Quale periodo della vostra vita vorreste tornare a vivere?

Magic92

Well-known member
Premium FDB
Io vorrei tornare a vivere in loop la mia infanzia fino alla fine della 5° elementare sia per rivedere mio babbo sia per vivere ancora una volta quei fantastici momenti in cui tutto era spensierato, dove pensavo soltanto a giocare con il mio modellino della Ferrari F40 e della Ferrari F310 nella quale immaginavo di essere al posto del grande Schumacher e di riportare il Mondiale a Maranello, dove non vedevo l'ora di alzarmi un'ora prima di andare a scuola per vedere prima i Puffi e poi Sabrina vita da strega e fare colazione con le pizzette surgelate della Cameo, dove non vedevo l'ora di stare insieme ai miei compagni di classe e alla mie Maestre per imparare cose nuove e giocare nel cortile scolastico durante l'intervallo lungo post mensa prima di ritornare in classe per svolgere la parte pomeridiana della giornata scolastica, dove non vedevo l'ora di ritornare a casa per finire il prima possibile i compiti in maniera da guardare i miei cartoni animati pomeridiani preferiti.

Insomma se avessi a disposizione una macchina del tempo vorrei tornare a vivere in loop soltanto quel periodo perchè a mio avviso è quello che più di tutti merita di essere vissuto in quanto i problemi non esistevano e la vita era bella e spensierata.

Voi quale periodo vorreste tornare a vivere?
 
Last edited:
Mi piacerebbe ritornare all’adolescenza nel periodo delle scuole medie però con una faccia piacente.Poter sperimentare i primi baci,le prime palpate spinte e i seghini sulle panchine dalle coetanee.Pura fantascienza per un cesso come me.Poi vabbè c’era anche la spensieratezza,si usciva quasi tutti i giorni senza stare a guardare l’orario,gli amici erano sempre disponibili ecc ecc.
 
ogni volta che mi fanno questa domanda rispondo sempre che dell’infanzia non mi frega, non penso di essere stato un bambino felice, neanche in adolescenza troppi sbatti, insicurezze e il problema della scuola così presente nella vita …
Vorrei rivivere in loop dai 26 ai 36 anni per provare a fare scelte diverse tra università e lavoro, per provare a riprendere certi treni in corsa che mi sono sfuggiti, per provare a scopare con quelle che non ci sono state per qualche motivo, per mandare a fanculo dal vivo qualche ex-collega che mi ha fatto passare l’inferno…
 
L'adolescenza, senza ombra di dubbio. E' il grande rimpianto e buco nero della mia vita. Il punto è che dovrei farlo con la consapevolezza e la maturità dei miei quasi 38 anni. Credo che saprei a quel punto cosa fare di ogni singolo minuto della mia vita; avessi avuto anche solo una parte della sapienza che ho maturato oggi, sono ragionevolmente sicuro che l'intero corso della mia vita sarebbe stato diverso.
 
Questa domanda, per chi ne sa qualcosa di filosofia, mi fa pensare a quel concetto espresso in Nietzsche come l’eterno ritorno; ossia il fatto che siamo tutti condannati a rivivere momento per momento all’infinito ogni singolo secondo della nostra esistenza
 
Questa domanda, per chi ne sa qualcosa di filosofia, mi fa pensare a quel concetto espresso in Nietzsche come l’eterno ritorno; ossia il fatto che siamo tutti condannati a rivivere momento per momento all’infinito ogni singolo secondo della nostra esistenza
Se fosse così sarebbe in un certo senso confortante, più o meno
 
L'adolescenza, senza ombra di dubbio. E' il grande rimpianto e buco nero della mia vita. Il punto è che dovrei farlo con la consapevolezza e la maturità dei miei quasi 38 anni. Credo che saprei a quel punto cosa fare di ogni singolo minuto della mia vita; avessi avuto anche solo una parte della sapienza che ho maturato oggi, sono ragionevolmente sicuro che l'intero corso della mia vita sarebbe stato diverso.

Ma per questo serve la famiglia, a trasmettere l'esperienza degli altri, solo che i miei genitori hanno fatto solo cazzate nella vita e non mi hanno lasciato niente.

Prendi le famiglie benestanti/ricche, l'aiuto psicologico/economico/sociale che danno ai propri figli è ingente, e ti da una spinta enorme nella vita
 
Anche per me il peridio dell'infanzia fino alla quinta elementare, infatti la mia è stata una bellissima infanzia, spensierata ed all'insegna del divertimento, le questioni con l'altro sesso erano ancora lontanissime dalla mia testa, quel periodo era solamente il ritrovarsi con i proprio amici e divertirsi nei parchi pubblici o in spiaggia oppure, nei giorni di pioggia, ritrovarsi con gli amici in casa a giocare con i videogiochi.
 
Non ho mai avuto periodi della vita in cui fossi spensierato completamente e non ci fossero problemi.
Dovendo scegliere, comunque, direi il periodo della terza media, quando facevo molta vita sociale, in giro trovavo più gente, e ci si divertiva un pò.
 
Ma per questo serve la famiglia, a trasmettere l'esperienza degli altri, solo che i miei genitori hanno fatto solo cazzate nella vita e non mi hanno lasciato niente.

Prendi le famiglie benestanti/ricche, l'aiuto psicologico/economico/sociale che danno ai propri figli è ingente, e ti da una spinta enorme nella vita
Verissimo. Difatti penso i miei genitori abbiano avuto grosse colpe nel non aver colto certi segnali di disagio che già allora c'erano. Non posso però attribuire l'intera responsabilità su di loro, in fin dei conti loro per primi avevano e hanno i loro grossi problemi e sono alla fine persone semplici che forse non hanno proprio la capacità di comprendere cosa non andasse in me all'epoca. Famiglie più strutturate e acculturate forse riescono ad andare maggiormente incontro ai bisogni dei loro figli.
 
Back
Top