Vivere nel limbo

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Si negli ultimi due anni soprattutto ho tirato fuori il discorso e ne abbiamo parlato, purtroppo è anche un problema legato alla realtà limitante in cui viviamo, qua non c'è quasi mai un cazzo da fare, e inoltre manca proprio la materia prima, le np. Mettici il fatto che loro caratterialmente sono come due anziani e inoltre a differenza mia sono proprio accasciati finiti, sembra che abbiano accettato passivamente la loro condizione da kv e non fanno niente per provare a cambiare qualcosa.

Ogni mia proposta alternativa di andare da qualche parte o fare qualcosa di diverso sembra quasi che debbano farmi un favore, per loro esiste solo andare al bar a vedersi la partita, farsi la passeggiata lungo il corso come pensionati e anche solo proporre di uscire di sera è quasi sempre un no. Ditemi come cazzo si fa ad uscire da questa situazione.

Non ho una vita normale da ragazzo della mia età.
Io ho lo stesso problema nella mia città, dove non é rimasto nessuno. Spero di trasferirmi via a breve dopo essere entrato in servizio, spero a Roma.
 
Non riesci proprio a convincere un amico a farti due giorni che so a Roma? Cambiare aria e vedere la gente, turisti ti fa solo che bene fidati fratello
Non ho nessuno con chi andare, io ho 2 amici che vivono nel mio paese+ 1 altro che torna una volta al mese+ altri 2-3 che tornano solo a Natale, Pasqua e Agosto, escludendo quelli che vedo sporadicamente, dei 2 con cui mi vedo più o meno regolarmente uno di loro è uno schiavo che lavora 12 ore al giorno tutti i giorni quindi esce se tutto va bene il sabato pomeriggio per vedersi la partita e per il resto non ha tempo e nè la voglia di fare niente, l'altro invece piazza scuse ogni 2x3 oppure tira il solito: "eh ma tanto siamo solo noi 2 ci annoiamo "... Non ho vie di scampo.

Praticamente quel poco di social skill che avevo acquisito al liceo le ho riperse in questi ultimi 5 anni, le uniche persone con cui mi rapporto sono i miei genitori, mio fratello e quegli sfigati di amici. Una vita che non augurerei a nessuno.
 
Non ho nessuno con chi andare, io ho 2 amici che vivono nel mio paese+ 1 altro che torna una volta al mese+ altri 2-3 che tornano solo a Natale, Pasqua e Agosto, escludendo quelli che vedo sporadicamente, dei 2 con cui mi vedo più o meno regolarmente uno di loro è uno schiavo che lavora 12 ore al giorno tutti i giorni quindi esce se tutto va bene il sabato pomeriggio per vedersi la partita e per il resto non ha tempo e nè la voglia di fare niente, l'altro invece piazza scuse ogni 2x3 oppure tira il solito: "eh ma tanto siamo solo noi 2 ci annoiamo "... Non ho vie di scampo.

Praticamente quel poco di social skill che avevo acquisito al liceo le ho riperse in questi ultimi 5 anni, le uniche persone con cui mi rapporto sono i miei genitori, mio fratello e quegli sfigati di amici. Una vita che non augurerei a nessuno.
trovati una disperata dal terzo mondo e passati il tempo con lei a sto punto
 
Non ho nessuno con chi andare, io ho 2 amici che vivono nel mio paese+ 1 altro che torna una volta al mese+ altri 2-3 che tornano solo a Natale, Pasqua e Agosto, escludendo quelli che vedo sporadicamente, dei 2 con cui mi vedo più o meno regolarmente uno di loro è uno schiavo che lavora 12 ore al giorno tutti i giorni quindi esce se tutto va bene il sabato pomeriggio per vedersi la partita e per il resto non ha tempo e nè la voglia di fare niente, l'altro invece piazza scuse ogni 2x3 oppure tira il solito: "eh ma tanto siamo solo noi 2 ci annoiamo "... Non ho vie di scampo.

