"al posto tuo, l'avrei fatta finita"

L’assenza perenne di figa, non intesa solo come mancanza di sesso bensì come mancanza completa di affetto femminile nelle più varie sfumature esistenti, col tempo riduce il benessere psico fisico di un individuo. E non sto dicendo che bisogna fidanzarsi per forza, o che essa sia la panacea di tutti i mali della vita.

È come quando si è chiusi in una stanza in estate e si sta studiando. Aprire la finestra (o accendere il condizionatore) è un modo per stare meglio e ciò implica una maggiore concentrazione. Se non apri la finestra, puoi sempre continuare a studiare ma il caldo rende il tutto ben più difficile!

A ció aggiungerei un degrado generale del moderno “mos maiorum” occidentali, dove i rapporti sociali sono illusori e fuorvianti. Specie se sei introverso, sensibile ed autentico… faresti prima a cambiare pianeta.
Paragone azzeccato quello dello studio in estate.

Cioè senza figa si puà andare avanti ma a stento, e non per molto tempo rispetto a chi ne può beneficiare.
 
In realtà il suo mi sembra genuino. Contando anche l'età ci sta che sia diventato cinico in senso buono. Infatti la differenza la fa la "testa". Un incel emotivo soffrirà particolarmente, uno cinico se ne sbatte il cazzo e vive di edonismo sostanzialmente.
Un edonismo mutilato comunque, perché con le prostitute non si può fare tutto, se non rischiando malattie che sono tutt' altro che la semplice influenza. Il casino è quello, vorrei sapere se ci sono stratagemmi per evitare malattie in rapporti scoperti.
 
Un edonismo mutilato comunque, perché con le prostitute non si può fare tutto, se non rischiando malattie che sono tutt' altro che la semplice influenza. Il casino è quello, vorrei sapere se ci sono stratagemmi per evitare malattie in rapporti scoperti.
lo stratagemma è il palloncino, ma neanche quello è sicuro al 100%.
Se per scoperto intendi senza palloncino, lo stratagemma è pregare, ma ai piani alti pare che chi va a troie non vada molto a genio.
 
Un ragazzo che ho conosciuto virtualmente in un altro forum mi ha detto grosso modo questa frase:
"Io ho avuto una vita molto più dura della tua, lutti, malattie, povertà... Ma non avrei mai sopportato una vita senza amore e sesso come la tua, è troppo triste, probabilmente l'avrei fatta finita".
Che ne pensate?
Cagano anche loro. Puoi farne a meno, e senza doverti vergognare quando scorreggi nel Tuo letto.
 
Un ragazzo che ho conosciuto virtualmente in un altro forum mi ha detto grosso modo questa frase:
"Io ho avuto una vita molto più dura della tua, lutti, malattie, povertà... Ma non avrei mai sopportato una vita senza amore e sesso come la tua, è troppo triste, probabilmente l'avrei fatta finita".
Che ne pensate?
Primo..salute..secondo..soldi! Di che stiamo parlando ha detto a te quello che vuole fare lui
 
Un ragazzo che ho conosciuto virtualmente in un altro forum mi ha detto grosso modo questa frase:
"Io ho avuto una vita molto più dura della tua, lutti, malattie, povertà... Ma non avrei mai sopportato una vita senza amore e sesso come la tua, è troppo triste, probabilmente l'avrei fatta finita".
Che ne pensate?
Un coglione senza empatia... ci sono altre cose belle oltre al sesso e, per i pochi che riescono a incontrarlo, all'amore.
Non dobbiamo dare per scontato il poco o tanto di bello che c'è nella nostra vita, un esercizio utile potrebbe essere quello di immaginarti di veder sparire tutto di punto in bianco: ipotizza di vederti trasposto in uno scenario di guerra, con la casa distrutta, mezza famiglia sbudellata, l'altra metà malaticcia, senza roba da mangiare o da bere, senza prospettiva. Non sembra poi tanto male la tua vecchia vita, vero? Purtroppo noi umani siamo fatti di merda, non riusciamo ad apprezzare nulla finché non ci viene tolto. E questa è una lezione che purtroppo conosco molto bene io.

