L'amore è superficialità, è un illusione, è egoismo, è un concetto sociale che serve a non rendere l'accoppiamento un mero strumento di scambio, una fredda e calcolata decisione che il nostro cervello prende incosciamente alla visione di un volto simmetrico e un corpo eccitante, e l'essere umano, come per la quasi totalità delle dinamiche sociali e non, ha dovuto costruirci un'idealizzazione sopra, per rispondere a domande scomode, perchè la verità era difficile da accettare, come dio con la morte, ma la verità è che siamo bestie e dietro le nostre azioni non c'è nulla di speciale, è tutto funzionale a soddisfare un nostro tornaconto, non c'è un fine ultimo "divino", dietro ogni azione positiva che compiamo si nasconde sempre un guadagno personale, senza una ricompensa, per quanto invisibile o chimica, non faremmo nulla... e questa non è un po' l'antitesi dell'amore?
Ci si innamora della carne, delle ossa, di ciò che vediamo, di ciò che è tangibile, senza la vista, dal punto di vista relazionale, con l'altro sesso saremmo in grado di elevarci davvero, in quel caso saremmo capaci di andare oltre l'aspetto fisico e notare un miliardo di altri fattori dandogli la giusta importanza, senza che per farlo si debba superare uno step visivo, senza che venga tutto filtrato attraverso quel senso, che paradossalmente, ci sta limitando dall'apprezzare una persona nella sua interezza, non solo perchè ha vinto la lotteria genetica e ti fa rizzare il cazzo o bagnare la figa, capite quanto ancora siamo primitivi?
Il problema è anche a livello personale, perchè pure allo specchio ci facciamo ingannare dai nostri stessi occhi, ci autoconvinciamo che noi siamo quel che vediamo, ma senza la vista, dovremmo trovarci un'altra identità...
Senza esserti mai visto in vita tua, in base a cosa ti giudicheresti?
Ci si innamora della carne, delle ossa, di ciò che vediamo, di ciò che è tangibile, senza la vista, dal punto di vista relazionale, con l'altro sesso saremmo in grado di elevarci davvero, in quel caso saremmo capaci di andare oltre l'aspetto fisico e notare un miliardo di altri fattori dandogli la giusta importanza, senza che per farlo si debba superare uno step visivo, senza che venga tutto filtrato attraverso quel senso, che paradossalmente, ci sta limitando dall'apprezzare una persona nella sua interezza, non solo perchè ha vinto la lotteria genetica e ti fa rizzare il cazzo o bagnare la figa, capite quanto ancora siamo primitivi?
Il problema è anche a livello personale, perchè pure allo specchio ci facciamo ingannare dai nostri stessi occhi, ci autoconvinciamo che noi siamo quel che vediamo, ma senza la vista, dovremmo trovarci un'altra identità...
Senza esserti mai visto in vita tua, in base a cosa ti giudicheresti?