È successo poco dopo le dieci del mattino di mercoledì 9 ottobre, durante l’ora di italiano. La giovane ha chiesto alla professoressa di assentarsi per qualche minuto per andare in bagno, è salita al piano superiore raggiungendo le scale antincendio e ha deciso di lanciarsi nel vuoto, morendo sul colpo, dopo una caduta di circa otto metri. Sono bastati quei pochissimi minuti di assenza della studentessa per allarmare i compagni di classe e l’insegnante che, usciti in un piccolo gruppetto, hanno subito capito cosa fosse successo. Sono stati proprio i suoi compagni di classe dell’indirizzo di pasticceria a dare le prime informazioni ai carabinieri. Hanno spiegato che la compagna sembrava molto tranquilla. Nulla, insomma, faceva presagire a un simile gesto. La 16enne stava attraversando un periodo di fragilità e per questo stava seguendo un percorso di cure. Per un breve periodo era stata anche impossibilitata a frequentare le lezioni.
Quest’anno era rientrata in classe con impegno e interesse, raccontano gli amici. Tutti la ricordano come una ragazza con una particolare sensibilità. Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe potuta arrivare a compiere un gesto così estremo. Un dramma che si è consumato in pochi minuti: è uscita dall’aula per andare in bagno e pochi istanti dopo i compagni hanno sentito un professore che gridava aiuto, chiedendo di allertate i soccorsi. Poco dopo è atterrato l’elicottero nel prato della scuola a fianco e i medici del Suem 118 si sono precipitati sul luogo dell’accaduto, cercando di rianimare la giovane che, nonostante tutti gli sforzi, non è riuscita a farcela. Sotto choc gli studenti e gli insegnanti dell’istituto professionale della piccola città murata che quella compagna che, raccontano, avevano sempre cercato di aiutare quella compagna che stava attraversando un momento difficile.
La accompagnavano al bagno o in giardino quando voleva uscire, ma le stavano vicini anche quando non si sentiva bene e aveva bisogno anche solo di parlare. Questa volta, per un’eventualità che non sono riusciti a prevedere, lei si sarebbe infatti assentata a grande velocità, uscendo in autonomia e poi facendo perdere le proprie tracce. Ha trovato aperte le porte che conducono alla scala antincendio, di solito, chiuse e si è lanciata nel vuoto. Uno shock che faranno molta fatica a sopportare perché - come hanno ribadito alcuni compagni - anche se non si conoscevano personalmente, sapere che c’è una coetanea in difficoltà a scuola e pensare di averla incrociata anche proprio nel giorno della sua morte, è troppo doloroso per dei ragazzi così giovani.