Venerdì Sera (in ritardo)

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SimplyNotEnough

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Blackpillato
Oggi è finalmente Venerdì; la settimana lavorativa e scolastica è finita per buona parte delle persone (e non), il weekend è alle porte, ed è giunto il momento di lasciarsi lo stress e la monotonia infrasettimanale alle spalle, dandosi alla pazza gioia nelle maniere più edonistiche e spudorate possibili.
Nel mentre pianificavano meticolosamente il da farsi per la serata di domani, tanti hanno notato il bel tempo, e sapendo di non lavorare o non avere lezione la mattina dopo, hanno deciso di approfittarne per divertirsi anche stasera.
C’è chi si dà alla nightlife, come ad esempio Samuele, Luca, Francesco e Sandro; Samuele è un armadio Italo-Cubano di 19 anni e 1.95m per 110 chili di pura massa magra, con una mascella da pitbull, capelli neri e ricci, labbra carnose e due grandi occhi celesti che risaltano come due cabochon di acquamarina sulla sua pelle olivastra. Ovunque lui passi si fermano gli orologi, e come tocca un luogo di movida, tra le NP di ogni età, si combatte con lacrime, sudore e sangue nel disperato tentativo di accaparrarsi il suo seme, che però stasera sarà Abigail (la studentessa americana da 8) ad avere l’onore di degustare per prima.
Luca e Francesco sono i satelliti di Samuele; il primo è il classico 18enne senza infamia e senza lode, mentre l’altro è un Chadlite con un bel viso dai tratti atlanto-mediterranei e dal fisico scolpito, il tutto penalizzato, purtroppo, da una statura di appena 1.65m, i due sono amici fin dai tempi delle medie, e da quando hanno conosciuto Samuele una volta approdati alle superiori, gli orbitano intorno nella speranza di cuccare sfruttando il suo effetto alone. Proprio grazie a tale effetto stasera riusciranno a consumare, dovendosi però accontentare di quelle due CO che, non essendo state degnate di mezzo sguardo da parte del Samuelone Nazionale, sono state costrette a ripiegare sugli altri due, lasciandosi finalmente andare dopo lunghe ore di corteggiamenti e un paio di drink offerti. Inutile dire che, nel mentre, il loro “mentore” ha già fatto tripletta.
Infine c’è Sandro, l’uomo invisibile, nonché cugino di Samuele. Sandro è uno studente al terzo anno di ingegneria informatica, ha 21 anni ma ancora gli viene chiesto il documento ogni volta che ordina da bere, il suo viso è stato completamente divorato dall’acne durante la prima adolescenza, i suoi denti sono gialli e in gran parte storti, porta i capelli a maranza nonostante gli facciano schifo, lui sostiene di portarli in quanto fa figo, quando il motivo reale è che sono l’unico taglio che gli permette di coprire l’atroce stempiatura provocatagli dalle varie sessioni universitarie, è alto poco più della media nazionale, ma ciò è brutalmente eclissato dalla sua corporatura estremamente esile, quasi a farlo sembrare uno stecchino con quattro arti. Come se non bastasse, al nostro martire la roulette genetica non ha risparmiato neanche una miopia seria, che lo ha reso occhialuto fin dai tempi d’oro. Sandro non è ufficialmente parte del gruppetto, ma viene solamente portato a strascico dal cugino, in quanto quest’ultimo non è automunito e ha bisogno di qualcuno che lo scarrozzi. “Vieni con noi stasera? Vedrai che ti faccio chiavare”, gli dice ogni volta. Inutile dire che la promessa non verrà mantenuta, neanche stasera. Non tanto per colpa di Samuele, ma semplicemente perché mancano proprio le basi per giungere anche solo ad un accenno di qualcosa. Per Sandro, semplicemente, non è mai iniziata.
