Economia vs potenza

Stato
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Abitante

Well-known member
Blackpillato
Utente storico
È un approccio molto superficiale ad un tema importante,che si interlaccia anche con la situazione sessuale sentimentale in questo paese.

Premessa,il mio non è un discorso nazionalista,dato che alla fin fine mi interessa solo il mio benessere e quello dei miei cari,del nazionalismo me ne frega poco perché so bene che è una bugia messa in campo dai potenti per continuare a dominare,ma in un contesto dove la guerra è reale, è anche il solo atteggiamento possibile se si vuole continuare ad esistere come popolo.(vedremo come questo mio atteggiamento è fra i problemi più gravi)


l'Italia quando ha accettato l'ala statunitense(come hanno fatto anche Francia, Germania e Regno Unito),hanno rinunciato al disegno di potenza e sovranità,per diventare paesi dediti alla pace ed economia.

Infatti siamo sempre più irrilevanti sotto ogni punto di vista,dove si,la qualità di vita è alta,per ora,ma la popolazione è sempre più anziana e incapace di difendersi.

Noi giovani,in numero sempre minore,non abbiamo ideali oltre alla ricerca del piacere personale,ci siamo dimenticati la guerra e i suoi orrori, viviamo fuori dalla storia, che è destinata a ripetersi.
Siamo uno dei paesi in cui è normale ripetere continuamente "fa schifo, è una merda ecc"(che è vero,che è così ovunque,il punto è che per tirare avanti in stabilità serve credere collettivamente ad una determinata bugia, l'abbiamo anche noi qui,ma non è funzionale al mantenimento della società)
La gente è impegnata ad additare i politici come principali colpevoli,quando è la pasta di cui è fatto il popolo a determinare gli eventi,il politico e la classe dirigente,cerca di canalizzare le energie e desideri,paure delle persone in una dtermima direzione,anche se con il progresso della propaganda e del consumismo, c'è una classe dirigente ancora superiore che riesce in modo efficace ad imporre determinati concetti nelle menti.

Gli immigrati,che sarebbero una valida risorsa se assimilati(quindi resi italiani religiosamente e culturalmente,anche usando la violenza quando necessario),potendo quindi utilizzarli in battaglia oltre a lavoro e procreazione
Vengono invece integrati(come imposto dagli usa per impedire la potenza agli stati UE), mantenendo le loro usanze e culture in questo paese,con rutti i disordini del caso.

Sono molti,con etnie, tribù e religioni differenti, quindi per ora non possono formare un gruppo militare coeso aspirante alla conquista degli stati in cui si trovano.
Alcuni sentono ancora senso di appartenenza e risonanza per gli stati da cui provengono.

Ma prima o poi, fra essi si affermerà una maggioranza etnica che assimilerà le altre, puntando anche gli autoctoni,o comunque creando disordini interni più gravi rispetto ai reati isolati,o alla droga(che alla fine è ancora legata all'economia,i veri problemi arriveranno quando le ambizioni dei gruppi militanti sfoceranno nella politica e nel militare,nella religione e nella cultura).
Anzi la droga potrebbe già essere uno strumento di guerra silenzioso,che mira ad indebolire i giovani.

Anche la cina e la Russia, seppur belligeranti stanno andando in contro al processo di invecchiamento demografico,ma sono ancora stati sovrani,che aspirano all'espansione.
l'Iran è invece uno stato popoloso, giovane ed aspirante alla potenza che potrebbe minare gli equilibri,neanche tanto lontano da qui.

Sono paesi alla fine,che schifano la democrazia e il progresso economico,mica sono "indietro", semplicemente hanno obbiettivi diversi.
La stessa popolazione è militante e disposta ad anteporre il benessere individuale, economico, all'ideale nazionale.
Rendendoli più propensi allo sforzo militare e all'espansione, all'assimilazione di altri popoli a fine di difesa e militare.
Utilizzano tra l'altro la frustrazione sessuale degli uomini come arma,mentre noi qui,la utilizziamo come vacca da cui mungere ulteriore profitto economico.
Quindi là, abbiamo uomini frustrati e pericolosi.
Qui,uomini frustrati e accasciati.

Noi miriamo al benessere interno,ma abbiamo perso di vista la sopravvivenza come territorio e come cultura,che va scomparendo.
La del benessere se ne sbattono e puntano tutto sulla gloria e la storia,loro l'economia la usano come sostentamento alla campagna dello stato.

Dal punto di vista antropologico nessuno dei due approcci è sano.
Nel primo caso hai un regno incapace di resistere alla selezione darwiniana.
Nel secondo hai regni che per portare avanti le loro compagne,trucidano, sottomettono,inquinano(anche più di noi).

Riflettiamo davvero sul come la guerra sia sempre stata la normalità,e al di fuori della nostra bolla di pil,pensioni e sanità,alla fine tutto il mondo sta praticamente ancora in guerra,e quindi prima o poi arriverà anche qui,e nessuno è preparato.
Cosa si può fare? Iniziare a pensare bene bene ad uno stato in cui andarsene a fare in culo.

Anche perché,pur caso l'Italia si mettesse improvvisamente ad ambire alla forza, verrebbe probabilmente punita dagli usa(unica difesa),finendo alla mercé degli aggressori.
Idem gli altri stati UE.

L'America stessa che ci ha imposto a sta condizione è attualmente il primo impero,che usa in modi più o meno velati la violenza per mantenere il primato.
 
Mi sto approcciando pian piano ai temi di geopolitica, qualsiasi rimando a fonti valide di cultura a riguardo sono apprezzate
 
Abitante, l' Italia ha perso la sovranità con la sconfitta nella seconda guerra mondiale. E' un satellite degli Stati Uniti, ed un membro dell' Unione Europea. La politica di potenza la può esercitare sono subordinata alle seddette entità, diversamente viene danneggiata, destabilizzata, dal 1945 tutti i capi di stato della colonia Italia che hanno cercato di perseguire una politica nazionale un minimo indipendente hanno fatto una brutta fine.
Su molte considerazioni mi trovo d' accordo, tranne sul fatto che Cina, Russia non diano peso al successo economico: al contrario ci tengono molto, anche in termini di società dei consumi. E' del resto vero che, come hai scritto tu, lì c'è un maggiore indottrinamento patriottico, nazionalista, o perlomeno ha maggiore successo. Per i giovani russi trovarsi ad essere mandati in guerra è visto come una cosa normale che nella vita può succedere, stessa cosa per i Cinesi.
 
Abitante, l' Italia ha perso la sovranità con la sconfitta nella seconda guerra mondiale. E' un satellite degli Stati Uniti, ed un membro dell' Unione Europea. La politica di potenza la può esercitare sono subordinata alle seddette entità, diversamente viene danneggiata, destabilizzata, dal 1945 tutti i capi di stato della colonia Italia che hanno cercato di perseguire una politica nazionale un minimo indipendente hanno fatto una brutta fine.
Su molte considerazioni mi trovo d' accordo, tranne sul fatto che Cina, Russia non diano peso al successo economico: al contrario ci tengono molto, anche in termini di società dei consumi. E' del resto vero che, come hai scritto tu, lì c'è un maggiore indottrinamento patriottico, nazionalista, o perlomeno ha maggiore successo. Per i giovani russi trovarsi ad essere mandati in guerra è visto come una cosa normale che nella vita può succedere, stessa cosa per i Cinesi.
Mi viene da pensare che utilizzino l'economia come mezzo di competizione con gli usa alternativo alla guerra.
Forse per indebolire la popolazione statunitense,che sta iniziando a perdere la religione e la coesione,con ritardo rispetto a noi,ma le avvisaglie del tracollo sono anche là.

