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È pure donna l autrice, fantastico.L'uomo ammaestrato di Esther vilar
Gentilmente consigliato ai tempi dal caro barbafisso
Grazie dei consigli. Causa depressione (e conseguente mancanza di voglia di cercare nuove robe da studiare) e troppi libri letti- quindi non so in che direzione andare - leggerò sti dueDino Buzzati, "Un Amore" e "Inviti Superflui".
Bravo!Grazie dei consigli. Causa depressione (e conseguente mancanza di voglia di cercare nuove robe da studiare) e troppi libri letti- quindi non so in che direzione andare - leggerò sti due
Ottimo, forse sarà un buon motivo per andare in biblioteca. Ci andai l'ultima volta priam di capodanno, poi la depressione mi ha travolto e sto a casa. A me piace tanto Moravia e in generale la letteratura italiana di quel periodo: c'è un non so che, nel gergo che usano, di esistenzialista, anche quando non è esistenzialista di forma. Moravia per me è il Camus italiano, poi ovvio, è un po' ripetitivo, perchè i suoi libri erano tipo come le serie tv di oggi stiracchiate per fare piu stagioni che si può. Buzzati fa parte di quelli di quel giro immagino. In Moravia permane quel non so che di gergo mitteleuropeo che ovviamente in Moravia è quasi totalmente esaurito - seppur i temi ne mantengano delle tracce - e che invece è maggiormente evidente in Svevo, Michelstaedter e simili. Mi piacevano sti libri anche quando ero un adolscente blupillatoBravo!
Inviti Superflui e' solo un racconto, si legge in 10 minuti. E' un po' deprimente, sappilo.
Un amore l'ho letto d'un fiato, mi ha colpito molto.
Sembra davvero molto interessante, da quello che vedo on lineUno scrittore poco conosciuto qui in Italia che tratta di argomenti riguardanti la disillusione esistenziale, il pessimismo e la rovina derivante dai rapporti sbagliati con le donne è Alfredo Oriani. Visse praticamente da eremita e di rendita familiare per buona parte della sua vita, un accasciato doc.
Poi c'è anche Albert Caraco, in questo caso l'accasciamento glielo ha fatto venire sua madre, "evirandolo" moralmente, scrisse pagine amarissime sulla mancanza di esperienze e la rinuncia alla lotta, considerata come inutile, nei suoi libri.
Lo studiai - per modo di dire - al liceo. Svevo e gli autori mitteleuropei di quel periodo secondo me erano abbastanza redpillati e basati. Le donne erano tutte a ipergamareQualcuno ha citato Senilità di Italo Svevo? Quella troja di Giolona quante ne fa passare al povero protagonista.
quel libro è un caso di redpill raga mancataCome già nominato "Le notti bianche"