Uno degli insegnamenti buddisteggianti che mi è stato utile nel corso della vita, che è abbastanza controintuitivo, è che più si desidera ardentemente una cosa, più questa cosa si allontana da noi. Dovremmo crearci un equilibrio e non nutrire troppe aspettative (sarebbe meglio non nutrirne affatto, ma siamo umani...).
Detta così sembra una cagata new age, invece su di me devo dire che nel corso del tempo ha sortito effetti.
 
Un coglione senza empatia... ci sono altre cose belle oltre al sesso e, per i pochi che riescono a incontrarlo, all'amore.
Non dobbiamo dare per scontato il poco o tanto di bello che c'è nella nostra vita, un esercizio utile potrebbe essere quello di immaginarti di veder sparire tutto di punto in bianco: ipotizza di vederti trasposto in uno scenario di guerra, con la casa distrutta, mezza famiglia sbudellata, l'altra metà malaticcia, senza roba da mangiare o da bere, senza prospettiva. Non sembra poi tanto male la tua vecchia vita, vero? Purtroppo noi umani siamo fatti di merda, non riusciamo ad apprezzare nulla finché non ci viene tolto. E questa è una lezione che purtroppo conosco molto bene io.

Uno degli insegnamenti buddisteggianti che mi è stato utile nel corso della vita, che è abbastanza controintuitivo, è che più si desidera ardentemente una cosa, più questa cosa si allontana da noi. Dovremmo crearci un equilibrio e non nutrire troppe aspettative (sarebbe meglio non nutrirne affatto, ma siamo umani...).
Detta così sembra una cagata new age, invece su di me devo dire che nel corso del tempo ha sortito effetti.

e invece hai scritto una cosa giustissima: "La vera felicità è una condizione di autosufficienza rispetto al perenne fluire dei desideri esterni, simile ad un otre non forato". (cit. Platone). :)

Preciso, come già raccontato nel forum, che quando sto da solo, o con Pochi, o comunque in ambienti sociali tranquilli, io sono felicissimo!
I problemi sorgono quando bisogna stare e soprattutto quando bisogna relazionarsi con le persone nei piu' svariati contesti sociali: è un inferno per chi - come me - si sente meno facilmente compreso, accettato ed incluso rispetto alla media. Comunicare liberamente diventa arduo, per fortuna esistono comunque persone educate, e ovviamente bisogna fregarsene dell'inutile giudizio altrui.
Col tempo, ambienti frugali o opulenti non fanno per me differenza, l'importante è che ci sia sufficiente educazione e rispetto tra le persone.

Riguardo il desiderio sessuale, beh non ti nascondo che in me è forte. Inoltre le ragazze mediamente mi snobbano in ogni modo possibile (niente carezze, abbracci, baci sulle guance, messaggi, complimenti, sorrisi), quindi al sesso si aggiunge un bisogno naturale innato di affetto femminile che spesso non trova riscontro nella realtà.
Certo, se vivessi su un eremo me ne fregherei di tutti, ma in una società dove spesso sei invisibile agli occhi delle ragazze... beh ti fa chiudere in te stesso. L'affetto femminile ( non necessariamente il sesso) aumenterebbe il benessere psico fisico di ognuno di noi di molto.

Infine sono felice di ciò che hai scritto: occorre sublimare il sesso e l'amore verso qualcosa di piu' nobile, ad esempio lo studio.
 
Un coglione senza empatia... ci sono altre cose belle oltre al sesso e, per i pochi che riescono a incontrarlo, all'amore.
Non dobbiamo dare per scontato il poco o tanto di bello che c'è nella nostra vita, un esercizio utile potrebbe essere quello di immaginarti di veder sparire tutto di punto in bianco: ipotizza di vederti trasposto in uno scenario di guerra, con la casa distrutta, mezza famiglia sbudellata, l'altra metà malaticcia, senza roba da mangiare o da bere, senza prospettiva. Non sembra poi tanto male la tua vecchia vita, vero? Purtroppo noi umani siamo fatti di merda, non riusciamo ad apprezzare nulla finché non ci viene tolto. E questa è una lezione che purtroppo conosco molto bene io.