Dall'altra parte la cultura del consumo statunitense sta radicando anche in cina(e forse in Russia, sono ignorante a riguardo)
Porterà ad un indebolimento morale della popolazione,riduzione della coesione e perdita della religione,invecchiamento come già stiamo vedendo.
Che potrebbe portarli al tracollo prima di raggiungere il primato(considerando anche che si faranno la guerra tra loro prima o poi),o poco dopo.

Ecco sì, si potrebbe dire che loro sono più bilanciati fra economia e potenza,come gli Usa.

Noi vertiamo solo all'economia,e paesi più "selvaggi" stanno solo sulla potenza
 
La situazione odierna è per certi versi simile a quella pre disgregazione dell'impero romano, con tutte le differenze storiche e soprattutto tecnologiche che stanno portando ad una più rapida disgregazione dei valori culturali e linguistici del paese (i neologismi anglistici e la trap sono esempi di imbarbarimento della lingua, ma non nel senso che debba essere immutabile ma che per alcuni termini ben precisi si sostituiscano con altri).
Oltre al fatto del mancato ricambio di risorse umane e di energie c'è il problema delle risorse naturali, che sono scarse, mentre quei paesi che hai citato ne sono ricchi. A beneficiare di tutto ciò sarà sempre quella piccola percentuale di uomini che, sia con le crisi che con le guerre, hanno aumentato il proprio capitale e la propria influenza e magari sono stati essi stessi a scatenarle.
Purtroppo fino a quando non si scopre nuovamente cosa vuol dire lottare per garantirsi la sopravvivenza fisica rispetto al possedere il nuovo suv o portare la np di turno a mangiare al ristorante stellato, la situazione rimarrà questa, non so quando si raggiunga il punto limite ma la fiducia che cambi qualcosa in un paese in cui gli estremi della popolazione sono costituiti da principalmente da rincoglioniti (pochi giovani poveri e tanti vecchi ricchi) non depone a favore di programmi per il futuro
 
La situazione odierna è per certi versi simile a quella pre disgregazione dell'impero romano, con tutte le differenze storiche e soprattutto tecnologiche che stanno portando ad una più rapida disgregazione dei valori culturali e linguistici del paese (i neologismi anglistici e la trap sono esempi di imbarbarimento della lingua, ma non nel senso che debba essere immutabile ma che per alcuni termini ben precisi si sostituiscano con altri).
Oltre al fatto del mancato ricambio di risorse umane e di energie c'è il problema delle risorse naturali, che sono scarse, mentre quei paesi che hai citato ne sono ricchi. A beneficiare di tutto ciò sarà sempre quella piccola percentuale di uomini che, sia con le crisi che con le guerre, hanno aumentato il proprio capitale e la propria influenza e magari sono stati essi stessi a scatenarle.
Purtroppo fino a quando non si scopre nuovamente cosa vuol dire lottare per garantirsi la sopravvivenza fisica rispetto al possedere il nuovo suv o portare la np di turno a mangiare al ristorante stellato, la situazione rimarrà questa, non so quando si raggiunga il punto limite ma la fiducia che cambi qualcosa in un paese in cui gli estremi della popolazione sono costituiti da principalmente da rincoglioniti (pochi giovani poveri e tanti vecchi ricchi) non depone a favore di programmi per il futuro
Così, verebbe da dire che l'Italia finirà, prima o poi invasa,e la popolazione si troverà costretta ad accettare passivamente le imposizioni dei conquistatori.
Potrebbe perfino avvenire un genocidio se ci fosse una differenza di religioni.

Questo in uno scenario in cui l'America non è più a difesa dell'Italia,non è più la prima potenza,o è entrata attivamente in guerra con altre potenze.
Ci sarebbe anche da considerare che prima, dovrebbero espandere i confini ostili fin qui,e di strada da fare ce n'è parecchia.
Ma alla fine la Russia attuale era in passato molti stati separati che sono stati annessi progressivamente, quindi sulla prospettiva di mezzo secolo/un secolo non credo sia impossibile.

L'interazione con gli immigrati attualmente presenti nel paese sarebbe interessante poiché,questi probabilmente non verranno assimilati per Maggioranza nemmeno nelle successive generazioni.

Non mi sembra impossibile pensare che nel giro di 100 anni sto paese sarà annesso a qualcos'altro
 
L'italia ma un pò tutta l'europa sta affondando, principalmente per colpa della mancanza di natalità, e influenze esterne che sono complicate da valutare in un forum.

Vi basti pensare che da qui a 10 anni la sanità sarà al collasso, 10 anni nn sono nulla, già oggi per VISITE salva vita ti danno un anno di attesa quando il cancro ti ucciderà senza terapia in 6 mesi al massimo... fatevi due conti.

un mio amico ha il cancro allo stomaco e nn ha soldi per andare privatamente è condannato a morte la prima visita per un esame importante ce l'ha a maggio 2025.... sapete che significa? Si bravi significa che muore.... si sta facendo la colletta per aiutarlo con le visite, ma guarda caso... (nota importante) è brutto e nessuna np ha partecipato alla colletta, manco la sua ex con cui ha un figlio.... ho detto tutto.

L'italia vive di ricordi, oggi siamo alle porte del secondo mondo, cioè abbiamo le infrastrutture ma nn i soldi ne le persone per farle andare... e tutti scappano...

Stiamo grattando il fondo del barine, la sanita ha 12 miliardi di DEBITO 12 miliardi sapente quanti sono ? ed il tasso di interessi cresce e cresce e questo solo la sanita...

Qui nn ci sta futuro, se non che vadano al potere fra 10 o 20 anni persone nuove e decidano di nn pagare i debiti... ma è già successo nella storia, non finisce mai bene, scoppiano guerre ma poi di soliti si rinasce per altri 20 o 50 anni.

Io nn so valutare ne mi interessa a 48 anni pensare al futuro del paese, di me nn interessa nulla a nessuno ed io penso a salvarmi il culo e lo sto facendo, fra 5 anno al massimo me ne vado appena riesco a mettere in cassa un pò di soldoni in qualche paese dove le np stanno zitte e te la danno basta che hai bei soldi.... Ma nn mi sposto per loro mi sposto per me stesso.
 
L'italia ma un pò tutta l'europa sta affondando, principalmente per colpa della mancanza di natalità, e influenze esterne che sono complicate da valutare in un forum.

Vi basti pensare che da qui a 10 anni la sanità sarà al collasso, 10 anni nn sono nulla, già oggi per VISITE salva vita ti danno un anno di attesa quando il cancro ti ucciderà senza terapia in 6 mesi al massimo... fatevi due conti.

un mio amico ha il cancro allo stomaco e nn ha soldi per andare privatamente è condannato a morte la prima visita per un esame importante ce l'ha a maggio 2025.... sapete che significa? Si bravi significa che muore.... si sta facendo la colletta per aiutarlo con le visite, ma guarda caso... (nota importante) è brutto e nessuna np ha partecipato alla colletta, manco la sua ex con cui ha un figlio.... ho detto tutto.

L'italia vive di ricordi, oggi siamo alle porte del secondo mondo, cioè abbiamo le infrastrutture ma nn i soldi ne le persone per farle andare... e tutti scappano...

