Men's mental health month

Intendo dire che ben presto, quando il numero di occidentali autoctoni calerà al punto che saranno - di fatto - solo vecchi rincoglioniti e invece ci saranno moltissime persone appartenenti a culture che vedono le donne, per dirla in modo gentile, in modo diverso, quello che avverrà non potrà essere che un ritorno a una struttura patriarcale, però veramente patriarcale; non so dove vivi, ma se ti fai un giro nei posti dove vivono bengalesi, pakistani e africani nella tua città (se vivi in una grande città) puoi già vedere uno scorcio di futuro. I pochi autoctoni ancora relativamente giovani secondo me seguiranno la corrente.

La società non crollerà, ma tornerà a essere dominata dalla religione e dalla tradizione. Le leggi saranno ispirate a questi principi e non al liberalismo illuminista. Quindi sì, l'attribuzione dei figli sarà davvero, davvero l'ultimo dei problemi.
Proprio io vivo in una città in cui l'immigrazione è un problema vero e visibile, ma c'è sempre una visione estremamente drammatica della situazione. Che ci sia un problema enorme di mala gestione, sicuro, e lo stato non fa nulla per tutelarci e tutelare ste genti, a differenza di ciò che promette. La sostituzione culturale, però, non è un problema realistico attuabile in questo contesto. Si arriva a creare, ovviamente in modo graduale, una sorta di mix di culture in cui quella degli immigrati sarà sempre la minoranza. Questi a volte si adattano alla nostra cultura e tradizioni, se non lo fanno loro, lo faranno i loro figli. Comunque qua stiamo sfociando in un'altra discussione dalle mille sfaccettature che avrebbe bisogno di un 3d a parte.
 
Scusate ma io non capisco davvero, cioè dovrei andare in piazza e gridare: datemi una cazzo di cristiana vergine, dolce e poetica.
No davvero io non capisco, come la gente che si attacca ai pali e minaccia di non mangiare, ma chi se li incula.
Se davvero si vogliono cambiare le cose serve il sangue, non queste pagliacciate, non credo abbiano mai funzionato, qui siamo sulla terra, zero amore e solo odio, è il regno dell egoismo e del maligno
Ebrei 9:22.
"E quasi ogni cosa, secondo la legge, è purificata col sangue; e senza spargimento di sangue non c'è perdono."
 
Ultima modifica:
forse il mio contributo suonerà banale, tuttavia provo ad esprimermi comunque. una delle cose che più mi sta a cuore e che è stata sottolineata è stata la necessità di fuoriuscire dalla narrazione tossica per cui un ragazzo e un uomo che mostri maggiormente il proprio lato emotivo viene immediatamente etichettato come un debole. sono d'accordo sul fatto che a partire dalle famiglie, ben prima che dalle scuole, dovrebbe essere implementato un lavoro educativo volto a una maggiore comprensione ed accettazione di queste dinamiche da parte di entrambi i sessi, che ci possano portare a vivere anche in un contesto di coppia secondo modalità finalmente più piene e soddisfacenti che rifuggono dai soliti stereotipi. tuttavia non posso fare a meno di domandarmi fino a che punto la cultura possa influenzare la natura. ovvero, al netto di un lavoro di questo genere, siamo in fondo veramente sicuri che un uomo maggiormente emotivo, fragile, sensibile piaccia davvero alle donne? fino a che punto le nostre aspettative in campo romantico e sentimentale sono compatibili e quando invece cominciano ad entrare in profondo contrasto con le modalità legate al nostro istinto evolutivo? non è un atto di accusa da parte mia, è solo una domanda. mi piacerebbe poterne sapere di più se qualcuno ritiene di poter rispondere adeguatamente.
Tieni sempre in conto che alla società, come ente astratto, poco o pochissimo importa del benessere dei suoi membri. Lo scopo di un tessuto sociale è sopravvivere e riprodursi e trasmettere i suoi valori; se gli uomini sono felici o tristi o qualsiasi altro sentimento intermedio importa solo nella misura in cui questo giova alla produttività e alla partecipazione positiva al modello dominante.

