È un approccio molto superficiale ad un tema importante,che si interlaccia anche con la situazione sessuale sentimentale in questo paese.
Premessa,il mio non è un discorso nazionalista,dato che alla fin fine mi interessa solo il mio benessere e quello dei miei cari,del nazionalismo me ne frega poco perché so bene che è una bugia messa in campo dai potenti per continuare a dominare,ma in un contesto dove la guerra è reale, è anche il solo atteggiamento possibile se si vuole continuare ad esistere come popolo.(vedremo come questo mio atteggiamento è fra i problemi più gravi)
l'Italia quando ha accettato l'ala statunitense(come hanno fatto anche Francia, Germania e Regno Unito),hanno rinunciato al disegno di potenza e sovranità,per diventare paesi dediti alla pace ed economia.
Infatti siamo sempre più irrilevanti sotto ogni punto di vista,dove si,la qualità di vita è alta,per ora,ma la popolazione è sempre più anziana e incapace di difendersi.
Noi giovani,in numero sempre minore,non abbiamo ideali oltre alla ricerca del piacere personale,ci siamo dimenticati la guerra e i suoi orrori, viviamo fuori dalla storia, che è destinata a ripetersi.
Siamo uno dei paesi in cui è normale ripetere continuamente "fa schifo, è una merda ecc"(che è vero,che è così ovunque,il punto è che per tirare avanti in stabilità serve credere collettivamente ad una determinata bugia, l'abbiamo anche noi qui,ma non è funzionale al mantenimento della società)
La gente è impegnata ad additare i politici come principali colpevoli,quando è la pasta di cui è fatto il popolo a determinare gli eventi,il politico e la classe dirigente,cerca di canalizzare le energie e desideri,paure delle persone in una dtermima direzione,anche se con il progresso della propaganda e del consumismo, c'è una classe dirigente ancora superiore che riesce in modo efficace ad imporre determinati concetti nelle menti.
Gli immigrati,che sarebbero una valida risorsa se assimilati(quindi resi italiani religiosamente e culturalmente,anche usando la violenza quando necessario),potendo quindi utilizzarli in battaglia oltre a lavoro e procreazione
Vengono invece integrati(come imposto dagli usa per impedire la potenza agli stati UE), mantenendo le loro usanze e culture in questo paese,con rutti i disordini del caso.
Sono molti,con etnie, tribù e religioni differenti, quindi per ora non possono formare un gruppo militare coeso aspirante alla conquista degli stati in cui si trovano.
Alcuni sentono ancora senso di appartenenza e risonanza per gli stati da cui provengono.
Ma prima o poi, fra essi si affermerà una maggioranza etnica che assimilerà le altre, puntando anche gli autoctoni,o comunque creando disordini interni più gravi rispetto ai reati isolati,o alla droga(che alla fine è ancora legata all'economia,i veri problemi arriveranno quando le ambizioni dei gruppi militanti sfoceranno nella politica e nel militare,nella religione e nella cultura).
Anzi la droga potrebbe già essere uno strumento di guerra silenzioso,che mira ad indebolire i giovani.
Anche la cina e la Russia, seppur belligeranti stanno andando in contro al processo di invecchiamento demografico,ma sono ancora stati sovrani,che aspirano all'espansione.
l'Iran è invece uno stato popoloso, giovane ed aspirante alla potenza che potrebbe minare gli equilibri,neanche tanto lontano da qui.
Sono paesi alla fine,che schifano la democrazia e il progresso economico,mica sono "indietro", semplicemente hanno obbiettivi diversi.
La stessa popolazione è militante e disposta ad anteporre il benessere individuale, economico, all'ideale nazionale.
Rendendoli più propensi allo sforzo militare e all'espansione, all'assimilazione di altri popoli a fine di difesa e militare.
Utilizzano tra l'altro la frustrazione sessuale degli uomini come arma,mentre noi qui,la utilizziamo come vacca da cui mungere ulteriore profitto economico.
Quindi là, abbiamo uomini frustrati e pericolosi.
Qui,uomini frustrati e accasciati.
Noi miriamo al benessere interno,ma abbiamo perso di vista la sopravvivenza come territorio e come cultura,che va scomparendo.
La del benessere se ne sbattono e puntano tutto sulla gloria e la storia,loro l'economia la usano come sostentamento alla campagna dello stato.
Dal punto di vista antropologico nessuno dei due approcci è sano.
Nel primo caso hai un regno incapace di resistere alla selezione darwiniana.
Nel secondo hai regni che per portare avanti le loro compagne,trucidano, sottomettono,inquinano(anche più di noi).
Riflettiamo davvero sul come la guerra sia sempre stata la normalità,e al di fuori della nostra bolla di pil,pensioni e sanità,alla fine tutto il mondo sta praticamente ancora in guerra,e quindi prima o poi arriverà anche qui,e nessuno è preparato.
Cosa si può fare? Iniziare a pensare bene bene ad uno stato in cui andarsene a fare in culo.
Anche perché,pur caso l'Italia si mettesse improvvisamente ad ambire alla forza, verrebbe probabilmente punita dagli usa(unica difesa),finendo alla mercé degli aggressori.
Idem gli altri stati UE.
L'America stessa che ci ha imposto a sta condizione è attualmente il primo impero,che usa in modi più o meno velati la violenza per mantenere il primato.