Uno degli insegnamenti buddisteggianti che mi è stato utile nel corso della vita, che è abbastanza controintuitivo, è che più si desidera ardentemente una cosa, più questa cosa si allontana da noi. Dovremmo crearci un equilibrio e non nutrire troppe aspettative (sarebbe meglio non nutrirne affatto, ma siamo umani...).
Detta così sembra una cagata new age, invece su di me devo dire che nel corso del tempo ha sortito effetti.
molto profondo il tuo messaggio :) , aggiungo un altro aspetto:

-Dal 2022 ho cancellato ogni contatto/contenuto dai social network, siccome erano mezzi di comunicazione per me stressanti.
-In quanto autentico, nel mio modo di vestire sono alquanto semplice, salvo occasioni importanti, vesto come mi piace purchè in maniera sufficientemente presentabile ed idonea al luogo e al momento.
-Non sono solito frequentare ristoranti giapponesi, bar, pub, disco, se non raramente, siccome non mi fanno impazzire.

Dove desidero arrivare?! E' che quando sei "te stesso fino in fondo", diventa difficile accordare il proprio "io" a quello "altrui". In genere!
Essere sufficientemente umili, come hai scritto, è un pregio: ma in una società che premia l'estroversione, la bellezza, la popolarità, i "followes"... beh diventa piu' arduo essere accettati nella propria spontaneità dal volgo. Nei grandi come nei piccoli gesti c'è piu' avversione verso la propria natura, si è visti - non da tutti - come strani, alieni.

A ciò aggiungici :) una marcata introversione, sensibilità, stravaganza: ed ecco che la solitudine diventa un rifugio sicuro per potersi esprimere meglio. Da solo o comunque con quei Pochi che sanno apprezzarti per come sei.
Ed è nella propria interiorità che siamo piu' tranquilli riuscendo ad evolverci meglio, lontani dal caos antropico esterno. (Ovviamente non è mai tutto bianco o tutto nero).
 
Ammetto che a volte arriva a questa conclusione io stesso.

Quando ripenso a quanti giorni NON vissuti, sprecati a sperare, desiderare, immaginare o girare a vuoto tra locali e vie,
mi viene il voltastomaco.

Tutto quello che faccio è distrarmi per non pensarci, mi tengono presente quei pochi affetti che mi sono rimasti
e a cui non vorrei dare dolore..

Ma ci sono dei giorni che se ci fosse stata una macchina per abbandonare il corpo senza dolore, me ne sarei già andato.
La macchina esiste, prova a leggere qualcosa sull'eutanasia, ci sono molti metodi indolore
 
Un coglione senza empatia... ci sono altre cose belle oltre al sesso e, per i pochi che riescono a incontrarlo, all'amore.
Non dobbiamo dare per scontato il poco o tanto di bello che c'è nella nostra vita, un esercizio utile potrebbe essere quello di immaginarti di veder sparire tutto di punto in bianco: ipotizza di vederti trasposto in uno scenario di guerra, con la casa distrutta, mezza famiglia sbudellata, l'altra metà malaticcia, senza roba da mangiare o da bere, senza prospettiva. Non sembra poi tanto male la tua vecchia vita, vero? Purtroppo noi umani siamo fatti di merda, non riusciamo ad apprezzare nulla finché non ci viene tolto. E questa è una lezione che purtroppo conosco molto bene io.