Ciò detto: il tentativo di rendere i maschi meno aggressivi, indipendenti e autonomi è in corso da moltissimo tempo, da molto prima di internet e anche della televisione. Lessi tempo addietro che tutto il modello di scuola pubblica in fondo è un passo in questa direzione: non si può litigare fisicamente, si sta continuamente seduti, si parla solo se si ha il permesso, ciò che viene valutato positivamente è l'ordine, l'aderenza al compito assegnato e la diligenza, tutte caratteristiche che erano tipicamente associate con il ruolo di genere della donna, e non del maschio. L'obiettivo di questa disciplina era creare buoni lavoratori da fabbrica, cioè persone capaci di accettare un dominio astratto e una gerarchia poco naturale - se ci pensi, i contadini medievali accettavano (e non sempre) il dominio del signore perché il signore era prima di tutto un guerriero addestrato e meglio armato, che poteva facilmente affrontare dozzine di sottoposti. Ad ogni modo, anche in questo sistema così restrittivo, ai maschi veniva comunque concessa una certa libertà, che era indispensabile per evitare che diventassero troppo feminilizzati e inutili in caso di conflitto; gli uomini della silent generation e greatest generation erano già molto meno violenti dei loro padri e nonni, ma comunque controllavano ancora la società e soprattutto la loro famiglia in modo che oggi ci sembrerebbe molto autoritario.

Il modello di cui parli - uomini costantemente aperti ai loro sentimenti, molli, fragili, bisognosi d'aiuto - serve perché la società che viviamo è post-industriale, e la sua gerarchia ancora più astratta e insensata. Per far sì che i maschi si conformino a regole che non hanno nessun senso e li penalizzano bisogna compiere un ulteriore passo e privarli di quel poco di mascolinità che ancora avevano; quando dico mascolinità voglio che sia chiaro che non intendo inutili sfoggi di violenza, stupidità esibita e incapacità di provare emozioni - tutte cose posticce - ma piuttosto della natura capacità di dire no, basta, questa è la mia posizione. Mi riferisco alla capacità di risolvere conflitti anche seri senza ricorrere all'autorità e soprattutto di accettare stoicamente la propria condizione e trarne il meglio - a mio giudizio non c'è uomo più virile di Michel Petrucciani, per dire.

Hai ragione nel dire però che si sta arrivando al limite di quello che la biologia consente di fare. Ci siamo molto vicini, oramai.
 
Proprio io vivo in una città in cui l'immigrazione è un problema vero e visibile, ma c'è sempre una visione estremamente drammatica della situazione. Che ci sia un problema enorme di mala gestione, sicuro, e lo stato non fa nulla per tutelarci e tutelare ste genti, a differenza di ciò che promette. La sostituzione culturale, però, non è un problema realistico attuabile in questo contesto. Si arriva a creare, ovviamente in modo graduale, una sorta di mix di culture in cui quella degli immigrati sarà sempre la minoranza. Questi a volte si adattano alla nostra cultura e tradizioni, se non lo fanno loro, lo faranno i loro figli. Comunque qua stiamo sfociando in un'altra discussione dalle mille sfaccettature che avrebbe bisogno di un 3d a parte.
È la visione della politica attuale. Non sono d'accordo, ma solo padre tempo dirà chi ha ragione. Da come scrivi mi sembri un po' più giovane di me, quindi avrai un posto per lo spettacolo.
 