Mentre i quattro si ritrovano in un Pub per iniziare la serata, c’è chi invece si prepara per un qualcosa di più tranquillo, dato che sarà la nottata ad avere in serbo molto più movimento. Si tratta di Giulia, una 20enne studentessa di lingue che vive in un paesino di periferia, la quale sta uscendo di casa per incontrarsi con Michele, il fidanzato storico due anni più grande di lei, con cui è in LTR fin dalla prima liceo, e che tradisce da ormai un anno a questa parte con un borghesotto all'ultimo anno di giurisprudenza conosciuto in biblioteca, col quale ha avviato una relazione parallela che riesce a gestire perfettamente, aiutata dalla distanza tra la città universitaria e il luogo in cui abita. Michele ormai lo guarda con disprezzo, del chadlite tamarrone con gli addominali, sicuro di sé, che impennava davanti a scuola di lei con la TM Racing 125, ormai non era rimasto altro che un lontano ricordo. Michele il suo prime l’ha già superato, per lui è praticamente finita. Si è diplomato con 60 e un calcio in culo all’IPSIA, lavora in catena di montaggio, vive per pagare rate e costi di gestione della sua nuova Golf GTI rosso fiammante, ha già perso buona parte dei capelli e messo su una panza che lo fa sembrare più vecchio di 10 anni. Lei vuole di più, sente che questa storia non la porterà da nessuna parte e che le farà solo sprecare i suoi anni migliori, gli anni del divertimento, gli anni del cazzosello. Nella sua testa l’ha già lasciato da un tot, ma finora non ha mai trovato il coraggio né l’occasione per dirglielo a parole. Lui è felice, come sempre, ogni volta che vede Giulia gli si illuminano gli occhi come se fosse la prima, eppure proprio stasera sarà l’ultima. Al suo risveglio, la musa della sua vita gli sgancerà una bomba di quelle che in confronto la Tsar è stata un mini cicciolo.
Alcune storie finiranno, questo venerdì sera, ma altrettante inizieranno, o almeno così uno dei due crederà. Un esempio è Laura, trentenne in carriera wallata, figlia di papà laureata in psicologia alla IULM e fresca del secondo master conseguito nel Regno Unito. Si sta preparando con una cura maniacale, perché a breve si dovrà vedere con Gabriele, un belloccio narcisista 5 anni più giovane di lei che ha conosciuto l’estate scorsa. Gabriele è uno squattrinato con l’aria da surfista de noantri, che vive alla giornata e che, grazie alle sue innate capacità manipolatorie, unite al suo aspetto particolarmente piacente, ha sempre avuto un gran successo con le NP, riuscendo a tenersene diverse a portata di mano contemporaneamente, tutte lasciate a vivere in un limbo, nell’illusione e nella speranza che un domani possano diventare un qualcosa di più rispetto all’essere uno dei suoi tanti sborratoi ambulanti. Laura è pronta, non perde un pelo, e nonostante il suo fisico abbia accusato un evidente decadimento post-wall, riesce a nasconderlo bene per mezzo di outfit e make-up azzeccatissimi. Sale sulla sua Mini Cooper verde british, per correre a prendere Gabriele, il quale si presenterà in tuta, spettinato e puzzolente di cipolla. Dopo avergli offerto cena e biglietto del cinema, Laura fa per riportarlo a casa, ma prima i due si appartano in una strada non illuminata poco distante. La carrozzeria della Mini riesce a malapena ad ovattare i gemiti di lei, la cui intensità aumenta mano a mano che i due vanno avanti con l’amplesso, fino al momento in cui lei arriva al dunque, momento in cui tutto il suo corpo viene investito da un tremito che le toglie il respiro per un paio di secondi. Da fuori si vede la mano di lei sbattere con forza sul finestrino appannato, poi, il silenzio. Terminato l’atto, lei si sdraia sul petto di Gabriele, in quel momento sentiva di aver trovato il suo posto nel mondo, lui invece stava già pensando a Giorgia, la cameriera teen del ristorante in cui aveva appena mangiato a scrocco, della quale era riuscito ad ottenere il numero mentre Laura si era assentata per andare al bagno.
Dalla stessa strada, passa sfrecciando sul suo Scarabeo 50 Alice, una quindicenne ginger dall’aspetto innocente e apparentemente timida, si sta per trovare con le sue amiche, con le quali a loro volta raggiungerà un’altra comitiva. Il programma della serata è momentaneamente ignoto. Poco prima di uscire, ha lasciato in visualizzato un “caso umano” che aveva finalmente trovato il coraggio di chiederle di uscire.
