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Io sono praticamente un neet, tra sfighe contratti e corsi truffa.Seconda solo alla romania, che vabbè per questioni economiche, quindi praticamente prima, vorrei vedere di questi NEET quanti sono bellocci, se non sei bello o raccomandato non lavori, ha ragione il dott. traula
Visualizza allegato 18949
Godo! Spero che sto paese di merda imploda presto!
Che sogno se collassasse tutto il sistema economico tipo crisi del 29 o argentina 2001Sogno, neetmaxiamo tutti e mandiamo al collasso la nazione
Un chad che scopa un sacco.chi è dott. traula?
Esatto e lo sosteneva anche il celebre filosofo latino stoico Seneca.lavorare per arricchire un'altra persona già fa schifo se poi non riesci neanche a sopravvivere ti conviene un cappio
in quale aforisma? linkaEsatto e lo sosteneva anche il celebre filosofo latino stoico Seneca.
Grandissimo paragrafo. Espressione di una visione della vita diversa da quella convenzionale, ma non per questo meno degna.Nell’Epistola 70 (Epistulae Morales Ad Lucilium) scrive:
“Quae, ut scis, non semper retinenda est; non enim vivere bonum est, sed bene vivere.
Itaque sapiens vivet quantum debet, non quantum potest. Videbit ubi victurus sit, cum quibus, quomodo, quid acturus. Cogitat semper qualia vita, non quanta sit. [sit] Si multa occurrunt molesta et tranquillitatem turbantia, emittit se; nec hoc tantum in necessitate ultima facit, sed cum primum illi coepit suspecta esse fortuna, diligenter circumspicit numquid illic desinendum sit“
“Non è opportuno, lo sai, conservare la vita in ogni caso; essa infatti non è di per sé un bene; lo è, invece, vivere come si deve. Pertanto il saggio vivrà quanto a lungo gli compete, non quanto più può; osserverà dove gli toccherà di vivere, con chi, in che modo e quale sarà la sua attività. Si preoccupa sempre della qualità, e non della quantità della vita: se gli capitano molte cose spiacevoli, e tali da turbare la tranquillità del suo animo, egli si mette senz’altro in libertà. E non lo fa soltanto in casi di estrema necessità, ma appena la Fortuna cominciare a diventare sospetta, considera attentamente sotto ogni punto di vista se non sia quello il momento di porre fine all’esistenza”
@Avanguardia @Rhett
Che ci tengo a precisare gli schiavi egizi erano schiavi per modo di dire, la storiella che raccontano alle elementari è completamente falsa, quelli che costruivano le piramidi erano lavorati normali e trattati pure bene, avevano a pochi metri dalle piramidi case per loro e ci stavano anche le case per chi cacciava o pescava e altre cose, praticamente delle mini città vere e proprie.Il lavoro deve essere svolto in ambienti sufficientemente tranquilli e sicuri, in compagnia di persone mediamente educate e civili, secondo ritmi umanamente naturali, in maniera tale da garantire soddisfazione e crescita personale.
Tutto il resto è tortura, sofferenza, una schiavitù non troppo distante da quella degli antichi egizi.