aria che dovrebbe essere a uso esclusivo delle loro narici e polmoni da VIP.
Saluto e auguro buon lavoro a entrambi, niente, sguardo di nuovo schifato, gira la testa dall'altra parte senza salutare tipo "sei ancora qui?"
Poi oggi la svolta: ricevo una chiamata da questo mio amico che mi chiede se ho ancora la stanza libera. Gli dico di sì e indovinate un po'?
L'avrete già capito. A chi serviva una stanza? Esatto, alla tipa "ce l'ho solo io". Lui aveva su il vivavoce e lei tutta dolce, gentile ed entusiasta: "Ciao Mattia!!"
Cazzo che cambiamento! Quanta giovialità.
E allora lì gli dico: "Guarda, amico mio, se mi avesse trattato come una persona normale non avrei avuto problemi, ma non mi ha salutato, mi ha guardato con il classico sguardo schifato e lo hai notato pure tu, sinceramente non voglio uno sguardo così anche in casa, oltre al fatto che...fottiti, salutami con educazione".
Segue silenzio imbarazzante mentre io, invece, mi godo il mio piccolo momento di gloria, quella piccola vittoria dove per una volta sono io che decido se devi godere o morire dentro. VAFFANCULO, adesso vattene sotto i ponti, magari t'impari l'educazione.
Vorrei dire, a conclusione, che non sono una persona vendicativa, cerco sempre di comprendere cosa abbiamo dall'altra parte. L'altra persona potrebbe avere un momento no, potrebbe avere qualsiasi motivo per non interagire o semplicemente potrebbe essere una persona timida e/o riservata, ma il saluto no. Quella è educazione e comunque so riconoscere molto bene determinate dinamiche e questa era una di quelle dove io, un cesso, mi sono permesso di salutarla. Semplicemente quello.