 
Parte 2:
Non tutti, ovviamente, prenderanno parte a quanto accadrà, o almeno, non da protagonisti. Uno di questi è Gioele, il “caso umano” che è stato ghostato poco fa. Gioele è un brutto vero; è nano, sovrappeso, con le guance a criceto, il doppio mento, una mascella e una mandibola inesistenti e gli occhi strabici. Come se non bastasse, a livello caratteriale è un bonaccione, estremamente timido e sensibile. Ha avuto la disgrazia di essere indirizzato dai genitori nella scelta dell’indirizzo scolastico, i quali gli hanno imposto il liceo scientifico. Oltre a non piacergli e a non riuscirgli, se la passa pure malissimo a livello di ambiente, in quanto si ritrova costantemente vittima di crudezze e atti di bullismo da parte delle NP della sua classe, che essendo a un liceo ne rappresentano la quasi totalità. La sua vita là è un inferno, almeno per i primi tempi, perché verso la fine del primo quadrimestre del secondo anno arriva lei: Alice, dopo aver cambiato istituto per ragioni del tutto ignote. All’apparenza sembrava che tra i due potesse esserci intesa; anche a lei stanno sul cazzo tutte le galline che popolano quella classe, dalla prima all’ultima, tanto che più di una volta ha addirittura preso le difese di Gioele quando queste lo bullizzavano. Non ci fu mai un vero e proprio avvicinamento tra i due, perciò Gioele, vedendola nel frattempo molto diversa dalle altre, nonché l’unica ad aver provato un briciolo di empatia nei suoi confronti, inizia ad idealizzarla, sviluppando quell’amore malato e fiabesco tipico di chi con le donne non ci ha mai avuto a che fare sul serio. Questo sentimento si è accumulato, fino a diventare un peso per Gioele, che stasera ha deciso di mettere da parte la timidezza ed i traumi passati e di farsi finalmente coraggio. Deluso da quanto appena successo, decide di passare questo venerdì sera a giocare a COD. Gioele non ha amici, sia perché non rispetta i canoni, estetici e non, necessari per essere accettati in questa società, sia perché i genitori lo hanno costretto a frequentare ambienti in cui è letteralmente un pesce fuor d’acqua; perciò, ogni serata dei fine settimana la trascorre da solo a casa, giocando oppure osservando chi si diverte guardando fuori di finestra. Verso Mezzanotte, sente un “TI AMO!” provenire da in fondo alla via, gridato da una voce a lui fin troppo familiare. Gioele, incredulo si fionda alla finestra a vedere, convinto di stare sognando o di essere diventato pazzo. È proprio lei, Alice, ma non appena si affaccia, Gioele vede una scena che gli fa letteralmente gelare il sangue. Quel “ti amo” non era rivolto a lui, ma a Samir, il maranza magrebino pluriripetente dell’ITIS, nonché vicino di casa di Gioele. I due camminano a braccetto ubriachi marci, inciampando e sbattendo su
qualunque cosa capiti loro davanti, tra una risata isterica e l’altra. Ad un certo punto si accostano ad un cestino della spazzatura, dove Samir inizia a vomitare anche l’anima, per poi sbiascicare ad Alice una mezza smanceria in italiano sgrammaticato. I due iniziano poi iniziare a limonare violentemente subito dopo, mentre si dirigono verso il portone di casa di lui. Gioele, alla vista di tutto ciò è completamente morto dentro, e vedendo la scena innanzitutto viene da vomitare pure a lui; perciò, si dirige di corsa in bagno e, una volta fatto, torna in camera e scoppia in un pianto di quelli che non gli capitavano da quando era bambino, simultaneo ad un mental breakdown che lo porta a sbraitare e bestemmiare come un indemoniato, spaccando nel frattempo qualunque cosa si ritrovi davanti.