forse il mio contributo suonerà banale, tuttavia provo ad esprimermi comunque. una delle cose che più mi sta a cuore e che è stata sottolineata è stata la necessità di fuoriuscire dalla narrazione tossica per cui un ragazzo e un uomo che mostri maggiormente il proprio lato emotivo viene immediatamente etichettato come un debole. sono d'accordo sul fatto che a partire dalle famiglie, ben prima che dalle scuole, dovrebbe essere implementato un lavoro educativo volto a una maggiore comprensione ed accettazione di queste dinamiche da parte di entrambi i sessi, che ci possano portare a vivere anche in un contesto di coppia secondo modalità finalmente più piene e soddisfacenti che rifuggono dai soliti stereotipi. tuttavia non posso fare a meno di domandarmi fino a che punto la cultura possa influenzare la natura. ovvero, al netto di un lavoro di questo genere, siamo in fondo veramente sicuri che un uomo maggiormente emotivo, fragile, sensibile piaccia davvero alle donne? fino a che punto le nostre aspettative in campo romantico e sentimentale sono compatibili e quando invece cominciano ad entrare in profondo contrasto con le modalità legate al nostro istinto evolutivo? non è un atto di accusa da parte mia, è solo una domanda. mi piacerebbe poterne sapere di più se qualcuno ritiene di poter rispondere adeguatamente.
Sono totalmente d'accordo, per questo si dovrebbe introdurre un tipo diverso di educazione nei bambini che li guidi a sviluppare questa forma di intelligenza.
Per quanto riguarda il fattore biologico/sociale, beh considera che anche le donne sono frutto della società in cui vivono, per cui se l'ideale di uomo viene sempre mostrato come freddo come una roccia, tenderanno a quello.
Se posso dare un'esperienza personale, i miei partner (tutti ltr) sono sempre stati emotivamente disponibili. Bisogna anche distinguere cosa si intende con emotività ed intelligenza emotiva, le quali sono due cose diverse. L'ultima è una grande qualità, a mio avviso.
Un uomo emotivo, che quindi perde la calma in preda alle emozioni o reagisce in modo incandescente a tutto, è una cosa. Un uomo che invece è capace di ascoltare, provare e mostrare empatia, capace di piangere quando si sente sotto pressione, è un uomo dalla grande intelligenza emotiva. Ecco come distinguo le due cose.
 
Concordo con quanto detto da alcuni utenti: queste associazioni spesso non funzionano perché gli uomini tendono a essere percepiti in due modi estremi, o come deboli dagli altri uomini, o come misogini dalle donne. Per quanto si possa cercare di incoraggiare una maggiore sensibilità maschile, credo però che sia un obiettivo difficile da raggiungere.
Secondo me, la soluzione migliore è promuovere le proteste in modo intelligente, evitando di accusare le donne e concentrandosi invece sulle ingiustizie delle istituzioni giuridiche. Il dibattito non dovrebbe riguardare solo l'aspetto sentimentale, ma anche quello economico, facendo capire che le rivendicazioni non sono elemosine richieste da uomini "deboli", ma piuttosto scelte strategiche di uomini intelligenti, che pensano al proprio futuro e vogliono costruire qualcosa di più grande. Dopotutto, perché quando una donna si batte per i suoi diritti viene vista come forte, mentre quando lo fa un uomo no?
 
Scusate ma io non capisco davvero, cioè dovrei andare in piazza e gridare: datemi una cazzo di cristiana vergine, dolce e poetica.
No davvero io non capisco, come la gente che si attacca ai pali e minaccia di non mangiare, ma chi se li incula.
Se davvero si vogliono cambiare le cose serve il sangue, non queste pagliacciate, non credo abbiano mai funzionato, qui siamo sulla terra, zero amore e solo odio, è il regno dell egoismo e del maligno
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Ecco, tu sei un esempio per la quale la redpill non viene presa sul serio, complimenti.
 
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Ecco, tu sei un esempio per la quale la redpill non viene presa sul serio, complimenti.
Non è lui avesse intenzione di scrivere un trattato per la gente di fuori. Sta male per una cosa, una cosa assolutamente condivisibile, e ha una visione della società evidentemente molto ispirata dalla religione, che io stesso condivido essendo cristiano.

È chiaro che se voi partite sempre da assunti materialistici e storicistici queste cose non le capirete mai. Ma non è colpa vostra, è così che il sistema vi educa a essere.
 
Un uomo che invece è capace di ascoltare, provare e mostrare empatia, capace di piangere quando si sente sotto pressione, è un uomo dalla grande intelligenza emotiva.
Stai descrivendo il tipo di uomo candidato a diventare il classico "migliore amico".
Le np sono ben felici di fare in modo che il DNA di questo tipo di uomini non proliferi sulla terra.
Ne fanno proprio una missione personale. Visto che lo scopo biologico dell'uomo è sborrare in figa, questo si adatta alle preferenze delle donne per istinto di sopravvivenza.
 
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Non è lui avesse intenzione di scrivere un trattato per la gente di fuori. Sta male per una cosa, una cosa assolutamente condivisibile, e ha una visione della società evidentemente molto ispirata dalla religione, che io stesso condivido essendo cristiano.