Stiamo grattando il fondo del barine, la sanita ha 12 miliardi di DEBITO 12 miliardi sapente quanti sono ? ed il tasso di interessi cresce e cresce e questo solo la sanita...

Qui nn ci sta futuro, se non che vadano al potere fra 10 o 20 anni persone nuove e decidano di nn pagare i debiti... ma è già successo nella storia, non finisce mai bene, scoppiano guerre ma poi di soliti si rinasce per altri 20 o 50 anni.

Io nn so valutare ne mi interessa a 48 anni pensare al futuro del paese, di me nn interessa nulla a nessuno ed io penso a salvarmi il culo e lo sto facendo, fra 5 anno al massimo me ne vado appena riesco a mettere in cassa un pò di soldoni in qualche paese dove le np stanno zitte e te la danno basta che hai bei soldi.... Ma nn mi sposto per loro mi sposto per me stesso.
Condivido tutto
Facendo una superficiale ricerca Google abbiamo circa 3 trilioni di debito pubblico.
Finita
In più su 200 stati al mondo siamo nel bottom 10 a tasso nascite,fra gli ultimi.
Ma abbiamo fra le aspettative di vita più alte...
Previdenza insostenibile,zero militarizzazione.

Anch'io sto iniziando a pensare a dove cazzo scappare, però va valutato bene anche in relazione ai confini dello stato prescelto,per eventuali guerre,alla tolleranza verso gli stranieri e la qualità della vita, possibilità di lavoro per i giovani,la sanitá,le np saranno in top 10 prioritá ma non top 3.

Ad esempio valutavo la turchia, solo che sta vicina a paesi belligeranti,ed eventualmente l'argentina che è parecchio remota ma ricca di disordine sociale e povertà(da quanto sto capendo)

Tu...dove andresti?
 
Condivido tutto
Facendo una superficiale ricerca Google abbiamo circa 3 trilioni di debito pubblico.
Finita
In più su 200 stati al mondo siamo nel bottom 10 a tasso nascite,fra gli ultimi.
Ma abbiamo fra le aspettative di vita più alte...
Previdenza insostenibile,zero militarizzazione.

Anch'io sto iniziando a pensare a dove cazzo scappare, però va valutato bene anche in relazione ai confini dello stato prescelto,per eventuali guerre,alla tolleranza verso gli stranieri e la qualità della vita, possibilità di lavoro per i giovani,la sanitá,le np saranno in top 10 prioritá ma non top 3.

Ad esempio valutavo la turchia, solo che sta vicina a paesi belligeranti,ed eventualmente l'argentina che è parecchio remota ma ricca di disordine sociale e povertà(da quanto sto capendo)

Tu...dove andresti?
Ho cominciato solo da poco a cercare un posto dove potrei lavorare con minima tassazioni, e che abbiano un ottima sanità, quindi nn so ancora dirti
 
Mi salvo queste riflessioni, che da come si legge sono ispirate alle analisi di Dario Fabbri.

Vorrei aggiungere alcuni appunti.

L'Italia è stata invasa dalle truppe americane (il "ci hanno liberato" nella narrazione bluepill) e nel 1943 con la firma dell'armistizio di cassibile diventa un protettorato USA.
Da allora siamo sempre stati un paese a sovranità controllata (pensate a quante interferenze esterne ci sono state negli anni 60-70-80) e una fondamentale base logistico/militare per il pentagono.
L'unione europea é un esperimento di contenimento degli americani di stampo economico piu' che politico (la CECA), esperimento che oggi si può definire fallito.
Così come è fallito il sistema economico basato sulle regole del cosiddetto libero mercato.

Come hai fatto notare un grave problema del nostro tempo è l'assenza di ideali, e di valori.
Qui è stato fatto un lavoro sottile ma estremamente efficace, tramite l'istruzione e la pedagogia di stampo neoliberale.
I giovani (gli unici che possono cambiare le cose) oggi hanno accesso ad una miriade di informazioni eppure non sanno minimamente come funziona il mondo.
Siamo bravissimi nel riconoscere il valore monetario degli oggetti e dei prodotti, ma non sappiamo neanche chi vogliamo essere e a quale idea di mondo tendere.
Nel nostro cuore sappiamo che tante cose non sono giuste (ad esempio lo sterminio che avviene a Gaza) eppure non facciamo niente e in molti casi non possiamo far niente per cambiarle.

La demografia Cinese è molto negativa. Sei dati sono corretti nel 2100 dimezzerà la popolazione pertanto dubito che riusciranno mai a superare gli USA in potenza.
Quello che non si capisce a queste latitudini è che una demografia bilanciata (popolazione giovane e in crescita) è forse ancora piu' importante dell'apparato tecnologico e militare per qualsiasi nazione.

La guerra purtroppo è una costruzione umana e continuerà ad esistere.
Io di base rimango contrario ai modelli di stato nazionale, che siano democratici o autocratici è indifferente, credo in un modello di organizzazione della società diverso, piu' distribuito, meno gerarchico, non capitalista, basato sulla comunità e sulla convivenza pacifica.
Questa è la dimensione in cui vorrei vivere.

Purtroppo mi scontro quotidianamente con un mondo che non si pone minimamente queste domande.
Sto cercando un paese, ma soprattutto persone compatibili per costruire una via alternativa a questo sistema.
 
Così, verebbe da dire che l'Italia finirà, prima o poi invasa,e la popolazione si troverà costretta ad accettare passivamente le imposizioni dei conquistatori.
Potrebbe perfino avvenire un genocidio se ci fosse una differenza di religioni.

Questo in uno scenario in cui l'America non è più a difesa dell'Italia,non è più la prima potenza,o è entrata attivamente in guerra con altre potenze.
Ci sarebbe anche da considerare che prima, dovrebbero espandere i confini ostili fin qui,e di strada da fare ce n'è parecchia.
Ma alla fine la Russia attuale era in passato molti stati separati che sono stati annessi progressivamente, quindi sulla prospettiva di mezzo secolo/un secolo non credo sia impossibile.

L'interazione con gli immigrati attualmente presenti nel paese sarebbe interessante poiché,questi probabilmente non verranno assimilati per Maggioranza nemmeno nelle successive generazioni.

Non mi sembra impossibile pensare che nel giro di 100 anni sto paese sarà annesso a qualcos'altro
Secondo me, la carta rilevante del gioco è sempre la tecnologia, avvenimenti che nel passato richiedevano tempo oggigiorno avvengono in presa diretta. I progressi avuti nell'ultimo secolo hanno permesso un aumento della qualità di vita e questo ha ha permesso alla gente di figliare di meno, oggigiorno un figlio lo si fa soltanto per il fatto di farlo e non più per mandarlo a lavorare appena pronto per tenere in mano un attrezzo, probabilmente lo stesso valeva per la guerra. L'occidente ha la tecnologia (e molta di essa coperta da segreto militare, credo che esistano armi potenzialmente in grado di ridurre in cenere una nazione di grandi dimensioni oltre le atomiche) ed i paesi del Brics la manodopera e le risorse, i potenti di turno non vogliono una guerra su scala globale, a loro basta scatenare molti piccoli conflitti su aree circoscritte del pianeta in modo da specularci sopra, è una costante che va avanti sin da quando si sono utilizzate le atomiche sul Giappone. Credo che si rimarrà in un sostanziale equilibrio da questo punto di vista, si è capito che conviene più far ammalare pian piano una civiltà privandola dei loro valori e della loro identità e storia che bombardarla con il fuoco, vedi la propaganda di Hollywood, la diffusione altalenante delle droghe (Italia negli anni 70 per raffreddare gli animi di una popolazione giovanile), l'utilizzo della televisione come mezzo per intontire e dirottare le coscienze, la rete come mezzo per la diffusione di pornografia, quindi i social. Un paese ignorante è vulnerabile ma paradossalmente anche sicuro, è come il sempliciotto di paese che ha il cugino forzuto e quindi non viene pestato.
La situazione sarà quella di un lento declino (quella di un vecchio un po' rimbambito ma con un passato glorioso che gli ha permesso di campare bene senza notevoli problemi di salute) che forse non toccherà noi ma i nostri figli e nipoti. Forse gli unici paesi in cui si potrebbe essere al sicuro saranno quelli del Nord Europa, poco popolosi e con risorse naturali notevoli.
 