Nel frattempo, si fanno le una passate, e da quella via, tra vomito, piscio e bottiglie vuote di Jack Daniel’s e Vodka Keglevich alla frutta, passa Sandro in macchina a mo' di tassista, suo cugino è sul sedile posteriore con Abigail da una parte e Marta, una Stacy da 7 conosciuta poco dopo, dall’altra. Gli altri si sono dileguati insieme a quelle due che, nonostante la fatica immane, sono riusciti ad accaparrarsi. Luca ha casa libera, perciò stasera la trasformerà nel suo nido d’amore, mentre Francesco e l’altra, travolti dalla passione, dall’ormone e dall’alcol, e senza un luogo in cui andare, si sono appartati in un vicolo dandoci dentro sulla sella del Vespino scassato di lui. Sandro, a questo punto, crede che col fatto che sono due e due, almeno stasera, concluderà, ma non sa che a breve si ritroverà a casa di suo cugino in salotto, da solo, con i soli gemiti provenienti dalla camera a tenergli compagnia.
Dopo aver dormito sul divano, venendo svegliato ogni tre per due dai rumori provenienti dalla cosa a tre in camera, Sandro si dilegua senza dire niente, frustrato e con le palle blu, come da ordinaria amministrazione. Si mette alla guida e, imboccata la superstrada dopo pochi chilometri, si ritrova davanti alla scena di un incidente grave: un’auto rossa arrotolata intorno a un palo della luce, dopo che chi guidava aveva perso il controllo andando a velocità folle. Avvicinandosi, vede che si tratta di una Golf GTI nuova di pacca, o meglio, di quel che ne rimane. Nessuna traccia del guidatore, se non un po’ di sangue sparso qua e là. Scosso, decide di tornare a casa, e di lasciarsi quello schifo di serata alle spalle, promettendosi di iniziare a volersi bene, e soprattutto di smettere di buttare via tempo, soldi, benzina e salute in serate di merda del genere.
 
Grazie🙏
Di scrivere proprio libri non ci ho mai pensato, però in generale scrivere mi piace, soprattutto perché mi aiuta a sfogarmi.
La wallata, il cugino del Chad e il povero tipo con la Golf rossa sono personaggi che ho visto coi miei occhi. Pure tutti gli altri comunque hanno grande attinenza con la realtà, almeno quella che frequentavo io una decina di anni fa
 
SailorVirgin, complimenti per la qualità del racconto.
Cominciamo con lo stile espositivo-narrativo: scorrevole, coinvolgente. Sai essere lungo senza essere pesante e noioso. Un testo lungo per la qualità attentive del forumista medio, ma che tiene svegli e non annoia, non stanca. Si legge veloce.
Riguardo la storia, viene descritto il quadro della gioventù dei giorni nostri, che non differisce da quella che c'era 30 anni fa, ma cogli le particolarità del nostro tempo. Hai 24 anni e ciò ti riesce meglio rispetto ad un uomo di mezza come me.
 
La wallata, il cugino del Chad e il povero tipo con la Golf rossa sono personaggi che ho visto coi miei occhi. Pure tutti gli altri comunque hanno grande attinenza con la realtà, almeno quella che frequentavo io una decina di anni fa
Ho preso le mie esperienze personali, le mie osservazioni (dalle più vecchie alle più attuali) e alcuni racconti, ho aggiunto poi un pizzico di fantasia e messo tutto insieme.
Il BV emarginato ad esempio è una caricatura estremizzata al massimo di quello che è stata la mia adolescenza, riadattata il più possibile al decennio in corso, una sorta di piccolo "omaggio".
 
sei veramente bravo sailor, verrebbe fuori un film stupendo sulle dinamiche marcie di questi anni
SailorVirgin, complimenti per la qualità del racconto.
Cominciamo con lo stile espositivo-narrativo: scorrevole, coinvolgente. Sai essere lungo senza essere pesante e noioso. Un testo lungo per la qualità attentive del forumista medio, ma che tiene svegli e non annoia, non stanca. Si legge veloce.
Riguardo la storia, viene descritto il quadro della gioventù dei giorni nostri, che non differisce da quella che c'era 30 anni fa, ma cogli le particolarità del nostro tempo. Hai 24 anni e ciò ti riesce meglio rispetto ad un uomo di mezza come me.
Grazie Cari❤️
 
Oggi è finalmente Venerdì; la settimana lavorativa e scolastica è finita per buona parte delle persone (e non), il weekend è alle porte, ed è giunto il momento di lasciarsi lo stress e la monotonia infrasettimanale alle spalle, dandosi alla pazza gioia nelle maniere più edonistiche e spudorate possibili.
