non disrispectarmi così fràPagherei per leggere le tue perle!
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Il discorso fila liscio, ma solo nella teoria, perché portare avanti una “crociata” solo per fare un torto al sistema, alla fine danneggia solo te stesso
Siamo uomini, non siamo venuti al mondo con la garanzia che fili tutto liscio, la vita è una lotta continua, migliaia di anni fa era sul piano fisico, oggi è più mentale, ma il meccanismo è lo stesso, o mangi, o vieni mangiato, Il forte prende sempre più del debole alla lunga, è una giungla..
E pure nei rapporti sociali, c’è sempre un minimo di competizione, è naturale, personalmente non riesco a spegnere del tutto il fuoco che ho dentro, anche nelle cazzate cerco di dare il massimo, essere sempre il primo, non sempre ci riesco, ma almeno ci provo, se non miri in alto, allora non ci stai mettendo tutto te stesso.. se entri in gioco già con l’idea che “vabbè, se perdo pazienza”, allora tanto vale non giocare, non si tratta per forza di vincere sugli altri, ma di non auto ostacolarsi
E poi, diciamocelo, non fare un cazzo non è un'opzione, a meno che tu non sia un’ameba priva di qualunque impulso vitale, e non sto parlando di diventare un miliardario o salvare il mondo, ma semplicemente avere un motivo, una direzione.. qualcosa che ti faccia alzare dal letto la mattina, certo, se potessi scegliere, me ne starei a grattarmi i coglioni tutto il giorno, ma la verità è che siamo dentro un sistema che funziona con i soldi, e finché ci vivi dentro, devi muoverti, devi fare qualcosa, anche se a volte ti pesa, in più anche a livello inconscio, il tuo cervello ha bisogno di sentirsi utile in qualche modo, non puoi vivere da spettatore per troppo tempo, ti atrofizzi, a meno di soffrire di una forte depressione non credo sia possibile esssere completamente immobili nella vita, la totale incapacità ad agire non è normale...
Il punto è questo, se inizi a fare certi discorsi, non è per forza che ti sei arreso, ma devi essere onesto, forse hai abbassato la testa perché non sei riuscito a reggere la pressione, forse ti sei convinto che era tutto contro di te, ma la verità scomoda è che, spesso, i limiti ce li inventiamo noi, ci sabotiamo da soli, diamo troppo peso alle opinioni della gente che ci ronza intorno e dimentichiamo che siamo noi a decidere per noi stessi, la responsabilità alla fine resta nostra
In poche parole non si può al 100% quittare veramente da sto gioco chiamato vita... puoi decidere attivamente di far parte dei perdenti, oppure puoi guardare la vita da un'altra prospettiva e decidere cos'è meglio per te stesso, senza farti schiacciare da delle regole astratte che gli NPC di questa società credono si debbano seguire a tutti i costi, anche a costo di morire
Kaneki ha scritto perlopiù gli stessi concetti mentre stavo preparando il mio, il suo messaggio era anche più "positivo" del mio. Forzare le catene dell'imprinting, forse è la fioca speranza rimasta.Pagherei per leggere le tue perle!
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Io ho alti e bassi,ci sono momenti dove la libido è parecchio forte e altri dove invece è quasi assente. Ma sono un pò depresso ultimamente quindi penso sia normale che abbia questi cambiamenti repentini di libido.A me ultimamente si sta spegnendo sempre di più.
Non sono d’accordo. Sostenere che non si migliori perché non si viene considerati dalle ragazze è solo una conferma del loro potere. La vera vittoria, però, non sta in questo, ma nell’autodeterminazione: diventare forti indipendentemente dal contesto che ci circonda, raggiungere una completezza e una serenità interiori.E' una riflessione che prende spunto da quanto più volte fu scritto in questi giorni: il dramma dell' uomo che è costretto a lavorare, fare soldi, mostrarsi forte e vincente per rendersi interessante al genere femminile ed ottenere l' agognata realizzazione sessuale o sentimentale. Negli schemi della nostra società - e forse un pò in generale - agli uomini è richiesto di porsi obiettivi, di sforzarsi per conseguirli, nel concreto quindi, di fare soldi, di acquisire status, inteso in vari modi, di fare un certo tipo di vita più dinamico, di essere socialoni e spigliati, di apparire forti, sicuri di se (quest' ultima, fandonia che abbiamo già smontato in una discussione precedente).
Allora, un sistema non lo si combatte cercando di adattarsi ad esso, seguendo le sue regole, aderendo alla sua visione del mondo pur turandosi il naso, ma violando le sue regole, non seguendo la sua visione della vita, praticamente non facendo quanto richiede ma il contrario di quello che vuole dalle persone.
Dunque, se gli uomini vogliono davvero fare un dispetto al genere femminile, o meglio, al modo in cui sono regolate le cose, secondo me, non devono maxxare in niente, quindi non devono impegnarsi a fare soldi, conseguire status, a conformarsi, a migliorarsi caratterialmente nel senso di apparire forti, estroversi, sicuri, vincenti, bensi devono essere poveri, falliti, non fare vita sociale, niente dinamismo, mostrarsi goffi, deboli, insicuri, insomma il contrario di quanto richiesto.