Mi salvo queste riflessioni, che da come si legge sono ispirate alle analisi di Dario Fabbri.
Già, è un'ottimo libro da introduzione ad un argomento molto complesso che a scuola non trattano veramente.
Ora,mi leggo la tua risposta come quella del grande maiale,domani più da fresco rispondo che sono stanco morto
 
Mi salvo queste riflessioni, che da come si legge sono ispirate alle analisi di Dario Fabbri.
Già, è un'ottimo libro da introduzione ad un argomento molto complesso che a scuola non trattano veramente.
Ora,mi leggo la tua risposta come quella del grande maiale,domani più da fresco rispondo che sono stanco morto
 
L'italia ma un pò tutta l'europa sta affondando, principalmente per colpa della mancanza di natalità, e influenze esterne che sono complicate da valutare in un forum.

Vi basti pensare che da qui a 10 anni la sanità sarà al collasso, 10 anni nn sono nulla, già oggi per VISITE salva vita ti danno un anno di attesa quando il cancro ti ucciderà senza terapia in 6 mesi al massimo... fatevi due conti.

un mio amico ha il cancro allo stomaco e nn ha soldi per andare privatamente è condannato a morte la prima visita per un esame importante ce l'ha a maggio 2025.... sapete che significa? Si bravi significa che muore.... si sta facendo la colletta per aiutarlo con le visite, ma guarda caso... (nota importante) è brutto e nessuna np ha partecipato alla colletta, manco la sua ex con cui ha un figlio.... ho detto tutto.

L'italia vive di ricordi, oggi siamo alle porte del secondo mondo, cioè abbiamo le infrastrutture ma nn i soldi ne le persone per farle andare... e tutti scappano...

Stiamo grattando il fondo del barine, la sanita ha 12 miliardi di DEBITO 12 miliardi sapente quanti sono ? ed il tasso di interessi cresce e cresce e questo solo la sanita...

Qui nn ci sta futuro, se non che vadano al potere fra 10 o 20 anni persone nuove e decidano di nn pagare i debiti... ma è già successo nella storia, non finisce mai bene, scoppiano guerre ma poi di soliti si rinasce per altri 20 o 50 anni.

Io nn so valutare ne mi interessa a 48 anni pensare al futuro del paese, di me nn interessa nulla a nessuno ed io penso a salvarmi il culo e lo sto facendo, fra 5 anno al massimo me ne vado appena riesco a mettere in cassa un pò di soldoni in qualche paese dove le np stanno zitte e te la danno basta che hai bei soldi.... Ma nn mi sposto per loro mi sposto per me stesso.

Il problema è che la sanità privata in Italia non è buona anche se hai i soldi, conviene andare all'estero dove la sanità privata è la normalità perchè qui spesso ti levano i soldi per fare nulla.
 
È un approccio molto superficiale ad un tema importante,che si interlaccia anche con la situazione sessuale sentimentale in questo paese.

Premessa,il mio non è un discorso nazionalista,dato che alla fin fine mi interessa solo il mio benessere e quello dei miei cari,del nazionalismo me ne frega poco perché so bene che è una bugia messa in campo dai potenti per continuare a dominare,ma in un contesto dove la guerra è reale, è anche il solo atteggiamento possibile se si vuole continuare ad esistere come popolo.(vedremo come questo mio atteggiamento è fra i problemi più gravi)


l'Italia quando ha accettato l'ala statunitense(come hanno fatto anche Francia, Germania e Regno Unito),hanno rinunciato al disegno di potenza e sovranità,per diventare paesi dediti alla pace ed economia.

Infatti siamo sempre più irrilevanti sotto ogni punto di vista,dove si,la qualità di vita è alta,per ora,ma la popolazione è sempre più anziana e incapace di difendersi.

Noi giovani,in numero sempre minore,non abbiamo ideali oltre alla ricerca del piacere personale,ci siamo dimenticati la guerra e i suoi orrori, viviamo fuori dalla storia, che è destinata a ripetersi.
Siamo uno dei paesi in cui è normale ripetere continuamente "fa schifo, è una merda ecc"(che è vero,che è così ovunque,il punto è che per tirare avanti in stabilità serve credere collettivamente ad una determinata bugia, l'abbiamo anche noi qui,ma non è funzionale al mantenimento della società)
La gente è impegnata ad additare i politici come principali colpevoli,quando è la pasta di cui è fatto il popolo a determinare gli eventi,il politico e la classe dirigente,cerca di canalizzare le energie e desideri,paure delle persone in una dtermima direzione,anche se con il progresso della propaganda e del consumismo, c'è una classe dirigente ancora superiore che riesce in modo efficace ad imporre determinati concetti nelle menti.

Gli immigrati,che sarebbero una valida risorsa se assimilati(quindi resi italiani religiosamente e culturalmente,anche usando la violenza quando necessario),potendo quindi utilizzarli in battaglia oltre a lavoro e procreazione
Vengono invece integrati(come imposto dagli usa per impedire la potenza agli stati UE), mantenendo le loro usanze e culture in questo paese,con rutti i disordini del caso.

Sono molti,con etnie, tribù e religioni differenti, quindi per ora non possono formare un gruppo militare coeso aspirante alla conquista degli stati in cui si trovano.
Alcuni sentono ancora senso di appartenenza e risonanza per gli stati da cui provengono.

Ma prima o poi, fra essi si affermerà una maggioranza etnica che assimilerà le altre, puntando anche gli autoctoni,o comunque creando disordini interni più gravi rispetto ai reati isolati,o alla droga(che alla fine è ancora legata all'economia,i veri problemi arriveranno quando le ambizioni dei gruppi militanti sfoceranno nella politica e nel militare,nella religione e nella cultura).
Anzi la droga potrebbe già essere uno strumento di guerra silenzioso,che mira ad indebolire i giovani.

Anche la cina e la Russia, seppur belligeranti stanno andando in contro al processo di invecchiamento demografico,ma sono ancora stati sovrani,che aspirano all'espansione.
l'Iran è invece uno stato popoloso, giovane ed aspirante alla potenza che potrebbe minare gli equilibri,neanche tanto lontano da qui.

Sono paesi alla fine,che schifano la democrazia e il progresso economico,mica sono "indietro", semplicemente hanno obbiettivi diversi.
La stessa popolazione è militante e disposta ad anteporre il benessere individuale, economico, all'ideale nazionale.
Rendendoli più propensi allo sforzo militare e all'espansione, all'assimilazione di altri popoli a fine di difesa e militare.
Utilizzano tra l'altro la frustrazione sessuale degli uomini come arma,mentre noi qui,la utilizziamo come vacca da cui mungere ulteriore profitto economico.
Quindi là, abbiamo uomini frustrati e pericolosi.
Qui,uomini frustrati e accasciati.