È chiaro che se voi partite sempre da assunti materialistici e storicistici queste cose non le capirete mai. Ma non è colpa vostra, è così che il sistema vi educa a essere.
Il materialista è un uomo nel momento in cui mi dice che vuole la donna vergine e cristiana, come se fosse l'ultimo modello di iphone uscito.
La violenza non è il modo di ottenere "diritti" (non è questo nemmeno il caso perché il diritto ad un altro essere umano non esiste), in una società la quale viene condannata in ogni modo, a meno che non sia fatta in larga scala contro lo stato per una grande ingiustizia sociale, non è il mezzo. Venite soppressi. Ridicolizzati. Passati per terroristi. È questa la realtà.

Nel momento in cui ci sarà una rivolta vera e violenta di quelle che funzionano, trovarvi la verginella sarà l'ultimo dei vostri problemi.
 
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Stai descrivendo il tipo di uomo candidato a diventare il classico "migliore amico".
Le np sono ben felici di fare in modo che il DNA di questo tipo di uomini non proliferi sulla terra.
Ne fanno proprio una missione personale. Visto che lo scopo biologico dell'uomo è sborrare in figa, questo di adatta alle preferenze delle donne per istinto di sopravvivenza.
Detto in modo brutale, ma assolutamente coerente con ciò che ho visto (e fatto) personalmente.
 
Il materialista è un uomo nel momento in cui mi dice che vuole la donna vergine e cristiana, come se fosse l'ultimo modello di iphone uscito.
La violenza non è il modo di ottenere "diritti" (non è questo nemmeno il caso perché il diritto ad un altro essere umano non esiste), in una società la quale viene condannata in ogni modo, a meno che non sia fatta in larga scala contro lo stato per una grande ingiustizia sociale, non è il mezzo. Venite soppressi. Ridicolizzati. Passati per terroristi. È questa la realtà.
Non c'è niente di materialistico nel volere una donna con quelle caratteristiche; c'è se non hai mai letto la Bibbia e non ti rendi conto che non è che è un set di caratteristiche attraenti tipo pubblicità: è una condizione di purezza che semplicemente si accorda con una fede. Avesse detto una bella, una popolare, una con i capelli così e le labbra così allora avresti avuto ragione, ma non ce l'hai.

Ti ripeto: per ora siete in vantaggio e vivete delle vite relativamente felici, sia pure con tutti i problemi che conosciamo, ma la marea sta cambiando velocemente; prendi Trump, prendi Vance, prendi Modi, Putin, Orban... chissà che un giorno non ti torni in mente questo scambio in circostanze diverse da quelle attuali, con un equilibrio meno netto :)

Quanto all'essere ridicolizzati da una società che ha prodotto roba tipo Fanpage e ha avuto il potere di traviare capolavori tipo Dragon Age, non ne farei un dramma. Quanto all'essere terroristi, manco è utile commentare; il terrorismo vero sappiamo bene dove nasce e cresce. Quanto alla soppressione, la società occidentale è così debole che l'unica cosa che sta sopprimendo è sè stessa.
 
Tieni sempre in conto che alla società, come ente astratto, poco o pochissimo importa del benessere dei suoi membri. Lo scopo di un tessuto sociale è sopravvivere e riprodursi e trasmettere i suoi valori; se gli uomini sono felici o tristi o qualsiasi altro sentimento intermedio importa solo nella misura in cui questo giova alla produttività e alla partecipazione positiva al modello dominante.

Ciò detto: il tentativo di rendere i maschi meno aggressivi, indipendenti e autonomi è in corso da moltissimo tempo, da molto prima di internet e anche della televisione. Lessi tempo addietro che tutto il modello di scuola pubblica in fondo è un passo in questa direzione: non si può litigare fisicamente, si sta continuamente seduti, si parla solo se si ha il permesso, ciò che viene valutato positivamente è l'ordine, l'aderenza al compito assegnato e la diligenza, tutte caratteristiche che erano tipicamente associate con il ruolo di genere della donna, e non del maschio. L'obiettivo di questa disciplina era creare buoni lavoratori da fabbrica, cioè persone capaci di accettare un dominio astratto e una gerarchia poco naturale - se ci pensi, i contadini medievali accettavano (e non sempre) il dominio del signore perché il signore era prima di tutto un guerriero addestrato e meglio armato, che poteva facilmente affrontare dozzine di sottoposti. Ad ogni modo, anche in questo sistema così restrittivo, ai maschi veniva comunque concessa una certa libertà, che era indispensabile per evitare che diventassero troppo feminilizzati e inutili in caso di conflitto; gli uomini della silent generation e greatest generation erano già molto meno violenti dei loro padri e nonni, ma comunque controllavano ancora la società e soprattutto la loro famiglia in modo che oggi ci sembrerebbe molto autoritario.

