Va premesso che bene o male ognuno di noi,se chiamato di fronte alla morte, manifesterà tutta la sua forza vitale.
Ho scaricato il video di un tizio che ricorda di come,se uno pensa di fare un bel "self checkout",da quel momento in poi è libero di fare tutto ciò che vuole, perché tanto,se devi già crepare, perché mai dovresti limitarti?
Cosa può succedere di peggio della morte a questo mondo?
Le torture e le sofferenze croniche sono le uniche cose.
Anche aver fallito,o condurre una vita senza senso,sono cose relativamente "accantonabili" di fronte alla morte, perché da lì in poi puoi fare tutto.
Mi chiedevo cosa può provare un costruttore,che ha speso 10 anni a impilare mattoni per costruire una torre,ma poi un invasore arriva e la demolisce in 2 giorni.
La sofferenza dev'essere atroce.
Le nostre vite essendo costruite prevedono percorsi e obbiettivi che vanno costruiti in molto tempo,sia per darvi un senso,sia perché il concetto di sopravvivenza è cambiato.
Molto molto tempo fa,la sofferenza era immediata e propedeutica alla sopravvivenza,ti scotti,soffri, così ti ricordi che non devi toccare le cose bollenti.
Oggi non è così.
La sofferenza è enorme perché so attribuisce la vita,la propria identità a progetti,a cose,che spesso falliscono o scompaiono,si rovinano,ti vengono portate via, smettono di essere importanti per te,non si rivelano come le credevi
Questo è un grande aiuto di fronte alle difficoltà.
L'unica reale difficoltà dopo un po' è trovare la forza di avanzare e fare,di fronte a un mondo muto e distante,senza senso.
Io continuo a farneticare sulla tavola del cesso e intanto qualche indiano ha perso un arto in cantiere,e qualche sud americano sta venendo sventrato per girare uno snaff movie.
Tanta confusione e tante cose prive di senso.
Ho scaricato il video di un tizio che ricorda di come,se uno pensa di fare un bel "self checkout",da quel momento in poi è libero di fare tutto ciò che vuole, perché tanto,se devi già crepare, perché mai dovresti limitarti?
Cosa può succedere di peggio della morte a questo mondo?
Le torture e le sofferenze croniche sono le uniche cose.
Anche aver fallito,o condurre una vita senza senso,sono cose relativamente "accantonabili" di fronte alla morte, perché da lì in poi puoi fare tutto.
Mi chiedevo cosa può provare un costruttore,che ha speso 10 anni a impilare mattoni per costruire una torre,ma poi un invasore arriva e la demolisce in 2 giorni.
La sofferenza dev'essere atroce.
Le nostre vite essendo costruite prevedono percorsi e obbiettivi che vanno costruiti in molto tempo,sia per darvi un senso,sia perché il concetto di sopravvivenza è cambiato.
Molto molto tempo fa,la sofferenza era immediata e propedeutica alla sopravvivenza,ti scotti,soffri, così ti ricordi che non devi toccare le cose bollenti.
Oggi non è così.
La sofferenza è enorme perché so attribuisce la vita,la propria identità a progetti,a cose,che spesso falliscono o scompaiono,si rovinano,ti vengono portate via, smettono di essere importanti per te,non si rivelano come le credevi
Questo è un grande aiuto di fronte alle difficoltà.
L'unica reale difficoltà dopo un po' è trovare la forza di avanzare e fare,di fronte a un mondo muto e distante,senza senso.
Io continuo a farneticare sulla tavola del cesso e intanto qualche indiano ha perso un arto in cantiere,e qualche sud americano sta venendo sventrato per girare uno snaff movie.
Tanta confusione e tante cose prive di senso.