Nel mentre pianificavano meticolosamente il da farsi per la serata di domani, tanti hanno notato il bel tempo, e sapendo di non lavorare o non avere lezione la mattina dopo, hanno deciso di approfittarne per divertirsi anche stasera.
C’è chi si dà alla nightlife, come ad esempio Samuele, Luca, Francesco e Sandro; Samuele è un armadio Italo-Cubano di 19 anni e 1.95m per 110 chili di pura massa magra, con una mascella da pitbull, capelli neri e ricci, labbra carnose e due grandi occhi celesti che risaltano come due cabochon di acquamarina sulla sua pelle olivastra. Ovunque lui passi si fermano gli orologi, e come tocca un luogo di movida, tra le NP di ogni età, si combatte con lacrime, sudore e sangue nel disperato tentativo di accaparrarsi il suo seme, che però stasera sarà Abigail (la studentessa americana da 8) ad avere l’onore di degustare per prima.
Luca e Francesco sono i satelliti di Samuele; il primo è il classico 18enne senza infamia e senza lode, mentre l’altro è un Chadlite con un bel viso dai tratti atlanto-mediterranei e dal fisico scolpito, il tutto penalizzato, purtroppo, da una statura di appena 1.65m, i due sono amici fin dai tempi delle medie, e da quando hanno conosciuto Samuele una volta approdati alle superiori, gli orbitano intorno nella speranza di cuccare sfruttando il suo effetto alone. Proprio grazie a tale effetto stasera riusciranno a consumare, dovendosi però accontentare di quelle due CO che, non essendo state degnate di mezzo sguardo da parte del Samuelone Nazionale, sono state costrette a ripiegare sugli altri due, lasciandosi finalmente andare dopo lunghe ore di corteggiamenti e un paio di drink offerti. Inutile dire che, nel mentre, il loro “mentore” ha già fatto tripletta.
Infine c’è Sandro, l’uomo invisibile, nonché cugino di Samuele. Sandro è uno studente al terzo anno di ingegneria informatica, ha 21 anni ma ancora gli viene chiesto il documento ogni volta che ordina da bere, il suo viso è stato completamente divorato dall’acne durante la prima adolescenza, i suoi denti sono gialli e in gran parte storti, porta i capelli a maranza nonostante gli facciano schifo, lui sostiene di portarli in quanto fa figo, quando il motivo reale è che sono l’unico taglio che gli permette di coprire l’atroce stempiatura provocatagli dalle varie sessioni universitarie, è alto poco più della media nazionale, ma ciò è brutalmente eclissato dalla sua corporatura estremamente esile, quasi a farlo sembrare uno stecchino con quattro arti. Come se non bastasse, al nostro martire la roulette genetica non ha risparmiato neanche una miopia seria, che lo ha reso occhialuto fin dai tempi d’oro. Sandro non è ufficialmente parte del gruppetto, ma viene solamente portato a strascico dal cugino, in quanto quest’ultimo non è automunito e ha bisogno di qualcuno che lo scarrozzi. “Vieni con noi stasera? Vedrai che ti faccio chiavare”, gli dice ogni volta. Inutile dire che la promessa non verrà mantenuta, neanche stasera. Non tanto per colpa di Samuele, ma semplicemente perché mancano proprio le basi per giungere anche solo ad un accenno di qualcosa. Per Sandro, semplicemente, non è mai iniziata.