Il modello di cui parli - uomini costantemente aperti ai loro sentimenti, molli, fragili, bisognosi d'aiuto - serve perché la società che viviamo è post-industriale, e la sua gerarchia ancora più astratta e insensata. Per far sì che i maschi si conformino a regole che non hanno nessun senso e li penalizzano bisogna compiere un ulteriore passo e privarli di quel poco di mascolinità che ancora avevano; quando dico mascolinità voglio che sia chiaro che non intendo inutili sfoggi di violenza, stupidità esibita e incapacità di provare emozioni - tutte cose posticce - ma piuttosto della natura capacità di dire no, basta, questa è la mia posizione. Mi riferisco alla capacità di risolvere conflitti anche seri senza ricorrere all'autorità e soprattutto di accettare stoicamente la propria condizione e trarne il meglio - a mio giudizio non c'è uomo più virile di Michel Petrucciani, per dire.

Hai ragione nel dire però che si sta arrivando al limite di quello che la biologia consente di fare. Ci siamo molto vicini, oramai.
quindi a tuo avviso la crisi del maschio di cui da tempo si discetta deriverebbe proprio dall'avvento di questo tipo di società, sostanzialmente a partire dagli anni '70 in poi? sono d'accordo sul fatto che le caratteristiche di questo modello sociale siano in grossa parte incompatibili con lo sviluppo di una mascolinità tradizionale (è senz'altro enormemente più comodo per i magnati della silicon valley un ragazzo seduto perennemente in poltrona con gli auricolari a fissare tutto il tempo uno schermo scrollando i contenuti social piuttosto che uno che esce ad esplorare il mondo ed affrontare gli ostacoli mettendo in gioco anzitutto il suo corpo); però a me comunque pare la porzione maggioritaria di uomini che lo abitino (e le donne, anche se il discorso verte evidentemente sui primi) ne condividano in maniera piuttosto acritica i contenuti e non lamentino particolari crisi di identità legate alla propria appartenenza di genere. quindi alla fine torniamo sempre lì, i problemi di cui discutiamo riguardano unicamente la minoranza di incel e quegli uomini in generale che per motivi diversi gravitano attorno al mondo della manosfera?
 
Non c'è niente di materialistico nel volere una donna con quelle caratteristiche; c'è se non hai mai letto la Bibbia e non ti rendi conto che non è che è un set di caratteristiche attraenti tipo pubblicità: è una condizione di purezza che semplicemente si accorda con una fede. Avesse detto una bella, una popolare, una con i capelli così e le labbra così allora avresti avuto ragione, ma non ce l'hai.
Il mondo è sempre meno religioso, quindi non puoi pretendere di trovare quello che cerchi in un ambiente che non ha più prevalenza di fede. Come tu hai diritto alla religione, c'è chi ha diritto ad essere ateo. Dunque lamentarsi del fatto che le donne non sono cristiane e vergini è fine a se stesso, perché non puoi imporre la religione.
Ti ripeto: per ora siete in vantaggio e vivete delle vite relativamente felici, sia pure con tutti i problemi che conosciamo, ma la marea sta cambiando velocemente; prendi Trump, prendi Vance, prendi Modi, Putin, Orban... chissà che un giorno non ti torni in mente questo scambio in circostanze diverse da quelle attuali, con un equilibrio meno netto :)
Stesso discorso di prima. Secondo te i politici su citati stanno facendo quello che fanno in nome della fede? O perché vogliono riportare la donna ad uno stato di costrizione? Forse non ho capito il messaggio che intendi mandare, spiegamelo meglio se ti va.
Quanto all'essere ridicolizzati da una società che ha prodotto roba tipo Fanpage e ha avuto il potere di traviare capolavori tipo Dragon Age, non ne farei un dramma. Quanto all'essere terroristi, manco è utile commentare; il terrorismo vero sappiamo bene dove nasce e cresce. Quanto alla soppressione, la società occidentale è così debole che l'unica cosa che sta sopprimendo è sè stessa.
Non ho detto che siete terroristi, ma che servite su un piatto d'argento la possibilità ai media di dipingervi come tali.
 