Noi miriamo al benessere interno,ma abbiamo perso di vista la sopravvivenza come territorio e come cultura,che va scomparendo.
La del benessere se ne sbattono e puntano tutto sulla gloria e la storia,loro l'economia la usano come sostentamento alla campagna dello stato.

Dal punto di vista antropologico nessuno dei due approcci è sano.
Nel primo caso hai un regno incapace di resistere alla selezione darwiniana.
Nel secondo hai regni che per portare avanti le loro compagne,trucidano, sottomettono,inquinano(anche più di noi).

Riflettiamo davvero sul come la guerra sia sempre stata la normalità,e al di fuori della nostra bolla di pil,pensioni e sanità,alla fine tutto il mondo sta praticamente ancora in guerra,e quindi prima o poi arriverà anche qui,e nessuno è preparato.
Cosa si può fare? Iniziare a pensare bene bene ad uno stato in cui andarsene a fare in culo.

Anche perché,pur caso l'Italia si mettesse improvvisamente ad ambire alla forza, verrebbe probabilmente punita dagli usa(unica difesa),finendo alla mercé degli aggressori.
Idem gli altri stati UE.

L'America stessa che ci ha imposto a sta condizione è attualmente il primo impero,che usa in modi più o meno velati la violenza per mantenere il primato.
Ottima analisi e complimenti per la lucidità e pulizia di pensiero. Spero che questo thread vada avanti. Prima di scrivere altre cose, voglio buttare giù la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo il tuo post.

Fin da quando ero giovane, mio padre (che è cristiano praticante e per quanto possibile direi coerente) aveva paura dell'immigrazione non tanto per xenofbia quanto per sfiducia nei suoi connazionali.
Lui pur essendo di "destra" (ammesso abbia senso parlare di politica, ma per i suoi tempi forse sì) considerava le etnie come mere espressioni di divisione umana, era convinto che in tutta la storia noi non facciamo altro che mescolarci NATURALMENTE (su questo concetto ci torneremo) e che le Nazioni, essendo comunque invenzione umana, potessero prosperare nel Patriottismo, più che nel Nazionalismo. Cioè persone che all'inteno di uno Stato contribuiscono a rendere lo Stato grande (non a discapito di altri Stati, altrimenti alla lunga si hanno colonizzazione, immigrazione FORZATA e guerre). La sua paura era che in Italia abbiamo troppe divisioni, la gente si fa troppo i cavoli suoi ed è ipocrita e quindi lui diceva, se aumentreranno immigrati, impareranno a fare quello che fanno gli italiani, quindi col tmepo ci saranno più disuguaglianze, divisioni e caos e pochissimi "fortunati" vivranno bene, alle spalle di una massa di disperati. E i giovani italiani scapperanno.
Guarda un po' sembra avesse ragione.

Il punto è che se noi avessimo una visione comune "naturale" compresa la religione (lo so che a non tutti piace questo discorso ma cercate di seguirmi) gli stranieri quasi "automaticamente" e naturalmente si adatterebbero perchè vedrebbero un popolo mediamente felice che prospera e ha usi e costumi coerenti tra di loro. Si sentirebbero inclusi e sarebbe da stupidi isolarsi e fare ghetti. Perchè ad esempio un musulmano di seconda generazione dovrebbe continuare a seguire una religione di un posto che non ha mai visto se vivesse in un luogo dove quasi tutti praticano un'altra religione (tra l'altro non così diversa) che ha concreti tangibili benefici nel posto in cui si trova? Stessa cosa la lingua, perchè non imparare la lingua del paese che ti ospita? Ovviamente se è accessibile la gente è paziente a insegnartela e ne è orgogliosa in modo onesto (in Italia la maggior parte dei giovani italiani parla male e usa a sproposito l'inglese, vorrei far notare).
Vedi, se uno viene da un paese dove si mangiano solo patate, in italia mangia Italiano, perchè su questo siamo forti.

Secondo me qui c'è un piccolo "fulcro" su cui riflettere.
 
Mi salvo queste riflessioni, che da come si legge sono ispirate alle analisi di Dario Fabbri.

Vorrei aggiungere alcuni appunti.

L'Italia è stata invasa dalle truppe americane (il "ci hanno liberato" nella narrazione bluepill) e nel 1943 con la firma dell'armistizio di cassibile diventa un protettorato USA.
Da allora siamo sempre stati un paese a sovranità controllata (pensate a quante interferenze esterne ci sono state negli anni 60-70-80) e una fondamentale base logistico/militare per il pentagono.
L'unione europea é un esperimento di contenimento degli americani di stampo economico piu' che politico (la CECA), esperimento che oggi si può definire fallito.
Così come è fallito il sistema economico basato sulle regole del cosiddetto libero mercato.

Come hai fatto notare un grave problema del nostro tempo è l'assenza di ideali, e di valori.
Qui è stato fatto un lavoro sottile ma estremamente efficace, tramite l'istruzione e la pedagogia di stampo neoliberale.
I giovani (gli unici che possono cambiare le cose) oggi hanno accesso ad una miriade di informazioni eppure non sanno minimamente come funziona il mondo.
Siamo bravissimi nel riconoscere il valore monetario degli oggetti e dei prodotti, ma non sappiamo neanche chi vogliamo essere e a quale idea di mondo tendere.
Nel nostro cuore sappiamo che tante cose non sono giuste (ad esempio lo sterminio che avviene a Gaza) eppure non facciamo niente e in molti casi non possiamo far niente per cambiarle.

La demografia Cinese è molto negativa. Sei dati sono corretti nel 2100 dimezzerà la popolazione pertanto dubito che riusciranno mai a superare gli USA in potenza.
Quello che non si capisce a queste latitudini è che una demografia bilanciata (popolazione giovane e in crescita) è forse ancora piu' importante dell'apparato tecnologico e militare per qualsiasi nazione.

La guerra purtroppo è una costruzione umana e continuerà ad esistere.
Io di base rimango contrario ai modelli di stato nazionale, che siano democratici o autocratici è indifferente, credo in un modello di organizzazione della società diverso, piu' distribuito, meno gerarchico, non capitalista, basato sulla comunità e sulla convivenza pacifica.
Questa è la dimensione in cui vorrei vivere.

Purtroppo mi scontro quotidianamente con un mondo che non si pone minimamente queste domande.
Sto cercando un paese, ma soprattutto persone compatibili per costruire una via alternativa a questo sistema.
Con esperimento di contenimento dell'UE,si potrebbe intendere un sistema artificiale dedito ad impedire lo sviluppo di un insieme di stati,renderli innocui e dipendenti dagli USA?

A mio avviso anche la demografia statunitense è destinata ad un lento tracollo,in questi giorni su YouTube,nella home, continuano a comparirmi video di gente America,comune che si lamenta di tutto praticamente,e hanno tante visualizzazioni, è una bella cassa di risonanza che mi da a pensare che gli ultimi barlumi, dall'economia pompata, all'identità nazionale e religiosa sono quasi finiti anche lì,poi da stato a stato ci saranno differenze,ma l'andamento generale assomiglia all'Italia,molto in ritardo.

