Che fallimento

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quello che fa paura è vedere che molte persone sono nate in famiglie che da offrire hanno offerto solo narcisismo, egocentrismo e poca empatia
Le dinamiche sono molto variabili da famiglia a famiglia, ma i risultati sul mal adattamento dei figli nella vita sono molteplici, paradossalmente se avranno offerto un modello di educazione di stampo narcisistico avranno preparato il loro frugoletto al meglio per cavarsela per come è impostata questa società tritacarne dell'anima, vedi le ragazze del post che sostituiscono i loro uomini dotati di un intelletto e di emozioni alla stregua di pezzi di ricambio di un'automobile, non posso e non voglio credere che comportamenti del genere siano da attribuire soltanto alle mode sui social ed al condizionamento ideologico imperante. È un mix atroce, se ti salvi da un lato ci sarà un altro pericolo da schivare altrove, e poi un altro ancora nascosto chissà dove, magari sotto le sembianze timide ed impacciate di una che ti convince di esserlo quando invece avrà fatto le più impensabili porcate, magari all'oscuro della sua stessa famiglia. Sensibilità, empatia, comprensione, intelligenza emotiva lastricano la strada per l'inferno personale moderno.
 
E fa di te un uomo sofferente e depresso. L'ignoranza a volte è un bene
Il problema è che una volta venuti a conoscenza di certe dinamiche ed aver riflettuto a lungo su di esse, oltre a possedere una mente ed una personalità adatte all'attività di pensiero, sarà praticamente impossibile scrollarsele di dosso, si ritornerà sempre ad un punto di partenza. Si nasce ignoranti, non ci si diventa, si può cercare di tamponare il fenomeno dirottando il pensiero su altre questioni più nobili o persino frivole, ma basta un qualsiasi episodio della vita quotidiana per riportarti ad essi. Si è marchiati a vita, un compromesso è l'atarassia perenne, un annuire sconsolato di fronte al mondo ma evitare di pensare per alcuni è impossibile, a meno di non sottoporsi a lobotomia frontale.
 
quello che fa paura è vedere che molte persone sono nate in famiglie che da offrire hanno offerto solo narcisismo, egocentrismo e poca empatia
Spesso è anche perché nel 90% dei casi le persone non voglio davvero dei figli, ma qualcosa che ravvivi la coppia o una piccola compagnia, che dopo qualche hanno ha già rotto i coglioni.

È proprio poi anche a livello sociale quasi un obbligo, un dovere: io penso che andrebbe fatto consci di avere le capacità, tempo, sacrifici, si dovrebbe avere un figlio per donare qualcosa a quest'ultimo, non per una propria soddisfazione.
Sei tu che tu devi predisporre come figura genitoriale, non il figlio che si predispone per te.

Il risultato spesso, è che molti poi crescono con ferite e traumi che porteranno per tutta la vita.
 
Il problema è che una volta venuti a conoscenza di certe dinamiche ed aver riflettuto a lungo su di esse, oltre a possedere una mente ed una personalità adatte all'attività di pensiero, sarà praticamente impossibile scrollarsele di dosso, si ritornerà sempre ad un punto di partenza. Si nasce ignoranti, non ci si diventa, si può cercare di tamponare il fenomeno dirottando il pensiero su altre questioni più nobili o persino frivole, ma basta un qualsiasi episodio della vita quotidiana per riportarti ad essi. Si è marchiati a vita, un compromesso è l'atarassia perenne, un annuire sconsolato di fronte al mondo ma evitare di pensare per alcuni è impossibile, a meno di non sottoporsi a lobotomia frontale.
Sono d'accordo. Anche io mi sono ritrovato, e spesso mi ritrovo, a pensare troppo.
Tuttavia questo fa male. È inutile tribolare su questioni/dinamiche e problemi irrisolvibili, non c'è nessun beneficio.
Siamo immersi in un mondo dove ogni cosa, se ci pensi profondamente, ha un qualcosa di malsano e negativo. La chiave per me è lasciarsi scivolare queste negatività e non venirne influenzati da esse.
Quelle deficienti prendevano per il culo i propri ex? Ma chi cazzo se ne frega di ciò che pensa questa gente frivola, stupida e superficiale.
 
Sono d'accordo. Anche io mi sono ritrovato, e spesso mi ritrovo, a pensare troppo.
Tuttavia questo fa male. È inutile tribolare su questioni/dinamiche e problemi irrisolvibili, non c'è nessun beneficio.
Siamo immersi in un mondo dove ogni cosa, se ci pensi profondamente, ha un qualcosa di malsano e negativo. La chiave per me è lasciarsi scivolare queste negatività e non venirne influenzati da esse.
Quelle deficienti prendevano per il culo i propri ex? Ma chi cazzo se ne frega di ciò che pensa questa gente frivola, stupida e superficiale.
A livello razionale è come dici, la mente che ragiona processa queste informazioni per la correttezza che in realtà è, realtà stupide e dannose per il benessere individuale e collettivo, quindi tenta di classificarle come tali ed archiviarle nei recessi più lontani degli archivi mentali. Non le cancella del tutto, ma appunto le conserva, una metafora potrebbe essere quella delle scorie radioattive che non puoi smaltire ma devi per l'appunto conservare in depositi adatti affinché non creino ulteriori problemi. Da qui nasce quel sottile malessere quando uno si ritrova a contatto con queste situazioni, che possono essere quotidiane, come tante piccole punture di spillo che poi andranno a riaprire la piaga. L'ho sviluppato su me stesso dovendo frequentare un ambiente di giovani ventenni e la situazione fa ancora più schifo di quando lo ero io una quindicina di anni fa quando avevo la loro età. Uno dovrebbe isolarsi anche fisicamente da tutto ciò, un occhio non vede cuor non duole, ed infatti anche per questo considero i social come un crimine contro l'umanità, con l'aggravante che però non sono costretti e si abbia come la volontà duplice di punirsi ed al contempo vederli come possibilità di migliorare la propria condizione. Schizofrenia moderna.
 
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