Premessa,il mio non è un discorso nazionalista,dato che alla fin fine mi interessa solo il mio benessere e quello dei miei cari,del nazionalismo me ne frega poco perché so bene che è una bugia messa in campo dai potenti per continuare a dominare,ma in un contesto dove la guerra è reale, è anche il solo atteggiamento possibile se si vuole continuare ad esistere come popolo.(vedremo come questo mio atteggiamento è fra i problemi più gravi)
l'Italia quando ha accettato l'ala statunitense(come hanno fatto anche Francia, Germania e Regno Unito),hanno rinunciato al disegno di potenza e sovranità,per diventare paesi dediti alla pace ed economia.
Infatti siamo sempre più irrilevanti sotto ogni punto di vista,dove si,la qualità di vita è alta,per ora,ma la popolazione è sempre più anziana e incapace di difendersi.
Noi giovani,in numero sempre minore,non abbiamo ideali oltre alla ricerca del piacere personale,ci siamo dimenticati la guerra e i suoi orrori, viviamo fuori dalla storia, che è destinata a ripetersi.
Siamo uno dei paesi in cui è normale ripetere continuamente "fa schifo, è una merda ecc"(che è vero,che è così ovunque,il punto è che per tirare avanti in stabilità serve credere collettivamente ad una determinata bugia, l'abbiamo anche noi qui,ma non è funzionale al mantenimento della società)
La gente è impegnata ad additare i politici come principali colpevoli,quando è la pasta di cui è fatto il popolo a determinare gli eventi,il politico e la classe dirigente,cerca di canalizzare le energie e desideri,paure delle persone in una dtermima direzione,anche se con il progresso della propaganda e del consumismo, c'è una classe dirigente ancora superiore che riesce in modo efficace ad imporre determinati concetti nelle menti.
Gli immigrati,che sarebbero una valida risorsa se assimilati(quindi resi italiani religiosamente e culturalmente,anche usando la violenza quando necessario),potendo quindi utilizzarli in battaglia oltre a lavoro e procreazione
Vengono invece integrati(come imposto dagli usa per impedire la potenza agli stati UE), mantenendo le loro usanze e culture in questo paese,con rutti i disordini del caso.
Sono molti,con etnie, tribù e religioni differenti, quindi per ora non possono formare un gruppo militare coeso aspirante alla conquista degli stati in cui si trovano.
Alcuni sentono ancora senso di appartenenza e risonanza per gli stati da cui provengono.
Ma prima o poi, fra essi si affermerà una maggioranza etnica che assimilerà le altre, puntando anche gli autoctoni,o comunque creando disordini interni più gravi rispetto ai reati isolati,o alla droga(che alla fine è ancora legata all'economia,i veri problemi arriveranno quando le ambizioni dei gruppi militanti sfoceranno nella politica e nel militare,nella religione e nella cultura).
Anzi la droga potrebbe già essere uno strumento di guerra silenzioso,che mira ad indebolire i giovani.
Anche la cina e la Russia, seppur belligeranti stanno andando in contro al processo di invecchiamento demografico,ma sono ancora stati sovrani,che aspirano all'espansione.
l'Iran è invece uno stato popoloso, giovane ed aspirante alla potenza che potrebbe minare gli equilibri,neanche tanto lontano da qui.
Sono paesi alla fine,che schifano la democrazia e il progresso economico,mica sono "indietro", semplicemente hanno obbiettivi diversi.
La stessa popolazione è militante e disposta ad anteporre il benessere individuale, economico, all'ideale nazionale.
Rendendoli più propensi allo sforzo militare e all'espansione, all'assimilazione di altri popoli a fine di difesa e militare.
Utilizzano tra l'altro la frustrazione sessuale degli uomini come arma,mentre noi qui,la utilizziamo come vacca da cui mungere ulteriore profitto economico.
Quindi là, abbiamo uomini frustrati e pericolosi.
Qui,uomini frustrati e accasciati.
Noi miriamo al benessere interno,ma abbiamo perso di vista la sopravvivenza come territorio e come cultura,che va scomparendo.
La del benessere se ne sbattono e puntano tutto sulla gloria e la storia,loro l'economia la usano come sostentamento alla campagna dello stato.
Dal punto di vista antropologico nessuno dei due approcci è sano.
Nel primo caso hai un regno incapace di resistere alla selezione darwiniana.
Nel secondo hai regni che per portare avanti le loro compagne,trucidano, sottomettono,inquinano(anche più di noi).
Riflettiamo davvero sul come la guerra sia sempre stata la normalità,e al di fuori della nostra bolla di pil,pensioni e sanità,alla fine tutto il mondo sta praticamente ancora in guerra,e quindi prima o poi arriverà anche qui,e nessuno è preparato.
Cosa si può fare? Iniziare a pensare bene bene ad uno stato in cui andarsene a fare in culo.
Anche perché,pur caso l'Italia si mettesse improvvisamente ad ambire alla forza, verrebbe probabilmente punita dagli usa(unica difesa),finendo alla mercé degli aggressori.
Idem gli altri stati UE.
L'America stessa che ci ha imposto a sta condizione è attualmente il primo impero,che usa in modi più o meno velati la violenza per mantenere il primato.