Anche in cina, così come in america qui ecc. la distruzione della demografia è data dal crescente femminismo,e in cina,oltre alla limitazione ipergamica ci sta anche una cultura che esige molto di più dal maschio in termini economici per avere una compagna,che poi lo divorzia quasi sempre.
Mi chiedo solo come abbiano fatto lì,a permettere una cosa del genere.
Hanno voluto mettere un freno alla crescita di una popolazione troppo numerosa?
O si tratta di una conseguenza delle manovre per boostare l'economia cinese?

Anche là sicuramente,a causa della distruzione della famiglia ,si perderà il senso di comunità e nazionalismo,come già avviene.

Tempo fa mi sono trovato in casa di una studentessa universitaria cinese a Milano,viveva con 4-5 coinquilini cinesi,che dormivano tutti ammassati in salotto fra noodles istantanei,sporcizia ecc.

A quanto mi disse lei,che qualcosa in università faceva,quelli erano ragazzi con i soldi mandati qui dalle famiglie a studiare,ma che nei fatti passavano le loro giornate a vegetare.
Poi mi disse parlando che non le piacciono i cinesi perché poco "mascolini" ma da come me lo disse oltre al fattore estetico,credo intendesse anche "accasciati".
E quelli erano anche nelle classi sociali più alte in cina,se potevano finanziarli all'estero ecc.
Chissà cime sta messo il 20 enne chiuso 10 ore in una fabbrica di lattine là.

La guerra sì, è parte della natura umana.
La cosa che mi riempie di dubbio è il fatto che sono sempre meno le nazioni con persone in grado di combatterne una.
Immagina fossim tutti come l'Iran, sarebbe già esploso tutto.

Sembra invece ci sia l'intenzione fra droni e bombe super avanzate,di delegare anche questa questione completamente alla tecnologia.
Mi pare di intravedere una situazione in cui la maggioranza delle zone del mondo sono popolate da vegetali,senza una reale identità, viventi per inerzia,sconnessi da ciò che avviene nel mondo, mangiano e cagano nei loro cubicoli,producono.
 
Secondo me, la carta rilevante del gioco è sempre la tecnologia, avvenimenti che nel passato richiedevano tempo oggigiorno avvengono in presa diretta. I progressi avuti nell'ultimo secolo hanno permesso un aumento della qualità di vita e questo ha ha permesso alla gente di figliare di meno, oggigiorno un figlio lo si fa soltanto per il fatto di farlo e non più per mandarlo a lavorare appena pronto per tenere in mano un attrezzo, probabilmente lo stesso valeva per la guerra. L'occidente ha la tecnologia (e molta di essa coperta da segreto militare, credo che esistano armi potenzialmente in grado di ridurre in cenere una nazione di grandi dimensioni oltre le atomiche) ed i paesi del Brics la manodopera e le risorse, i potenti di turno non vogliono una guerra su scala globale, a loro basta scatenare molti piccoli conflitti su aree circoscritte del pianeta in modo da specularci sopra, è una costante che va avanti sin da quando si sono utilizzate le atomiche sul Giappone. Credo che si rimarrà in un sostanziale equilibrio da questo punto di vista, si è capito che conviene più far ammalare pian piano una civiltà privandola dei loro valori e della loro identità e storia che bombardarla con il fuoco, vedi la propaganda di Hollywood, la diffusione altalenante delle droghe (Italia negli anni 70 per raffreddare gli animi di una popolazione giovanile), l'utilizzo della televisione come mezzo per intontire e dirottare le coscienze, la rete come mezzo per la diffusione di pornografia, quindi i social. Un paese ignorante è vulnerabile ma paradossalmente anche sicuro, è come il sempliciotto di paese che ha il cugino forzuto e quindi non viene pestato.
La situazione sarà quella di un lento declino (quella di un vecchio un po' rimbambito ma con un passato glorioso che gli ha permesso di campare bene senza notevoli problemi di salute) che forse non toccherà noi ma i nostri figli e nipoti. Forse gli unici paesi in cui si potrebbe essere al sicuro saranno quelli del Nord Europa, poco popolosi e con risorse naturali notevoli.
La cosa che continuo a chiedermi è:

-Se ci fosse uno o più enti esterno,che controlla il globo o una grande porzione di esso,in cooperazione o competizione, in sostanza un teatrino in cui la massa con conoscenza limitata è convinta di vivere in stati divisi,quando il vero sistema gerarchico è totalmente diverso,allora avrebbe perfettamente senso un mondo diretto verso la gestione economica,propagata ovunque.

In effetti,i telefoni cellulari,le droghe e pian piano il femminismo,la società del consumo,si stanno diffondendo ovunque,sono le armi migliori per indebolire le persone e renderle dipendenti dal sistema e dall'economia,andando però a sacrificare la loro resistenza alla sofferenza e attitudine alla guerra.
Questo spiegherebbe perché gli stati conservatori stanno migrando pian piano verso il modello occidentale, nonostante sia controproducente al mantenimento del loro status, perché non sarebbero davvero gli stati a prendere le decisioni,pensandola ad un livello superficiale e con conoscenza limitata.


-Se invece gli stati fossero realmente esistenti(come io credo, più che altro perché non ci sono prove tangibili del contrario),e semplicemente questi cooperano in modi fuori dalla nostra comprensione, anche influenzati da gruppi economici molto influenti,ma mantenendo in generale la divisione gli uni dagli altri,
Tale cambiamento(lenta occidentalizzazione)potrebbe essere giustificato da una mancata lungimiranza,il bisogno di avanzare anche economicamente in una qualche misura per garantire il sostentamento,o avere mezzi efficienti per commerciare le proprie risorse naturali in cambio di armamenti e altro,abbia dato agli stati Uniti la possibilità di "infettarli" con il germe della nostra cultura per portarli in futuro al collasso.

Puntare all'espansione economica è un qualcosa che i regni fanno dalla fase di stabilità dopo le conquiste fino alla decadenza,ma non potrebbero farlo ora che ancora devono scavalcare gli stati Uniti.
Perché non hai lo slancio necessario a fare la guerra.
Ancora questi paesi potrebbero combattere,ma nel giro di qualche anno verranno anch'essi erosi dalla degenerazione.

Potrebbe essere che la bomba atomica è un deterrente così potente da aver costretto la revisione delle tattiche militari, almeno in certe zone,nel senso che finché gli equilibri di potere rimangono tali,ci sono stati del mondo off limits che non possono venire attaccati,es. USA,Cina,Russia e forse le basi nato.
Quindi si preferisce schermare puntando alla guerra economica e combattimenti indiretti con teatro stati piccoli e poveri, privi di armamenti atomici.

Es russi vs americani in ucraina e prima in Corea.

La cina che sta spingendo lo sviluppo dell'industria del cibo e logistica in africa in cambio delle risorse naturali,per strappare questi territori all'America,che perderebbe accesso alle preziose risorse naturali Africane.
 
Ottima analisi e complimenti per la lucidità e pulizia di pensiero. Spero che questo thread vada avanti. Prima di scrivere altre cose, voglio buttare giù la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo il tuo post.

