Non sono uscito con tutte le categorie ma tra mie esperienze, quelle di amici, e amiche che conosco personalmente posso stilare una classifica delle personalità di alcune professioni femminili e il loro rapporto nel dating, fascia d'età lavorativa over 25:
La dottoressa: brava ragazza, buona famiglia, dedita al lavoro, bodycount basso, si sistema presto o ha un ragazzo fisso per lunghi periodi, attitudini materne, noiosette ma stabili. Qualche sperimentazione sessuale più avvincente la fanno ma tendono ad esser conservative;
l'economista: tiene i conti per l'aziendina, è sempre stressata e incazzata, il suo lavoro è noioso e si sente tendenziamente insicura, poverine, hanno le ragnatele nella figa e spesso se ne vanno col bravo ragazzo che fa l'impiegato per qualche ufficio sfigato. Come fidanzatina docile va bene.
ingegnera: erano poche femmine all'università e quindi ha curato la femminilità essendo stata abbondantemente zerbinata, si crede un pò stocazzo perché è una professione maschile, nè carne nè pesce, vorrebbe esser libertina ma le viene male;
l'avvocatessa: la professione giuridica le rende combattive e mascoline, quindi devono compensare e a letto, sono porche, non credo di aver mai incontrato un'avvocatessa che non avesse sempre voglia di scopare. Relazione seria impossibile, ma sono le prime a non volerla;
l'Infermiera: ce ne sono di due categorie, assistere alle tragedie della vita le rende sensibili e quindi si dividono in due categorie, la ragazza super seria che crede nell'amore e ti parla di matrimonio a prima uscita o quella che ti da il culo dopo un quarto d'ora di frequentazione e una ceres al parchetto;
la professoressa: alto tasso di femcel tra le prof, tendenzialmente sole e frustate, credo sia per una sorta di disillusa sublimazione del ruolo genitoriale espresso nell'insegnamento che le inibisce al vivere una relazione di qualsiasi tipo;
la psicologa: donne estremamente confuse, suppongo che studiare troppo il cervello te lo fotta di conseguenza, stanno sempre a rompere il cazzo, hanno sempre qualche problema che non puoi capire e sono sembre buttate a far corsi di aggiornamento che verranno puntualmente smentiti dal prossimo studio;
la cameriera/barista : sclerate per il lavoro, le mille attenzioni che ricevono gli fanno avere una visione distorta delle relazioni, disinibite quasi quanto le avvocatesse ma mantengono la loro femminilità, che è peggio, perché così ti possono fregare più facilmente e manco te ne accorgi;
l'estetista/parrucchiera: chanel dalle unghie lunghe percepita, tamarre, volgari, inscopabili se non dopo una decina di doppio malto con annessi sensi di colpa nel risveglio del giorno dopo quando ti ritrovi accanto nel letto questa tipa che si chiama Jessika che puzza ancora di alloggio popolare;
l'artista: laureata al dams, fricchettona, produce gingilli da due soldi belli prezzati ma anche se vende poco percepisce una paghetta dal papi che ha l'aziendina florida. Simpatiche, grandi fumatrici d'erba e in cazzosello perpetuo secondo la più classica tradizione hippy.
Se volete aggiungere qualche categoria o porre correzioni fate pure.
La dottoressa: brava ragazza, buona famiglia, dedita al lavoro, bodycount basso, si sistema presto o ha un ragazzo fisso per lunghi periodi, attitudini materne, noiosette ma stabili. Qualche sperimentazione sessuale più avvincente la fanno ma tendono ad esser conservative;
l'economista: tiene i conti per l'aziendina, è sempre stressata e incazzata, il suo lavoro è noioso e si sente tendenziamente insicura, poverine, hanno le ragnatele nella figa e spesso se ne vanno col bravo ragazzo che fa l'impiegato per qualche ufficio sfigato. Come fidanzatina docile va bene.
ingegnera: erano poche femmine all'università e quindi ha curato la femminilità essendo stata abbondantemente zerbinata, si crede un pò stocazzo perché è una professione maschile, nè carne nè pesce, vorrebbe esser libertina ma le viene male;
l'avvocatessa: la professione giuridica le rende combattive e mascoline, quindi devono compensare e a letto, sono porche, non credo di aver mai incontrato un'avvocatessa che non avesse sempre voglia di scopare. Relazione seria impossibile, ma sono le prime a non volerla;
l'Infermiera: ce ne sono di due categorie, assistere alle tragedie della vita le rende sensibili e quindi si dividono in due categorie, la ragazza super seria che crede nell'amore e ti parla di matrimonio a prima uscita o quella che ti da il culo dopo un quarto d'ora di frequentazione e una ceres al parchetto;
la professoressa: alto tasso di femcel tra le prof, tendenzialmente sole e frustate, credo sia per una sorta di disillusa sublimazione del ruolo genitoriale espresso nell'insegnamento che le inibisce al vivere una relazione di qualsiasi tipo;
la psicologa: donne estremamente confuse, suppongo che studiare troppo il cervello te lo fotta di conseguenza, stanno sempre a rompere il cazzo, hanno sempre qualche problema che non puoi capire e sono sembre buttate a far corsi di aggiornamento che verranno puntualmente smentiti dal prossimo studio;
la cameriera/barista : sclerate per il lavoro, le mille attenzioni che ricevono gli fanno avere una visione distorta delle relazioni, disinibite quasi quanto le avvocatesse ma mantengono la loro femminilità, che è peggio, perché così ti possono fregare più facilmente e manco te ne accorgi;
l'estetista/parrucchiera: chanel dalle unghie lunghe percepita, tamarre, volgari, inscopabili se non dopo una decina di doppio malto con annessi sensi di colpa nel risveglio del giorno dopo quando ti ritrovi accanto nel letto questa tipa che si chiama Jessika che puzza ancora di alloggio popolare;
l'artista: laureata al dams, fricchettona, produce gingilli da due soldi belli prezzati ma anche se vende poco percepisce una paghetta dal papi che ha l'aziendina florida. Simpatiche, grandi fumatrici d'erba e in cazzosello perpetuo secondo la più classica tradizione hippy.
Se volete aggiungere qualche categoria o porre correzioni fate pure.