quindi a tuo avviso la crisi del maschio di cui da tempo si discetta deriverebbe proprio dall'avvento di questo tipo di società, sostanzialmente a partire dagli anni '70 in poi? sono d'accordo sul fatto che le caratteristiche di questo modello sociale siano in grossa parte incompatibili con lo sviluppo di una mascolinità tradizionale (è senz'altro enormemente più comodo per i magnati della silicon valley un ragazzo seduto perennemente in poltrona con gli auricolari a fissare tutto il tempo uno schermo scrollando i contenuti social piuttosto che uno che esce ad esplorare il mondo ed affrontare gli ostacoli mettendo in gioco anzitutto il suo corpo); però a me comunque pare la porzione maggioritaria di uomini che lo abitino (e le donne, anche se il discorso verte evidentemente sui primi) ne condividano in maniera piuttosto acritica i contenuti e non lamentino particolari crisi di identità legate alla propria appartenenza di genere. quindi alla fine torniamo sempre lì, i problemi di cui discutiamo riguardano unicamente la minoranza di incel e quegli uomini in generale che per motivi diversi gravitano attorno al mondo della manosfera?
L'una e l'altra :) credo che una gran parte degli uomini avverta l'insoddisfazione dentro di sé, ma ne attribuisca l'origine alle cose verso cui si è stati addestrati a guardare: ingiustizie sociali, economia, politica in senso tradizionale. Sempre più uomini però si rendono conto che le risposte non si trovano lì, ma altrove. È un percorso lento, però chiaro e netto.
 
Il materialista è un uomo nel momento in cui mi dice che vuole la donna vergine e cristiana, come se fosse l'ultimo modello di iphone uscito.
La violenza non è il modo di ottenere "diritti" (non è questo nemmeno il caso perché il diritto ad un altro essere umano non esiste), in una società la quale viene condannata in ogni modo, a meno che non sia fatta in larga scala contro lo stato per una grande ingiustizia sociale, non è il mezzo. Venite soppressi. Ridicolizzati. Passati per terroristi. È questa la realtà.
Pensi male perché sei nel male.
Il voler una donna cristiana e vergine è solo simbolico, un ideale che ormai è sparito sovvertito dai nuovi ideali che spingono alla ricerca di piacere effimeri con precoce arrivo dell adattamento edonico e totale egoismo, che di per se è innato ma che tale società ha elevato come principio fondante.
Comunque i cambiamenti sono tutti stati scritti col sangue, persino cristo ha dovuto versare sangue per la purezza.
Riporto di nuovo questo versetto:
Ebrei 9:22.
"E quasi ogni cosa, secondo la legge, è purificata col sangue; e senza spargimento di sangue non c'è perdono."
 
Il mondo è sempre meno religioso, quindi non puoi pretendere di trovare quello che cerchi in un ambiente che non ha più prevalenza di fede. Come tu hai diritto alla religione, c'è chi ha diritto ad essere ateo. Dunque lamentarsi del fatto che le donne non sono cristiane e vergini è fine a se stesso, perché non puoi imporre la religione.

Stesso discorso di prima. Secondo te i politici su citati stanno facendo quello che fanno in nome della fede? O perché vogliono riportare la donna ad uno stato di costrizione? Forse non ho capito il messaggio che intendi mandare, spiegamelo meglio se ti va.

Non ho detto che siete terroristi, ma che servite su un piatto d'argento la possibilità ai media di dipingervi come tali.
La religione si può imporre eccome; è stata imposta, è imposta in gran parte del mondo (quante repubbliche islamiche ci sono, adesso, nel mondo?) Il diritto a essere atei, a seguire la religione che si vuole, è un diritto che è nato recentemente nella storia. Ancora una volta, non capisco perché ti ostini a valutare il mondo da un prospettiva così rigida e antistorica.

I politici, come sempre, usano la fede per avere potere. Evidentemente in questo momento sentono che quello è il cavallo vincente. Non c'è nessun bisogno di riportare la donna a uno stato particolare, basta seguire i dettami religiosi, e dire che non è una propria scelta, ma una volontà superiore.

Ancora, questa società è troppo debole pure per fabbricarsi i nemici, quindi non ha tanta importanza.
 