Fin da quando ero giovane, mio padre (che è cristiano praticante e per quanto possibile direi coerente) aveva paura dell'immigrazione non tanto per xenofbia quanto per sfiducia nei suoi connazionali.
Lui pur essendo di "destra" (ammesso abbia senso parlare di politica, ma per i suoi tempi forse sì) considerava le etnie come mere espressioni di divisione umana, era convinto che in tutta la storia noi non facciamo altro che mescolarci NATURALMENTE (su questo concetto ci torneremo) e che le Nazioni, essendo comunque invenzione umana, potessero prosperare nel Patriottismo, più che nel Nazionalismo. Cioè persone che all'inteno di uno Stato contribuiscono a rendere lo Stato grande (non a discapito di altri Stati, altrimenti alla lunga si hanno colonizzazione, immigrazione FORZATA e guerre). La sua paura era che in Italia abbiamo troppe divisioni, la gente si fa troppo i cavoli suoi ed è ipocrita e quindi lui diceva, se aumentreranno immigrati, impareranno a fare quello che fanno gli italiani, quindi col tmepo ci saranno più disuguaglianze, divisioni e caos e pochissimi "fortunati" vivranno bene, alle spalle di una massa di disperati. E i giovani italiani scapperanno.
Guarda un po' sembra avesse ragione.

Il punto è che se noi avessimo una visione comune "naturale" compresa la religione (lo so che a non tutti piace questo discorso ma cercate di seguirmi) gli stranieri quasi "automaticamente" e naturalmente si adatterebbero perchè vedrebbero un popolo mediamente felice che prospera e ha usi e costumi coerenti tra di loro. Si sentirebbero inclusi e sarebbe da stupidi isolarsi e fare ghetti. Perchè ad esempio un musulmano di seconda generazione dovrebbe continuare a seguire una religione di un posto che non ha mai visto se vivesse in un luogo dove quasi tutti praticano un'altra religione (tra l'altro non così diversa) che ha concreti tangibili benefici nel posto in cui si trova? Stessa cosa la lingua, perchè non imparare la lingua del paese che ti ospita? Ovviamente se è accessibile la gente è paziente a insegnartela e ne è orgogliosa in modo onesto (in Italia la maggior parte dei giovani italiani parla male e usa a sproposito l'inglese, vorrei far notare).
Vedi, se uno viene da un paese dove si mangiano solo patate, in italia mangia Italiano, perchè su questo siamo forti.

Secondo me qui c'è un piccolo "fulcro" su cui riflettere.
Quello che ha espresso tuo padre, è anche la mia utopia.
Diciamo in Italia è tristemente normale lamentarsi di tutto e ripetere agli altri e a se stessi di vivere in un Paese di merda.
Me ne sono accorto in sti giorni, qualche settimana fa ero a un evento dove hanno provato a cantare l'inno italiano,i giovani erano per la maggioranza scazzati,nessuno canta,magari tanti manco lo sanno più,gli adulti bene o male battevano le mani, qualcuno cantava,non credo manco lo insegnino più alla elementari.
Pochi sanno la storia dell'Italia.

Uniamo questo ad una situazione economica in declino(ma relativamente buona)e una situazione antropologica pessima,un sistema penale vergognoso, mancanza di infrastrutture per l'accoglienza degli immigrati,un circuito del lavoro malfunzionante con troppi vecchi ancora operativi.
E soprattutto,il fatto che la prevalenza degli immigrati sono maschi giovani.

Non puoi renderli italiani con le buone, perché i mezzi sono carenti,e nemmeno con sistemi più duri poiché la legge non permette di applicare dovute punizioni(in primis l'espatrio) a quelli che commettono i reati più gravi.
Il cristianesimo non viene imposto a quelli che scelgono di risiedere in Italia...non può funzionare.

Storicamente tutte le assimilazioni sono avvenute impiegando una certa quantità di violenza,noi adesso abbiamo i mezzi per attuare una assimilazione meno brutale(giustamente)nei confronti di chi ha intenzione di vivere onestamente,ma non c'è,come tu hai accennato,una forza sufficiente nel popolo autoctono,una coesione,per mettere in atto il giusto sistema(+l'America contraria ad una vera assimilazione poiché avrebbe rinforzato il paese)
E ormai è anche troppo tardi...

L'unica speranza è che dopo aspri conflitti,nasca un compromesso fra le due culture,con un attenuamento dell'economia,la fine del femminismo come lo conosciamo,una maggiore mascolinizzazione nei giovani uomini,e un senso di nazione,ed eventualmente la nascita di una nuova religione/trionfo di una sola religione,che in coesistenza con l'economia dovrebbe essere praticata dalla maggioranza della popolazione,per il benessere della collettività,ma non in forma estremista, così da evitare persecuzioni,purghe ecc.
 
Mi salvo queste riflessioni, che da come si legge sono ispirate alle analisi di Dario Fabbri.

Vorrei aggiungere alcuni appunti.

L'Italia è stata invasa dalle truppe americane (il "ci hanno liberato" nella narrazione bluepill) e nel 1943 con la firma dell'armistizio di cassibile diventa un protettorato USA.
Da allora siamo sempre stati un paese a sovranità controllata (pensate a quante interferenze esterne ci sono state negli anni 60-70-80) e una fondamentale base logistico/militare per il pentagono.
L'unione europea é un esperimento di contenimento degli americani di stampo economico piu' che politico (la CECA), esperimento che oggi si può definire fallito.
Così come è fallito il sistema economico basato sulle regole del cosiddetto libero mercato.

Come hai fatto notare un grave problema del nostro tempo è l'assenza di ideali, e di valori.
Qui è stato fatto un lavoro sottile ma estremamente efficace, tramite l'istruzione e la pedagogia di stampo neoliberale.
I giovani (gli unici che possono cambiare le cose) oggi hanno accesso ad una miriade di informazioni eppure non sanno minimamente come funziona il mondo.
Siamo bravissimi nel riconoscere il valore monetario degli oggetti e dei prodotti, ma non sappiamo neanche chi vogliamo essere e a quale idea di mondo tendere.
Nel nostro cuore sappiamo che tante cose non sono giuste (ad esempio lo sterminio che avviene a Gaza) eppure non facciamo niente e in molti casi non possiamo far niente per cambiarle.

La demografia Cinese è molto negativa. Sei dati sono corretti nel 2100 dimezzerà la popolazione pertanto dubito che riusciranno mai a superare gli USA in potenza.
Quello che non si capisce a queste latitudini è che una demografia bilanciata (popolazione giovane e in crescita) è forse ancora piu' importante dell'apparato tecnologico e militare per qualsiasi nazione.

La guerra purtroppo è una costruzione umana e continuerà ad esistere.
Io di base rimango contrario ai modelli di stato nazionale, che siano democratici o autocratici è indifferente, credo in un modello di organizzazione della società diverso, piu' distribuito, meno gerarchico, non capitalista, basato sulla comunità e sulla convivenza pacifica.
Questa è la dimensione in cui vorrei vivere.

Purtroppo mi scontro quotidianamente con un mondo che non si pone minimamente queste domande.
Sto cercando un paese, ma soprattutto persone compatibili per costruire una via alternativa a questo sistema.
Altro commento molto interessante che esemplifica perchè è importante conoscere, farsi domande studiare la storia oltre la propaganda ecc. L'armistizio del 1943 è stato fatto per insistenti richieste di Badoglio e perchè gli angloamericani avevano ancora problemi con i nazisti (seppur ormai prossimi alla sconfitta), erano preoccupati dai giapponesi e cominciavano a capire che in futuro avrebbero avuto problemi coi sovietici.
All'inizio infatti non hanno risposto ai contatti italiani che chiedevano l'interruzione delle ostilità perchè erano convinti che seppur più lentamente, avrebbro potuto conquistare l'Italia e far quello che volevano (l'UK ha sempre desiderto uno sbocco sul Mediteraneo).

