Voglio essere assessuale

Quali sono le conseguenze di prendere anti depressivi se non si è effettivamente depressi. Lo sai bene che gira questa tendenza di auto diagnosticarsi la depressione solo perché ci si sente stanchi o non si ha voglia di far nulla, ma molte volte non lo si è veramente. Ho paura che prendendo anti depressivi in una condizione non favorevole si vada solo a peggiorare tantissimo la situazione di disagio. Mi dispiace che tu abbia sofferto di questi problemi e sarei davvero contento se adesso fossi riuscito a superarli. Comunque rimane il fatto che prendere quel tipo di medicinali sia altamente sconsigliato, ma non penso serva uno specialista o chatGPT per dirlo
Ti ringrazio per il tuo interessamento. I primi tempi, parlo di un due-tre mesi dall'assunzione (escludendo le prime tre settimane che sono un inferno per gli effetti collaterali) si passa dal vedere tutto nero al mondo arcobaleno, è capitato in un'occasione che uscissi fuori per strada a giocare a pallone con dei ragazzini da una condizione di poche settimane prima in cui ero steso sul pavimento ma il problema è che, superato questo periodo iniziale, l'umore si assesta su scale di grigio e le emozioni vengono appiattite, si è sostanzialmente dei robot. Dopo qualche anno di assunzione ho deciso di smetterli perché era sopraggiunto anche un ottundimento mentale, quindi è corretto il tuo ragionamento sul non prenderli se non si hanno le condizioni necessarie per farlo, si peggiorerebbe soltanto il quadro. I traumi dello vita rimangono ma si cerca di affrontarli, anche prendendosi la propria dose di responsabilità, ma in certi casi l'aiuto è necessario, non lo nego, soltanto bisogna anche essere fortunati a trovare il professionista giusto che riesca a vedere che dietro il farmaco c'è una persona che soffre e non uno che ha bisogno di una fuga dalla realtà con i farmaci.
 
Bisogna fare una vita che ci avvicini alla nostra infanzia, al periodo pre-puberale, che è il più felice. Non ce ne fotteva un cazzo dei soldi, ci bastava il minimo, dovremmo vivere così anche da adulti.
 
Riassunto discussione che feci con un AI.

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Ecco un riassunto che lega insieme i punti discussi, spiegando perché tentare di "curare" un disagio legato al desiderio sessuale con metodi drastici come farmaci soppressivi o l'asportazione dei testicoli è una soluzione quasi sempre peggiore del problema.

In sintesi, tentare di eliminare il proprio desiderio sessuale eliminandone la fonte ormonale (il testosterone) **non è per nulla consigliato perché equivale a demolire l'intera casa per riparare una singola perdita d'acqua.**

Il testosterone non è semplicemente il "carburante del sesso". È un ormone sistemico fondamentale che regola il benessere fisico e mentale di un uomo. Rimuoverlo non elimina solo il desiderio, ma smantella l'intero equilibrio fisiologico e psicologico della persona.

Ecco perché è una pessima idea:

1. **Crollo Fisico Garantito:** Eliminare il testosterone significa condannarsi a una serie di problemi fisici gravi e certi: perdita di massa muscolare e forza, aumento del grasso corporeo, crollo dei livelli di energia (astenia cronica) e, soprattutto, un altissimo rischio di osteoporosi, che rende le ossa fragili e soggette a fratture.

2. **Impatto Mentale Devastante:** Come abbiamo visto, il testosterone è un potente regolatore dell'umore e delle funzioni cognitive. La sua assenza porta quasi inevitabilmente a depressione, ansia, irritabilità, perdita di motivazione, apatia e una pervasiva "nebbia mentale" che compromette la concentrazione e la lucidità. Invece di risolvere un malessere, se ne creano di nuovi e più gravi.

3. **Effetto Paradossale sul Disagio:** L'obiettivo sarebbe "stare meglio" eliminando una pulsione che crea sofferenza. Il risultato, però, è l'opposto. Si elimina sì il desiderio, ma insieme ad esso si perdono anche la spinta vitale, la fiducia in sé, la capacità di provare piacere (non solo sessuale) e la stabilità emotiva. È molto probabile che il malessere psicologico complessivo peggiori drasticamente.

4. **Esistono Alternative Efficaci e Non Distruttive:** Il desiderio sessuale che causa sofferenza (perché eccessivo, inopportuno o fonte di vergogna) non è un problema ormonale, ma **psicologico**. La soluzione corretta non è la castrazione chimica o chirurgica, ma un percorso psicologico, psicoterapeutico o sessuologico. Questi percorsi aiutano a:
* **Comprendere** l'origine del proprio disagio.
* **Imparare a gestire** e a convivere con le proprie pulsioni.
* **Incanalare** l'energia del desiderio in modi costruttivi.
* **Risolvere** i conflitti interiori senza dover mutilare il proprio corpo e la propria mente.

In conclusione, sacrificare il testosterone per liberarsi dal desiderio sessuale è una scelta estrema che non risolve il problema psicologico alla radice e, in cambio, distrugge la salute fisica e mentale, lasciando la persona in uno stato di benessere generale molto peggiore di quello di partenza.
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