Oggi sono entrato in una biblioteca frequentata da universitari.
Quasi tutte erano NP, tutte sorridenti e molto serene.
Erano vestite come quelle della mia generazione con gli stessi atteggiamenti e dicevano le stesse cose. Già ricordo che la generazione di mio fratello, precedente alla mia era già così.
Pare che sia un ciclo che si ripete all'infinito.
Alla fine le persone vivono sempre le stesse vite, e sembra che non si domandino nulla sul fatto che in realtà le loro sono vite indotte.
Forse omologarsi alla massa rende felici? Si sente meno il peso dell'esistenza?
Io da osservatore non ho mai capito questo concetto che per molti è naturale evidentemente, ho sempre voluto fuggire da una omologazione che annulla la singola persona.
Non so se mi sono spiegato bene ,è difficile da far capire come pensiero.
Quasi tutte erano NP, tutte sorridenti e molto serene.
Erano vestite come quelle della mia generazione con gli stessi atteggiamenti e dicevano le stesse cose. Già ricordo che la generazione di mio fratello, precedente alla mia era già così.
Pare che sia un ciclo che si ripete all'infinito.
Alla fine le persone vivono sempre le stesse vite, e sembra che non si domandino nulla sul fatto che in realtà le loro sono vite indotte.
Forse omologarsi alla massa rende felici? Si sente meno il peso dell'esistenza?
Io da osservatore non ho mai capito questo concetto che per molti è naturale evidentemente, ho sempre voluto fuggire da una omologazione che annulla la singola persona.
Non so se mi sono spiegato bene ,è difficile da far capire come pensiero.