Praticamente quel poco di social skill che avevo acquisito al liceo le ho riperse in questi ultimi 5 anni, le uniche persone con cui mi rapporto sono i miei genitori, mio fratello e quegli sfigati di amici. Una vita che non augurerei a nessuno.
Sogno avere un fratello, quanti anni vi levate
 
La dura realtà è che quando non hai stimoli inizia a pesarti anche alzarti la mattina dal letto, perché non hai motivazioni! Un ragazzo che vuole realizzarsi e costruirsi un futuro deve poter vivere una vita soddisfacente dal punto di vista sociale e sessuale, come cazzo fa a trovare la voglia di impegnarsi in qualcosa uno che vive recluso in casa e ha scarsi o nulli contatti?

Almeno quando andavo a scuola in parte anche forzatamente mi sentivo molto più stimolato e stavo meglio al livello mentale, adesso se mi guardo alle spalle i ricordi che ho negli ultimi 4 anni sono al 90% le mura della mia camera, il futuro è più nero che mai.
Si a me ha iniziato proprio a pesare alzarmi la mattina, in tutta la mia vita non ho mai trovato una persona che mi abbia insegnato qualcosa, tutti mediocri figli di puttana, dalle scuole a lavoro, per fortuna che non ho famiglia e non devo mantenere nessuno, forse è pure una manna dal cielo. Ho sempre faticato in tutto quello che ho guadagnato, purtroppo c'è da dire anche che conta molto la famiglia in cui nasci, se sei ricco o hai già attività di famiglia parti avvantaggiato, ho visto le peggiori crudezze tra amicizie, persone di merda, ho troncato molti rapporti perché ovviamente partivo sempre svantaggiato.
Il detto dice che se non puoi vincere una gara o almeno coprire le prime posizioni, non vale la pena nemmeno gareggiare, fanculo a questa società, con il tempo ho imparato a preservare la salute fisica e mentale, troppe ingiustizie fuori dalla cameretta, ci ho provato ma ho preso tante inculate, ma se prima ero cattivo e una persona di merda, adesso lo sono ancora di più, non me ne frega più un cazzo di nessuno, anzi spero che le persone che mi hanno fatto del male si beccano 4 cancri consecutivi e pure alle loro famiglie.
 
Il limbo dell'auto miglioramento e dell'accettazione di se stessi e della propria condizione è un limbo nel quale casca la maggior parte degli essere umani. È il dilemma della classe disagiata: abbastanza ricca per aspirare a qualcosa di meglio ma troppo povera per realizzarlo. Ma fa parte anche della nostra stessa natura, oltre ad avere una componente psicologica: ci scocciamo di quello che abbiamo quindi cerchiamo qualcosa di meglio.

Voler migliorare la propria condizione significa avere una prospettiva sul futuro positiva in cui questo miglioramento possa realizzarsi, ed è ciò che ci convince a correre il rischio (emotivo). Accettare la nostra condizione (che è diverso dall'accasciarsi) invece non è altro che un modo per smettere di soffrire sperando in futuri positivi irrealizzabili in cui spendere risorse, tempo ed energie.

Credo che il nostro problema non sia tanto il fatto che oscilliamo in questo limbo, ma che non abbiamo cose solide su cui aggrapparci, in cui anche nei momenti più tristi possiamo farci forza e che ci fanno degenerare. Non abbiamo amici fidati, o una ragazza con cui condividere esperienze emotive e con cui confidarci, e con cui affrontare le varie fase della vita insieme.

Ovviamente nulla è solido nella vita perché nulla è eterno, ma qualche appiglio di stabilità ci vuole sempre se non vogliamo completamente cadere alla deriva. E questa stabilità è personale per ognuno, c'è chi la ritrova nella famiglia, negli amici, nella fidanzata, nell'esperienze di vita vissuta ecc...

I momento alti e bassi ci sono sempre nella vita per questo secondo me la regola d'oro è quello di non autodistruggersi (come cadere nell'accascio) perché ci sarà sempre quel momento, quella giornata, quel periodo in cui ci sentiamo meglio e in cui possiamo raccogliere i frutti di tutto ciò che di buono abbiamo e possiamo raccoglierne anche di meglio se non l'abbiamo autodistrutto.