Pensi male perché sei nel male.
Il voler una donna cristiana e vergine è solo simbolico, un ideale che ormai è sparito sovvertito dai nuovi ideali che spingono alla ricerca di piacere effimeri con precoce arrivo dell adattamento edonico e totale egoismo, che di per se è innato ma che tale società ha elevato come principio fondante.
Comunque i cambiamenti sono tutti stati scritti col sangue, persino cristo ha dovuto versare sangue per la purezza.
Riporto di nuovo questo versetto:
Ebrei 9:22.
"E quasi ogni cosa, secondo la legge, è purificata col sangue; e senza spargimento di sangue non c'è perdono."
Ti sei spiegato male allora, e non hai capito il punto per la quale ho aperto il thread. Non mi riferivo ai problemi di relazione uomo-donna, ma a problemi giuridici sui divorzi e co, dove chiaramente lì ha un vantaggio di diritti la donna rispetto all'uomo.

Per il secondo punto, hai ragione, ma dipende tutto da quanto sangue versi e per quale motivo lo versi, ma mi pare di capire che qui non si sa nemmeno chi è il nemico, perché non è qualcosa di fisico che puoi combattere.
Una noce da sola in un sacco non fa tanto rumore.
 
La religione si può imporre eccome; è stata imposta, è imposta in gran parte del mondo (quante repubbliche islamiche ci sono, adesso, nel mondo?) Il diritto a essere atei, a seguire la religione che si vuole, è un diritto che è nato recentemente nella storia. Ancora una volta, non capisco perché ti ostini a valutare il mondo da un prospettiva così rigida e antistorica.
Perché prima non c'erano mezzi per impedirlo, adesso sì e imporre una religione sarebbe molto più complicato di quanto lo è stato in passato. Pensare che sarebbe la stessa cosa nel mondo occidentale, mi sembra un po' tanto in mala fede.
I politici, come sempre, usano la fede per avere potere. Evidentemente in questo momento sentono che quello è il cavallo vincente. Non c'è nessun bisogno di riportare la donna a uno stato particolare, basta seguire i dettami religiosi, e dire che non è una propria scelta, ma una volontà superiore.

Ancora, questa società è troppo debole pure per fabbricarsi i nemici, quindi non ha tanta importanza.
 
Perché prima non c'erano mezzi per impedirlo, adesso sì e imporre una religione sarebbe molto più complicato di quanto lo è stato in passato. Pensare che sarebbe la stessa cosa nel mondo occidentale, mi sembra un po' tanto in mala fede.
Sono un poco stanco della conversazione (non di te, perché scrivi bene e dici anche cose interessanti), ma solo perché è estenuante cercare di districare i concetti da questa visione del mondo così radicata. Ad ogni modo, sparsamente e limitandoci al solo occidente:

  1. in Ungheria il pride è vietato, ai bambini non si può più parlare di sessualità a scuola, le persone omosessuali sono sistematicamente perseguitate. Tutto questo ha una chiarissima matrice cristiana, dichiarata e mai nascosta - interessante il fatto che Orban, come me, sia un cattolico che poi è diventato protestante, il contrario esatto di Vance;
  2. In Polonia ha appena vinto le elezioni un presidente dichiaratamente contrario ad aborto, diritti delle persone omosessuali, e molto favorevole al matrimonio tradizionale; matrice? La sai già se conosci la storia di questo paese
  3. Negli Stati Uniti Trump è stato eletto con un aiuto considerevole da parte di gruppi come Amish, mormoni ed evangelici. Curiosamente, fra questi gruppi - che sono in stragrande maggioranza bianchi - non c'è nessuna crisi demografica, che invece c'è eccome fra i neri e gli ispanici che vivono in città. Trump è uno a cui palesemente della religione non importa davvero, ma Vance è un altro tipo d'uomo, e sarà il prossimo presidente;
  4. In tutti i paesi europei occidentali c'è almeno un partito ultraconservatore che o è al governo o è all'opposizione come primo-secondo partito di supporto popolare;
  5. Russia e Ucraina combattono sul campo, ma sono due paesi in cui l'ortodossia è fortissima e radicata nella popolazione nonostante 60 anni di ateismo di stato.
Ora, non vedi che la volontà popolare, anche in occidente, spinge in quella direzione? Perché lo fa? Forse perché le promesse del liberalismo e degli stati laici si sono rivelate menzogne?
 
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