Sondaggio: siete praticanti?

Sei un praticante cattolico?

  • Credente e praticante

    Voti: 3 6.5%
  • Credente non praticante

    Voti: 3 6.5%
  • Agnostico o ateo

    Voti: 38 82.6%
  • Credo o pratico altra religione (specificare quale)

    Voti: 2 4.3%

  • Votatori totali
    46
Pri

Prima vi era la convinzione che due culture potessero convivere pacificamente, ma gli ultimi avvenimenti hanno portato all'esplorazione dell'essenzialismo culturale ossia alla convinzione che la cultura sia parte del DNA e che gli stranieri siano un nemico di essa
La cultura sta sui libri e se ne leggeste qualcuno ogni tanto vi si aprirebbe un mondo.
Il retaggio culturale di un popolo non potrà mai essere scritto in modo indelebile sul DNA.
 
La cultura sta sui libri e se ne leggeste qualcuno ogni tanto vi si aprirebbe un mondo.
Di questa cosa non ne sono molto sicuro. Dipende molto da che libri si leggono. C'è un bel discorso (per me) in merito a questo all'inizio del film "i centochiodi" di Olmi.

Io di mio se proprio dovessi scegliere mi definirei agnostico.
Dio, Satana, la Madonna e tutti i santi rientrano nei miei pensieri&parole solo per bestemmiare.
 
Di questa cosa non ne sono molto sicuro. Dipende molto da che libri si leggono. C'è un bel discorso (per me) in merito a questo all'inizio del film "i centochiodi" di Olmi.

Io di mio se proprio dovessi scegliere mi definirei agnostico.
Dio, Satana, la Madonna e tutti i santi rientrano nei miei pensieri&parole solo per bestemmiare.
La cultura dei libri e la cultura della vita, se il protagonista del film non avesse mai aperto un libro non sarebbe stato in grado di apprezzare neanche tutto il resto, alla fine un libro viene salvato, non pensare che io sia un intellettuale che passa la vita con il capo chino sui libri, ma non se ne può negare l'importanza.
 
sono radicalmente ateo, materialista e naturalista. non credo ai ragionamenti del tipo che di dio non si può né predicare l'esistenza né la non-esistenza. Dio per me è un'invenzione della mente umana per dare un senso all'assurdità della vita, al dolore e all'angoscia di morte, nella speranza di una ricompensa in qualche forma di vita futura sulla base dell'osservanza di determinati principi morali in questa esistenza. l'uomo per me è semplicemente uno strano ibrido tra caso e necessità, una specie animale senza alcun privilegio ontologico sulle altre che segue il medesimo ciclo di nascita, crescita, riproduzione, invecchiamento e morte. il mondo c'era prima di noi e continuerà ad esistere dopo di noi. la sola cosa che nella quale credo e di cui si può sostenere l'immortalità è la materia, nelle sue potenziali infinite trasformazioni.
 
Per colpa dei grandi dotti dell ateismo l incellagine ha metastatizzato tutto l occidente, il grande occidente razionale, la madre del sapere, in cui si parla di teologia, metafisica, medicina, ingegneria senza aver mai studiato un cazzo
 
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