Mentre i quattro si ritrovano in un Pub per iniziare la serata, c’è chi invece si prepara per un qualcosa di più tranquillo, dato che sarà la nottata ad avere in serbo molto più movimento. Si tratta di Giulia, una 20enne studentessa di lingue che vive in un paesino di periferia, la quale sta uscendo di casa per incontrarsi con Michele, il fidanzato storico due anni più grande di lei, con cui è in LTR fin dalla prima liceo, e che tradisce da ormai un anno a questa parte con un borghesotto all'ultimo anno di giurisprudenza conosciuto in biblioteca, col quale ha avviato una relazione parallela che riesce a gestire perfettamente, aiutata dalla distanza tra la città universitaria e il luogo in cui abita. Michele ormai lo guarda con disprezzo, del chadlite tamarrone con gli addominali, sicuro di sé, che impennava davanti a scuola di lei con la TM Racing 125, ormai non era rimasto altro che un lontano ricordo. Michele il suo prime l’ha già superato, per lui è praticamente finita. Si è diplomato con 60 e un calcio in culo all’IPSIA, lavora in catena di montaggio, vive per pagare rate e costi di gestione della sua nuova Golf GTI rosso fiammante, ha già perso buona parte dei capelli e messo su una panza che lo fa sembrare più vecchio di 10 anni. Lei vuole di più, sente che questa storia non la porterà da nessuna parte e che le farà solo sprecare i suoi anni migliori, gli anni del divertimento, gli anni del cazzosello. Nella sua testa l’ha già lasciato da un tot, ma finora non ha mai trovato il coraggio né l’occasione per dirglielo a parole. Lui è felice, come sempre, ogni volta che vede Giulia gli si illuminano gli occhi come se fosse la prima, eppure proprio stasera sarà l’ultima. Al suo risveglio, la musa della sua vita gli sgancerà una bomba di quelle che in confronto la Tsar è stata un mini cicciolo.
Alcune storie finiranno, questo venerdì sera, ma altrettante inizieranno, o almeno così uno dei due crederà. Un esempio è Laura, trentenne in carriera wallata, figlia di papà laureata in psicologia alla IULM e fresca del secondo master conseguito nel Regno Unito. Si sta preparando con una cura maniacale, perché a breve si dovrà vedere con Gabriele, un belloccio narcisista 5 anni più giovane di lei che ha conosciuto l’estate scorsa. Gabriele è uno squattrinato con l’aria da surfista de noantri, che vive alla giornata e che, grazie alle sue innate capacità manipolatorie, unite al suo aspetto particolarmente piacente, ha sempre avuto un gran successo con le NP, riuscendo a tenersene diverse a portata di mano contemporaneamente, tutte lasciate a vivere in un limbo, nell’illusione e nella speranza che un domani possano diventare un qualcosa di più rispetto all’essere uno dei suoi tanti sborratoi ambulanti. Laura è pronta, non perde un pelo, e nonostante il suo fisico abbia accusato un evidente decadimento post-wall, riesce a nasconderlo bene per mezzo di outfit e make-up azzeccatissimi. Sale sulla sua Mini Cooper verde british, per correre a prendere Gabriele, il quale si presenterà in tuta, spettinato e puzzolente di cipolla. Dopo avergli offerto cena e biglietto del cinema, Laura fa per riportarlo a casa, ma prima i due si appartano in una strada non illuminata poco distante. La carrozzeria della Mini riesce a malapena ad ovattare i gemiti di lei, la cui intensità aumenta mano a mano che i due vanno avanti con l’amplesso, fino al momento in cui lei arriva al dunque, momento in cui tutto il suo corpo viene investito da un tremito che le toglie il respiro per un paio di secondi. Da fuori si vede la mano di lei sbattere con forza sul finestrino appannato, poi, il silenzio. Terminato l’atto, lei si sdraia sul petto di Gabriele, in quel momento sentiva di aver trovato il suo posto nel mondo, lui invece stava già pensando a Giorgia, la cameriera teen del ristorante in cui aveva appena mangiato a scrocco, della quale era riuscito ad ottenere il numero mentre Laura si era assentata per andare al bagno.
Dalla stessa strada, passa sfrecciando sul suo Scarabeo 50 Alice, una quindicenne ginger dall’aspetto innocente e apparentemente timida, si sta per trovare con le sue amiche, con le quali a loro volta raggiungerà un’altra comitiva. Il programma della serata è momentaneamente ignoto. Poco prima di uscire, ha lasciato in visualizzato un “caso umano” che aveva finalmente trovato il coraggio di chiederle di uscire.
tristezza.solo questo..
 
Ricordi lo stile del primo Ammaniti, con gli intrecci ed il finale interpretabile volutamente dal lettore (lo schianto della Golf, almeno io l'ho visto non con la classica dinamica dell'incidente ma come un suicidio indotto dall'ipergamia e dall'accumulo di beni materiali fini a sé stessi, ovvero nemmeno questi ti salvano quando l'oscuro preme potentemente sopra di te).
 
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