Specialmente in maniera frequente? Nel senso che siete ragazzi tranquilli, che stanno per i fatti loro, magari timidi, introversi e venite percepiti deboli o totalmente incapaci di intendere e volere. In pratica ho notato che la gente pensa "Difficoltà relazionali e sociali=Problemi cognitivi". E ovviamente non vado contro a quei poveri ragazzi che hanno le loro problematiche, io li apprezzo e li rispetto molto. Ma non è facile essere trattati così quando io per fortuna cognitivamente sono a posto, pur nonostante io ammetta di essere neurodivergente. Essere ritenuti incapaci di avere un pensiero particolare, di fare certi tipi di ragionamenti anche facili, di saper muovermi autonomamente da un luogo all'altro. Non succede con i miei genitori comunque. Spesso la gente si relaziona a me come se fossi un bambino (si magari ho anche interessi percepibili da bambino però lo sanno pochissime persone), a volte percepisco sentimenti e sguardi come compassione e pena nei miei confronti e credo che quando non ci sono la gente pensi o abbia pensato "purtroppo lui ha problemi, va compatito, ecc". Oppure quando sono uscito di casa con persone che non sono i miei genitori e invece di avere un rapporto normale, era più un rapporto "me stesso/baby sitter". In pratica era come se fossi un bambino piccolo che non sapeva fare nulla, tipo prendere il resto dal bancone in autonomia perché c'era il timore che perdessi le monete (mi è stato detto così) o saper camminare in strada e attraversare. Io ci faccio cose perché sono tutte cose che so fare in autonomia alla fine e anche perché così verrò sempre etichettato come persona da accudire, e non ne uscirò mai se non avrò le possibilità di mostrare non che sono emancipato perché non lo sono, ma che sono in grado di svolgere attività normali. Poi diverse volte mi vengono raccontate cose non vere su avvenimenti successi (non a me, ma in generale) perché pensano che io ci caschi e non sia in grado di ricordarmi la verità dei fatti ma in realtà io ricordo le cose e mi sento preso in giro. Tutto questo è successo tra scuola (che ho finito), gruppo della chiesa (che ho abbandonato) e tutt'ora in tutti i rari momenti di socialità che riesco a trovare. Quello che mi piacerebbe non è essere considerato super e non è quello il mio obiettivo, ma essere trattato senza compassione e maternità.