Uno degli insegnamenti buddisteggianti che mi è stato utile nel corso della vita, che è abbastanza controintuitivo, è che più si desidera ardentemente una cosa, più questa cosa si allontana da noi. Dovremmo crearci un equilibrio e non nutrire troppe aspettative (sarebbe meglio non nutrirne affatto, ma siamo umani...).
Detta così sembra una cagata new age, invece su di me devo dire che nel corso del tempo ha sortito effetti.
Ovviamente, rispetto a un abitante delle zone coinvolte nelle guerre che sappiamo, sto molte volte meglio. E sto molto meglio rispetto a chi è paralizzato.
Questo è indubbio.
Però la mancanza del sesso e dell' affetto femminile, rappresentando l' insoddisfazione di un bisogno naturale e non artificioso, crea una situazione di sofferenza psicologica, a cui potrebbe seguire quella fisica in termini di malattia per sommatizzazione. Già restare molto tempo senza avere rapporti sessuali crea una certa sofferenza fisica. Più si allunga il tempo di insoddisfazione, più la si desidera ardentemente, e infine, più viene la paura che non ci sia più o mai soddisfazione, soprattutto ad una certa età. Tu scrivi che si allontana, può darsi, certo è che se lo stallo dura, l' equilibrio psicologico ne risente.
 
L'amore non esiste è un convergere d'interessi reciproci,cheppoi finisce una volta che gli interessi svaniscono.....
Tra l'altro bisognerebbe aprire una riflessione sul fatto,che la donna sceglie l'uomo con cui aprire una relazione,e sempre la donna stessa decide quando la relazione finisce....un monopolio dittatoriale di questa specie,bisogna ritornare al nazzismo.....
Vero, e secondo me l'unico uomo che può chiudere una relazione di propria volontà senza subire contraccolpi(ma non sempre) è quello che ha un grosso vantaggio economico/sociale sulla controparte femminile.
 
Ovviamente, rispetto a un abitante delle zone coinvolte nelle guerre che sappiamo, sto molte volte meglio. E sto molto meglio rispetto a chi è paralizzato.
Questo è indubbio.
Però la mancanza del sesso e dell' affetto femminile, rappresentando l' insoddisfazione di un bisogno naturale e non artificioso, crea una situazione di sofferenza psicologica, a cui potrebbe seguire quella fisica in termini di malattia per sommatizzazione. Già restare molto tempo senza avere rapporti sessuali crea una certa sofferenza fisica. Più si allunga il tempo di insoddisfazione, più la si desidera ardentemente, e infine, più viene la paura che non ci sia più o mai soddisfazione, soprattutto ad una certa età. Tu scrivi che si allontana, può darsi, certo è che se lo stallo dura, l' equilibrio psicologico ne risente.

Si, considerando che siamo animali sociali dobbiamo continuamente interfacciarci in contesti antropici. E quando si è percepiti ,spesso ed ingiustamente, come “l’anello debole” da parte delle ragazze vuoi per la bruttezza o per difetti caratteriali e stranezze psicologiche… beh mettere piede fuori casa diventa un inferno.
Vedere i chaddini scopare liberamente e tu a stento ricevi qualche briciola, manco fossi l’ultimo uomo sulla terra… beh sicuramente non aiuta.

Ovvio che siamo un milione di volte messi meglio rispetto agli “ultimi”, ma avrei preferito nascere senza cazzo sè questa società mi priva di affetto femminile giovanile anche minimo.
 
Agà te sei il più grande coparolo di tutto il forum...
Immagina credere di fare una grande vita facendosi segare da una cessa vecchia orrenda stradale (le stradali sono tutte brutte/wallate/sfatte) perchè sei povero e non hai i 100€ necessari per una onesta escort da appartamento 25enne da 6.5 (senza neanche fare il confronto con chi vive sul serio e cioè chi scopa free le under 25)
 
Un ragazzo che ho conosciuto virtualmente in un altro forum mi ha detto grosso modo questa frase:
"Io ho avuto una vita molto più dura della tua, lutti, malattie, povertà... Ma non avrei mai sopportato una vita senza amore e sesso come la tua, è troppo triste, probabilmente l'avrei fatta finita".
Che ne pensate?

È un debole incapace di elevarsi al di sopra dei suoi istinti animaleschi.
 
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