Quesot ha comportato che die paesi dell'Asse, l'Italia è l'unica che si è arresa appena le cose diventavano difficile, facendola percepire come un posot facile da manipolare, cosa che hanno fatto trattandoci da subordinait ma sempre con condiscendenza, vista anche e soprattutto la posizione geografica. Gli USA hanno molot più rispetto per la Germania, è evidente, che hanno dovuto radere al suolo e contendersi coi russi all'inizio e perfino il Giappone, che però facendogli paura e sospettandone l'indomita vocazione imperialista, hanno trasformato in un esperimento umano a cielo aperto (coe giustamente certi utenti dicono qui) facilitati dalla iniziale differenza abissale etnica e culturale, che aiutava a "disumanizzarli". Non avrebbero mai potuto fare una cosa del genere con tedeschi e italiani, questo non vuo dire che ci rispettino però.

Quindi come hai detto, con l'Italia hanno fatto questa sorta di protettorato, quasi stato vassallo o fantoccio, asservito ad esso nell'ignoranza della maggior parte della popolazione che alla fine clona gli USA, non ha idee proprie e non ha forza e consapevolezza per organizzarsi.

Paesi in cui costruire una vita sono quelli che hanno meno legami di "dipendenza" internazionali e hanno una cultura propria che funziona e quindi stabilità. Non ce ne sono molti, ma aumenteranno con l'affossamento di questo occidente suicida e con le mire esagerate di paesi come Russia e Cina che rischiano nel prossimo futuro di non poter veramente gestire quello che stanno facendo, soprattutto Russia. la Cina magari regge, ma on la considereri mai un poso sicuro dove vivere, se vuoi anche essere libero di pensare.

In Europa mi vengono in mente Portogallo e certe zone della Spagna. Forse anche i paesi scandinavi, Germania e Danimarca, Lussemburgo, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Polonia e Repubblica Ceca.
In America Canada e forse vari paesi del Sudamerica ma credo che devi "saper stare al mondo" per le tensioni sociali maggiori rispetto che l'Italia.
In Africa i paesi che diventeranno più importanti nel prossimo futuro sono Nigeria (paese dove si parla inglese, pieno di risorse, molto popolato e in cui l'età media è 28 anni contro i 46 anni dell'Italia odierna), Senegal, Sudafrica, Kenya.
In Asia Turchia, Thailandia, Vietnam, Singapore e Taiwan (ma è a rischio guerra che aumenta tanto più gli USA si mostrano deboli), Indonesia, Laos, ma alcune di queste non so come sono messe con la sanità
Oceania qualsiasi paese.
 
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La cosa che continuo a chiedermi è:

-Se ci fosse uno o più enti esterno,che controlla il globo o una grande porzione di esso,in cooperazione o competizione, in sostanza un teatrino in cui la massa con conoscenza limitata è convinta di vivere in stati divisi,quando il vero sistema gerarchico è totalmente diverso,allora avrebbe perfettamente senso un mondo diretto verso la gestione economica,propagata ovunque.

In effetti,i telefoni cellulari,le droghe e pian piano il femminismo,la società del consumo,si stanno diffondendo ovunque,sono le armi migliori per indebolire le persone e renderle dipendenti dal sistema e dall'economia,andando però a sacrificare la loro resistenza alla sofferenza e attitudine alla guerra.
Questo spiegherebbe perché gli stati conservatori stanno migrando pian piano verso il modello occidentale, nonostante sia controproducente al mantenimento del loro status, perché non sarebbero davvero gli stati a prendere le decisioni,pensandola ad un livello superficiale e con conoscenza limitata.


-Se invece gli stati fossero realmente esistenti(come io credo, più che altro perché non ci sono prove tangibili del contrario),e semplicemente questi cooperano in modi fuori dalla nostra comprensione, anche influenzati da gruppi economici molto influenti,ma mantenendo in generale la divisione gli uni dagli altri,
Tale cambiamento(lenta occidentalizzazione)potrebbe essere giustificato da una mancata lungimiranza,il bisogno di avanzare anche economicamente in una qualche misura per garantire il sostentamento,o avere mezzi efficienti per commerciare le proprie risorse naturali in cambio di armamenti e altro,abbia dato agli stati Uniti la possibilità di "infettarli" con il germe della nostra cultura per portarli in futuro al collasso.

Puntare all'espansione economica è un qualcosa che i regni fanno dalla fase di stabilità dopo le conquiste fino alla decadenza,ma non potrebbero farlo ora che ancora devono scavalcare gli stati Uniti.
Perché non hai lo slancio necessario a fare la guerra.
Ancora questi paesi potrebbero combattere,ma nel giro di qualche anno verranno anch'essi erosi dalla degenerazione.

Potrebbe essere che la bomba atomica è un deterrente così potente da aver costretto la revisione delle tattiche militari, almeno in certe zone,nel senso che finché gli equilibri di potere rimangono tali,ci sono stati del mondo off limits che non possono venire attaccati,es. USA,Cina,Russia e forse le basi nato.
Quindi si preferisce schermare puntando alla guerra economica e combattimenti indiretti con teatro stati piccoli e poveri, privi di armamenti atomici.

Es russi vs americani in ucraina e prima in Corea.

La cina che sta spingendo lo sviluppo dell'industria del cibo e logistica in africa in cambio delle risorse naturali,per strappare questi territori all'America,che perderebbe accesso alle preziose risorse naturali Africane.
Che ci sia un ente od una corporazione che controlli il tutto rimanendo nell'ombra non mi sembra una ipotesi piuttosto lontana, gli stati sono costrutti basati sull'esperienza umana tramite le conoscenze filosofiche, politiche, della cultura collettiva ed individuale di chi li abita. Quando tutto crolla c'è sempre un piano B, l'uomo evoluzionisticamente è rimasto la stessa bestia in preda agli istinti di violenza e sessuali di centinaia di migliaia di anni fa, alcuni più lungimiranti ed intelligenti lo hanno capito e per evitare il crollo della baracca avranno architettato una impalcatura al di fuori degli stati, delle organizzazioni umanitarie, di quelle intergovernative, dei servizi segreti. Non penso non ci siano dopo tutta la mole di informazioni tecniche, scientifiche e storiche che l'uomo ha accumulato su sé stesso nel corso della sua esistenza, è un mero autotutelamento basato sulla sopravvivenza dei più capaci che vedono l'incompetenza sui vari fronti dei propri simili (accadeva in tempi antichi quando componenti di una tribù si staccavano e migravano appena si accorgevano dell'arrivo di una carestia). Soltanto il fatto è che oggi si sta letteralmente portando all'esasperazione il concetto aberrante della inutilità dell'essere umano con giovani lasciati a sé stessi e non valorizzati, disperdendo risorse persino più importanti rispetto a quelle economiche. L'Umanesimo è stato praticamente smantellato, preferendo creare una macchina senz'anima dedicata alla produzione infinita ed al consumo, ma sto ravvisando la preoccupante tendenza a voler considerare come bene di lusso anche il cibo, molti si stanno accorgendo della grande truffa dei beni di lusso sovraprezzati come le classiche borsette firmate, i vestiti d'alta moda, le auto lussuose (tutti settori in grande crisi e di cui l'Italia è pioniera e maestra), si è passati dal voler mercificare il cibo prima con la creazione di programmi come Masterchef infilandoci la componente sentimentale ed adesso con l'aumento esponenziale dei prezzi dello stesso. Soltanto, se uno senza automobile può campare relativamente, con una dieta insufficiente rischi patologie a lungo termine. Si sta rischiando molto.
 
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