Io sono anni ormai che vivo la solitudine, che mi angoscio dentro casa e anche fuori quando guardo vivere gli altri. Ma alla fine mi concedo anche io i miei momenti in cui stare bene. Proprio quest'estate mi sto organizzando un viaggio in giro per l'europa per qualche giorno. Sarebbe stato più bello se ci fossi andato con amici o con la ragazza? Sicuro, però posso raccogliere anche cose buone e uniche andando da solo piuttosto che autodistruggendomi e accasciandomi dentro casa.

Alla fine l'unico appiglio stabile rimane sempre te stesso perché è l'unico con il quale devi convivere in ogni istante e in ogni dove.
Gran bel messaggio, complimenti: realistico e cinico ma senza essere lacrimoso e funesto.
 
Si negli ultimi due anni soprattutto ho tirato fuori il discorso e ne abbiamo parlato, purtroppo è anche un problema legato alla realtà limitante in cui viviamo, qua non c'è quasi mai un cazzo da fare, e inoltre manca proprio la materia prima, le np. Mettici il fatto che loro caratterialmente sono come due anziani e inoltre a differenza mia sono proprio accasciati finiti, sembra che abbiano accettato passivamente la loro condizione da kv e non fanno niente per provare a cambiare qualcosa.

Ogni mia proposta alternativa di andare da qualche parte o fare qualcosa di diverso sembra quasi che debbano farmi un favore, per loro esiste solo andare al bar a vedersi la partita, farsi la passeggiata lungo il corso come pensionati e anche solo proporre di uscire di sera è quasi sempre un no. Ditemi come cazzo si fa ad uscire da questa situazione.

Non ho una vita normale da ragazzo della mia età.
Davvero triste che ci siano ragazzi così. Ancora più triste il vivere in una realtà dove ci sono molti più anziani che ragazzi e non ci sono ragazze.
Praticamente non fatte nulla.
Avevi scritto di essere uno studente universitario, lì hai legato con persone? Altrimenti diventa difficile consigliarti qualcosa.
 
Preferisco non dire dove di preciso, comunque abito in un piccolo paese in montagna abbastanza isolato, non ho grandi città nelle vicinanze.
La vita in un piccolo paese montano è molte volte più sana che in città, tuttavia per un giovane può essere molto limitante e lo fa ammalare comunque. Se non ci sono ragazze non puoi neppure sperare in qualche ragazza seria e sana con cui fidanzarsi a casa e sposarsi.
 
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trovati una disperata dal terzo mondo e passati il tempo con lei a sto punto
Bisogna trovarla, appunto! Se vive in un paesino montano, donne straniere non se ne trovano, quelle che eventualmente ci sono, o sono fidanzate/sposate o si tratta di over-50 badanti. Le uniche disperate del terzo mondo con cui può entrare in contatto, spostandosi dal paesino, sono escort e stradali, che non sono ne meglio ne peggio della donna media che si trova su Tinder o in un bar, però oltre a dover stare attenti non è che sempre hanno voglia di socializzare (nel caso delle stradali ci possono essere organizzazioni criminali dietro).
Andare all' estero non penso sia nelle possibilità, purtroppo, del nostro CrudistaCarnivoro.
 
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Davvero triste che ci siano ragazzi così. Ancora più triste il vivere in una realtà dove ci sono molti più anziani che ragazzi e non ci sono ragazze.
Praticamente non fatte nulla.
Avevi scritto di essere uno studente universitario, lì hai legato con persone? Altrimenti diventa difficile consigliarti qualcosa.
La maggior parte delle volte che vado all'università entro ed esco dopo 4-5 ore senza aver mai scambiato parola con nessuno, senza aver salutato nessuno, praticamente senza aver mai aperto bocca, infatti ormai frequento poco.
 
La maggior parte delle volte che vado all'università entro ed esco dopo 4-5 ore senza aver mai scambiato parola con nessuno, senza aver salutato nessuno, praticamente senza aver mai aperto bocca, infatti ormai frequento poco.
Io ricordo che quando si andava a dare esami o a fare commissioni, le occasioni per parlare non mancavano. A volte andavo e non comunicavo con nessuno, altre volte invece chiacchieravo alla grande.
Poi ci sono facoltà dove si devono fare lavori di gruppo, ma forse non è il caso dell' indirizzo di studi che fai.
 
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