La risposta ai nostri drammi è NON FARE UN CAZZO, realizzando un colossale "VAFFANCULO" più autentico di quello di Beppe Grillo (sappiamo il grande inganno che fu), una sorta di INVERSIONE DEI VALORI DOMINANTI, è un maxxare al rovescio.
In paesi dove le dinamiche uomo/donna raggiungono un livello di tossicità maggiore che in Italia, molti uomini stanno seguendo questa strada, parlo di USA e Cina, le 2 superpotenze così nemiche ma così vicine al tempo stesso.
Tale proposta è dedicata ad un utente storico, mattiacarputo, che ebbe il merito di cogliere l' importanza del non fare niente, rifiutando il moderno mos maiorum borghese.
E voi, cosa ne pensate? Voi carissime amiche del forum, consigliereste al genere maschile tale via nichilista?
Così! *** P****!Il discorso fila liscio, ma solo nella teoria, perché portare avanti una “crociata” solo per fare un torto al sistema, alla fine danneggia solo te stesso
Siamo uomini, non siamo venuti al mondo con la garanzia che fili tutto liscio, la vita è una lotta continua, migliaia di anni fa era sul piano fisico, oggi è più mentale, ma il meccanismo è lo stesso, o mangi, o vieni mangiato, Il forte prende sempre più del debole alla lunga, è una giungla..
E pure nei rapporti sociali, c’è sempre un minimo di competizione, è naturale, personalmente non riesco a spegnere del tutto il fuoco che ho dentro, anche nelle cazzate cerco di dare il massimo, essere sempre il primo, non sempre ci riesco, ma almeno ci provo, se non miri in alto, allora non ci stai mettendo tutto te stesso.. se entri in gioco già con l’idea che “vabbè, se perdo pazienza”, allora tanto vale non giocare, non si tratta per forza di vincere sugli altri, ma di non auto ostacolarsi
E poi, diciamocelo, non fare un cazzo non è un'opzione, a meno che tu non sia un’ameba priva di qualunque impulso vitale, e non sto parlando di diventare un miliardario o salvare il mondo, ma semplicemente avere un motivo, una direzione.. qualcosa che ti faccia alzare dal letto la mattina, certo, se potessi scegliere, me ne starei a grattarmi i coglioni tutto il giorno, ma la verità è che siamo dentro un sistema che funziona con i soldi, e finché ci vivi dentro, devi muoverti, devi fare qualcosa, anche se a volte ti pesa, in più anche a livello inconscio, il tuo cervello ha bisogno di sentirsi utile in qualche modo, non puoi vivere da spettatore per troppo tempo, ti atrofizzi, a meno di soffrire di una forte depressione non credo sia possibile esssere completamente immobili nella vita, la totale incapacità ad agire non è normale...
Il punto è questo, se inizi a fare certi discorsi, non è per forza che ti sei arreso, ma devi essere onesto, forse hai abbassato la testa perché non sei riuscito a reggere la pressione, forse ti sei convinto che era tutto contro di te, ma la verità scomoda è che, spesso, i limiti ce li inventiamo noi, ci sabotiamo da soli, diamo troppo peso alle opinioni della gente che ci ronza intorno e dimentichiamo che siamo noi a decidere per noi stessi, la responsabilità alla fine resta nostra
In poche parole non si può al 100% quittare veramente da sto gioco chiamato vita... puoi decidere attivamente di far parte dei perdenti, oppure puoi guardare la vita da un'altra prospettiva e decidere cos'è meglio per te stesso, senza farti schiacciare da delle regole astratte che gli NPC di questa società credono si debbano seguire a tutti i costi, anche a costo di morire
Il grande Totò ci ha insegnato tanti aspetti della vitaE' umano.
A me personalmente, tolta questa cosa delle donne, non spaventa, sia perché mi basta poco sia perché ho capito che la morte è l' unica cosa certa per tutti, piaccia o non piaccia.

Una illuminazione, amica mia: l' autonomia lavorativa ed economica nella società industriale non esiste, quando ti assumono in un posto di lavoro, cosa diventi? Una "dipendente", significa che per percepire la paga, lo stipendio, insomma, devi seguire le condizioni che ti detta l' ente che ti ha assunto, quindi dei alle dipendenze di tale ente. Riguardo l' essere mantenuti da famiglia o dallo Stato, sei sempre nello stesso schema di fatto. L' indipendenza lavorativa vera e propria, il maggiore livello di autonomia nel proprio sostentamento, ci sono nelle società primitive, come colse nei suoi scritti un tale di cui mi misi l' avatar nei mesi precedenti il mio incarico di moderatore.Il problema di questo discorso è che alle donne o al sistema di te, singolo essere umano, non frega un cazzo, sei una minuscola rotella di un ingranaggio gigantesco che funziona anche senza di te.
Se lo fai per te stesso, per il tuo bene psicofisco, posso anche capirlo... ma per dispetto mi sembra assurdo oltre che controproducente.
Cmq anche fosse per benessere psicofisico secondo me rischia alla lunga di diventare una prigione, bisogna trovare il giusto equilibrio.
Non avere un lavoro, una propria autonomia, ti rende completamente dipendente e un possibile peso per la famiglia... idem per il carattere, aumentare la propria autostima, saper mettersi in discussione fa bene in primis a se stessi, più ci si impara a conoscere e accettare più si vive serenamente.
Poi per la vita sociale, a meno di non avere importanti disturbi, di base l'uomo è un animale sociale, abbiamo necessiariamente bisogno di contatti umani per mantenere una sanità mentale
Non sei assolutamente uscito fuori tema, anzi sei rientrato in pieno.Fare rotting 24 ore su 24 come dice Crudista porta solo danni alla psiche,aumentando la pigrizia e il nervosismo. La mia idea sarebbe più che altro quella di sostituire il nostro vecchio sistema economico con un nuovo in cui abbiamo egemonia TOTALE sulla moneta,l'istruzione scolastica verrebbe rinnovata insegnando in maniera più completa certi temi poco trattati nelle scuole odierne tipo appunto i temi della redpill,la filosofia in maniera più ampia,e tutto quello che ci può essere davvero utile senza però un fottuto indottrinamento costante,insomma un sistema in cui viene perseguita la verità,la lealtà,la sincerità e tutti quei valori davvero utili per costruire una società più equa e giusta,più umana e solidale e in cui nessuno rimane davvero indietro.Una società senza guerre,senza carestie e in cui il lavoro NON è il principio essenziale su cui basare le fondamenta di uno stato( non sto dicendo che il lavoro non conti nulla,è importantissimo ovviamente altrimenti nulla andrebbe avanti)come qui in Italia invece viene ancora oggi ribadito dal primo articolo della Costituzione. Una società fondata sull'etica e sulla morale in cui l'essere umano non è uno schiavo (si ancora oggi siamo schiavi imprigionati in gabbie ben decorate con sbarre invisibili ma tangibili) da sfruttare ma che ha un valore indipendentemente dal fatto che sia alto/basso, nero/bianco, brutto/bello,ecc... Insomma tutto ciò che ho scritto alla fine pensandoci bene è utopistico per 3 motivi principali:
1) Abbiamo margine di manovra limitato nella nostra vita poichè dobbiamo sottostare a delle leggi imposte da alti uomini con più potere(ebrei)
2) La natura comanda i nostri istinti e in parte le nostre azioni,non possiamo sottrarci al bisogno riproduttivo per esempio
3)Gli essere umani per la maggioranza hanno un basso livello di consapevolezza/coscienza. Alla gente basta mangiare,bere,dormire, riempirsi di beni materiali spesso facoltativi e scopare FINE. Non si pongono domande sulla loro natura e su altri temi di natura filosofica/esistenziale. Una vita inquadrata in cui si ragiona per schemi ben consolidati e da cui non vogliono/possono uscire;ecco perchè vengono chiamati blupillati, perchè pensano di conoscere la verità ma alla fine vivono nelle menzogne,una specie di sogno ad occhi aperti. Concludo dicendo che la redpill non riguarda soltanto il mondo delle relazioni sentimentali ma serve a farci aprire gli occhi su tutti i temi e le questioni che riguardano questo pianeta a 360 gradi.
La verità però spesso fa male ma come dice Itachi Uchiha nell'anime:
- La verità può ferire,ma è solo attraverso la verità che possiamo crescere -
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Fine papiro,sono uscito fuori tema![]()
Si ma infatti non dico di stare a contatto con tutti, anche con chi ti sta sui coglioni, ma neanche di evitare chiunque per partito preso...Una illuminazione, amica mia: l' autonomia lavorativa ed economica nella società industriale non esiste, quando ti assumono in un posto di lavoro, cosa diventi? Una "dipendente", significa che per percepire la paga, lo stipendio, insomma, devi seguire le condizioni che ti detta l' ente che ti ha assunto, quindi dei alle dipendenze di tale ente. Riguardo l' essere mantenuti da famiglia o dallo Stato, sei sempre nello stesso schema di fatto. L' indipendenza lavorativa vera e propria, il maggiore livello di autonomia nel proprio sostentamento, ci sono nelle società primitive, come colse nei suoi scritti un tale di cui mi misi l' avatar nei mesi precedenti il mio incarico di moderatore.
Scrivi di aumentare la propria autostima, di massimizzare il carattere, ma alla fine è quello che ci impone di fare il sistema per raggiungere dei bisogni, ed allora non bisognerebbe rompere la catena?
Riguardo la vita sociale, stare a contatto con rompiscatole o con persone che la pensano molto diversamente da me mi fa stare male.
sempre attualeIl grande Totò ci ha insegnato tanti aspetti della vita